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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 12:19 pm

Come ogni venerdì entro in una classe 5 e, controllati assenti e presenti, inizio a fare lezione di elettronica. Dopo una ventina di minuti bussa un collaboratore scolastico che mi chiede (con predisposizione verso l'obbligatorietà di ciò che mi stava chiedendo di fare) di andare a recuperare un ragazzo di questa classe e farlo rientrare in classe.
Effettivamente, come succede quasi sempre nelle ore di questa classe 5, il ragazzo con bisogni speciali non c'era; non avevo modo di sapere se l'insegnante di sostegno fosse presente poiché quesi sempre si porta il ragazzo in aula docenti per farlo lavorare con il computer o farlo scrivere (copia con una penna le pagine di un libro sul suo quaderno) e non rimane in classe (non ha le abilità per poter seguire nessuna delle materie previste per tale indirizzo di studi).
Mentre mi appresto a uscire dall'auletta per andare a recuperare il ragazzo, con il sorrisino intavolo una conversazione con la bidella dicendo che non spetta a me comunicare con il ragazzo non avendo le competenza per poterlo fare; esempio, «Ci vado ma non so se il ragazzo deciderà di seguirmi in classe».
Non ho l'abilitazione al sostegno.
Di tutto puinto la risposta, a mio dire minacciosa: «Se non lo fa vado dal Preside!». «A fare cosa? Lo sa che non ho le capacità certificate per gestire questo tipo di ragazzi?». «Guardi che ci vado lo stesso...», ma non recepiva più niente la bidella, una sequenza di frasi sulla stessa rima.
Una volta in classe, il ragazzo con bisogni speciali tenta di scagliarsi con un paio di studenti "a orario normale", contatto sventato per puro caso.
A questo punto voglio ricordare che nessuno, Preside in primis, mi ha messo al corrente della situazione all'inizio dell'anno scolastico, mentre credo che mi spetti conoscere la situazione dei ragazzi delle classi in cui vado a fare lezione e accedere ai documenti in questione che li riguardano. La situazione l'ho capita per esperienza, ma che credo tale esperienza non ha nulla a che fare con l'abilitazione al sostegno. La stessa situazione pari pari in un'altra scuola l'anno scorso ove il ragazzo era con abilità migliori di questo: nessuno me ne aveva parlato e quel ragazzo continuava a dare fastidio in classe, a uscire e rientrare, e via di questo passso.
Eppure il nome del ragazzo è sul mio giornale del professore. Ma non posso valutarlo: tutti i voti vengono portati, per default, a sei. Ma devo prendere l'assenza sul registro: ma se è assenza quando lo studente è fuori classe, se metto assenza quando questo ragazzo con bisogni speciali è con la sua insegnante di sostegno scrivo correttamente assente sul registro, visto che non ne rispondo io. Quale senso avere un nome nel giornale del professore se non spetta a me gestirlo?

L'insegnante di sostegno ha solo 9 ore con questo ragazzo. Che cosa succede nelle rimanenti ore? Chi ne risponde? L'insegnante a orario normale senza le competenze richieste? E se sbaglia a interagire con il ragazzo con bisogni specialissimi? Perché è ammesso all'interno dell'sitituto se nessuno ha le competenze per interagire con questo ragazzo a bisgoni specialissimi? O questi ragazzi vengono seguiti per tutte le ore settimanali oppure lo si dica chiaramente...

Se il ragazzo dovesse reagire improvvisamente contro chicchessia in assenza dell'insegnante di sostegno chi ne risponde? Il DS? O il docente a cui il DS ha delegato l'incombenza, pur sapendo che il docente non ha l'abilitazione richiesta, per azione di padre-padrone e non per legislazione vigente in materia?
Mi spetta anche a me l'abilitazione al sostegno "honoris causa"?

Vorrei chiedere quali prerogative vengono date al Dirigente Scolastico per legge su questo particolare caso. O se, in effetti, stiamo diventando "baby sitter"?

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Messaggio Da Cinderella Gio Apr 07, 2011 4:38 pm

Ciao!

Sono sbalordita da quello che ti sta succedendo... Sono sbalordita soprattutto PERCHE' TU NON SAI che il ragazzo in situazione di handicap E' UN TUO ALUNNO!!! Lo è a tutti gli effetti (legge 104) e quindi TI DEVI occupare di lui, in presenza o in assenza dell'insegnante di sostegno...

Quindi, se non lo hai ancora fatto, condividi con la tua collega la programmazione di elettronica, cerca insieme di trovare qualcosa che sia adatta al ragazzino...

Lo devi fare perché è un TUO DOVERE!!!

