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Messaggio Da precary80 Lun Apr 11, 2016 8:57 pm

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Messaggio Da Ospite Gio Apr 21, 2016 8:37 pm

Non ho seguito la vicenda dei colleghi non abilitati. Noto criticità nel bando poichè il precedente  ammetteva d'ufficio i laureati ante 2001.....la vedo dura su quale base giuridica a parità di ente emittente del bando prima includere e poi esclude a soli 4 anni di distanza. Secondo me devono essere tutti ammessi laureati ante e post 2001 viste anche decisioni in merito tar e CDS  nel 2012.Io abilitato non ritengo di essere migliore di chi abilitato non è .Io in GI seconda fascia non so con esattezza se sono un  insegnante migliore  rispetto chi oggi è in ruolo con la #bonascuola. Ne vedo tanti di insegnanti....FORSE TROPPI

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Messaggio Da Ospite Gio Apr 21, 2016 8:49 pm

Vedo anche troppi deficienti titolati e forniti di abilitazione come me. Forse non hanno realizzato che le famose e realmente  difficili abilitazioni(rispetto ai 360 e i 180 isti) altro non sono che un finanziamento semi illecito per le asfittiche università italiane.Poi qui si sbranano e parteggiano pro tfa pro pas e pro

kiedy ....matka debilki .....zawsze........ jest w ciozy

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Messaggio Da Ospite Gio Apr 21, 2016 9:01 pm

Accipicchia ha scritto:Vedo anche troppi deficienti titolati e forniti di abilitazione come me. Forse non hanno realizzato che le famose e realmente  difficili abilitazioni(rispetto ai 360 e i 180 isti) altro non sono che un finanziamento semi illecito per le asfittiche università italiane.Poi qui si sbranano e parteggiano pro tfa pro pas e pro

kiedy ....matka debilki .....zawsze........ jest w ciozy


Co_mam_zrobic_z_ta_debilka?

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Messaggio Da PJMS Gio Apr 21, 2016 11:14 pm

Vi segnalo questa ultima news

Concorso docenti, nubi grigie sui ricorsi dei laureati

“Si ponga subito rimedio a una situazione di così palese ingiustizia, non si può accettare che su casi identici vengano usati due pesi e due misure”.
Non usa giri di parole Maddalena Gissi, segretario generale Cisl Scuola, sulla decisione del Tar del Lazio di fissare per il 19 maggio l’udienza in cui si pronuncerà sulle richieste di ammissione in via cautelare alle prove d’esame del concorso docenti 2016 poste da molti ricorrenti (in prevalenza laureati non abilitati) che hanno impugnato la loro esclusione.
La sindacalista fa notare che se la richiesta di accesso agli scritti dovesse essere accolta, corrisponderebbe ad una vittoria cosiddetta di Pirro. Perché la maggior parte delle prove scritte, al via il prossimo 28 aprile, per quella data saranno già state svolte: “con danno irreparabile per i diretti interessati, che paradossalmente potrebbero vedere accolta la loro richiesta ma non potersene concretamente più avvalere. Un’autentica beffa si aggiungerebbe così al gravissimo danno subito”.
“A rendere ancor più inaccettabile la decisione del Tar – incalza Gissi - è il fatto che risulti esattamente opposta a quella assunta per altre richieste analoghe, presentate da ricorrenti ai quali sarà invece consentito partecipare cautelarmente alle prove concorsuali”.
Perché la sentenza cautelare, in linea teorica, anche se positiva ai ricorrenti, non dovrebbe permettere la ripetizione delle prove. E nemmeno lo svolgimento di una sessione suppletiva. Se al Miur già cantano vittoria, ad iniziare da fatto che viene scongiurata la possibilità di iper-affollamento delle sedi d’esame, non tutti i legali la pensano così: alcuni di loro, infatti, potrebbero escogitare un colpo di coda finale.

