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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 7:45 am

www.assecattolico.it questo partito si propone, alla luce dell'episteme, di porre il sistema di istruzione sovraordinato allo stato. la piramide gerarchica dell'istruzione va dall'accademia di Platone fino agli istituzioni scolastici, passando dalle accademie nazionali scientifiche alle università. Questo significa che il cittadino, fino alla maggiore età, è in custodia presso il mondo dell'istruzione, il quale fa anche le leggi, sottraendone la competenza ai politici, cui viene riservato solo il potere esecutivo. il fatto che a fare le leggi sia l'univeristà non è sinonimo di tecnocrazia, ma di "sofocrazia": potere del sapere filosofico. Saluti. GP

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Messaggio Da vinz Lun Ago 06, 2012 8:01 am

LM2012 ha scritto:www.assecattolico.it questo partito si propone, alla luce dell'episteme (?), di porre il sistema di istruzione sovraordinato allo stato. la piramide gerarchica dell'istruzione va dall'accademia di Platone (??) fino agli (agli???) istituzioni scolastici, passando dalle accademie nazionali scientifiche alle università. Questo significa che il cittadino, fino alla maggiore età, è in custodia presso il mondo dell'istruzione, il quale fa anche le leggi, sottraendone la competenza ai politici, cui viene riservato solo il potere esecutivo. il fatto che a fare le leggi sia l'univeristà non è sinonimo di tecnocrazia, ma di "sofocrazia": potere del sapere filosofico. Saluti. GP

cos'è, uno scherzo di carnevale fuori stagione?

vinz

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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 8:13 am

Nessuno scherzo, e passi per l'errore. Io, essendo insegnante, ho potuto notare che la "classe sociale" dei docenti è quella socialmente più affidabile e per essenza più istruita. Allora essa deve prendersi in carico la riforma della società e della politica, senza più subire il potere e senza più protestare sterilmente, ma passare all'azione. Per quanto riguarda l'accademia di Platone, non è che il progetto-episteme ha bisogno di chiamarla così. Lo si fa in onore a Platone. In concetto, che prescinde da Platone, è che tutto il sistema di istruzione dipende dal sapere, da un unico sapere (a prescidere da posizioni nichiliste, che vogliono il sapere frammentato), per cui questo sistema deve essere unificato, e viene ad esserlo nella città di Mestre, che"fronteggia" Venezia, una delle città più note al mondo. Perchè "scherzo di Carnevale ?". Il sito dell'episteme è stato apprezzato dai più illustri accademici del mondo.

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Messaggio Da vinz Lun Ago 06, 2012 8:26 am

Io invece propongo di unificare il sapere nella città di Voghera, che mi piace più di Mestre, per la presenza delle famose "casalinghe di Voghera", e alla luce (del sito) dell'episteme (?????????????) di spedire tutti gli insegnanti su Venere con il mandato di fondare una comunità fondata sul libero amore e sulla lettura di Topolino.

Mi hai fatto morire dal ridere, davvero. E ti ringrazio.

ps.
Quella cosa dei docenti che sarebbero "socialmente più affidabili" è vera come i capelli di Berlusconi.

vinz

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Messaggio Da vinz Lun Ago 06, 2012 8:58 am

Per l’unificazione del sapere io propongo, oltre che Voghera, anche

1. Pachino (per la presenza qualificante del ben noto pomodorino)
2. Caorle (così Mestre impara… tiè)
3. Passignano sul lago (perché c’è andato mio cugino in ferie e dice che è proprio un bel posto).

vinz

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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 10:16 am

è in fase di costruzione sul sito una proposta organica di costituzione dell'europa

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Messaggio Da giovanna onnis Lun Ago 06, 2012 4:25 pm

LM2012 ha scritto:è in fase di costruzione sul sito una proposta organica di costituzione dell'europa

