Astensione dal voto

In quali occasioni è possibile, durante un collegio dei docenti, astenersi da una votazione? Per l'approvazione del PTOF è vero che si deve esprimere per obbligo un voto favorevole o contrario e che non ci si può astenere? E' vero che chi esprime un voto contrario deve motivare la sua scelta? Grazie a chi risponderà :-)

No assolutamente, ti puoi astenere e nessuno può obbligarti a motivare alcunchè...

Uh..non so più quando ma una preside durante una delle votazioni negò la possibilità di astensione...ma non ricordo il tema della votazione...

Non mi risulta che ci siano delibere del collegio dei docenti che non contemplino l'astensione. L'astensione non è contemplata solo nelle delibere del consiglio di classe in sede di scrutinio.

Giancarlo Dessì ha scritto:Non mi risulta che ci siano delibere del collegio dei docenti che non contemplino l'astensione. L'astensione non è contemplata solo nelle delibere del consiglio di classe in sede di scrutinio.

Gian, e sull'altra questione postata nel topic? Io direi che nessuno ti può obbligare a motivare un bel nulla, cosa ne pensi?

precario.acciaio ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:Non mi risulta che ci siano delibere del collegio dei docenti che non contemplino l'astensione. L'astensione non è contemplata solo nelle delibere del consiglio di classe in sede di scrutinio.

Gian, e sull'altra questione postata nel topic? Io direi che nessuno ti può obbligare a motivare un bel nulla, cosa ne pensi?

L'astensione, per sua natura, non si motiva, a meno che non ci sia la richiesta di verbalizzazione di una dichiarazione spontanea da parte dell'interessato.
Sul voto contrario, invece, per quanto non sia obbligatoria la motivazione, ritengo che sia ragionevole motivarlo soprattutto per chi vota contro. Chi vota contro una delibera potrebbe avere l'interesse a non trovarsi coinvolto in un eventuale concorso di responsabilità e in questo caso la verbalizzazione della motivazione in un atto ufficiale mi sembra un dettaglio di non trascurabile importanza per pararsi il sederino.

In ogni modo, a meno che non si sia rompicoglioni per vocazione, penso che non ci siano problemi ad esporre le motivazioni di un voto contrario se queste vengono richieste. Molti anni fa votai contro la proposta di adozione di un libro di testo da parte di un'altra sede associata dello stesso istituto. Ero l'unico e la cosa aveva anche scatenato l'ilarità dell'assemblea: di solito le adozioni si approvavano all'unanimità.
Il collega che aveva proposto l'adozione aveva chiesto - giustamente - la motivazione del mio voto. Peraltro eravamo della stessa classe di concorso. Non ho avuto problemi a spiegare in due parole il motivo del mio voto contrario. E tutto è finito lì: ha preso atto e ha ringraziato.

Ma è obbligatorio o è una decisione del "contrario" ?

precario.acciaio ha scritto:Ma è obbligatorio o è una decisione del "contrario" ?

La dichiarazione di voto è facoltative e spesso non è desiderata. Quindi, diciamo che è un atto che scaturisce dalla volontà di confronto sia del "contrario" sia della "controparte".

Ho capito, grazie mille Gian