Come quelli dell’Anief, secondo cui “in caso di accoglimento, lo stesso Tar Lazio dovrà mutare il precedente orientamento negativo e ordinare all’Amministrazione la partecipazione di tutti gli esclusi, indipendentemente dalle future pronunce in merito ai ricorsi depositati dallo studio legale del sindacato. Pertanto, tutti gli esclusi dovranno attendere queste pronunce, se positive, indipendentemente dalla data già calendarizzata dall’Usr per gli ammessi”, conclude il sindacato siciliano.
La Cisl insiste, però, sull’ambivalenza dei pareri dei giudici, in particolare “sulle motivazioni di quei ricorsi, il Tar ha ritenuto di sollevare questione di legittimità costituzionale. Per questo risulta del tutto inspiegabile, oltre che intollerabile, la disparità di trattamento riservata ad altri ricorrenti che si trovano nella stessa identica situazione, ma saranno invece esclusi dalla partecipazione alle prove”.
La Gissi conclude con una sferzata contro il Miur: “A questo punto - continua la sindacalista Confederale - è lecito chiedersi che cosa possa aver determinato un così plateale capovolgimento di decisioni: pesa forse la preoccupazione che il Ministero non sia in grado di reggere organizzativamente un afflusso di ricorrenti considerato eccessivo? Se questa fosse la ragione, ci sarebbe da gridare ancor più allo scandalo, perché non è con una giustizia disuguale che si può rimediare a eventuali inefficienze o incapacità di un’amministrazione”.


FONTE: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]


Se quello che dice la sindacalista Cisl corrisponde al vero, la questione non è più tanto Anief-sindacati-studi legali che state facendo? Ma è ben più grave. Saremmo davanti ad una spropositata concentrazione di potere nelle mani di pochi, forse persino di uno solo, come nemmeno nel ventennio berlusconiano è mai successo. Con Berlusconi, nel bene e nel male e talvolta a torto o a ragione, la magistratura rappresentava un argine alla sua deriva autoritaria. In questo caso, invece, un potere che serve a bilanciare e a controllare quello politico, si farebbe tutt'uno con questo. Ripeto, se è vero quello che afferma la Cisl (che poi non è un sindacato antigovernativo, anzi...) l'arroganza del governo arriverebbe persino a infischiarsene di eventuali sentenze favorevoli ai ricorsisti, al punto che non solo non bloccherebbe le macchine a questo assurdo "spot" chiamato Concorso 2016, ma non prevederebbe in ogni caso nemmeno l'esercizio delle prove a chi sarebbe stato ammesso addirittura da una eventuale sentenza favorevole della magistratura amministrativa. Spero che il tutto sia solo una esagerazione, perché altrimenti non è più a rischio solo il nostro ricorso e i soldi che abbiamo speso, del resto sapevamo che poteva anche andare male. Ma il rischio sarebbe ancora più serio e preoccupante e lo correremmo tutti, come semplici cittadini di uno Stato che voglia ancora definirsi democratico.

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Messaggio Da maverik Ven Apr 22, 2016 12:05 am

PJMS ha scritto:Vi segnalo questa ultima news

Concorso docenti, nubi grigie sui ricorsi dei laureati

“Si ponga subito rimedio a una situazione di così palese ingiustizia, non si può accettare che su casi identici vengano usati due pesi e due misure”.
Non usa giri di parole Maddalena Gissi, segretario generale Cisl Scuola, sulla decisione del Tar del Lazio di fissare per il 19 maggio l’udienza in cui si pronuncerà sulle richieste di ammissione in via cautelare alle prove d’esame del concorso docenti 2016 poste da molti ricorrenti (in prevalenza laureati non abilitati) che hanno impugnato la loro esclusione.
La sindacalista fa notare che se la richiesta di accesso agli scritti dovesse essere accolta, corrisponderebbe ad una vittoria cosiddetta di Pirro. Perché la maggior parte delle prove scritte, al via il prossimo 28 aprile, per quella data saranno già state svolte: “con danno irreparabile per i diretti interessati, che paradossalmente potrebbero vedere accolta la loro richiesta ma non potersene concretamente più avvalere. Un’autentica beffa si aggiungerebbe così al gravissimo danno subito”.
“A rendere ancor più inaccettabile la decisione del Tar – incalza Gissi - è il fatto che risulti esattamente opposta a quella assunta per altre richieste analoghe, presentate da ricorrenti ai quali sarà invece consentito partecipare cautelarmente alle prove concorsuali”.
Perché la sentenza cautelare, in linea teorica, anche se positiva ai ricorrenti, non dovrebbe permettere la ripetizione delle prove. E nemmeno lo svolgimento di una sessione suppletiva. Se al Miur già cantano vittoria, ad iniziare da fatto che viene scongiurata la possibilità di iper-affollamento delle sedi d’esame, non tutti i legali la pensano così: alcuni di loro, infatti, potrebbero escogitare un colpo di coda finale.