Alla faccia della proposta organica.
Questo è un forum di docenti, comuni mortali che combattono giornalmente per andare avanti nella loro professione in modo dignitoso. Siamo sicuramente una categoria divisa da interessi e necessità che spesso portano a contrasti e rivalità. Ma siamo una categoria con "i piedi per terra" che è consapevole dei problemi che colpiscono e stanno distruggendo la nostra scuola, stanno penalizzando i nostri studenti, disposizioni e normative che stanno cercando di mettere in discussione anche la nostra dignità professionale.
Di tutti questi problemi si discute nel forum, problemi concreti sui quali ci si confronta e ciascuno di noi cerca di dare il suo parere e fa le sue considerazioni. Questo è anche un forum di servizio per i docenti, un forum di grande utilità per avere informazioni utili al fine di poter tutelare i propri diritti.
In questo contesto molto ampio e vario, ma utile e concreto, mi chiedo LM2012 quale messaggio vuoi lanciare in questo Forum, La tua "proposta organica di costituzione dell'europa" mi sembra decisamente campata in aria....anzi se posso dirla tutta mi sembra proprio aria fritta....tante parole messe una dietro l'altra alle quali, però, a parer mio, manca concretezza, realismo e nesso logico. In che modo i docenti , i nostri studenti e la nostra scuola pubblica con tutti i suoi attuali problemi, si inseriscono in un sistema di questo tipo?
Come può uno Stato essere CONTEMPORANEAMENTE “democratico e totalitario” o “una sintesi di monarchia e democrazia”??????
Uno Stato nel quale “sono eliminati i tributi, perchè lo stato vive di risorse proprie. i servizi pubblici sono pagati con un prezzo del servizio proporzionale al reddito del cittadino”……….In quale galassia si trova o si vorrebbe creare??????????
Penso che con premesse di questo tipo...con finalità non trasparenti.....un topic di questo genere, all'interno di un forum di docenti, non abbia significato...a meno che tu espliciti meglio e più chiaramente le tue considerazione da professionista della scuola , come tutti noi siamo
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Messaggio Da edo80 Lun Ago 06, 2012 4:35 pm

LM2012 ha scritto:www.assecattolico.it questo partito si propone, alla luce dell'episteme, di porre il sistema di istruzione sovraordinato allo stato. la piramide gerarchica dell'istruzione va dall'accademia di Platone fino agli istituzioni scolastici, passando dalle accademie nazionali scientifiche alle università. Questo significa che il cittadino, fino alla maggiore età, è in custodia presso il mondo dell'istruzione, il quale fa anche le leggi, sottraendone la competenza ai politici, cui viene riservato solo il potere esecutivo. il fatto che a fare le leggi sia l'univeristà non è sinonimo di tecnocrazia, ma di "sofocrazia": potere del sapere filosofico. Saluti. GP

Semplicemente favoloso, Maylin, se ci sei batti un colpo

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Messaggio Da raganella Lun Ago 06, 2012 4:46 pm

LM2012 ha scritto:www.assecattolico.it questo partito si propone, alla luce dell'episteme, di porre il sistema di istruzione sovraordinato allo stato. la piramide gerarchica dell'istruzione va dall'accademia di Platone fino agli istituzioni scolastici, passando dalle accademie nazionali scientifiche alle università. Questo significa che il cittadino, fino alla maggiore età, è in custodia presso il mondo dell'istruzione, il quale fa anche le leggi, sottraendone la competenza ai politici, cui viene riservato solo il potere esecutivo. il fatto che a fare le leggi sia l'univeristà non è sinonimo di tecnocrazia, ma di "sofocrazia": potere del sapere filosofico. Saluti. GP
Che simpatico buontempone^^, almeno spero :(((
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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 5:05 pm

