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Messaggio Da Francesca4 Ven Dic 30, 2016 10:38 am

precario_acciaio. ha scritto:
Francesca4 ha scritto:
avidodinformazioni ha scritto:
Se dicono: "è donna, competente, esperta, volitiva, sagace, , , , ,  " comincia a venirmi il dubbio che sia solo la più competente, esperta, volitiva, sagace, , , , ,  tra le donne e che se questo significa esserlo la metà del più pirla tra gli uomini pazienza, serviva una donna e si è messa una donna.


Spero si tratti solo di una provocazione, il fatto di aver usato un'ipotetica non ti assolve dal fatto di aver solo prospettato questa ignobile possibilità.
Allora mi piacerebbe ammettessi che non ti entusiasmi il fatto che le pari opportunità diventino una realtà concreta.
Prova a pensare alle dinamiche della vita quotidiana: i dubbi sulle competenze di un uomo seguono sue discutibili ed erronee decisioni, invece le donne devono fin da subito dimostrare di non sbagliare perché devono superare il pregiudizio della incapacità in quanto appartenenti all'altro sesso.
Onestamente  si può sostenere che sia poca cosa?
Ogni volta che affronto quest'argomento in classe mi trovo a dover rassicurare le mie ragazze sul fatto che tutte abbiano un loro talento da affinare ed esaltare, lavorando con impegno e competenza, difendendosi dagli attacchi meschini di che voglia relegarle ad un ruolo marginale.

Ricordati che il tuo ruolo non è quello di incentivare maggiormente uno dei due sessi ma di porti in modo equo di fronte a tutti gli studenti, gran parte dei pregiudizi a cui ti riferisci fanno parte del mondo di 20 anni fa; tutti gli adolescenti, in quanto tali, vanno incentivati e non solo la parte che corrisponde al nostro genere.

Salve precario_acciaio, volevo solo chiarire che in classe mi pongo sempre in modo equanime con i ragazzi e le ragazze, anzi a volte devo sostenere maggiormente i maschietti, dato che sono in fortissima minoranza, e certamente non potrei mai ascrivere loro delle responsabilità che non hanno, perché ancora devono comprendere che tipo di uomini vogliono diventare e come vorranno atteggiarsi nei confronti delle donne.
Semplicemente li invito a considerare il fatto che la dolcezza unita al profondo rispetto per le donne è la chiave per poter ottenere molto di più dall'universo femminile, e lo comprendono più di quanto si possa immaginare perché sanno di essere figli di donne.
Ultimamente ho letto in classe il racconto di un'interessante processo per stupro risalente al 1610 ad opera del tribunale dell'Inquisizione e abbiamo scoperto che tanti di quei pregiudizi che tu ritieni superati sono ancora vivi e vegeti, come quelli legati al presunto atteggiamento di provocazione della donna che avrebbe incoraggiato la violenza subita.
E sono quegli stessi pregiudizi uniti alla consapevolezza dell'isolamento,qualora dovesse crollare il muro d'omertà che li protegge,che spingono le donne a non denunciare e sono oggi la causa della mattanza di donne che continuano ad essere considerate oggetto di possesso sulle quali esercitare il potere di vita o di morte.
In tutta sincerità non mi sembra che lo stesso pericolo lo corrano pure i maschi.

Francesca4

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Messaggio Da Ospite Ven Dic 30, 2016 11:07 am

Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Francesca4 ha scritto:
avidodinformazioni ha scritto:
Se dicono: "è donna, competente, esperta, volitiva, sagace, , , , ,  " comincia a venirmi il dubbio che sia solo la più competente, esperta, volitiva, sagace, , , , ,  tra le donne e che se questo significa esserlo la metà del più pirla tra gli uomini pazienza, serviva una donna e si è messa una donna.


Spero si tratti solo di una provocazione, il fatto di aver usato un'ipotetica non ti assolve dal fatto di aver solo prospettato questa ignobile possibilità.
Allora mi piacerebbe ammettessi che non ti entusiasmi il fatto che le pari opportunità diventino una realtà concreta.
Prova a pensare alle dinamiche della vita quotidiana: i dubbi sulle competenze di un uomo seguono sue discutibili ed erronee decisioni, invece le donne devono fin da subito dimostrare di non sbagliare perché devono superare il pregiudizio della incapacità in quanto appartenenti all'altro sesso.
Onestamente  si può sostenere che sia poca cosa?
Ogni volta che affronto quest'argomento in classe mi trovo a dover rassicurare le mie ragazze sul fatto che tutte abbiano un loro talento da affinare ed esaltare, lavorando con impegno e competenza, difendendosi dagli attacchi meschini di che voglia relegarle ad un ruolo marginale.

Ricordati che il tuo ruolo non è quello di incentivare maggiormente uno dei due sessi ma di porti in modo equo di fronte a tutti gli studenti, gran parte dei pregiudizi a cui ti riferisci fanno parte del mondo di 20 anni fa; tutti gli adolescenti, in quanto tali, vanno incentivati e non solo la parte che corrisponde al nostro genere.