Come quelli dell’Anief, secondo cui “in caso di accoglimento, lo stesso Tar Lazio dovrà mutare il precedente orientamento negativo e ordinare all’Amministrazione la partecipazione di tutti gli esclusi, indipendentemente dalle future pronunce in merito ai ricorsi depositati dallo studio legale del sindacato. Pertanto, tutti gli esclusi dovranno attendere queste pronunce, se positive, indipendentemente dalla data già calendarizzata dall’Usr per gli ammessi”, conclude il sindacato siciliano.
La Cisl insiste, però, sull’ambivalenza dei pareri dei giudici, in particolare “sulle motivazioni di quei ricorsi, il Tar ha ritenuto di sollevare questione di legittimità costituzionale. Per questo risulta del tutto inspiegabile, oltre che intollerabile, la disparità di trattamento riservata ad altri ricorrenti che si trovano nella stessa identica situazione, ma saranno invece esclusi dalla partecipazione alle prove”.
La Gissi conclude con una sferzata contro il Miur: “A questo punto - continua la sindacalista Confederale - è lecito chiedersi che cosa possa aver determinato un così plateale capovolgimento di decisioni: pesa forse la preoccupazione che il Ministero non sia in grado di reggere organizzativamente un afflusso di ricorrenti considerato eccessivo? Se questa fosse la ragione, ci sarebbe da gridare ancor più allo scandalo, perché non è con una giustizia disuguale che si può rimediare a eventuali inefficienze o incapacità di un’amministrazione”.


FONTE: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]


Se quello che dice la sindacalista Cisl corrisponde al vero, la questione non è più tanto Anief-sindacati-studi legali che state facendo? Ma è ben più grave. Saremmo davanti ad una spropositata concentrazione di potere nelle mani di pochi, forse persino di uno solo, come nemmeno nel ventennio berlusconiano è mai successo. Con Berlusconi, nel bene e nel male e talvolta a torto o a ragione, la magistratura rappresentava un argine alla sua deriva autoritaria. In questo caso, invece, un potere che serve a bilanciare e a controllare quello politico, si farebbe tutt'uno con questo. Ripeto, se è vero quello che afferma la Cisl (che poi non è un sindacato antigovernativo, anzi...) l'arroganza del governo arriverebbe persino a infischiarsene di eventuali sentenze favorevoli ai ricorsisti, al punto che non solo non bloccherebbe le macchine a questo assurdo "spot" chiamato Concorso 2016, ma non prevederebbe in ogni caso nemmeno l'esercizio delle prove a chi sarebbe stato ammesso addirittura da una eventuale sentenza favorevole della magistratura amministrativa. Spero che il tutto sia solo una esagerazione, perché altrimenti non è più a rischio solo il nostro ricorso e i soldi che abbiamo speso, del resto sapevamo che poteva anche andare male. Ma il rischio sarebbe ancora più serio e preoccupante e lo correremmo tutti, come semplici cittadini di uno Stato che voglia ancora definirsi democratico.

Questo tuo dubbio, come quello della Gissi, era chiaro già damolto tempo.

1) Alcuni mesi fa il nostro presidente del consiglio ha nominato di suo pugno il nuovo presidente del consiglio di stato.
E' sicuamente nei suoi poteri farlo, ma esiste una procedura standard per la nomina del presidente del consiglio di stato e questa procedura non è stata seguita in questo caso.
Inizialmente questa notizia, comparsa nell'elenco di una serie di provvedimenti presi in un consiglio dei ministri, fu presa sotto gamba. Qualche giorno dopo , sia l'Anief che altre associazioni denunciarono questo fatto e, facendo una ricerca, hanno pubblicato un articolo che trovava una tal condotta (scelta diretta del presidente del consiglio di stato da parte del presidente del consiglio) in epoca fascista.