Distinta Prof.ssa Giovanna Onnis,

sono completamente d'accordo con te. E chiedo scusa di questa mia intrusione nel sito dei docenti. Per comprendere le mie intenzioni, bisogna accedere al sito base, che ho già segnalato qui, ma neppure ciò è sufficiente, perchè esse sono distribuite in migliaia di pagine ... una sintesi è esposta nella pagina che ho preparato per wikipedia, sulla front page del sito principale (quello "ideologico").
Consentimi di esprimere il mio pensiero. Il mondo della scuola in Italia è in crisi per diverse ragioni, e anche quello dei docenti, attaccato dalle istitituzioni. Come se ne viene fuori ? Non dividendo il problemi italiani in compartimenti stagno (docenti, pensionati, PA, debito pubblico, emergenza educativa, che è un'espressione cattolica ma su cui ogni docente sarà d'accordo, visti i problemi di disciplina nelle classi, immigrazione, crisi economica, ecc.). Per ognuno di questi problemi c'è una categoria sociale coinvolta, ma essi sono tutti correlati. Se ne viene fuori, io credo, solo pensando a una soluzione unitaria. Si pensi al problema dei costi della politica. Perchè non si riducono i parlamentari ? Perchè essi non vogliono. Cosa c'entra questo con la scuola ? I costi della casta sono di 40 miliardi, fanno debito e tasse, e incidono tu tutti, compresi gli insegnanti. La crisi della PA spinge la Fornero a parificare il pubblico con il privato, dimenticndosi che i privilegi del primo sono legati a un senso diverso della sua missione, che è un serivizio che il mondo privato non può dare. Ebbene io credo che la classe insegnante deve assumersi le sue responsabilità, di tipo politico, perchè è la politica deputata a risolvere i problemi. Perchè i docenti ? Per la loro caratterisca: istruzione, responsabilità, educazione, fondamento della legalità. E io sono andato più in là (non da ieri, ma dall'età di 20 anni: la mia storia è lunga): ho detto (lo espliciterò in un articolo della costitizione) che i politici devono eseguire le direttive dei docenti. Non ti sempre che questo risolva tutti i problemi della scuola ? Significa che a comandare sono i docenti ... Utopia ? Forse, intando la proposta la sto facendo, poi bisogna vedere se sarà accolta. Il mio sito può ricevere una sola critica: quello di rifarsi al cattolicesimo proposto a tutti gli insegnanti. Non ho potuto non farlo, le ragioni sono complesse. Per quanto riguarda il "totalitario", nell'episteme si dice che il paradiso è totalità, i totalitarismi l'hanno imitata, ma hanno dimenticato che l'uomo non vive in paradiso e ciò ha provocato violenza. Riguardo alle intenzioni nascoste, è vero che non dico tutto, ma ho bisogno di tempo. Sono ben conosciuto dal Clero, e ti puoi fidare. Politicamene io voto API e Italia Futura, sono un centrista. Nessun fascismo e comunismo, anche se io ho compreso perchè queste ideologie attraggono ancora, ad esempio i giovani, e ti posso dire che lo fanno "positivamente". Nello studio della storia bisogna essere scientifici, non ideologici o di parte. Ad esempio, riguardo all'enciclopedia on line "Cathopedia" io contesto che ci possano essere un punto di vista neutrale e uno cattolico: il cattolico deve assumere il primo punto di vista, non il secondo. Sono per una visione laica delal vita. Ciao. GP

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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 5:15 pm

Aggiungo: avrete notato (ringrazio per l'attenzione) che questa "riforma" mira dritto all'ONU, scavalcando il piano nazionale. Lo si fa per una precisa ragione. A causa del debito pubblico, tra poco da Francoforte arriveranno direttive "politiche" per l'Italia. In una prospettiva europea, è inutile riformare la costituzione italiana (seconda parte). Io faccio prima. Nella direzione della necessità, unanimemene riconosciuta, di istituzioni internazionali che governino la globalizzazione, tanto vale ridisegnare istituzionalemte il mondo (si fa prima), per poi calare la costituzione del governo mondiale su ciasuna realtà nazionale, così non si è scavalcati dalla storia, e si fa prima, molto prima, in una situazione in cui nè Bruxelles nè il Bruegel o altro thik tank sanno darci una costituzione europea degna di questo nome. Io mio è puro dilettantismo, di un docente di sostegno per di più, quale io sono, ma nella attuale situazione di DESOLAZIONE propositiva, almeno qualcuno si muove ... Certo, io non sono nessuno.

