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La vana speranza degli aspiranti.../Storia di un docente in una scuola privata

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Messaggio Da Ulisse78 Mar Mar 26, 2013 7:25 pm

La vana speranza degli aspiranti...
Ho tenuto supplenze temporanee negli ultimi anni nella scuola pubblica.
Per lavorare nel "mondo scuola" ho mandato curriculum a chiunque. Così a settembre scorso ho iniziato a lavorare in una scuola privata nella città di X.

Ho scoperto un mondo che vi voglio raccontare, e che mi vergogno di aver scoperto e "subito" tanto da non saper come comportarmi in merito.

Inizio a insegnare (non poche ore) in questa scuola privata, che in realtà è un “centro” che tiene "a bada" dei ragazzi iscritti a varie classi della scuola superiore. Tutti uniti in una unica classe, ed in realtà tutti iscritti al serale in un altro istituto molto lontano, di un'altra città Y, un istituto paritario che ne certificherà le presenze (in realtà rare, visto che gli studenti si recano nella città Y una o due volte la settimana per un paio d'ore), e a giugno consegnerà alla maggior parte di loro la maturità e agli altri l'attestazione di passaggio dell'anno scolastico.
Questi studenti frequentano la scuola per far contenti i genitori: in classe non hanno regole, ne orari fissi, non ci sono registri, non studiano nulla. I genitori pagano un sacco di soldi di rette per garantire la promozione ai figli, i figli (parlo di ragazzi dai 15 ai 20 anni) per far contenti i genitori si recano a scuola alcune ore la mattina. Io faccio il mio lavoro, mi impegno al massimo per attirare la loro attenzione, li interrogo, li sprono, perdo ore a casa per prepararmi delle lezioni più interessanti possibili.

Mi ritrovo all'improvviso calato in questo mondo di cui avevo solo sentito parlare... mi chiedo ogni giorno quale futuro avremo? Ripenso alle fatiche mie a quelle dei miei compagni per la maturità e poi mi ritrovo complice di una truffa... vedere dei ragazzi che vanno a comprarsi il diploma. E il problema non sono loro, sono i genitori, e ancora di più è il sistema che permette che un diploma di maturità per qualche studente si possa COMPRARE attraverso delle scorciatoie.
Penso ai soldi di cui ho bisogno e che non mi permettono di mandare tutto a quel paese. Ingoio amaro tutte le mattine mentre faccio la strada che da casa mi porta a X. E’ un’ora di strada e ogni mattina più si avvicina l’inverno più il gusto amaro in gola aumenta… mentre guido mi perdo assorto e rivedo i miei compagni di quinta superiore, come fantasmi. Ci sono Giori, Cappellaro, Zacchia… che ingenui eravamo, sono passati quindici anni, non avevamo molta voglia di studiare, eppure ci mettemmo tutti a “darci dentro” in vista della maturità. “E ora lavoro in questa giostra di scuola…” mi ripeto dentro, non ce l’ho coi ragazzi, ce l’ho con chi ha permesso, legalizzato questo schifo… e penso “siamo nel 2012”. Questo è il futuro? Comprarsi un diploma di stato, mentre tutti gli altri si spaccano (più o meno) la schiena sui libri.

E questo è solo l'antefatto.

A scuola la direzione mi accoglie con grande rispetto, promette contratto e pagamento entro il 15 del mese successivo con tassazione in ritenuta d’acconto. Ma passano le settimane, nei mesi la “direzione” diviene sempre più assente, tanto da lasciare le stanze e le chiavi in mano ai professori (e addirittura agli studenti). Si palesano ogni tanto dei galoppini a prendere i soldi delle rette degli studenti. I ragazzi mi raccontano di altri professori che arrivano e abbandonano di continuo il ruolo.
Vengo a conoscenza della presenza di un’altra decina di allievi iscritti alla scuola ma che non frequentano nemmeno le pseudo lezioni che si svolgono, e non vanno nemmeno a presenziare nella scuola paritaria nell’altra città, ma pagano e… a fine anno il diploma sarà garantito anche per loro!
Non ci si incrocia mai con gli altri docenti (e al massimo siamo in tre… quattro): gli studenti vengono a scuola per “seguire” una materia soltanto per quattro ore di seguito.

Io passo via via dall’entusiasmo iniziale per questo impiego (dovuto per lo più all’amore verso l’insegnamento) all’alienazione totale dovuta alla situazione assurda che mi ritrovo attorno.
La direzione nei mesi successivi inventa di continuo fantomatici problemi del commercialista e dei collaboratori più svariati, e mi paga una miseria in nero come “anticipo” solo a novembre.
I soldi regolari non arrivano mai. Il contratto non arriva mai.


