DURANTE LA MALATTIA CONTINUI MESSAGGI O EMAIL DAL LAVORO

Sono in malattia fino al 31 ottobre, ma rientrerò il 5 nov a scuola per il ponte del 1 Novembre. Mi chiedo: possono alcuni colleghi o la coordinatrice (lavoro sul sostegno) "importunarmi" con messaggi o email riguardanti il lavoro (fare l'orario definitivo personale o dare disponibilità per partecipare a corsi, etc.). Lo so, non è grave, ma se io sono in malattia e rientro lunedì prossimo, non dovrebbe essere così necessario adesso avere queste informazioni da me..Io non voglio essere maleducata nel non rispondere, ma adesso ho altro a cui pensare. A voi è mai capitato? A me è la prima volta....

Beh, se l'orario devono farlo in questi giorni probabilmente hanno bisogno di una risposta.
Se hai altro a cui pensare, non rispondere o fallo presente gentilmente, ma con una certa fermezza.

Dolcetto, pienamente d'accordo con te. Mi è capitato, a me non piace anche solo se capita nel weekend. Se un docente è assente ci si aggiorna al suo rientro, salvo cose importanti per cui la SEGRETERIA ti contatta, ma non cerco i colleghi. E' una pratica fastidiosa.

Mi fate sentire un po' in colpa perché a volte è capitato anche a me di farlo;-)
Il problema è a scuola le cose vanno avanti anche se il docente è in malattia e spesso le comunicazioni sono rivolte a più docenti. L'alternativa sarebbe tagliare fuori il docente in malattia che però magari ha piacere ad essere informato su quello che accade, anche per non ritrovarsi tutto addosso all'improvviso, comprese decisioni non condivise, quando tornerà in servizio. Va da sé che, se sta tanto male da non poter consultare la mail e rispondere, non lo farà, ma secondo me è giusto che le informazioni gli arrivino, in modo che possa leggerle quando potrà e vorrà farlo.

Le email non sono un problema, quelle le puoi leggere con calma quando vuoi. Io intendo quando ti contattano per avere risposte nel weekend o magari se sei in malattia. Quello è diverso. Praticamente è il famoso diritto alla disconnessione che mi pare sia stato trattato a livello di contratto. Oltre tutto con whatsapp sei quasi obbligato a rispondere.

dolcetto ha scritto:Sono in malattia fino al 31 ottobre, ma rientrerò il 5 nov a scuola per il ponte del 1 Novembre. Mi chiedo: possono alcuni colleghi o la coordinatrice (lavoro sul sostegno) "importunarmi" con messaggi o email riguardanti il lavoro (fare l'orario definitivo personale o dare disponibilità per partecipare a corsi, etc.). Lo so, non è grave, ma se io sono in malattia e rientro lunedì prossimo, non dovrebbe essere così necessario adesso avere queste informazioni da me..Io non voglio essere maleducata nel non rispondere, ma adesso ho altro a cui pensare. A voi è mai capitato? A me è la prima volta....

"Disconnettiti" e risolvi il problema

basta silenziare i gruppi wa

Dec ha scritto:Mi fate sentire un po' in colpa perché a volte è capitato anche a me di farlo;-)
Il problema è a scuola le cose vanno avanti anche se il docente è in malattia e spesso le comunicazioni sono rivolte a più docenti. L'alternativa sarebbe tagliare fuori il docente in malattia che però magari ha piacere ad essere informato su quello che accade, anche per non ritrovarsi tutto addosso all'improvviso, comprese decisioni non condivise, quando tornerà in servizio. Va da sé che, se sta tanto male da non poter consultare la mail e rispondere, non lo farà, ma secondo me è giusto che le informazioni gli arrivino, in modo che possa leggerle quando potrà e vorrà farlo.

Sono d'accordo.
Anche per questo, sarò all'antica, preferisco le e.mail. Sono meno fastidiose, puoi anche non rispondere, puoi leggerle con calma. Ma allo stesso tempo, come dice Dec, puoi avere piacere di essere informato.
Invece whatsapp e i gurppi, soprattutto per il lavoro, certe volte sono insopportabili.

donadoni ha scritto:basta silenziare i gruppi wa

No, la soluzione non è quella di "silenziare i gruppi wa", ma è quella di NON iscrivercisi proprio, fin dall'inizio.

Una volta che si è data la disponibilità a iscriversi, diventa difficilissimo arginarli in seguito.

Perché non ci si pensa prima?

Non esiste nessuna norma che stabilisca la funzione formale dei gruppi whatsapp come canale ufficiale di comunicazioni di lavoro. Per cui, esiste il diritto sacrosanto a non avere whatsapp (oppure, ad averlo, ma volerlo usare solo per fatti personali e non per lavoro) senza per questo essere tagliati fuori dalle comunicazioni importanti.

Se una comunicazione formale che riguarda un consiglio di classe o una scadenza burocratica viene fatta girare solo su whatsapp, e io non l'ho avuta perché non sono sul gruppo, la responsabilità è di chi non me l'ha mandata attraverso i canali ufficiali, non certo mia perché non sto su whatsapp...