Tieni inoltre presente che la firma che molti docenti curricolari (si chiamano così quelli che non sono di sostegno... e non si chiamano "normali"... perché tutti i docenti sono normali, sia quelli di sostegno che quelli curricolari...) mettono distrattamente sul PEI del ragazzino vuol dire "anch'io ho redatto questo documento"... Se tu ti sei limitata solo a mettere quella firma, delegando il resto all'insegnante di sostegno, allora sei tu la persona che è in difetto...
Devi quindi attivarti almeno per leggere il pei del ragazzino, per parlare con l'insegnante di sostegno sul modo migliore per interagire con questo ragazzino... Non puoi infatti dire "non mi riguarda"....

Scusa se sono stata un po' dura, ma purtroppo nella scuola italiana, nonostante innumerevoli leggi a riguardo, i ragazzi in situazione di handicpa sono ritenunti "qualcosa in più da affidare all'insegnante di sostegno"... mentre al contrario fanno e devono far parte della classe in cui sono inseriti...

Ciao, e se hai bisogno di aiuto e di delucidazioni, chiedimi!

Cindy

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Messaggio Da cristopher Gio Apr 07, 2011 5:30 pm

annuncio
visto che ci sono insegnanti normali.. quelli di sostegno si daranno a fare attività in cui i docenti curricolari avranno mansioni piu utili visto ke noi di sos siamo solo dei badanti

cristopher

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Messaggio Da eragon Gio Apr 07, 2011 7:45 pm

allil80 ha scritto:Come ogni venerdì entro in una classe 5 e, controllati assenti e presenti, inizio a fare lezione di elettronica. Dopo una ventina di minuti bussa un collaboratore scolastico che mi chiede (con predisposizione verso l'obbligatorietà di ciò che mi stava chiedendo di fare) di andare a recuperare un ragazzo di questa classe e farlo rientrare in classe.
QUI HA TORTO IL PERSONALE ATA, DOVREBBERO ESSERE LORO AD ACCOMPAGNARE L'ALUNNO H IN CLASSE.
Effettivamente, come succede quasi sempre nelle ore di questa classe 5, il ragazzo con bisogni speciali non c'era; non avevo modo di sapere se l'insegnante di sostegno fosse presente poiché quesi sempre si porta il ragazzo in aula docenti per farlo lavorare con il computer o farlo scrivere (copia con una penna le pagine di un libro sul suo quaderno) e non rimane in classe (non ha le abilità per poter seguire nessuna delle materie previste per tale indirizzo di studi).
SUL PEI E' SCRITTO PER FILO E PER SEGNO L'ORARIO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO, SE NON LEGGI I DOCUMENTI CHE FIRMI LA COLPA E' SOLO TUA. SE NON AVETE TROVATO NIENTE DA POTER FARE NELLA TUA MATERIA LA COLPA E' ANCHE TUA.
Mentre mi appresto a uscire dall'auletta per andare a recuperare il ragazzo, con il sorrisino intavolo una conversazione con la bidella dicendo che non spetta a me comunicare con il ragazzo non avendo le competenza per poterlo fare; esempio, «Ci vado ma non so se il ragazzo deciderà di seguirmi in classe».
Non ho l'abilitazione al sostegno.
IL RAGAZZO E' UN TUO ALUNNO ED E' STRANO CHE QUASI A FINE ANNO LO CONOSCI COSI' POCO TANTO DA NON AVERE LA BENCHE' MINIMA IDEA DI COME RELAZIONARTI CON ESSO
Di tutto puinto la risposta, a mio dire minacciosa: «Se non lo fa vado dal Preside!». «A fare cosa? Lo sa che non ho le capacità certificate per gestire questo tipo di ragazzi?». «Guardi che ci vado lo stesso...», ma non recepiva più niente la bidella, una sequenza di frasi sulla stessa rima.
Una volta in classe, il ragazzo con bisogni speciali tenta di scagliarsi con un paio di studenti "a orario normale", contatto sventato per puro caso.
A questo punto voglio ricordare che nessuno, Preside in primis, mi ha messo al corrente della situazione all'inizio dell'anno scolastico, mentre credo che mi spetti conoscere la situazione dei ragazzi delle classi in cui vado a fare lezione e accedere ai documenti in questione che li riguardano.
SOTTOLINEI LA COSA A TUA DISCOLPA QUANDO INVECE E' VERO L'ESATTO CONTRARIO, OVVERO COME HAI CONTRIBUITO ALLA STESURA DEL PEI SE TU STESSO AFFERMI DI NON CONOSCERE MINIMAMENTE IL RAGAZZO? QUANDO AI CDC DI SETTEMBRE/OTTOBRE IL DOCENTE DI SOSTEGNO PRESENTAVA IL CASO GUARDAVI IL SOFFITTO? I DOCUMENTI DEL RAGAZZO SONO A DISPOSIZIONE DI TUTTI I DOCENTI DELLA CLASSE, CERTO SE FINO AD ADESSO TE NE E' STRAFREGATO E QUINDI NON HAI MAI CHIESTO DI PRENDERNE VISIONE (E RIBADISCO COME HAI POTUTO CONTRIBUIRE ALLA STESURA DEL PEI NON CONOSCENDO MINIMAMENTE IL RAGAZZO) POI RISCHI DI FARE SIMILI FIGURE BARBINE.
La situazione l'ho capita per esperienza, ma che credo tale esperienza non ha nulla a che fare con l'abilitazione al sostegno. La stessa situazione pari pari in un'altra scuola l'anno scorso ove il ragazzo era con abilità migliori di questo: nessuno me ne aveva parlato e quel ragazzo continuava a dare fastidio in classe, a uscire e rientrare, e via di questo passso.
VALE LO STESSO DISCORSO, DELLA SITUAZIONE DEGLI ALUNNI H SE NE PARLA AI CDC, CI SONO GLI INCONTRI CON L'ASL (CHE NATURALMENTE I DOCENTI "NORMALI" DISERTANO TRANQUILLAMENTE), CI SONO UNA MAREA DI RELAZIONI E VARI DOCUMENTI, MANCA SOLO LA VOGLIA DI LEGGERSELI...
Eppure il nome del ragazzo è sul mio giornale del professore. Ma non posso valutarlo: tutti i voti vengono portati, per default, a sei.
SE DIMOSTRI DI AVERE ATTUATO IN COLLABORAZIONE CON IL DOCENTE DI SOSTEGNO LE OPPORTUNE STRATEGIE DI COINVOLGIMENTO, DI SOSTEGNO ECC...ECC...E NON HAI OTTENUTO NESSUN RISULTATO PUOI ANCHE PROPORRE DI DARE UN VOTO NEGATIVO, CERTO SE NON FAI LA PRIMA PARTE (IMPEGNARTI CON LUI INSIEME AL DOCENTE DI SOS) NON PUOI PRETENDERE DI AVERE VOCE NELLA VOTAZIONE
Ma devo prendere l'assenza sul registro: ma se è assenza quando lo studente è fuori classe, se metto assenza quando questo ragazzo con bisogni speciali è con la sua insegnante di sostegno scrivo correttamente assente sul registro, visto che non ne rispondo io. Quale senso avere un nome nel giornale del professore se non spetta a me gestirlo?
QUELL'ALUNNO FA PARTE DELLA CLASSE, SOLO CHE SVOLGE DELLE ATTIVITA' FUORI DALL'AULA, TUTTO QUI, CMQ NE RISPONDI TU...ECCOME.

