Seconda prova scritta Liceo Scientifico opzione Scienze applicate

Qualcuno ha notizie sulla struttura della seconda prova al liceo delle scienze applicate? È prevista matematica, ma stamattina ho sentito dalla mia preside che la prova sarebbe interdisciplinare (?) e coinvolgerebbe anche scienze in quanto materia caratterizzante.
La cosa mi sembra alquanto strana, mi ha detto che è scritto nella C.M. n. 1 del 2015 (prot. 758), ma non ricordo di aver letto una cosa del genere.
È possibile accedere alle tracce proposte nelle simulazioni del MIUR anche se non si è registrati? Noi non abbiamo aderito alle simulazioni del ministero perché il collega di matematica non era d'accordo, ma comincio a pentirmi di non averlo fatto.

Ho riletto la circolare e non c'è nulla in merito ad una presunta interdisciplinarità. Il liceo delle scienze applicate è menzionato solo in merito alle materie caratterizzanti (che, oltre a matematica, sono fisica e scienze naturali), ma non c'è scritto come sarà strutturata la seconda prova scritta. Per il liceo scientifico ordinario è prevista la risoluzione di un problema a scelta fra due opzioni e la risposta ad "alcuni" quesiti (nessuna menzione sull'interdisciplinarità). Per il liceo delle scienze applicate presumo che si applichi la stessa struttura.

gian ha scritto:
Noi non abbiamo aderito alle simulazioni del ministero perché il collega di matematica non era d'accordo

non si può leggere una cosa del genere :-)

lallaorizzonte ha scritto:

gian ha scritto:
Noi non abbiamo aderito alle simulazioni del ministero perché il collega di matematica non era d'accordo

non si può leggere una cosa del genere :-)

In realtà c'erano delle motivazioni pertinenti, perciò abbiamo concordato con il suo parere. Non è stata assolutamente una questione di veto.

Noi abbiamo prtecipato alla simulazione del ministero, perché volevamo vedere le prove. Poi il ministero ci dava la libertà di farne l'uso che volevamo, quindi che vi costava?

Comunque. Chi ha visto la prima simulazione sa che uno dei problemi era un problema di fisica (di cinematica, per l'esattezza) con la matematica del quinto anno. La matematica del quinto anno (calcolo differenziale e integrale, equazioni differenziali incluse, e distribuzioni statistiche) si presta alla elaborazione di modelli matematici in fisica, biologia, chimica, ecc. La interdisciplinarietà (o forse, meglio, multidisciplinarietà) dovrebbe quindi consistere proprio nel presentare un problema che richiede la matematica del quinto anno, contestualizzandolo in ambito scentifico (modelli di crescita di popolazioni, di cinetica di reazioni chimiche, di fisica, ecc.).

gian ha scritto:
È possibile accedere alle tracce proposte nelle simulazioni del MIUR anche se non si è registrati? Noi non abbiamo aderito alle simulazioni del ministero perché il collega di matematica non era d'accordo, ma comincio a pentirmi di non averlo fatto.

Sono state pubblicate nella sezione didattica. Vuoi dire che non hai letto i miei commenti ?!?!?!?

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mac67 ha scritto:Noi abbiamo prtecipato alla simulazione del ministero, perché volevamo vedere le prove. Poi il ministero ci dava la libertà di farne l'uso che volevamo, quindi che vi costava?

Detto in parole povere, la scadenza di febbraio per la simulazione era prematura rispetto al programma che hanno svolto. La classe è indietro perché il livello medio è basso, perché paga lo scotto di una situazione disciplinare difficile che si trascina fin dalla prima, perché cambia quasi tutti gli insegnanti ogni anno (io sono l'unico che li ha dalla seconda). Il collega ha detto che non sarebbero stati in grado di fare alcuna simulazione a febbraio, per questo motivo ha sconsigliato di registrarci. Molti di loro hanno già avuto risultati disastrosi già nelle due simulazioni delle terze prove che abbiamo già fatto, figuriamoci come sarebbe andata quella della seconda prova. Su questa base non mi sono sentito di interferire anche se ero interessato a conoscere le simulazioni per la seconda prova di scienze, che è una materia nuova.

Comunque. Chi ha visto la prima simulazione sa che uno dei problemi era un problema di fisica (di cinematica, per l'esattezza) con la matematica del quinto anno. La matematica del quinto anno (calcolo differenziale e integrale, equazioni differenziali incluse, e distribuzioni statistiche) si presta alla elaborazione di modelli matematici in fisica, biologia, chimica, ecc. La interdisciplinarietà (o forse, meglio, multidisciplinarietà) dovrebbe quindi consistere proprio nel presentare un problema che richiede la matematica del quinto anno, contestualizzandolo in ambito scentifico (modelli di crescita di popolazioni, di cinetica di reazioni chimiche, di fisica, ecc.).

