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Classi di concorso o "Aree di sostegno"?

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Messaggio Da GiGi79 Gio Mag 17, 2012 8:54 pm

Salve a tutti, mi piacerebbe porre una riflessione su una questione che mi pare non troppo "sottile", ovvero la creazione di una classe di concorso o la concezione di tre "aree" di sostegno, una per ordine di scuola.
C'è scritto, infatti, che è necessaria l'abilitazione in un ordine di scuola CONGIUNTA al titolo di specializzazione.
Ne deduco che rimane, come adesso, una specializzazione post abilitazione.

Pongo le seguenti questioni, per nulla banali:
1) chi finora era negli elenchi del sostegno accumulava punti sia nell'elenco che nella classe di concorso comune e penso che fosse un "buon compromesso" per molti, per poter fare un'esperienza costruttiva su sostegno e contemporaneamente non perdere posizioni nel posto comune (o, viceversa, in caso non trovassero lavoro nel posto comune "ripiegare" sul sostegno, al di là di questioni più o meno morali hanno comunque assicurato un servizio...). Come la si voglia vedere, aveva un senso questa scelta data anche la delicatezza del compito, e in virtù del fatto che era una specializzazione.
Ora nessuno ci dice cosa succederebbe e penso che una modifica di questa lunga tradizione potrebbe portare non pochi squilibri. E chi ha lavorato finora su sostegno, dove metterebbe i punti?
2) l'immissione in ruolo su sostegno è sempre stata abbinata al punteggio posseduto anche nel posto comune, e in virtù di questo la rinuncia al sostegno era possibile solo nello stesso anno, mentre per altre classi di concorso la rinuncia comportava solo il depennamento da quella classe di concorso e non dalle altre. Questa mi pare questione di non poco conto; la eventuale rinuncia cosa comporterebbe? e poi, al di là delle questioni morali, ancora una volta, su chi se la sente e chi no, non ci sarebbe disparità di trattamento su chi in questi anni di tagli indiscriminati non si è sentito proprio "libero" di scegliere e chi, magari, potrebbe farlo ora con più libertà? Riflettiamo...
3) Finora l'assunzione o il trasferimento su posto di sostegno comportava la permanenza per almeno un quinquennio e credo che ciò avesse il suo senso anche in virtù di garantire una continuità nel tipo di posto di appartenenza e nello stesso tempo di consentire la mobilità per trasferimento anzichè per passaggio, che mi pare un equo compromesso.
Infatti, se da classe di concorso a classe di concorso il passaggio può avvenire fin dal secondo anno in "terza fase", da sostegno a comune dopo 5 anni in "seconda fase". Anche qui, questioni morali a parte su chi lo fa per scelta etica e chi per tornare sulla disciplina, mi sembrava un buon compromesso che a un maggior tempo di permanenza corrispondesse poi una seconda fase nell'eventuale trasferimento (il rischio burn out è in realtà alto e cinque anni non sono pochi neppure per i motivati, secondo me, poi se uno si sente di proseguire non fa neppure la domanda, ma chi non se la sente più... non fa certo bene alla scuola).

Se quindi si parla di "area" sostegno per i tre ordini, con una specializzazione aggiuntiva e si conservano le altre caratteristiche (punteggio accumulato, immissione in ruolo, mobilità...) il tutto ha una prospettiva, ma se diventa classe di concorso come si regolerebbero le questioni esposte sopra?
Approvare in fretta e furia una bozza così concepita senza riflettere anche sugli annessi e connessi della tipologia di posto di sostegno mi pare quanto mai azzardato e potrebbe creare più danni che benefici.

Ci sarebbero poi altre questioni: esempio, la titolarità di sede oppure no per le superiori? e quelli di ruolo che sono stati immessi su una classe di concorso (pur di posto-sostegno) si vedrebbero messi a forza in un'altra? e se uno è stato immesso con delle regole può vedersele cambiare sotto gli occhi senza che ciò sia passibile di ricorsi? e chi è in coda nelle graduatorie ad esaurimento, dovrebbe scegliere dove riversare tutto il punteggio?
Quanti sceglierebbero il sostegno e basta? non lo dico assolutamente come critica e non penso che gli insegnanti di sostegno lo facciano per convenienza, almeno non la maggior parte, ma la questione è importante perchè "vocazione" o "non vocazione" è pur sempre un lavoro molto delicato di cui la scuola ha bisogno, che richiede tempo e investimento di risorse e non vedo nulla di male nella scelta di provare a fare ANCHE esperienza di sostegno come arricchimento professionale e nello stesso tempo ambire ad un insegnamento ANCHE nella propria disciplina.

A volte penso che la cosa migliore per gli insegnanti specializzati per diffondere "buone pratiche" sia il DOPPIO SERVIZIO: parte delle ore sulla classe di concorso, parte delle ore su sostegno, in un'altra classe ma con i tuoi stessi colleghi... nella scuola dell'autonoma sarebbe impensabile fare ciò? non credo... anzi, quanti docenti ne trarrebbero beneficio? non ci sarebbe l'insegnante di sostegno "frustrato", perchè per parte delle ore vivrebbe il fare scuola e il proprio ruolo in un modo e per parte in un altro... forse ci sarebbero molte meno richieste di trasferimento in questo modo. Non potrebbe essere una proposta intelligente, anzichè separare con una classe di concorso, "unire" con una doppia possibilità?

Grazie a chi leggerà le mie riflessioni ed eventualmente risponderà...
GiGi79


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Classi di concorso o "Aree di sostegno"? Empty Re: Classi di concorso o "Aree di sostegno"?

Messaggio Da GiGi79 Sab Mag 26, 2012 5:55 pm

Possibile che nessuno risponda su una questione così delicata? il problema di una classe di concorso, dell'eliminazione delle aree, delle immissioni in ruolo, della mobilità non mi sembrano problemi secondari e forse è proprio questo il momento di farsi sentire, prima che la bozza sia approvata, no?

GiGi79

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