Primi passi...

Qualche domanda ad una persona alla prime armi (non ho alcun anno di insegnamento, quest'anno
sarebbe il primo).

1) Una volta ottenuta l'assegnazione scuola, all'ora designata bisogna presentarsi.
Suppongo che sia nell'ufficio del dirigente scolastico, per firmare la presa servizio giusto ?
Oppure ci si presenta in segreteria ?

2) Dopo quanto tempo viene firmato il contratto ? Ci si reca in provveditorato per la stipula ?

3) Gli stipendi sono pagati con regolarità dall'inizio sull'IBAN oppure bisogna attendere dei
mesi, durante i quali bisogna contare solo su risorse proprie per pagare l'affitto ?

4) La mattina in cui si prende servizio, bisognerebbe:

- conoscere il programma del corso da tenere;
- conoscere i libri di testo della classe;
- conoscere l'orario delle lezioni;
- conoscere gli orari degli impegni extra-didattici (riunioni del consiglio di classe, di istituto,
orario ricevimento studenti ecc.)

Chi provvede a fare ciò ? La segreteria ? C'è un ufficio in ogni scuola che coordina i
nuovi insegnanti supplenti ed a cui ci si può rivolgere in caso di dubbi ?

Scusatemi per l'inesperienza e grazie a chi mi risponderà...

1) In segreteria amministrativa o del personale. Poi eventualmente si chiederà di poter parlare con il Dirigente (alcuni richiedono un appuntamento, altri magari se sono liberi possono riceverti anche subito).
2) Il contratto si firma a scuola, di solito dopo qualche giorno, ma avendo firmato la presa di servizio si sono già assunti gli stessi obblighi (e naturalmente maturati gli stessi diritti).
3) Mesi non direi, a meno che non ci siano dei problemi. Magari il primo stipendio può tardare un po', ma poi arrivano regolarmente.
4) Trovi tutto sul sito, poi a seconda delle scuole potrebbe esserci un servizio di posta elettronica dove riceverai le circolari. Al consiglio d'istituto partecipano solo alcuni docenti che vengono eletti, tu dovrai partecipare invece ai collegi docenti e ai dipartimenti, ma un po' alla volta capirai tutto. Non c'è un orario di ricevimento degli studenti, ma dei genitori.
Non c'è nessun ufficio che coordina i nuovi insegnanti: chiedi ai colleghi, al vicepreside, alla segreteria didattica... Un po' alla volta ti ambienterai.

Dec ha scritto:1) In segreteria amministrativa o del personale. Poi eventualmente si chiederà di poter parlare con il Dirigente (alcuni richiedono un appuntamento, altri magari se sono liberi possono riceverti anche subito).
2) Il contratto si firma a scuola, di solito dopo qualche giorno, ma avendo firmato la presa di servizio si sono già assunti gli stessi obblighi (e naturalmente maturati gli stessi diritti).
3) Mesi non direi, a meno che non ci siano dei problemi. Magari il primo stipendio può tardare un po', ma poi arrivano regolarmente.
4) Trovi tutto sul sito, poi a seconda delle scuole potrebbe esserci un servizio di posta elettronica dove riceverai le circolari. Al consiglio d'istituto partecipano solo alcuni docenti che vengono eletti, tu dovrai partecipare invece ai collegi docenti e ai dipartimenti, ma un po' alla volta capirai tutto. Non c'è un orario di ricevimento degli studenti, ma dei genitori.
Non c'è nessun ufficio che coordina i nuovi insegnanti: chiedi ai colleghi, al vicepreside, alla segreteria didattica... Un po' alla volta ti ambienterai.

Grazie Dec, gentilissimo.

Un'ulteriore domanda: esiste un periodo minimo di servizio che è necessario maturare
per potere essere pagati ?

Per esempio, se una persona lavora 30 giorni e poi dà le dimissioni (fermo restando le
sanzioni per abbandono servizio), ha comunque diritto ad essere pagato
per quei 30 giorni di servizio ?

Certo. Il lavoro fatto (fosse anche un solo giorno) va pagato.

Orazio12 ha scritto:(...) scusatemi per l'inesperienza e grazie a chi mi rispondera'...

non c'e' problema, e' meglio una domanda sul forum in piu' che uno sbaglio sul lavoro in piu'...

il problema per me e' che ti sei posto soltanto domande diciamo d'ufficio quando il problema principale invece e' la somma della gestione della classe e della didattica

io mi sono trovato bene con questo testo
non prendo una percentuale sulle vendite, non e' pubblicita'
te puoi cercarne anche un altro (se esiste) facendo pero' attenzione che deve essere di didattica PRATICA perche' i giri di parole di didattica teorica di certi testi universitari...servono a nulla quando sei in classe

Giuseppe Tacconi

La didattica al lavoro
Analisi delle pratiche educative nell'Istruzione e formazione professionale
6a ristampa 2018 1a edizione 2011

https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?Id=19826

in estrema sintesi ci sono tre tipi di classi

(a) quelle difficili da gestire (tipo i professionali)
dove ogni giorno puo' esserci una brutta sorpresa
una mia collega girata alla lavagna un giorno si e' presa una bottiglietta d'acqua in testa e la classe ha urlato "CENTRO!!!"...non parliamo poi delle sorprese aprendo ingenuamente i cassetti delle cattedre...