L'insegnante di sostegno ha solo 9 ore con questo ragazzo. Che cosa succede nelle rimanenti ore? Chi ne risponde? L'insegnante a orario normale senza le competenze richieste? E se sbaglia a interagire con il ragazzo con bisogni specialissimi? Perché è ammesso all'interno dell'sitituto se nessuno ha le competenze per interagire con questo ragazzo a bisgoni specialissimi? O questi ragazzi vengono seguiti per tutte le ore settimanali oppure lo si dica chiaramente...
E' UN SUO DIRITTO FREQUENTARE LA SCUOLA, SE LA SCUOLA POI NON HA I MEZZI (IN QUESTO CASO SEMBRA ANCHE LA VOGLIA) DI ACCOGLIERLO AL MEGLIO TI SEMBRA GIUSTO CHE DOVREBBE PAGARNE IL CONTO IL RAGAZZO STESSO?

Se il ragazzo dovesse reagire improvvisamente contro chicchessia in assenza dell'insegnante di sostegno chi ne risponde? Il DS? O il docente a cui il DS ha delegato l'incombenza, pur sapendo che il docente non ha l'abilitazione richiesta, per azione di padre-padrone e non per legislazione vigente in materia?
Mi spetta anche a me l'abilitazione al sostegno "honoris causa"?
E' IN CLASSE CON TE E LA RESPONSABILITA' E' TUA, FATTENE UNA RAGIONE
Vorrei chiedere quali prerogative vengono date al Dirigente Scolastico per legge su questo particolare caso. O se, in effetti, stiamo diventando "baby sitter"?
QUANDO MANCANO COMPETENZE E VOGLIA CI SI RIDUCE A FARE IL "BABY SITTER"....