Se è così, non riusciranno a svolgere una seconda prova neppure alla fine dell'anno. Da quello che so sono molto indietro, non credo che arriveranno mai ai differenziali e agli integrali. Non parliamo poi dell'applicazione ad altre materie. Il livello, fatta eccezione per poche individualità, è quello di una buona classe al professionale. Quest'anno, poi, sono decisamente regrediti.

PS: scusami per la correzione, si dice interdisciplinarità (o multidisciplinarità come giustamente sottolinei). È un errore comune in cui si casca facilmente.

mac67 ha scritto:Sono state pubblicate nella sezione didattica. Vuoi dire che non hai letto i miei commenti ?!?!?!?

mea culpa :-)
trattandosi di una materia che non è la mia, per giunta al liceo scientifico, ho ignorato la discussione. Vedrò di fare i compiti, anche se in ritardo :-D

Grazie per le indicazioni

gian ha scritto:
PS: scusami per la correzione, si dice interdisciplinarità (o multidisciplinarità come giustamente sottolinei). È un errore comune in cui si casca facilmente.

Mea culpa pure io ... :-( ... e lo sapevo pure!

gian ha scritto:
Grazie per le indicazioni

Di nulla. Comunque, mi pare che il tuo collega si sia impaurito senza motivo: ci si iscrive, si scarica la prova, la si legge, si dichiara "i miei alunni ancora non ci sono arrivati a questi argomenti" e amen, ma almeno hai la prova.

Capisco che non arrivi a fare le equazioni differenziali, ma gli integrali ... almeno quelli semplici.

mac67 ha scritto:
Di nulla. Comunque, mi pare che il tuo collega si sia impaurito senza motivo: ci si iscrive, si scarica la prova, la si legge, si dichiara "i miei alunni ancora non ci sono arrivati a questi argomenti" e amen, ma almeno hai la prova.

Già. Comunque la cavolata ormai è stata fatta. Tutta esperienza

Capisco che non arrivi a fare le equazioni differenziali, ma gli integrali ... almeno quelli semplici.

Non conosco la situazione attuale, ma secondo me sarà già un risultato arrivare a fare uno studio di funzione. Un paio di mesi fa c'era mezza classe che si dannava ancora sui limiti.

Comunque, anche se sono passati quasi 40 anni, ricordo che la mia classe in quinta liceo non era messa meglio. Erano arrivati alle derivate e a qualche studio di funzione elementare. Io ero l'unico che ero arrivato a fare l'intero programma di analisi perché mi piaceva la matematica e la studiavo per conto mio (in quinta la prof mi aveva addirittura esonerato dalle verifiche). All'esame ero riuscito a fare solo tre dei cinque problemi della traccia. Il quinto non era comunque alla mia portata perché non avevo mai fatto il calcolo combinatorio.

gian ha scritto:Non conosco la situazione attuale, ma secondo me sarà già un risultato arrivare a fare uno studio di funzione. Un paio di mesi fa c'era mezza classe che si dannava ancora sui limiti.

Comunque, anche se sono passati quasi 40 anni, ricordo che la mia classe in quinta liceo non era messa meglio. Erano arrivati alle derivate e a qualche studio di funzione elementare. Io ero l'unico che ero arrivato a fare l'intero programma di analisi perché mi piaceva la matematica e la studiavo per conto mio (in quinta la prof mi aveva addirittura esonerato dalle verifiche). All'esame ero riuscito a fare solo tre dei cinque problemi della traccia. Il quinto non era comunque alla mia portata perché non avevo mai fatto il calcolo combinatorio.

Questo succede quando si segue il libro, trattando gli argomenti da pag. 1 a pag.500. Quando si arriva sui limiti ci si arena a farne 1000, quando ne servono pochissimi. Sono anni che ho smontato il libro e tratto i primi integrali ben prima di Natale.

mac67 ha scritto:
Questo succede quando si segue il libro, trattando gli argomenti da pag. 1 a pag.500. Quando si arriva sui limiti ci si arena a farne 1000, quando ne servono pochissimi. Sono anni che ho smontato il libro e tratto i primi integrali ben prima di Natale.

Il tuo metodo mi ricorda molto la strategia che adottavo io per farmi un programma di matematica. In quinta mi ero fatto limiti derivate e integrali nei primi mesi (agli integrali ero arrivato a gennaio). I mesi successivi li ho dedicati allo sviluppo dei problemi.

A distanza di tempo, però, riconosco che avevo un limite (cerebrale, non matematico): ero molto bravo nella soluzione dei problemi, però avevo lacune di concetto. Infatti all'università ho dovuto cambiare completamente approccio perché l'esame di matematica era esclusivamente fondato sulla teoria. Mi destreggiavo bene con limiti derivate e integrali, ma mi ci sono voluti anni per capire in realtà che avevo capito ben poco di quella roba lì :-D