Da allora, in maniera inaspettata, l'orientamento del consiglio di stato è gradualmente cambiato e lo stiamo vedendo con i diplomati magistrali che devono aspettae una udienza plenaria del consiglio di stato dopo che lo stesso li aveva considerati aventi diritto di stazionare in GAE.

2) La corte costituzionale avebbe dovuto espimersi in merito alla sentenza della corte europea di novembre del 2014, già a giugno 2015 ma, inspiegabilmente, diede notizia, attraverso un comunicato, di rimandare tale pronuncia a tempo indeterminato.
Questo provocò scalpore tra i sindacati tanto che l'anief non seppe quasi come comunicare la notizia ai suoi iscritti.

In quel periodo alla corte costituzionale vennero a mancare 2 giudici che fuono impiazzati dal goveno attuale e quindi per mano dello stesso Presidente del consiglio. Dopo la loro nomina o poco prima non ricordo, fu stabilito che la corte costituzionale si sarebbe pronunciata in merito alla sentenza europea sopra citata il 17 maggio 2016.

Adesso facciamo 2 conti.
Sarà una coincidenza ma, questo governo ha messo le mani nel consiglio di stato che è sempre stato possibilista verso l'ingresso in gae di docenti che non avrebbero diritto secondo le leggi vigenti. adesso stranamente ha cambiato orientamento tanto da indurre i ricorrenti a rivolgersi ai giudici del lavoro del tribunale ordinario.

La corte costituzionale adesso dovrà pronunciarsi sia sulla sentenza europea , sia sulla partecipazione al concorso dei docenti di ruolo ma...chissà come si pronunceranno adesso che sono al completo con la rosa pazialmente sceltà forse ad hoc dai dirigenti dello stato....e in un momento cruciale direi. In tempi veamente sospetti.
Sembra quasi che la politica stia mettendo degli argini a certe decisioni giudiziarie ritenute malsane per la strategia di governo esposta fino ad ora. Questo potrebbe anche essere opinabile ma la giustizia in una democrazia non dovrebbe seguire il suo corso e non un corso a braccetto con la politica? Le leggi vanno rispettate ad ogni costo, sacrosanto, ma se certe leggi si rivelano per qualche aspetto fuorvianti e denigratorie, la giustizia , in piena imparzialità, non dovrebbe fare da garante in questa diatriba? Ecco questo non penso stia accadendo...sembra una partita di calcio dove ognuno pensa solo a segnare e a portare a casa il risultato....a scapito della saggia giustizia o di un saggio e lucido studio del caso...perchè si può anche perdere un ricorso ma tutto deve essere trasparente e dettagliato.


Infine rimane il tar che dal canto suo sembrerebbe, a noi poveri mortali, arrancare di fronte alle minacce velate dei dirigenti del miur che non fanno altro che dire....i giudici terranno conto...ormai l'italia è cambiata e non si può sempre averla vinta...come se la colpa fosse del ricorente e non delle norme incostituzionali....

Insomma il dubbio è lecito può essere vero o no....la verità? non so se si scopirà mai

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Messaggio Da Frammento_Adespoto Ven Apr 22, 2016 3:23 pm

Ho letto l'articolo intitolato "Concorso docenti, nubi grigie sui ricorsi dei laureati" pubblicato su La Tecnica della Scuola. Tuttavia non ho ancora capito con quali criteri si possa escludere a priori la "rinnovazione" (annullamento?) delle prove scritte, che non è una fantasia di alcuni blogger, ma è stata prospettata da alcune fonti attendibili:

Concorso a cattedra, settimana decisiva: in arrivo il parere del Consiglio di Stato sulle domande di migliaia di candidati non ammessi, articolo pubblicato sulla pagina web dell'Anief il 18/04/2016
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Concorso a cattedra: arriva parere del Consiglio di Stato su candidati non ammessi. Anief: spostare prova scritta a non prima del 12 maggio, pubblicato su OrizzonteScuola.it il 18/04/2016
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