Alunno con grave ritardo senza certificazione

Salve, insegno in una scuola primaria da due anni, nel 2013/14 ad anno scolastico iniziato è stato inserito in classe un bambino straniero con grave ritardo cognitivo che è stato seguito solo dalle docenti di classe con un piano di studi personalizzato e fatto accedere alla classe successiva a condizione che la famiglia si attivasse per una certificazione, iter che una volta  per una cosa una volta per un altra non era stato iniziato. Al momento, a metà del secondo quadrimestre del secondo anno di frequenza del bambino, siamo ancora senza certificazione e ovviamente senza alcun "sostegno", l'alunno nonostante alcuni miglioramenti non è tuttora in grado di portare avanti il programmma della classe prima pur avendo compiuto 10 anni, per capire la difficoltà della situazione e non è minimamente in grado di portare autonomamente a compimento qualsivoglia consegna fosse anche una semplice come "fai un disegno". La pagella del primo quadrimestre è stata compilata da noi docenti concordemente con tutti voti insufficienti, sebbene il dirigente, informato della cosa prima delle consegna, avesse cercato di farci mitigare la valutazione. Alla luce di queste informazioni cosa mi consigliate di fare? Come procedere? Grazie mille in anticipo

chiedete al Ds di informare istituzionalmente i servizi sociali territorialmente competenti (del comune di residenza del bambino). possono chiedere loro stessi la giudice minorile di attivare la procedura per la richiesta del sostegno. prima pero' potrebbero fare pressione sulla famiglia, in modo da farli muovere.

Grazie Carla, vedremo quanti mesi ci vorranno per questa "pressione".
In caso si arrivasse a fine anno in queste condizioni io mi pongo alcune questioni e mi piacerebbe un confronto con chi ha più esperienza per dirimerle.
Caso A promuoviamo il bambino, di fatto commettendo un illecito poichè certifichiamo che egli abbia raggiunto i risultati di una classe laddove neppure quelli piccoli del suo piano personalizzato sono adeguati. La famiglia continuerebbe a glissare "si, no, non abbiamo il medico, la residenza, sono stato male, non ho potuto questo mese il prossimo" il bambino continuerebbe a non essere aiutato in modo specifico come sarebbe giusto e noi continueremmo a dover lavorare in una classe anche per gli altri, che esistono, con la continua interferenza dovuta al suo limite senza aiuto ancora per il terzo anno, poco auspicabile.

Caso B concordemente in consiglio di classe fermiamo il bambino che si troverebbe dunque punito per una colpa che non ha, è quello che è e fa ciò che può con le minime risorse che ci sono in campo per lui e per noi.  Forse la famiglia si attiverebbe, ma sarebbe semplicemente un problema spostato altrove.

Dubbi tanti, grazie ancora

su questo non posso aiutarti. io lavoro alle superiori e per noi giustificare una bocciatura e' molto piu' "semplice". mi rendo conto che alle elementari il percorso e' molto piu' elaborato e necessita di una maggiore riflessione.