Salve precario_acciaio, volevo solo chiarire che in classe mi pongo sempre in modo equanime con i ragazzi e le ragazze, anzi a volte devo sostenere maggiormente i maschietti, dato che sono in fortissima minoranza, e certamente non potrei mai ascrivere  loro delle responsabilità che non hanno, perché ancora devono comprendere che tipo di uomini vogliono diventare e come vorranno atteggiarsi nei confronti delle donne.
Semplicemente li invito a considerare il fatto che la dolcezza unita al profondo rispetto per le donne è la chiave per poter ottenere molto di più dall'universo femminile, e lo comprendono più di quanto si possa immaginare perché sanno di essere figli di donne.
Ultimamente ho letto in classe il racconto di un'interessante processo per stupro risalente al 1610 ad opera del tribunale dell'Inquisizione e abbiamo scoperto che tanti di quei pregiudizi che tu ritieni superati sono ancora vivi e vegeti, come quelli legati al presunto atteggiamento di provocazione della donna che avrebbe incoraggiato la violenza subita.
E sono quegli stessi pregiudizi uniti alla consapevolezza dell'isolamento,qualora dovesse crollare il muro d'omertà che li protegge,che spingono le donne a non denunciare  e sono oggi la causa della mattanza di donne che continuano ad essere considerate oggetto di possesso sulle quali esercitare il potere di vita o di morte.
In tutta sincerità non mi sembra che lo stesso pericolo lo corrano pure i maschi.

Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.

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Messaggio Da Francesca4 Ven Dic 30, 2016 11:33 am

precario_acciaio. ha scritto:
Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.


Il fatto che formalmente,sulla carta, ci siano scritti gli stessi diritti non vuol dire che sostanzialmente le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, anche se nel mondo della scuola le cose vanno sicuramente meglio, ma non canto vittoria, perché sono consapevole che il dicastero dell'istruzione non abbia la stessa valenza di ministeri ritenuti di gran lunga più importanti.
Dal mio punto di vista è come se l'affidamento tradizionale di certi ministeri alle donne mettesse a posto le coscienze di coloro che siedono nelle stanze del potere. Ed è obiettivamente troppo poco.
Infine volevo dirti che c'è un collegamento tra la violenza sulle donne ed il fatto di relegarle di fatto a ruoli marginali: si tratta della mentalità ancora troppo diffusa della superiorità e della prevalenza della figura maschile su quella femminile che a volte degenera nella sopraffazione e nel reato.
Per questo motivo sarebbe necessaria un'alleanza tra le famiglie e la scuola che contribuisca a formare uomini e donne equilibrati e consapevoli delle loro potenzialità, in questo senso la formazione non potrebbe che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine.
Ti ringrazio per il proficuo confronto ed il fatto che tu sia ottimista rispetto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere mi conforta a continuare a sviluppare questo tipo di percorso formativo anche nella diversità delle nostre opinioni.

Francesca4

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Messaggio Da Ospite Ven Dic 30, 2016 7:01 pm

Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.


Il fatto che formalmente,sulla carta, ci siano scritti gli stessi diritti non vuol dire che sostanzialmente le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, anche se nel mondo della scuola le cose vanno sicuramente meglio, ma non canto vittoria, perché sono consapevole che il dicastero dell'istruzione non abbia la stessa valenza di ministeri ritenuti di gran lunga più importanti.
Dal mio punto di vista è come se l'affidamento tradizionale di certi ministeri alle donne mettesse a posto le coscienze di coloro che siedono nelle stanze del potere. Ed è obiettivamente troppo poco.
Infine volevo dirti che c'è un collegamento tra la violenza sulle donne ed il fatto di relegarle di fatto a ruoli marginali: si tratta della mentalità ancora troppo diffusa della superiorità e della prevalenza della figura maschile su quella femminile che a volte degenera nella sopraffazione e nel reato.
Per questo motivo sarebbe necessaria un'alleanza tra le famiglie e la scuola che contribuisca a formare uomini e donne equilibrati e consapevoli delle loro potenzialità, in questo senso la formazione non potrebbe che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine.
Ti ringrazio per il proficuo confronto ed il fatto che tu sia ottimista rispetto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere mi conforta a continuare a sviluppare questo tipo di percorso formativo anche nella diversità delle nostre opinioni.

Non sono d'accordo, lo stupro e l'omicidio delle donne è da ascrivere a menti criminali e non certo a una mentalità diffusa; quelli che si macchiano di questi crimini si sono macchiati o si macchieranno anche di altri reati perchè con i loro gesti dimostrano il disprezzo della legalità e del valore della persona; ci sono anche uomini che si macchiano dello stesso reato nei confronti di altri uomini.

Io piuttosto faccio un discorso differente: in generale i diritti dei lavoratori negli ultimi 20 anni sono drasticamente calati e questo non può che danneggiare anche la donna in quanto lavoratrice... l'unica soluzione è concentrarsi quindi sul ripristino dei diritti per tutti (articolo 18, scuola pubblica, sanità pubblica) e non concentrarsi solo sulla battaglia di genere.