Anche io sono in malattia e non c'è stato giorno che le colleghe dei due plessi dove lavoro non mi abbiano inviato messaggi per: inserire voti dati, inserire programmazioni, indicare il lavoro da far fare alla supplente che non ha esperienza ecc. Ogni giorno. Non mi ero posta il problema perché pensavo che fosse giusto così per il corretto proseguo delle lezioni, ma in effetti sono a casa.

Ha ragione paniscus.. ci sono canali ufficiali.. quali circolari.. pec.. mail di istituto o altro deciso dal collegio.. nessun obbligo di rispondere via whatsapp.Da noi non mandano più neanche le circolari via mail.. le dobbiamo consultare dal sito o in aula docenti. Se sei in malattia per due settimane cosa fai non leggi le circolari? Fa parte del lavoro.. magari al rientro ti trovi un cdc straordinario o simili.. poi se ti cercano per altro di non urgente lascia perdere.. se ti interessa e ti fa comodo rispondi (sull'orario a me interesserebbe e non sono obbligati ad aspettarti)..

Forse sarà che ho lavorato tanto nel privato dove mi cercavano anche a Natale..

Io non ho whatsapp e non lo avrò mai proprio per questo motivo.
Le mail però le leggo sempre e appena posso rispondo, trovo normale restare informati onde evitare di tornare a scuola e dover dire "eh, ma non sapevo niente" tipo gli alunni quando fanno finta di non sapere che quando ci si assenta occorre chiedere i compiti.
La giusta via, secondo me, come sempre sta nel mezzo...

A me sembra normale.
Voglio dire, in un istituto comprensivo oramai ci sono oltre un centinaio di docenti e non meno di una ventina di ata, le comunicazioni necessariamente arrivano tramite mail (a gruppi mail in cui ci sono gli indirizzi di tutti i docenti/ata), vengono pubblicate sul sito istituzionale e sovente anche in forma cartacea tramite circolare, non è pensabile che per un evento di assenza si venga esclusi dalle comunicazioni, perchè escludere di volta in volta gli assenti richiederebbe troppo lavoro.

Se uno sta fuori da servizio ha diritto alla disconnessione, dopotutto non è mica un obbligo rispondere alle mail (personalmente rispondo anche di domenica qualora un collega mi cerca ma ovviamente non è un obbligo) o ai gruppi wazzup che io reputo cmq utilissimi per veicolare informazioni e per comunicare in modo celere.

Io ho risolto il problema prendendo un altro numero di cellulare che utilizzo soltanto per la scuola. Quando non ho voglia o tempo per rispondere lo spengo. Per le comunicazioni importanti sono io che mi informo, ovvio. Purtroppo sono stata costretta a causa di alcuni genitori, non tutti per fortuna, che mi chiamavano per qualsiasi sciocchezza di sera, di domenica e nei festivi. Soprattutto con gli insegnanti di sostegno, a volte i genitori credono che tu debba essere a loro disposizione 24 ore su 24.

A0quarantasette ha scritto:Io ho risolto il problema prendendo un altro numero di cellulare che utilizzo soltanto per la scuola. Quando non ho voglia o tempo per rispondere lo spengo. Per le comunicazioni importanti sono io che mi informo, ovvio. Purtroppo sono stata costretta a causa di alcuni genitori, non tutti per fortuna, che mi chiamavano per qualsiasi sciocchezza di sera, di domenica e nei festivi. Soprattutto con gli insegnanti di sostegno, a volte i genitori credono che tu debba essere a loro disposizione 24 ore su 24.

Credo che il prossimo telefono che acquisterò sarà dual-sim.
Io per fortuna non ho mai avuto problemi di questo tipo, ma non si sa mai:)

No vabbè...ma un conto sono i messaggi da parte dei colleghi e altro discorso son quelli dai genitori (ma voi date il vostro numero telefonico ai genitori?!? Ma no daiiiiiiiiiiiiii)

Cozza ha scritto:No vabbè...ma un conto sono i messaggi da parte dei colleghi e altro discorso son quelli dai genitori (ma voi date il vostro numero telefonico ai genitori?!? Ma no daiiiiiiiiiiiiii)

Sì, come insegnante di sostegno lo do, dando "indicazioni" sull'uso. Non ho mai avuto problemi, se capiteranno si possono sempre bloccare le persone.

No no no io manco quando ho fatto sostegno ... percarità...

Cozza ha scritto:No no no io manco quando ho fatto sostegno ... percarità...

De gustibus. Ripeto: mi è sempre andata bene, quando troverò qualcuno poco educato semplicemente chiuderò la comunicazione.

Il mio numero di telefono privato ai genitori degli alunni, MAI.

Purtroppo cominciano a essere talmente tanti i miei colleghi che trovano naturale farlo, che si comincia anche a correre il rischio che qualcuno di loro, distrattamente e !innocentemente", passi a qualche genitore il numero di telefono mio senza chiedermi il permesso prima, tanto dà per scontato che sia naturale anche per tutti gli altri...

In casi simili panì...potrei arrivare al massacro.