Io, purtroppo, non credo più all'utilità del manifestare in questo momento.
Il manifestare può essere utile se chi ci governa ha la sensibilità di chiedersi il perchè migliaia di persone manifestino, di riflettere sul suo operato e di mettere in dubbio la propria "perfezione divina" nel governare, soprattutto se a manifestare sono centinaia di migliaia di docenti.
Questa sensibilità, inutile dirlo, manca completamente.
In una assemblea sindacale chiesi ai miei colleghi come si sarebbe potuto protestare con efficacia, al di là del manifestare, e portai l'esempio degli agricoltori. Nella mia terra capita che gli agricoltori (mio papà lo era ed io ho ancora alcuni terreni) decidano di "manifestare" quando emergono grossi problemi, soprattutto per i costi irrisori del prodotto alla fonte. Ebbene, se decidessero semplicemente di non andare a lavorare nei propri fondi, semplicemente non gliene fregherebbe a nessuno, mentre invece spesso sono arrivati a forme di protesta eclatanti, al limite della legalità, e di sicuro hanno ottenuto almeno di essere ascoltati.
Ora, il nostro manifestare in piazza ed i blocchi degli agricoltori rappresentano due estremi opposti, ma io in questo momento all'estremo pacifico del manifestare e basta non credo più.
In quel collegio, però, non ho avuto risposte da nessun collega.
Abbiamo deciso quindi di scioperare, di bloccare gli scrutini, di manifestare, ma non abbiamo ottenuto nemmeno di essere ascoltati.