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Messaggio Da lallaorizzonte Lun Ago 06, 2012 6:35 pm

se vuoi possiamo parlare degli insegnanti, ma non della tua riforma in generale, che non fa parte degli obiettivi di questo forum

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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 7:16 pm

Va bene. Allora faccio un ultimo intervento sugli insegnanti e la scuola, e poi se volete potete cancellare questo post.
L'insegnamento è una funzione sociale delicata, perchè l'uomo, da quando è fanciullo, viene preso in carico intellettualmente dalla scuola. Qui impara a socializzare, come in parrocchia, a casa o a un corso, a competere, a rapportarsi allo stato, rappresentato dalla scuola come istituzione. Il bambino è un "credulone", anche l'adolescente fino a quando sviluppa autonoma capacità critica [a partire dai sedici anni]. Quindi l'insegnante ha la responsabilità di poter trasmettere ai discenti una propria visione della vita [facoltà putroppo negata ai docenti di sostegno, che non hanno una "loro" classe. Ci capiamo]. Ho sentito insegnanti dire che "la verità non esiste", altri critici verso la Chiesa, e mentre questa viene accusata di essere oscurantista, dilaga il sexting nelle scuole e TUTTI i docenti hanno problemi di disciplina nelle loro classi. Dilaga il "nichilismo". Spesso i giovani consumano sesso, droga e alcool proprio perchè cercano ma non trovano. E i docenti sanno [e la sanno bene] la loro materia, ma non sanno dare altre risposte [i genitori non li comprendono, il parroco non è convincente. Dopo la cresima non esiste più la parrocchia, cosa infantile, e così è stato anche per me]. Poi c'è il futuro che spaventa, le preoccupanti condizioni economiche, tali anche per i docenti. In Germania ho letto che esistono scuole parallele alle università per le professioni manuali, che fanno guadagnare discretamente, e per le quali in Italia non si trova il lavoratore. Il lavoro c'è, è ben remunerato, ma viene snobbato dai giovani. La politica potrebbe qui prendere soluzioni semplici e veloci, invece niente. Il giovane viene raggiunto dalle voci "amiche", tramite internet [che prosegue l'opera di devastazione delle coscienze], la tv e la musica rock, e il gruppo dei pari, che sono in realtà nemiche dai valori tradizionali, delle istituzioni, della scuola e in primis dei genitori, che "non mi capiscono" [e non mi sgridano mai, e se mi riprendono, che senso ha ?]. E' noto [lo riportava pochi giorni fa il Corsera] che gli insegnanti sono zero-stimati dagli allievi. Io come doc di sost li ho conosciuti bene i curricolari, preparatissimi, e qui al Nord anche rispettati. Ma non tutti e non per colpa loro: per colpa delle "voci" [e poi bisogna osservare: ma quei docenti che accusano la Chiesa di oscurantismo lo immaginano a che punto sono arrivati i giovani ? non si tratta solo di vestirsi in modo succinto]. Alcuni prendono a riferimento Mussolini, e si comprende: bisogno del padre, dell'autorità, dell'ordine, in un modo di caos e privo di riferimenti. Riguardo a Hitler, perchè si nega l'olocausto ? per una ragione inconscia semplcissima: si ha bisogno dell'uomo forte, e poi questo era un assassino ciò fa problema, ostacola la prima esigenza, e allora si nega che lo fosse. Anche i giovani di sinistra sono meravigliosi: essi non sono negativi, nichilisiti, come i figli della borghesia che si fanno e vanno alle movide, ma scenfono in strada per un ideale, e ascoltano testimoni e maestri. Io dico agli insegnanti: contro il caos in classe non si può fare nulla, occorre stabilire una alleanza tra scuola e famiglia per il controllo sui figli/discenti: i genitori devono stimare gli insegnanti davanti ai figli, e i docenti devono indicare ai discenti i genitori come punti di riferimento, che si sacrificano per essi. Va controllato l'uso di internet [non serve la navigazione, basta il tempo]. E io con la mia proposta cerco di mettere il mondo dell'istruzione al centro dello stato. Il fondamento del diritto è l'etica, altrimenti la società si disgregherebbe, e l'etica è impartita a scuola, come rispetto delle istituzioni e della famiglia.
GP