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Messaggio Da Francesca4 Ven Dic 30, 2016 7:45 pm

precario_acciaio. ha scritto:
Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.


Il fatto che formalmente,sulla carta, ci siano scritti gli stessi diritti non vuol dire che sostanzialmente le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, anche se nel mondo della scuola le cose vanno sicuramente meglio, ma non canto vittoria, perché sono consapevole che il dicastero dell'istruzione non abbia la stessa valenza di ministeri ritenuti di gran lunga più importanti.
Dal mio punto di vista è come se l'affidamento tradizionale di certi ministeri alle donne mettesse a posto le coscienze di coloro che siedono nelle stanze del potere. Ed è obiettivamente troppo poco.
Infine volevo dirti che c'è un collegamento tra la violenza sulle donne ed il fatto di relegarle di fatto a ruoli marginali: si tratta della mentalità ancora troppo diffusa della superiorità e della prevalenza della figura maschile su quella femminile che a volte degenera nella sopraffazione e nel reato.
Per questo motivo sarebbe necessaria un'alleanza tra le famiglie e la scuola che contribuisca a formare uomini e donne equilibrati e consapevoli delle loro potenzialità, in questo senso la formazione non potrebbe che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine.
Ti ringrazio per il proficuo confronto ed il fatto che tu sia ottimista rispetto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere mi conforta a continuare a sviluppare questo tipo di percorso formativo anche nella diversità delle nostre opinioni.

Non sono d'accordo, lo stupro e l'omicidio delle donne è da ascrivere a menti criminali e non certo a una mentalità diffusa; quelli che si macchiano di questi crimini si sono macchiati o si macchieranno anche di altri reati perchè con i loro gesti dimostrano il disprezzo della legalità e del valore della persona; ci sono anche uomini che si macchiano dello stesso reato nei confronti di altri uomini.

Io piuttosto faccio un discorso differente: in generale i diritti dei lavoratori negli ultimi 20 anni sono drasticamente calati e questo non può che danneggiare anche la donna in quanto lavoratrice... l'unica soluzione è concentrarsi quindi sul ripristino dei diritti per tutti (articolo 18, scuola pubblica, sanità pubblica) e non concentrarsi solo sulla battaglia di genere.

Infatti non mi concentro solo sul superamento delle discriminazioni di genere che non penso debba passare per una battaglia, ma attraverso una rivoluzione culturale che metta al centro del sistema tutto il genere umano ed i valori di cui è portatore.
Per quanto riguarda gli altri argomenti da te proposti temo di avere, anche in quei casi, idee diverse dalle tue.

Francesca4

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Messaggio Da Ospite Ven Dic 30, 2016 8:09 pm

Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.


Il fatto che formalmente,sulla carta, ci siano scritti gli stessi diritti non vuol dire che sostanzialmente le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, anche se nel mondo della scuola le cose vanno sicuramente meglio, ma non canto vittoria, perché sono consapevole che il dicastero dell'istruzione non abbia la stessa valenza di ministeri ritenuti di gran lunga più importanti.
Dal mio punto di vista è come se l'affidamento tradizionale di certi ministeri alle donne mettesse a posto le coscienze di coloro che siedono nelle stanze del potere. Ed è obiettivamente troppo poco.
Infine volevo dirti che c'è un collegamento tra la violenza sulle donne ed il fatto di relegarle di fatto a ruoli marginali: si tratta della mentalità ancora troppo diffusa della superiorità e della prevalenza della figura maschile su quella femminile che a volte degenera nella sopraffazione e nel reato.
Per questo motivo sarebbe necessaria un'alleanza tra le famiglie e la scuola che contribuisca a formare uomini e donne equilibrati e consapevoli delle loro potenzialità, in questo senso la formazione non potrebbe che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine.
Ti ringrazio per il proficuo confronto ed il fatto che tu sia ottimista rispetto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere mi conforta a continuare a sviluppare questo tipo di percorso formativo anche nella diversità delle nostre opinioni.

Non sono d'accordo, lo stupro e l'omicidio delle donne è da ascrivere a menti criminali e non certo a una mentalità diffusa; quelli che si macchiano di questi crimini si sono macchiati o si macchieranno anche di altri reati perchè con i loro gesti dimostrano il disprezzo della legalità e del valore della persona; ci sono anche uomini che si macchiano dello stesso reato nei confronti di altri uomini.

Io piuttosto faccio un discorso differente: in generale i diritti dei lavoratori negli ultimi 20 anni sono drasticamente calati e questo non può che danneggiare anche la donna in quanto lavoratrice... l'unica soluzione è concentrarsi quindi sul ripristino dei diritti per tutti (articolo 18, scuola pubblica, sanità pubblica) e non concentrarsi solo sulla battaglia di genere.