A un certo punto la direzione mi chiede di firmare una carta in cui attesto la presenza di una allieva che ha fatto due lezioni, ha firmato il contratto con la scuola e se n’è andata senza pagare le rette. La vogliono denunciare per ottenere i soldi evidentemente. Io mi rifiuto di firmare finché non ho un regolare contratto e pagamento. “Dopo che sarò in regola certificherò tutto quello che ho fatto qui” affermo.
Durante le vacanze di Natale, al fine di avere la mia firma sulle presenze dell’allieva ,arrivano via mail… prima nuove promesse di pagamenti, bonifici immaginari secondo loro effettuati e mai arrivati, poi si passa alle minacce intimidatorie. Ed infine la "direzione" correda il tutto con lo scrivermi che io non sono mai stato un insegnante nella loro scuola e “ci sono i testimoni”.
Ovviamente mollo e comunico che mi rivolgerò alle autorità competenti non essendo stato messo in regola e non avendo ricevuto il compenso per il lavoro svolto.
Sono passati i mesi. La scuola ovviamente non si è più fatta sentire io conservo tutta la corrispondenza mail ed sms avuta con la “direzione”, quella avuta con gli studenti (che mi chiedevano di tornare e a cui ho raccontato tutta la verità) e dei video che ho precauzionalmente girato mentre lavoravo nell’edificio. Come se non bastasse ho ancora le chiavi d’ingresso. A fine gennaio mi sono offerto di andarle a portare nel momento in cui avrei ricevuto il bonifico con quanto mi spettava. Non ho più ricevuto alcuna risposta.
Questa è la mia storia, l’amaro in bocca resta, e resta la voglia di rivalsa… a volte immagino (me lo sogno la notte) di entrare nella scuola (con le chiavi che ancora tengo) e sfasciargli i mobili… ma poi torno lucido e penso, a che servirebbe?, mi sfogherei certo, ma passerei dalla parte del torto.
Convivo con questa storia che nessuno dei miei conoscenti sa, e che brucia perché non è solo una truffa nei miei confronti, è un macigno che si infrange contro tutta una vita di studio e lavoro passate per prepararsi a fare l’insegnante.

Non voglio che la passino liscia, ho deciso che è il momento di agire,
ma come devo comportarmi… cosa devo fare?
A chi devo rivolgermi? Ai carabinieri, al sindacato (a quale)?
So che qui ci può essere qualcuno che ci è già passato,
e qualcuno esperto in materia.
A voi chiedo aiuto,
grazie.


Ultima modifica di Ulisse78 il Mar Mar 26, 2013 7:48 pm - modificato 1 volta.

Ulisse78

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Messaggio Da fradacla Mar Mar 26, 2013 7:41 pm

Non sono esperta in materia, ma mi sembra che questa sia prima di tutto materia sindacale: hai lavorato e non sei stato retribuito.
Non so quanto l'Istituto di cui parli sia in regola sotto gli altri profili, primo fra tutti quello di competenza della Guardia di Finanza. Dubito fortemente, però, che le rette degli iscritti siano regolarmente contabilizzate.
Infine, c'è l'aspetto dell'evasione contributiva.
Insomma, se qualcuno volesse fargli male, potrebbe abbastanza agevolmente.
Il punto è che questi delinquenti prosperano finché c'è anche un solo giovane disposto ad accettare il loro ricatto.
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Messaggio Da Cozza Mer Mar 27, 2013 8:03 am

un vero schifo.
per te, per quei ragazzi, per la società tutta.
ma il problema parte (anche) da te.
accettare di scavare nel fango a mani nude sperando di trovarci chissá, magari qualche moneta persa da altri...è azione che sporca le mani.
inutile girarci intorno.
ti avessero pagato, pur consapevole dello scempio, avresti collaborato.
sì, la mia vuole davvero essere accusa diretta...c'è poco da indorar la pillola...
ora vuoi sistemare le cose e farlo nel modo giusto.
lodevole, a prescindere, sia chiaro.
purtroppo al momento non ho nemmeno una gran fiducia nel Sistema...
paradossalmente lo vedo più quasi un caso da "striscia la notizia".
far chiudere scuole simili è un dovere morale ed etico...ma visti i personaggi che le animano...temo anche sia quasi come una lotta ai mulini a vento (penso anche ben più pericolosa).
come ha ben detto fradacla:
queste scuole potranno prosperare finchè anche solo un giovane si piegherà al ricatto...(anche un giovane supplente, sigh).
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Messaggio Da eutelia75 Mer Mar 27, 2013 9:39 am

non hai idea di quanti "colleghi" hanno acquisito punti lavorando letteralmente gratis nelle scuole private calabresi! Gli stesso che oggi si lamentano perchè precari ricevono in ritardo i soldi dallo Stato! Addirittura, due conoscenti si "divisero" la cattedra per avere il pieno dei punti da caricare agli aggiornamenti! Anni fa telefonai al Provveditorato, mi dissero "va bene", infatti l'andazzo ancora oggi è lo stesso! Ti preciso che io sono calabrese.

