Indicare tutte le province è una tragedia

Noto che questa notizia è stata presa in modo molto tranquillo, ma per me è una tragedia assoluta: non siamo liberi di scegliere dove vogliamo andare e siamo trattati alla stregua di schiavi senza dignità... la dignità docente è annullata e credo che questa "riforma" abbia l'obiettivo di allontanare il docente dal contesto familiare, umano e professionale.

Infatti nessuno ne parla, anche nei quesiti referendari. Ma è un aspetto gravissimo. Non c'è nessun comparto della PA sottoposto a questo ignobile trattamento. Percepisco un forte disprezzo x l'intera categoria docente da parte del governo e della società tutta.

a me stupisce la posizione dei sindacati, palesemente piu' che mai, indifferenti alle sorti dei precari gae.

Indicare tutte le provincie è l'equivalente di non indicarne nessuna. Facevano prima a farci fare una semplice domanda con classe di concorso e la frase "Voglio essere immesso/a in ruolo". In base al punteggio poi assegnarci la provincia e la sede, tanto così è la stessa cosa:

Quoto tutto!

paola.finocchi ha scritto:Indicare tutte le provincie è l'equivalente di non indicarne nessuna. Facevano prima a farci fare una semplice domanda con classe di concorso e la frase "Voglio essere immesso/a in ruolo". In base al punteggio poi assegnarci la provincia e la sede, tanto così è la stessa cosa:

Tra l'altro non ci si può nemmeno rendere conto di come avverrà l'immissione, non abbiamo strumenti x controllare. Possono fare di tutto.

Esatto: silenzio di tomba d parte di tutti. I sindacati? Ma se ne sono sempre strafregati dei precari delle Ge. Hanno difeso TUTTI tranne noi ...

Non solo, ma non sappiamo nemmeno in quale ipotetica posizione risulteremmo nelle varie provincie e quante cattedre, proprio un salto nel buio!

Riguardo ai sindacati, si sono molto lamentati del fatto che alle varie proteste e manifestazioni si sono ritrovati spesso in pochissimi, soprattutto nei giorni in cui veniva firmato il DDL.

Kkimba ha scritto:

paola.finocchi ha scritto:Indicare tutte le provincie è l'equivalente di non indicarne nessuna. Facevano prima a farci fare una semplice domanda con classe di concorso e la frase "Voglio essere immesso/a in ruolo". In base al punteggio poi assegnarci la provincia e la sede, tanto così è la stessa cosa:

Tra l'altro non ci si può nemmeno rendere conto di come avverrà l'immissione, non abbiamo strumenti x controllare. Possono fare di tutto.

Esattamente. Accedere agli atti poi... una vera impresa.

Sì concordo, infatti questa oscurità dei criteri credo che porterà a MILIARDI di ricorsi. Esistono ancora tribunali, giudici e carabinieri, e questi signori non la passeranno liscia nella maniera più assoluta... non siamo ancora in mano all'arbitrio dei politici; i sindacati hanno mostrano PER L'ENNESIMA VOLTA la loro inerzia!
NON CI STANNO FACENDO LA CARITA' PUBBLICA, STIAMO ESIGENDO UN DIRITTO!!!

Quesito posto ai colleghi del forum:

Come va interpretato il seguente estratto del documento redatto a conclusione dell'incontro odierno avuto tra sindacati e MIUR: - "coloro che presentano la domanda sono obbligati ad indicare la priorità su tutte le province anche se in esse non c´è la graduatoria di riferimento". Mi chiedo: quando formuleremo la domanda obbligatoria o facoltativa che sia la provincia di appartenenza è esclusa? E' esclusa perché la graduatoria di origine è prioritaria rispetto a coloro che andranno ad aggiungersi nella fase nazionale? Questi ultimi si aggiungeranno in coda, andando a costituire nelle singole provincie una sorta di graduatoria "B"?



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I sindacati si sono preoccupati dei poteri al dirigente e non delle cose più gravi

Vergogna

Ma chi se ne frega del potere al dirigente se migliaia di noi con famiglia dovranno cambiare radicalmente vita sbattuti chissà dove...andate a protestare per il super preside, mi raccomando

Questa cosa di tutte le province l'hanno fatta passare all'ultimo quando non c'era di fatto più nessuna possibilità di controbattere.
Cmq su questa cosa di tutte le province mi viene in mente quel brano demenziale: "Ora tutti quelli che sono a destra si spostino a sinistra, tutti quelli che sono a sinistra si spostino a destra...., quella macchina qua devi metterla làààààà....è un diesel..."