Infatti non mi concentro solo sul superamento delle discriminazioni di genere che non penso debba passare per una battaglia, ma attraverso una rivoluzione culturale che metta al centro del sistema tutto il genere umano ed i valori di cui è portatore.
Per quanto riguarda gli altri argomenti da te proposti temo di avere, anche in quei casi, idee diverse dalle tue.

Purtroppo che i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici siano complessivamente in calo non è una mia idea, anche se mi piacerebbe...

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Messaggio Da enricat Lun Gen 02, 2017 11:31 am

precario_acciaio. ha scritto:
Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.


Il fatto che formalmente,sulla carta, ci siano scritti gli stessi diritti non vuol dire che sostanzialmente le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, anche se nel mondo della scuola le cose vanno sicuramente meglio, ma non canto vittoria, perché sono consapevole che il dicastero dell'istruzione non abbia la stessa valenza di ministeri ritenuti di gran lunga più importanti.
Dal mio punto di vista è come se l'affidamento tradizionale di certi ministeri alle donne mettesse a posto le coscienze di coloro che siedono nelle stanze del potere. Ed è obiettivamente troppo poco.
Infine volevo dirti che c'è un collegamento tra la violenza sulle donne ed il fatto di relegarle di fatto a ruoli marginali: si tratta della mentalità ancora troppo diffusa della superiorità e della prevalenza della figura maschile su quella femminile che a volte degenera nella sopraffazione e nel reato.
Per questo motivo sarebbe necessaria un'alleanza tra le famiglie e la scuola che contribuisca a formare uomini e donne equilibrati e consapevoli delle loro potenzialità, in questo senso la formazione non potrebbe che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine.
Ti ringrazio per il proficuo confronto ed il fatto che tu sia ottimista rispetto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere mi conforta a continuare a sviluppare questo tipo di percorso formativo anche nella diversità delle nostre opinioni.

Non sono d'accordo, lo stupro e l'omicidio delle donne è da ascrivere a menti criminali e non certo a una mentalità diffusa; quelli che si macchiano di questi crimini si sono macchiati o si macchieranno anche di altri reati perchè con i loro gesti dimostrano il disprezzo della legalità e del valore della persona; ci sono anche uomini che si macchiano dello stesso reato nei confronti di altri uomini.

Io piuttosto faccio un discorso differente: in generale i diritti dei lavoratori negli ultimi 20 anni sono drasticamente calati e questo non può che danneggiare anche la donna in quanto lavoratrice... l'unica soluzione è concentrarsi quindi sul ripristino dei diritti per tutti (articolo 18, scuola pubblica, sanità pubblica) e non concentrarsi solo sulla battaglia di genere.