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Messaggio Da Ulisse78 Mer Mar 27, 2013 5:20 pm

tellina ha scritto:un vero schifo.
per te, per quei ragazzi, per la società tutta.
ma il problema parte (anche) da te.
accettare di scavare nel fango a mani nude sperando di trovarci chissá, magari qualche moneta persa da altri...è azione che sporca le mani.
inutile girarci intorno.
ti avessero pagato, pur consapevole dello scempio, avresti collaborato.
sì, la mia vuole davvero essere accusa diretta...c'è poco da indorar la pillola...
ora vuoi sistemare le cose e farlo nel modo giusto.
lodevole, a prescindere, sia chiaro.
purtroppo al momento non ho nemmeno una gran fiducia nel Sistema...
paradossalmente lo vedo più quasi un caso da "striscia la notizia".
far chiudere scuole simili è un dovere morale ed etico...ma visti i personaggi che le animano...temo anche sia quasi come una lotta ai mulini a vento (penso anche ben più pericolosa).
come ha ben detto fradacla:
queste scuole potranno prosperare finchè anche solo un giovane si piegherà al ricatto...(anche un giovane supplente, sigh).

Da come si sono presentati mi sembrava quasi "cioccolata", e non ho visto subito il fango... anche se avevo sentito parlare di situazioni simili, non pensavo di trovarmici dentro in pieno.
Cerco di avere fiducia nelle persone. Man mano che mi sono reso conto della situazione... ho visto, anzi toccato con mano il fango di cui parli, che più che fango è m...
E come ho scritto più andavo avanti e più mi sono fatto problemi di coscienza. Certo se mi avessero pagato li avei portati a casa, ne ho bisogno.
Forse sarei stato meno incazzato per via dei soldi; ma lo sarei stato comunque:
il problema di coscienza c'era, rimane, e ci sarà... finché saprò che c'è la possibilità di comprarsi dei diplomi a questo modo.
Detto questo,
finora nessuno ancora si è espresso con cognizione sulla strada che potrei intraprendere...

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Messaggio Da amarcord Mer Mar 27, 2013 5:32 pm

Io intanto mi rivolgerei ad un buon avvocato per ottenere lo stipendio che mi spetta.
Probabilmente proprio lui potrà consigliarti come muoverti per eventuali denunce della scandalosa situazione.
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Messaggio Da Cozza Mer Mar 27, 2013 6:11 pm

io veramente mi sono espressa...
parlando di striscia la notizia ero, tragicamente, seria.
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Messaggio Da Ulisse78 Mer Mar 27, 2013 7:50 pm

tellina ha scritto:io veramente mi sono espressa...
parlando di striscia la notizia ero, tragicamente, seria.

Ho pensato anch'io a Striscia e Le iene...
Ci sto riflettendo, ciò che mi frena molto...
a me non va di finire in tv, non mi va di mettere a disposizione dello spettacolo una situazione tragica.
Non vorrei comparire neanche morto. Nemmeno di spalle.

Al buon avvocato ho pensato pure... ma il buon avvocato costa, e i 500.. 600 euro al mese che porto a casa fra supplenze e altro, mi servono per "sopravvivere".
E poi mi chiedo se alla fine il tutto... mi venga a costare più dei 1000 circa che avanzo dallo pseudo istituto.

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Messaggio Da Ulisse78 Gio Mar 28, 2013 9:46 am

paniscus ha scritto:
Ulisse78 ha scritto:il problema di coscienza c'era, rimane, e ci sarà... finché saprò che c'è la possibilità di comprarsi dei diplomi a questo modo.

A me sembra che il problema ancora più grave, rispetto a quello degli "studenti che si comprano i diplomi", sia quello degli insegnanti che accettano una situazione del genere (non dico che sia il caso tuo, che infatti ti sei ribellato, ma come hai notato tu stesso c'è sempre qualcuno che se lo fa andare bene)...

...e soprattutto il più grave di tutti sta a monte, ossia come accidenti hanno fatto queste scuole a ottenere la parificazione? Quanto hanno pagato a loro volta per ottenerla, e che razza di funzionari pubblici sono quelli che gliel'hanno concessa?

Io ho sempre detto come la penso, anche se posso sembrare cruda: l'unica possibilità di uscirne sarebbe quella di togliere completamente qualsiasi forma di riconoscimento del punteggio al servizio prestato in qualsiasi scuola di iniziativa privata di qualsiasi tipo, che sia religiosa o laica, o anche che sia una "scuola seria" o meno.

