assistenza per verifiche scritte esami

ho fatto ufficiosamente leggere al collega i criteri da me scritti per gli esami ed il colloquio d'esame. come assistenza per l'alunno ho inserito la mia presenza per guidarlo agli scritti ed agli orali. ordunque, mi è stato detto di sottolineare che io sarò d'assistenza alla classe intera e non sul mio singolo alunno...devi aiutare tutti e non intervenire singolarmente sull'alunno h.
mi chiedo: ma è giusto? sapete indicarmi -illustrarmi la normativa di riferimento? vorrei dati per poter capire ciò che è giusto e corretto e non solo ciò che opportunamente conviene ai colleghi. vi ringrazio in anticipo.

http://www.integrazionescolastica.it/article/1343

grazie, ma non specifica se quanto ritenuto dai colleghi sia lecito o meno...se l'alunno ha il diritto di avermi costantemente accanto.

Se l'alunno ha bisogno di te costantemente devi stargli accanto, nessun presidente ti distoglierà da questo. Sei anche docente della classe, quindi durante le prove scritte devi anche, nei limiti del possibile, sorvegliare il gruppo classe affinché si comporti adeguatamente e, se uno degli altri sorveglianti ha la necessità di uscire un attimo, aiuterai nella sorveglianza magari trascurando un po', giusto quei 5 o 10 minuti, il tuo assistito.
Sei un insegnante della classe e quindi, come gli altri insegnanti interni, ma anche gli esterni, ti spenderai per la buona riuscita degli esami, collaborando nelle riunioni prima e durante l'esame.

No @melia, l'ins di sos non e' commissario, ma specialista nominato per assistere esclusivamente il ragazzo disabile. devi presentarti alle prove secondo nomina del presidente e non puoi essere presente alle correzioni.

Hai ragione, mi sono espressa molto male, a rileggere quanto ho scritto sembra proprio che mi riferissi a dei docenti nominati come commissari. Mi scuso.
Quando ho fatto gli esami sono stati gli insegnati di sostegno che ci hanno fornito le griglie di correzione per i loro assistiti e tutto il materiale al seguito. Per lo studente ad obiettivi minimi è stata usata una griglia simile a quella dei normodotati, per gli altri si sono fatte prove diverse (proposte dai docenti di sostegno) e fornite con relativa griglia di correzione, è impensabile che un commissario esterno possa calibrare su due piedi una prova differenziata per uno studente che non conosce. Durante le prove scritte erano in classe e, come gli eventuali docenti di sorveglianza esterni, hanno firmato il foglio di sorveglianza dell'aula e hanno contribuito alla sorveglianza della classe nell'aula.

Leggendo l'altra discussione iniziata da Barbara80 ho capito che parlava degli esami di terza media, quello che ho scritto si riferisce agli esami di quinta superiore.

É comunque sbagliato perché nel documento del 15 maggio si richiede la presenza di una figura che assista il disabile durante le prove. Figura che spesso viene indicata nel docente di sostegno. In quel frangente diventa un assistente diretto al ragazzo senza NESSUNA responsabilità sulla classe (il distogliere le proprie attenzioni dal disabile per sorvegliare e/o sostituire un commissario che va in bagno è passibile di ricorso della famiglia). D'altronde il compito di assistenza al disabile durante gli esami può, se il cdc lo ritiene opportuno, essere svolto anche da una figura diversa (Aec, educatore, ecc).
Così come in teoria non avendo nessun diritto sulla correzioni non ha nessun obbligo di dare alla commissione prove e/o griglie, se lo fa é una cortesia che fa alla commissione. Così come, nel caso di disabile con programmazione differenziata, é la commissione che dovrebbe studiarsi bene il fascicolo e preparare la certificazione di competenze, se come spesso capita questo lavoro lo fa il docente di sostegno lo fa a puro titolo di cortesia, così come é la commissione che deve studiare il caso ed il fascicolo del ragazzo disabile, se come spesso accade il docente di sostegno si presenta alla riunione preliminare per illustrare ai commissari il "caso", lo fa a puro titolo di cortesia.

Che ti trovino una normativa che dice che qualche non avente diritto può essere aiutato durante gli esami.

Ma stiamo scherzando? Da quando in qua gli alunni che si apprestano a superare la prova ufficiale (anche se formale) per la valutazione della loro idoneità hanno un aiuto?

chi ti ha detto di sottolineare che tu sarai lì per tutti?

Ire questo è il procedimento logico:
1)Siccome è un po' umiliante ridursi a passare i bigliettini ai propri alunni (io professorone mi posso mai abbassare a fare questa pagliacciata?Che figura ci faccio davanti agli alunni? E davanti alle famiglie alle quali i figli racconteranno "sai il prof. Tizia ci passava le cose"? E davanti ai membri esterni ai quali ho straparlato del mio ottimo lavoro con la classe? E se i membri esterni fanno anche finta di non vedere e poi lo raccontano al presidente, che figura barbina ci faccio?) a quale docente lo possiamo fare fare? Quale docente davanti ad altri colleghi si può benissimo prestare a fare questa pagliacciata indegna? Quale docente secondo noi professoroni non ha nessuna dignità professionale da difendere? MA IL DOCENTE DI SOSTEGNO PERDIO, come non abbiamo fatto a pensarci prima!
2)E come glielo diciamo? Gli chiediamo se per cortesia può anche dare una mano ai nostri alunni? Gli diciamo che lui è una risorsa preziosa e che forse noi professoroni non siamo riusciti a fare raggiungere a tutti gli alunni una preparazione tale per cui qualcuno agli esami si troverà in difficoltà?
GIAMMAI! Noi professoroni che chiediamo per cortesia mettendoci in una posizione di debolezza nei confronti del docente di sostegno? Noi professoroni che ammettiamo alcuni piccoli fallimenti davanti a quello di sostegno? NEANCHE MORTI, LESA MAESTA'!. Ed allora come si fa? Gli diciamo a nome del consiglio di classe che è un suo obbligo e vediamo se questo idiota ci casca (presupporre che qualcuno non si vada nemmeno ad informare significa ritenerlo un idiota).
Ecco come penso sia andata.

mi fido di quello che dici, non arrivo a conoscere le dinamiche che muovono alcuni docenti tanto in profondità.

chiedere però di ufficializzare una cosa del genere è da incoscienti, per come la vedo io si potrebbe rischiare l'annullamento dell'esame per tutti. O, visto che spero nessun presidente di commissione tolleri una tal buffonata, come minimo il cazziatone dall'USR è assicurato.

Forse no, forse ci passerebbero sopra. E sarebbe disgustoso.


E' noto e fa parte del gioco delle parti che all'esame i docenti diano una mano, facciano un cenno, suggeriscano qualcosa. Conoscono i ragazzi da diversi mesi, capiscono le loro ansie, sanno che quel giorno si può andare in palla.
Un genitore che sa che un docente ha dato una mano pensa: meno male, è stato bravo, grazie professore che hai reso più serena questa prova.

I membri esterni girano gli occhi se non vedono situazioni palesemente inaccettabili. Sono docenti di classe anche loro, farebbero così anche loro per i propri alunni.

grazie molte, mi date un riferimento normativo, per cortesia da portare in cdc?

No beatrice, è necessario tu prenda un po' confidenza con i regolamenti e i diritti degli alunni di sostegno nonchè' con la modalità di esecuzione degli esami (che vieta aiutini vari a chi non ne ha diritto).

Non esiste UNA normativa che dice questo.

La normativa che devi farti dare è quella che giustifica la richiesta.

Comunque leggi fino in fondo questo      tanto per iniziare a capire un po'.