Che la violenza contro le donne abbia una base culturale e sociale non è oggetto d'opinione, ma di studio, studio che dice che è così, la violenza contro le donne non è assolutamente da ascrivere a singole menti criminali ( cos'è poi una mente criminale? boh!) ma trattasi di un fenomeno strutturale. Non puoi dire di avere una opinione diversa, perchè non è oggetto d'opinione. E' piuttosto ignoranza ( non è un'offesa eh) degli studi di genere, del lavoro dei centri antiviolenza, di tutta la letteratura sull'argomento. Non a caso è stato introdotto, in realtà tradotto, il termine femminicidio per indicare la specificità e peculiarità di questi crimini. Termine che è stato più volte, per ignoranza e/o malafede, bistrattato, pechè " la vita di una donna non vale di più di quella di un uomo", grazie al cavolo certo che è così! Infatti il termine femminicidio non indica il sesso della morta/vittima di violenza, ma il movente di quella violenza. E il movente è la cultura del possesso. Cultura del possesso che si stradica a livello culturale, infatti le donne chiedono l'esatto contrario di quello che tu hai scritto ( ma perchè non ascoltarle?!) no più repressione, abbiamo dati che ci dicono che più repressione non serve, molti di questi uomini dopo aver ucciso la moglie, ex ecc... s'ammazzano! quindi più repressione è uno specchietto per le allodole, è quello che ha fatto Alfano, cioè tutto quello che le donne che lavorano contro la violenza non vogliono. Vogliamo prevenzione. Proprio perchè sappiamo che la violenza di genere contro le donne ha radici culturali, che le donne non nascono vittime e gli uomini non nascono carnefici, vogliamo educazione che elimini le disuguaglianze, la subordinazione che c'è, eccome se c'è. Dire che non c'è violenza contro le donne, parlando dal punto di vista maschile, quindi da chi è in una posizione privilegiata, significa sovradeterminare le donne, assumere una posizione paternalista. E' come se io da donna bianca dicessi che non esiste la discriminazione nei confronti delle donne nere. Non è vero! Bisogna riconoscere il proprio privilegio.
Dire io non sono contro la violenza contro le donne ma contro la violenza contro tutti, è una grande banalità. Grazie che sono contro la violenza in tutte le sue forme, ma riconosco la specificità di quel tipo di violenza, non la invisibilizzo buttandola in un calderone. E' un po' come rispondere al movimento black lives metter con all lives matter, ecco questa è una risposta razzista.
Dici che la violenza contro le donne per te non esiste, che siamo pari. Ti sono mai capitate molestie sul lavoro? Ti è mai stato impedito di andare in viaggio da sola perchè pericoloso per una donna? Ti hanno mai chiesto durante un colloquio di lavoro se vuoi figli? Ti sei mai trovato faccia a faccia con un medico obiettore di coscienza? Il tuo ragazzo ti ha mai impedito che vestirti in un certo modo? Sei mai stato offeso con epiteti che facessero riferimento alla tua libertà sessuale o alla libertà sessuale di tua madre? Hai mai tenuto strette le chiavi tra le dita mentre tonavi a casa da solo? Ti hanno stuprato e poi detto che te la sei cercata? Il tuo corpo viene costantemente oggettificato negli spot pubblicitari? Se ricopri una posizione di potere ti hanno mai detto che è solo grazie all'elargizione di favori sessuali? No? rileggiti questo post.
Sei stato insegnante di sostegno, ti hanno mai detto quello che hanno detto a me? più di una volta in diverse scuole presentandomi come insegnante di sostegno i colleghi mi rispondevano ammiccanti e sorridendo tra loro " oh! io avrei proprio bisogno di un po' di sostegno". Mi è successo più di una volta, giuro.
Quante filosofe ci sono nei testi di filosofia? Quante di queste vengono trattate in classe? Qual è il ruolo delle donne nei testi di storia? Il trafiletto. Il contributo delle donne alla storia, esclusa qualche regina, è il trafiletto alla fine del capitolo, oppure la lettura.
Sai quante cattedre di logica sono ricoperte da donne? una, credo. E quelle di estetica? Nessuna, credo. Quante ricercatrici ci sono? tantissime. Perchè non arrivano al livello più alto?
Anche io sono contro le quote rosa, ma perchè pretendiamo la competenza solo quando al potere arriva una donna? Perchè Alfano è competente? Poletti ha una laurea?
Gli stereotipi di genere creano disuguaglianza. Tra le tue alunne ci sarà quella che non andrà in gita perchè il ragazzo non vuole, quella che non metterà la minigonna perchè altrimenti passa per "troia", quello che non può piangere perchè mostrare i proprio sentimenti non è da maschi. Gli stereotipi di genere danneggiano anche gli uomini sicuramente.
Mi si risponderà che anche gli uomini vengono uccisi, certo, ma questo non toglie che la violenza maschile contro le donne sia una fenomeno pervasivo con una sua specificiatà. L'ultimo femminicidio è avvenuto la vigilia di natale, una donna uccisa ocn 32 coltellate dal compagno. I giornali titolavano raptus della follia, lei voleva lasciarlo. Ecco, non è raptus e lui non è folle, è il figlio sanissimo del patriarcarto, e lei è una donna forte, che ha rivendicato la propria libertà ed è stata ammazzata da chi la considerava di proprietà. Il copione è sempre lo stesso.

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Messaggio Da Francesca4 Lun Gen 02, 2017 12:32 pm

enricat ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Francesca4 ha scritto:
precario_acciaio. ha scritto:
Gli stupri di branco esistono anche su maschi anche se è possibile siano in numero minore (ma non penso vi siano dati attendibili, immagino che anche per i ragazzi che la subiscono sia una lacerazione pesante e difficile da ammettere); comunque condivido la prima parte del tuo intervento ma non la seconda: è troppo evidente il fatto che consideri ancora la donna una vittima indifesa; non lo è, ha gli stessi diritti dell'uomo nel modo più assoluto (almeno in Europa)... è ben diverso invece quando la donna è vittima di violenze perchè in quel caso ci si trova di fronte a un reato e come per tutti i reati ci vuole da parte delle istituzioni una condanna immediata e sanzioni esemplari, eque e certe.


Il fatto che formalmente,sulla carta, ci siano scritti gli stessi diritti non vuol dire che sostanzialmente le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini, anche se nel mondo della scuola le cose vanno sicuramente meglio, ma non canto vittoria, perché sono consapevole che il dicastero dell'istruzione non abbia la stessa valenza di ministeri ritenuti di gran lunga più importanti.
Dal mio punto di vista è come se l'affidamento tradizionale di certi ministeri alle donne mettesse a posto le coscienze di coloro che siedono nelle stanze del potere. Ed è obiettivamente troppo poco.
Infine volevo dirti che c'è un collegamento tra la violenza sulle donne ed il fatto di relegarle di fatto a ruoli marginali: si tratta della mentalità ancora troppo diffusa della superiorità e della prevalenza della figura maschile su quella femminile che a volte degenera nella sopraffazione e nel reato.
Per questo motivo sarebbe necessaria un'alleanza tra le famiglie e la scuola che contribuisca a formare uomini e donne equilibrati e consapevoli delle loro potenzialità, in questo senso la formazione non potrebbe che coinvolgere tanto i maschi quanto le femmine.
Ti ringrazio per il proficuo confronto ed il fatto che tu sia ottimista rispetto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere mi conforta a continuare a sviluppare questo tipo di percorso formativo anche nella diversità delle nostre opinioni.