(b) quelle APPARENTEMENTE tranquille (tipo i licei) che pero' possono farti qualche brutta sorpresa alle spalle con qualche "lettera" al preside che scopri quando sei convocato in presidenza "perche' ci sono problemi"

(c) quelle gestibili in tranquillita'...sono le migliori e statisticamente (saro' stato sfortunato io) sono poche

(173)

seasparrow ha scritto:

Orazio12 ha scritto:(...) scusatemi per l'inesperienza e grazie a chi mi rispondera'...

il problema per me e' che ti sei posto soltanto domande diciamo d'ufficio quando il problema principale invece e' la somma della gestione della classe e della didattica

non limitare la tua attivita' alle lezioni frontali

svolgi esercitazioni di preparazione ai compiti, se hai un lab portali il piu' possibile

per me non dovrebbe esistere "tenere la classe in aula perche' in lab c'e' caos "

non mettere note di classe come: "tutta la classe non segue la lezione"...metti a stampa la tua incapacita' di distinguerli...se ci sono problemi trova sempre due/tre piu' colpevoli degli altri

i colleghi sui quali fare affidamento sono pochi, in linea di principio e' sempre meglio non fidarsi e non lasciarsi andare ad osservazioni negative oltre misura sulle classi e sulla scuola

pensa sempre che tutto quello che dici potrebbe anche essere riportato al preside da qualcuno che vive sistematicamente facendosi i fatti degli altri

non e' detto che la programmazione del'AS precedente sia la migliore, soprattutto per le materie tecniche

io non mai imparato qualcosa di utile dai colleghi, quello che ho imparato e' stato andando alle fiere del settore o a https://www.joborienta.info/

per ora mi fermo qua, ci sarebbe da fare un libro (a completamento di quello che ho indicato sopra)

seasparrow ha scritto:

Orazio12 ha scritto:(...) scusatemi per l'inesperienza e grazie a chi mi rispondera'...

(a) quelle difficili da gestire

un rapporto pubblicato dal ministero della Pubblica istruzione spagnola ha catalogato 133 modi per rendere la vita difficile ai professori

http://www.ilgiornale.it/news/i-133-modi-far-impazzire-i-prof.html

http://www.bergamopost.it/occhi-aperti/i-prof-sullorlo-crisi-nervi-questa-scuola-fa-impazzire/

http://www.today.it/rassegna/video-professore-bullizzato-alunno-lucca.html

https://www.profduepuntozero.it/2013/12/13/il-silenzio-degli-docenti/

https://www.wikihow.it/Infastidire-i-Tuoi-Insegnanti

https://www.orizzontescuola.it/cestino-testa-alla-docente-studenti-shock-possiamo-farci-pagare-click-al-video/

https://www.orizzontescuola.it/author/vittorio-lodolo-doria-2/

c'e' anche il metodo che tutta la classe inizia a fissarti come se te avessi qualcosa di assurdo fuori posto...

e c'e' anche la possibilita' che nascondono in uno degli zainetti o in una giacca un altoparlante portatile bluetooth...c'e' nulla da fare...non riuscirai a scoprire dov'e' e di certo NON puoi metterti a perquisire giacche e zainetti

Il mio parere comunque è che le questioni che sottopone Orazio12 sarebbero forse in generale da tenere un po' di più in considerazione.
Nel senso che ovviamente poi l'insegnante ha poi da affrontare la sfida delle classi da gestire e tutto ciò che comporta l'interazione con ogni tipo di studente, e su questo c'è poco da fare, se la deve vedere ognuno di noi a farsi la corazza.

Però se l'insegnante ai primi passi potesse perlomeno togliersi il pensiero del punto 4) quoto:

- conoscere il programma del corso da tenere;
- conoscere i libri di testo della classe;
- conoscere l'orario delle lezioni;
- conoscere gli orari degli impegni extra-didattici (riunioni del consiglio di classe, di istituto,
orario ricevimento studenti ecc.)

VISTO CHE GIA' ha la difficoltà in sè di un lavoro che ancora conosce in maniera probabilmente più astratta che altro, visto che già è in un ambiente di lavoro nuovo, non conosce i colleghi, preside vicepreside la segreteria i bidelli i tecnici non ha la pwd del registro dell'account pc e deve barcamenarsi fra tutto in pochi giorni..
Ovvio che col tempo si ambientano tutti, però magari una riflessione si potrebbe fare sul cercare di accogliere con un po' più di attenzione i nuovi arrivati, i quali come ha risposto Dec poi per spirito di sopravvivenza iniziano a "rompere le scatole" a chicchessia (colleghi vicepreside ecc..) per capire come girano le cose.
Anche solo avere i libri di testo, che per certe materie è fondamentale, soprattutto se già sei spaesato di tuo magari è la prima volta che insegni in quella cdc, o in quel tipo di scuola, avere il testo può darti grande sicurezza. E invece devi elemosinare a un collega bendisposto il contatto del rappresentante, tampinarlo e sperare che te lo porti prima possibile, e i primi giorni arrangiarti coi tuoi vecchi testi o se sei fortunato con qualcosa di prestato da qualche anima pia.
Tutte le cose che per chi è in quella scuola da anni sono ovvie, scontate e dovute, dalle più banali come sapere dove sono i bagni o sapere a che ora chiude il cancello del parcheggio a quelle più rilevanti per la docenza vera e propria(programmi, ragazzi DSA, regolamenti ecc), sono ignote per il nuovo arrivato. Forse a volte ci si dimentica come ci si sente quando si è nuovo...non voglio dire che si arrivi quasi al nonnismo ma forse si lasciano i poveri precari un po' troppo in balia di sè stessi.

Certo secondo la selezione naturale magari è un bene e può fortificare il carattere e alla fine magari anche i rapporti (chiedere informazioni è un modo come un altro per rompere il ghiaccio), ma anche per l'efficienza della scuola stessa forse, nell'interesse di tutti insomma, gioverebbe una migliore gestione e accoglienza delle nuove risorse.