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Messaggio Da Dec Lun Ago 06, 2012 7:24 pm

LM2012 ha scritto:Il bambino è un "credulone", anche l'adolescente fino a quando sviluppa autonoma capacità critica [a partire dai sedici anni].
Mi sa che non hai lavorato in molte classi del biennio delle superiori.
Quindi l'insegnante ha la responsabilità di poter trasmettere ai discenti una propria visione della vita [facoltà putroppo negata ai docenti di sostegno, che non hanno una "loro" classe. Ci capiamo].
Questa idea mi sembra pericolosa, oltre che inattuabile, qualsiasi sia la visione che tu vuoi trasmettere. In una classe, per fortuna, ci sono persone con idee diverse (e famiglie con idee diverse): se tu pensi di imporre la tua idea, scontenterai certamente qualcuno e avrai grossi problemi nella tua attività professionale.

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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 7:47 pm

Con l'espressione "credulone" non volevo essere serio e offensivo. Intendo dire manipolabile, nel bene o nel male. Naturlamente a tutte le età il discente ha capacità critica, ma a partire dall'adolescenza il giovane può opporre resistenza a cambiare la propria idea, e questo è anche un bene.
Circa la trasmissione della propria visione della vita, questo è normale ed è uno dei privilegi dell'insegnamento. Riesce all'insegnante che si fa dare più rispetto, per le sue capacità umane e per la sua competenza disciplinare.
C'è però addirittura chi approfitta del rispetto che sa guadagnarsi in classe per diffondere visioni di sfiduacia nell'esistenza e nel futuro. Penso ad esempio a quegli insegnanti che fanno propria e trasmettono la visione del futuro e della tecnica propria di maestri del sospetto come Severino e Galimberti [alle cui lezioni ho assistito, e avrei testimonianze da dare, per essi non lusinghiere]. Circa l'insegnante di sostegno che non ha una sua classe, il discorso è ampio e complesso. Io comunque non ho mai parlato agli allievi del mio sito e delle mie idee, nè dei riconoscimenti ricevuti. Mai cercato di trasmettere la mia visione. Piuttoso ho fatto di tutto per le loro promozione, e per uno di essi il mio preside ha parlato di "miracolo dello Spirito Santo" ...

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Messaggio Da giovanna onnis Lun Ago 06, 2012 8:11 pm

LM2012 ha scritto: Quindi l'insegnante ha la responsabilità di poter trasmettere ai discenti una propria visione della vita

Non concordo su questa tua posizione, gli insegnanti non hanno la “responsabilità “ di trasmettere agli studenti una propria visione della vita…….ci mancherebbe altro….le responsabilità degli insegnanti sono ben altre. Ognuno do noi come individuo dotato di raziocinio ha la propria “visione della vita”, che non necessariamente coincide con quella degli altri colleghi…non siamo tutti omologati per pensarla nello stesso modo. Per come tu intendi il nostro ruolo di docenti, sicuramente trasmetteremo agli studenti dei messaggi anche molto contraddittori fra loro e in questo modo li confonderemo e basta senza, però, svolgere il nostro ruolo. Le nostre responsabilità, a parer mio, si possono riassumere in una sola parola, INSEGNARE e cercare di farlo nel miglior modo possibile, senza fare nessun tipo di “lavaggio del cervello di tipo ideologico” agli studenti.

LM2012 ha scritto:
Io dico agli insegnanti: ..............occorre stabilire una alleanza tra scuola e famiglia per il controllo sui figli/discenti: i genitori devono stimare gli insegnanti davanti ai figli, e i docenti devono indicare ai discenti i genitori come punti di riferimento, che si sacrificano per essi.