Non sono d'accordo, lo stupro e l'omicidio delle donne è da ascrivere a menti criminali e non certo a una mentalità diffusa; quelli che si macchiano di questi crimini si sono macchiati o si macchieranno anche di altri reati perchè con i loro gesti dimostrano il disprezzo della legalità e del valore della persona; ci sono anche uomini che si macchiano dello stesso reato nei confronti di altri uomini.

Io piuttosto faccio un discorso differente: in generale i diritti dei lavoratori negli ultimi 20 anni sono drasticamente calati e questo non può che danneggiare anche la donna in quanto lavoratrice... l'unica soluzione è concentrarsi quindi sul ripristino dei diritti per tutti (articolo 18, scuola pubblica, sanità pubblica) e non concentrarsi solo sulla battaglia di genere.

Che la violenza contro le donne abbia una base culturale e sociale non è oggetto d'opinione, ma di studio, studio che dice che è così, la violenza contro le donne non è assolutamente da ascrivere a singole menti criminali ( cos'è poi una mente criminale? boh!) ma trattasi di un fenomeno strutturale. Non puoi dire di avere una opinione diversa, perchè non è oggetto d'opinione. E' piuttosto ignoranza ( non è un'offesa eh) degli studi di genere, del lavoro dei centri antiviolenza, di tutta la letteratura sull'argomento. Non a caso è stato introdotto, in realtà tradotto, il termine femminicidio per indicare la specificità e peculiarità di questi crimini. Termine che è stato più volte, per ignoranza e/o malafede, bistrattato, pechè " la vita di una donna non vale di più di quella di un uomo", grazie al cavolo certo che è così! Infatti il termine femminicidio non indica il sesso della morta/vittima di violenza, ma il movente di quella violenza. E il movente è la cultura del possesso. Cultura del possesso che si stradica a livello culturale, infatti le donne chiedono l'esatto contrario di quello che tu hai scritto ( ma perchè non ascoltarle?!) no più repressione, abbiamo dati che ci dicono che più repressione non serve, molti di questi uomini dopo aver ucciso la moglie, ex ecc... s'ammazzano! quindi più repressione è uno specchietto per le allodole, è quello che ha fatto Alfano, cioè tutto quello che le donne che lavorano contro la violenza non vogliono. Vogliamo prevenzione. Proprio perchè sappiamo che la violenza di genere contro le donne ha radici culturali, che le donne non nascono vittime e gli uomini non nascono carnefici, vogliamo educazione che elimini le disuguaglianze, la subordinazione che c'è, eccome se c'è. Dire che non c'è violenza contro le donne, parlando dal punto di vista maschile, quindi da chi è in una posizione privilegiata, significa sovradeterminare le donne, assumere una posizione paternalista. E' come se io da donna bianca dicessi che non esiste la discriminazione nei confronti delle donne nere. Non è vero! Bisogna riconoscere il proprio privilegio.
Dire io non sono contro la violenza contro le donne ma contro la violenza contro tutti, è una grande banalità. Grazie che sono contro la violenza in tutte le sue forme, ma riconosco la specificità di quel tipo di violenza, non la invisibilizzo buttandola in un calderone. E' un po' come rispondere al movimento black lives metter con all lives matter, ecco questa è una risposta razzista.
Dici che la violenza contro le donne per te non esiste, che siamo pari. Ti sono mai capitate molestie sul lavoro? Ti è mai stato impedito di andare in viaggio da sola perchè pericoloso per una donna? Ti hanno mai chiesto durante un colloquio di lavoro se vuoi figli? Ti sei mai trovato faccia a faccia con un medico obiettore di coscienza? Il tuo ragazzo ti ha mai impedito che vestirti in un certo modo? Sei mai stato offeso con epiteti che facessero riferimento alla tua libertà sessuale o alla libertà sessuale di tua madre? Hai mai tenuto strette le chiavi tra le dita mentre tonavi a casa da solo? Ti hanno stuprato e poi detto che te la sei cercata? Il tuo corpo viene costantemente oggettificato negli spot pubblicitari? Se ricopri una posizione di potere ti hanno mai detto che è solo grazie all'elargizione di favori sessuali? No? rileggiti questo post.
Sei stato insegnante di sostegno, ti hanno mai detto quello che hanno detto a me? più di una volta in diverse scuole presentandomi come insegnante di sostegno i colleghi mi rispondevano ammiccanti e sorridendo tra loro " oh! io avrei proprio bisogno di un po' di sostegno". Mi è successo più di una volta, giuro.
Quante filosofe ci sono nei testi di filosofia? Quante di queste vengono trattate in classe? Qual è il ruolo delle donne nei testi di storia? Il trafiletto. Il contributo delle donne alla storia, esclusa qualche regina, è il trafiletto alla fine del capitolo, oppure la lettura.
Sai quante cattedre di logica sono ricoperte da donne? una, credo. E quelle di estetica? Nessuna, credo. Quante ricercatrici ci sono? tantissime. Perchè non arrivano al livello più alto?
Anche io sono contro le quote rosa, ma perchè pretendiamo la competenza solo quando al potere arriva una donna? Perchè Alfano è competente? Poletti ha una laurea?
Gli stereotipi di genere creano disuguaglianza. Tra le tue alunne ci sarà quella che non andrà in gita perchè il ragazzo non vuole, quella che non metterà la minigonna perchè altrimenti passa per "troia", quello che non può piangere perchè mostrare i proprio sentimenti non è da maschi. Gli stereotipi di genere danneggiano anche gli uomini sicuramente.
Mi si risponderà che anche gli uomini vengono uccisi, certo, ma questo non toglie che la violenza maschile contro le donne sia una fenomeno pervasivo con una sua specificiatà. L'ultimo femminicidio è avvenuto la vigilia di natale, una donna uccisa ocn 32 coltellate dal compagno. I giornali titolavano raptus della follia, lei voleva lasciarlo. Ecco, non è raptus e lui non è folle, è il figlio sanissimo del patriarcarto, e lei è una donna forte, che ha rivendicato la propria libertà ed è stata ammazzata da chi la considerava di proprietà. Il copione è sempre lo stesso.