Mi sembra un provvedimento molto più opportuno e molto più urgente anche rispetto a quello di togliere il riconoscimento dei diplomi, perché di conseguenza, da quel punto di vista, una bella strizzata verrebbe in automatico: se non ci fossero più insegnanti disposti a farsi ricattare accettando di far finta di lavorare a quel modo, solo perché hanno bisogno del punteggio, le scuole meno serie non potrebbero continuare nemmeno a tenere su l'istituzione "di facciata" e non avrebbero più nemmeno clienti...

Lisa

Concordo con te.
Specifico però che la scuola in cui ho lavorato io non è né paritaria, né parificata.
Non dà nessun punteggio.
E' un centro privato (stile Cepu, Cortivo), che si è dato nome "Istituto XXX" tanto da sembrare una vera scuola (e come tale mi si presentarono).
Questa scuola/Centro si fa pubblicità ovunque come "istituto per recupero anni scolastici".
Chi si iscrive a questo Centro,
paga le rette alla direzione del Centro e segue (per modo di dire) le lezioni al Centro.
Il Centro gestisce tutte le pratiche.
In realtà lo studente viene iscritto dalla direzione del Centro al corso serale di una vera scuola paritaria che sta in un'altra città. Gli studenti non frequentano praticamente mai la "vera" scuola (una volta alla settimana... a volte nemmeno quella, per fare i compiti in classe).
Ma sarà poi la scuola paritaria che gli farà fare l'esame, darà loro il diploma e certificherà presenze e passaggio dell'anno scolastico.

Non vorrei nemmeno, come ho letto nei messaggi precedenti, che si identificassero certe situazioni con le scuole del sud.
Tutto l'accaduto si svolge in una delle zone più ricche del nord Italia.

Ulisse78

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Messaggio Da FRANCY2 Gio Mar 28, 2013 10:33 am

ULISSE: finora nessuno ancora si è espresso con cognizione sulla strada che potrei intraprendere...



AMARCORD: Io intanto mi rivolgerei ad un buon avvocato…



TELLINA: io veramente mi sono espressa...
parlando di striscia la notizia ero, tragicamente, seria.


ULISSE: Ho pensato anch'io a Striscia e Le iene...
Ci sto riflettendo, ciò che mi frena molto...
a me non va di finire in tv, non mi va di mettere a disposizione dello spettacolo una situazione tragica.
Non vorrei comparire neanche morto. Nemmeno di spalle.

Al buon avvocato ho pensato pure... ma il buon avvocato costa, e i 500.. 600 euro al mese che porto a casa fra supplenze e altro, mi servono per "sopravvivere".
E poi mi chiedo se alla fine il tutto... mi venga a costare più dei 1000 circa che avanzo dallo pseudo istituto.

Scusa Ulisse, chiedi lumi su una situazione, ti vengono date delle indicazioni e rispondi che non ti va di andare in tv da un lato e ti costa troppo l'avvocato dall'altro... allora perchè hai scritto tutta quella pappardella iniziale? Sappiamo tutti che esistono i diplomifici, sappiamo tutti che ci sono "scuole" che ti "assumono" gratis, sappiamo che ci sono "docenti" che lavorano gratis in queste scuole solo per ottenere i punti e superare chi lavora onestamente, magari pure lontano mille km. da casa....

Ammesso che questo post non sia un troll.

Buona Pasqua a tutti!

FRANCY2

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Messaggio Da Cozza Gio Mar 28, 2013 2:09 pm

in questo caso par proprio non ci fossero nemmeno punti in ballo...
"solo" uno stipendio.
e...sempre "solo" la dignitá di un titolo di studio di scuola italiana (statale, paritaria, parificata...alla fine del percorso il valore, anche legale, del titolo di studio è quello).
io mi son fatta la mia idea su ulisse...
poi magari sbaglierò, percaritá tutto è possibile...
attratto dal canto delle sirene si è slegato da solo ed è andato loro incontro...
quando le ha viste da vicino si è accorto delle loro mostruose sembianze ma ormai era tardi.
ha perso tempo, forze e impegno malamente impiegati per questa inutile nuotata in un mare anche inquinato.
a quel punto ulisse che fa?
si lecca le ferite da un lato e cerca conforto e umana comprensione dall'altro.
ottiene pochino da entrambi i fronti...
siam nervosi, esasperati, arrabbiati noi per primi con tutti gli ulissi e le sirene del mondo...
spero per lui che condividere gli sia servito almeno come sfogo (e serva ad altri ad evitare simili scelte, sbagliate giá in partenza e con finali di percorso anche peggiori dello sparo di inizio corsa...).
Cozza
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