Concordo con questa importante necessità, ma non credo proprio che sia una “proposta innovativa e originale” che scaturisce dalla tua “Costituzione dell’Europa”…tutti noi docenti nella nostra carriera, in tanti anni di insegnamento abbiamo sempre cercato la collaborazione scuola-famiglia (se leggi alcuni topic del Forum ne avrai piena dimostrazione)…..in molti casi ci siamo riusciti, in altri abbiamo fallito, ma credimi è da tanto tempo che sappiamo bene che è importante
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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 8:28 pm

E' inevitabile trasmetterla, anche se non lo si vuole. Attenzione perchè i giovani hanno le "antenne" sintonizzate sui messaggi degli adulti. Un docente nuovo entra in classe, si comporta con naturalità, spontaneamente, e inizia a insegnare. I discenti d'istinto lo "studiano": esi chiedono, anche inconsciamente: "vediamo se questo qui mi può essere utile, mi può davvero insegnare qualcosa, se mi veicola oltre al suo sapere disciplinare anche un modo sicuro per affrontare la vita", cosa che non sempre si apprende dai genitori. Noi siamo stati tutti sui banchi di scuola, e sempre abbiamo sentenziato: "questo docente è OK" oppure "non è OK", e questo non solo per la preparazione. Faccio un esempio: l'insegnante può essere bravo, riprende l'allievo/allieva col cellulare in classe, ma il discente si scusa e dice a se stesso: "pirla, non hai capito che facevo sixting". Da ciò nasce la poca stima dei giovani verso i docenti (la quale ha una sua origine, e questa non sta nella loro preparazione, perchè i docenti italiani sono preparati). La poca stima, verso i docenti come verso i genitori, deriva dal fatto che essi "non mi capiscono", e non lo fanno proprio perchè il docente potrebbe rappresentare un punto di riferimento, ma si nega in questo: "c'è lo psicologo". Ma lo psicologo non serve qui, perchè è una situazione educativa emergenziale di massa, di tipo borderline. E' il classico dibattito se il docente debba essere solo insegnante, oppure anche riferimento, amico e psicologo. Io credo che non lo debba essere, ma sostengo anche che la scuola abbia una funzione etica ed educativa.

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Messaggio Da Ospite Lun Ago 06, 2012 8:33 pm

Parlo della scuola statale, non di quella privata cristiana. Io ho frequentato la prima, e sono contento. I miei professori di filosofia erano atei, ma mi hanno sempre rispettato nella mia fede. E non mi hanno mai insinuato il dubbio [per questo ci hanno pensato Darwin e Freud]. Io sono un cattolico che, se devo scelgliere tra il Corsera e l'Avvenire, scelgo il primo [anche perchè lì tutti mi conoscono ...].

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Messaggio Da Ospite Gio Ago 16, 2012 9:11 am

Vi segnalo questo articolo, con stretta attinenza all'argomento di questo forum.
Se interessati, digitate "il disagio in classe dell'insegnante di sostegno"
su Google. Saluti. LM

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Messaggio Da Albith Gio Ago 16, 2012 10:07 am

Dici tutto e il contrario di tutto. Il problema non sono le idee, che per loro natura possono trovare consenso o meno, ma la poca credibilità che traspare dalle tue parole.

La forte sensazione che ho è che nemmeno tu credi nella tua fuffa. Perché quindi gli altri dovrebbero crederci?
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Messaggio Da mirko.vi Gio Ago 16, 2012 10:34 am

per LM2012
da insegnante di sostegno a insegnante di sostegno,
io penso che molto dipende dall'atteggiamento che noi abbiamo nei confronti dei varti attori scolastici, tu sei l'uomo delle fotocopie se lo permetti ai colleghi, sei lo sfigato di turno se tu stesso ti ritieni sfigato e i ragazzi di conseguenza ti percepiranno così!
A mio parere l'insegnante di sostegno, se vuole e se si sente in grado, è capace di fornire molti più esempi e insegnamenti di etica di qualsiasi altro insegnante!