Bel pezzo enricat, anche se ho sempre l'amara consapevolezza che quello che succede alle donne a volte viene ingiustamente percepito dagli uomini come un attacco al loro mondo.  Eppure non è nell'opposizione dei due universi che possiamo trovare la soluzione a quella che giustamente definisci una mentalità del possesso da eradicare, perché per tutti amare dovrebbe essere sinonimo di condivisione della propria felicità e partecipazione vissuta alle gioie dell'altro, senza irretirlo o imprigionarlo in situazioni di dipendenza o peggio di sottomissione.
Un amore non può essere posseduto, deve poter essere lasciato libero di confrontarsi col mondo esterno, è quello il suo terreno di prova, anche a costo di andare perduto, perché non è la privazione o la mancata conoscenza di altre persone che possono  garantirgli la sopravvivenza: prima o poi i contatti ci saranno comunque.
Allora solo una sana gestione del rapporto potrebbe aiutare a superare i momenti di conflittualità, e questo discorso non può che riguardare gli uomini come le donne perché in quanto madri ed educatrici non possiamo non assumerci la responsabilità dell'educazione dei nostri figli e soprattutto dobbiamo prendere posizione contro certi atteggiamenti retrivi e misogini, non voltarsi dall'altro lato difronte a certe provocazioni e lasciar correre come se nulla fosse.
E questo passa anche per l'educazione a non subire passivamente ma neanche possiamo pensare di reagire in maniera scomposta con violenza verbale, ma ribadendo con fermezza e rigore posizioni equilibrate di persone mature.


Ultima modifica di Francesca4 il Lun Gen 02, 2017 1:04 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Ivanhoe00 Lun Gen 02, 2017 12:34 pm

https://en.wikipedia.org/wiki/Domestic_violence_against_men
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Messaggio Da enricat Lun Gen 02, 2017 12:49 pm

Ivanhoe73 ha scritto:https://en.wikipedia.org/wiki/Domestic_violence_against_men

MA che problemi avete?
Ammazzano una donna ogni due, tre giorni. Ho appena letto di un marito che ha buttato la moglie dalla finestra la notte dell'ultimo dell'anno.
E continuate a negare? Mettete stupidi link maschilisti senza alcun fondamento? Certo che esiste pure la violenza contro gli uomini, esiste pure la violenza contro gli animali, esistono tante forme di violenza. Esiste la violenza di genere contro le donne, è compiuta dagli uomini. Tra questi ce ne sono alcuni che continuano imperterriti contro le statistiche, contro i numeri, contro ogni evidenza a negare. Chi nega è complice.

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Messaggio Da enricat Lun Gen 02, 2017 1:03 pm

Ivanhoe73 ha scritto:https://en.wikipedia.org/wiki/Domestic_violence_against_men

Un po' di numeri, cioè persone, cioè donne , morte ammazzate da un uomo nel 2016 https://prosmedia.org/2017/01/02/i-femmicidi-del-2016-117-vittime-della-violenza-di-genere/

Sai dirmi i numeri degli uomini uccisi dalle donne in quanto uomini?





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Messaggio Da Francesca4 Lun Gen 02, 2017 1:03 pm

Ivanhoe73 ha scritto:https://en.wikipedia.org/wiki/Domestic_violence_against_men

Q.E.D. (cit.) ho sempre l'amara consapevolezza che quello che succede alle donne a volte viene ingiustamente percepito dagli uomini come un attacco al loro mondo.