Mike65 ha scritto:

Quesito posto ai colleghi del forum:

Come va interpretato il seguente estratto del documento redatto a conclusione dell'incontro odierno avuto tra sindacati e MIUR: - "coloro che presentano la domanda sono obbligati ad indicare la priorità su tutte le province anche se in esse non c´è la graduatoria di riferimento". Mi chiedo: quando formuleremo la domanda obbligatoria o facoltativa che sia la provincia di appartenenza è esclusa?

direi di no, perché a quanto si legge ora la domanda è la stessa per fase B e fase C

E' esclusa perché la graduatoria di origine è prioritaria rispetto a coloro che andranno ad aggiungersi nella fase nazionale? Questi ultimi si aggiungeranno in coda, andando a costituire nelle singole provincie una sorta di graduatoria "B"?

indicare la propria provincia è ininfluente ai fini della fase B, perché se finisci nella fase B significa che nella tua provincia non ci sono più posti da coprire.

però, siccome la domanda vale anche per la fase C (se non ti chiamano per la B), allora indicare la propria provincia al primo posto ha comunque molto senso.

Quando ho sottoposto la questione 4iguardante la scelta di tutte le province al mio sindacalista, lui si è meravigliato! Dice che é una fortuna avere così tante scelte perché l'obiettivo primario é prendere il ruolo. Mah...

griet ha scritto:Quando ho sottoposto la questione 4iguardante la scelta di tutte le province al mio sindacalista, lui si è meravigliato! Dice che é una fortuna avere così tante scelte perché l'obiettivo primario é prendere il ruolo. Mah...

Ahah, che mito! Allora potrebbero estendere anche a tutta Europa, così avremmo più possibilità ancora. E perchè escludere la Cina?

Io sono intenzionata a scrivere una lettera ai giornali e alla tv. Non e giusto che renzi passi per il salvatore dei precari, tutti devono conoscere la minaccia cui siamo sottoposti. Questo è un gioco al massacro

Ps. Se nessuno mi ascolta vado da barbara d'urso :-)

semplicemente ha scritto:Ps. Se nessuno mi ascolta vado da barbara d'urso :-)

Perfida!

Tragedia relativamente, chi non vuole rischiare potrà tranquillamente restare in GaE ed aspettare il proprio turno come ha fatto finora.

In un'ottica di medio-lungo periodo ci saranno più posti per il normale turnover ed il momento giusto prima o poi arriverà.

Con la domanda facoltativa, non vedo cosa lamentarsi. Ci sono delle regole per entrare nel piano straordinario: chi non le accetta, non partecipa e non pregiudica gravemente la propria attuale posizione.

FoxLF ha scritto:Tragedia relativamente, chi non vuole rischiare potrà tranquillamente restare in GaE ed aspettare il proprio turno come ha fatto finora.

In un'ottica di medio-lungo periodo ci saranno più posti per il normale turnover ed il momento giusto prima o poi arriverà.

Con la domanda facoltativa, non vedo cosa lamentarsi. Ci sono delle regole per entrare nel piano straordinario: chi non le accetta, non partecipa e non pregiudica gravemente la propria attuale posizione.

Non so te, ma il mio apparato digestivo sovente chiede che io introduca alimenti e tali alimenti vengono ceduti da terzi solo con l'utilizzo del denaro.

Allo stato attuale il piano straordinario è diventato un'opportunità, non più una costrizione per molti di noi precari storici (soprattutto del Sud).

Può portare dei vantaggi, la stabilizzazione, e può comportare - enormi, mastodontici - sacrifici, ma parteciparvi è facoltativo (mi pare di averti letto esultante per questo). Quindi chi lo accetta, sa che va in contro a determinate regole (come dover accettare B lontani quando ci sarebbero i posti C vicini a casa), non è più "deportazione" ma scelta libera.

La domanda obbligatoria, quella sì, sarebbe stata un mostro giuridico che avrebbe aperto le porte a caterve di ricorsi.

FoxLF ha scritto:Allo stato attuale il piano straordinario è diventato un'opportunità, non più una costrizione per molti di noi precari storici (soprattutto del Sud).

Può portare dei vantaggi, la stabilizzazione, e può comportare - enormi, mastodontici - sacrifici, ma parteciparvi è facoltativo (mi pare di averti letto esultante per questo). Quindi chi lo accetta, sa che va in contro a determinate regole (come dover accettare B lontani quando ci sarebbero i posti C vicini a casa), non è più "deportazione" ma scelta libera.

La domanda obbligatoria, quella sì, sarebbe stata un mostro giuridico che avrebbe aperto le porte a caterve di ricorsi.

Ma non hai letto tutto il dibattito che ha seguito la parziale rettifica di ieri pomeriggio?

Il MIUR non dà alcuna garanzia sulla permanenza in gae per chi non fa domanda.

Il dibattito di ieri nasce dal fatto che chi ha parlato con i sindacati non era stato informato sulla question (impreparato, 2, ci vediamo a settembre).

Ma la legge è chiara, in caso contrario si esporrebbero a milioni di ricorsi, invece così ne escono puliti puliti...