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Messaggio Da Ospite Gio Ago 16, 2012 11:56 am

per mirko.vi

io come insegnante di sostegno ho avuto alcune soddisfazioni. Un elogio per la mia attività dal Dr. Giovanni Bocchieri del MIUR. E un docente curricolare che mi ha detto: "Lei è una persona scquisita". Questo complimento è stato per me molto importante, ed è avvunuto nello stesso giorno del primo. Che emozione. Io non mi considero sfigato, lo sono realmente ! [scherzo ...]. Uno dei primi giorni di scuola, in un nuovo istituto, in cui nessuno mi conosceva, la prima volta che ho incontrato un collega curricolare, questi mi ha detto: "Lei [come insegnante di sostegno] non serve a niente !". SE erano queste le premesse ... Non voglio ricordare altri episodi, in cui sono stato attaccato da tutti: docenti, allievi assegnati allievi, della classe, genitori dei primi, personale di segreteria. Io ho sempre lottato per la promozione dei miei allievi. Ne ho avuti sei con gli obiettiviv minimi, quindi a rischio bocciatura, e sono stati tutti promossi, uno anche con bei voti. Poi ho dovuto lasciare, per stress, ma ho bei ricordi.

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Messaggio Da Ospite Gio Ago 16, 2012 11:59 am

Meditavo anche di fare un libro sulla mia esperienza, ma ho rinunciato, perchè non vogilio criticare nessuno. Mi basta questo articolo, che è stato pubblicato anche sul Messaggero Veneto. Spero che esso possa essere di incoraggiamento per la categoria, come espressione di solidarietà. E invito a farsi rispettare. Senza contare che un illustre docente di sostegno ha detto, in base a ciò che ho raccontato, che ci vorrebbe proprio una riforma del sostegno.

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Messaggio Da giovanna onnis Gio Ago 16, 2012 12:01 pm

Non sono insegnante di sostegno, ma nella mia carriera ho lavorato in classe con tanti insegnanti di sostegno e ciò che sostiene il collega Giulio Portolan nell’articolo segnalato da LM, non mi sembra assolutamente corrispondente alla realtà di tutti gli insegnanti di sostegno.
Concordo con ciò che sostiene Mirko.
Ognuno di noi è diverso, sia insegnanti curricolari che insegnanti di sostegno, ognuno di noi ha un ruolo preciso e definito, ognuno di noi dovrebbe impegnarsi affinché questo ruolo sia salvaguardato e riconosciuto. Il collega ha presentato il rapporto docenti curricolari/docenti di sostegno come un rapporto conflittuale e ha utilizzato dei termini che fanno trasparire il suo modo di porsi e di considerarsi rispetto ai suoi colleghi.
“….possono essere maltrattati dai colleghi curricolari, che hanno facoltà di non aiutarli nel loro difficile compito….” ….perchè ritiene che gli insegnanti di sostegno debbano essere aiutati…io credo che l’aiuto debba essere reciproco….alla pari…cioè un rapporto di collaborazione
“…ma egli non è disposto a concedere al docente di sostegno che pochi secondi all’inizio o alla fine della sua ora…”….perchè l’insegnante curricolare deve concedere del tempo all’insegnante di sostegno…. il tempo lo devono gestire di comune accordo.
E’ il collega , quindi, che si reputa “inferiore” ai suoi colleghi curricolari, si definisce un ‘”insegnante dimezzato” , non considerato come “portatore di sapere”, “ricattato” nella valutazione dei suoi allievi e si lamenta di dover “quasi sempre insegnare materie non sue”.
Mi sembra una sorta di “vittimismo” poco costruttivo e che si adatta poco al nostro ruolo di docenti.
Ho avuto colleghi di sostegno con i quali ho lavorato benissimo con un rapporto di stretta collaborazione ed erano a tutti gli effetti insegnanti della classe e di ciò TUTTI gli studenti erano consapevoli.
Ho avuto, però, anche colleghi di sostegno che preferivano fare “i collaboratori scolastici” piuttosto che i docenti ( forse perché mooolto più comodo e meno faticoso) e come tali erano il più delle volte “latitanti”, preferendo andare a fare fotocopie o altro e in questo modo all’ingresso dell’insegnante curricolare in classe loro uscivano per poi rientrare alla fine dell’ora senza considerazione alcuna per l’alunno bisognoso del suo “sostegno” di docente esperto.
Credo quindi che lamentarsi in questo modo non serva a niente…tutti abbiamo il dovere di “rimboccarci le maniche”
giovanna onnis
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