Ultima modifica di Francesca4 il Lun Gen 02, 2017 1:04 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Ivanhoe00 Lun Gen 02, 2017 1:04 pm

@enricat
Hai un modo di comunicare piuttosto violento ed una scarsa comprensione di come si raccolgono dati, si costruiscono statistiche, ecc.
Non so se sia una mancanza di mezzi intellettuali, culturali o una combinazione di entrambi i fattori.

@Francesca4
Il tuo è un "non sequitur"
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Messaggio Da enricat Lun Gen 02, 2017 1:20 pm

Ivanhoe73 ha scritto:@enricat
Hai un modo di comunicare piuttosto violento ed una scarsa comprensione di come si raccolgono dati, si costruiscono statistiche, ecc.
Non so se sia una mancanza di mezzi intellettuali, culturali o una combinazione di entrambi i fattori.

@Francesca4
Il tuo è un "non sequitur"

Scusami se ho un modo di comunicare violento che non si addice a una donna, perchè non mi fai un po' di mansplaining e mi spieghi come si costruiscono le statistiche, dal momento che sono culturalmente e intellettualmente limitata? Non vedo l'ora che arrivi un uomo a spiegarmi che la violenza contro le donne non esiste.
Vieni a spiegarlo alle donne ammazzate, stuprate, picchiate che la violenza contro le donne non esiste o che esiste anche quella sugli uomini. Non so perchè quando si parla di violenza contro le donne se ne esce sempre qualche buontempone a ricordarci che esiste anche quella sugli uomini.

Sai che io ho un blog femminista e viene costantemente clonato da gruppi maschilisti? Prendono logo e titolo e ne fanno un blog dove parlano di violenza contro gli uomini, di donne cattive, ecc... E' un fenomeno globale, succede a tantissime attiviste. Su fb esistono decine di pagine fake "No alla violenza sulle donne" gestite da gruppi maschilisti, con contenuti maschilisti.
Perchè non si fanno i loro spazi? perchè hanno una pagina intitolata "no alla violenza contro le donne" se poi i contenuti riguardano la violenza contro gli uomini?
Ai più sarà una storia sconosciuta, ma chi è attivista in questo campo ne subisce di ogni, ve ne assicuro. C'è evidentemente qualcosa di marcio se hanno bisogno di agire in questo modo.

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Messaggio Da Ivanhoe00 Lun Gen 02, 2017 1:36 pm

Erin Pizzey, fondatrice di uno dei primi rifugi anti violenza:

« Il movimento femminista ovunque ha distorto il problema della violenza domestica per i propri fini politici e per riempirsi i portafogli. [...] Osservai le femministe costruire le loro fortezze di odio contro gli uomini, dove insegnavano alle donne che tutti gli uomini erano stupratori e bastardi. Testimoniai il danno fatto ai bambini in tali rifugi »
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Messaggio Da enricat Lun Gen 02, 2017 1:50 pm

Ivanhoe73 ha scritto:Erin Pizzey, fondatrice di uno dei primi rifugi anti violenza:

« Il movimento femminista ovunque ha distorto il problema della violenza domestica per i propri fini politici e per riempirsi i portafogli. [...] Osservai le femministe costruire le loro fortezze di odio contro gli uomini, dove insegnavano alle donne che tutti gli uomini erano stupratori e bastardi. Testimoniai il danno fatto ai bambini in tali rifugi »

Certo, infatti è universalmente noto che i centri antiviolenza ricevano fondi inesauribili

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/27/violenza-sulle-donne-centri-di-contrasto-chiudono-sindaca-raggi-ora-faccia-qualcosa/2863158/

I centri antiviolenza ricevono scarsissimi fondi, si basano sul lavoro quasi esclusivamente volontario di attiviste, avvocate, psicologhe. Ho collaborato per un centro antiviolenza, ho fatto formazione come operatrice di primo livello. Naturalmente non ho mai preso un soldo e non era questo lo scopo. Ho mollato perchè ho capito che non era il contributo giusto che potevo dare alla causa. Ma so come funziona un centro antiviolenza. Al primo posto c'è l'autodeterminazione della donna, mai nessuna viene spinta a denunciare, mai si indottrina nessuna, mai. E soprattutto mai nessuna è diventata ricca lavorando in un centro antiviolenza.

Ancora una volta però non rispondi nel merito, eviti la discussione, rispondi con fallacie o benaltrismo.

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Messaggio Da Vidoc Lun Gen 02, 2017 2:06 pm

Ivanhoe73 ha scritto:Erin Pizzey, fondatrice di uno dei primi rifugi anti violenza:

« Il movimento femminista ovunque ha distorto il problema della violenza domestica per i propri fini politici e per riempirsi i portafogli. [...] Osservai le femministe costruire le loro fortezze di odio contro gli uomini, dove insegnavano alle donne che tutti gli uomini erano stupratori e bastardi. Testimoniai il danno fatto ai bambini in tali rifugi »

tipica denigrazione del femminismo in un paese reazionario-conservatore come l'italia.

Vidoc

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