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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 10:17 pm

Cinderella ha scritto:Ciao!

Sono sbalordita da quello che ti sta succedendo... Sono sbalordita soprattutto PERCHE' TU NON SAI che il ragazzo in situazione di handicap E' UN TUO ALUNNO!!! Lo è a tutti gli effetti (legge 104) e quindi TI DEVI occupare di lui, in presenza o in assenza dell'insegnante di sostegno...

Quindi, se non lo hai ancora fatto, condividi con la tua collega la programmazione di elettronica, cerca insieme di trovare qualcosa che sia adatta al ragazzino...

Lo devi fare perché è un TUO DOVERE!!!

Tieni inoltre presente che la firma che molti docenti curricolari (si chiamano così quelli che non sono di sostegno... e non si chiamano "normali"... perché tutti i docenti sono normali, sia quelli di sostegno che quelli curricolari...) mettono distrattamente sul PEI del ragazzino vuol dire "anch'io ho redatto questo documento"... Se tu ti sei limitata solo a mettere quella firma, delegando il resto all'insegnante di sostegno, allora sei tu la persona che è in difetto...
Devi quindi attivarti almeno per leggere il pei del ragazzino, per parlare con l'insegnante di sostegno sul modo migliore per interagire con questo ragazzino... Non puoi infatti dire "non mi riguarda"....

Scusa se sono stata un po' dura, ma purtroppo nella scuola italiana, nonostante innumerevoli leggi a riguardo, i ragazzi in situazione di handicpa sono ritenunti "qualcosa in più da affidare all'insegnante di sostegno"... mentre al contrario fanno e devono far parte della classe in cui sono inseriti...

Ciao, e se hai bisogno di aiuto e di delucidazioni, chiedimi!

Cindy
Ciao. Grazie per la misura delle parole.

Dunque, sono rattristato per il vespaio che ne è scaturito. Comunque traspare dal mio post che non sono affatto d'accordo che un ragazzo con bisogni specialissimi sia aiutato per sole 9 ore la settimana anziché a orario pieno; infatti io non capisco i tagli sul sostegno (mi dispiace che chi ha risposto non l'abbia capito).

Chiarisco il termine "normale". Acquisire informazioni e tramutarle in conoscenze è un processo standard di ogni essere umano; la fonte: dunque, se ho un contratto per docente di scuola secondaria di II grado in cui vi è espressamente scritto (lascio inalterate le maiuscole e le minuscole delle parole del contratto, non sono io che altero l'origonale che vi riporto qui di seguito)
SI CONVIENE E SI STIPULA
il presente contratto di lavoro a tempo determinato in qualità di docente supplente fino al termine delle attività didattiche per un posto NORMALE e per l'insegnamento ....
Quindi se ce la prendiamo per aver scritto docente normale al posto di docente su posto normale, bisogna prendersela anche per un SMS che arriva con ke anziché che, oppure con perché anziché perché. Datemi la buona fede per ciò che ho scritto.

Sul tipo di bisogni speciali. Ho scritto con cognizione di causa, perché ho appreso da molte trasmissioni televisive e non che agli individui con handicap non va nemmeno bene la dicitura, di grido, di persone con abilità diverse. La rifiutano. Ma non ho ancora capito come indicarli.
Io lo conosco solo da quest'anno. Premessa: se in generale agli studenti su posto normale o curriculare (e ringrazio per questo nuovo termine per evitare di ofefndere ma non era questa la mia intenzione) possiamo dare valutazioni negative nel caso di coloro che non studiano affatto, non recuperano nemmeno con i corsi di recupero o sportelli, penso -dimmi se sbaglio- che dovrei essere in grado di capire che cosa sia in grado questo ragazzo dai bisogni specialissimi di acquisire nella materia di studioche insegno. Su questa premessa (preciso ancora che è difficile trovare termini adatti) i bisogni specialissimi indicano che non vi è nessuna attinenza tra la materia che insegno e l'apprendimento del ragazzo; non so come spiegarmi, ma non si può fare nessun intervento per fargli acquisire il programma di studio: non può. Così l'anno scorso con un altro ragazzo: in seguito lo misero a gestire la bliblioteca della scuola durante le ore della mia materia; come si decide sulla valuatzione? E' questa la domanda che avevo fatto nel mio post, nient'altro.

Dimmi, che cosa dovrei fare quando durante gli scrutini elettronici chi ha l'incarico di gestire il tabellone dei voti mette 6 su tutte le materie della quinta classe a questo ragazzo? La mia firma conta? Buco legislativo!

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Messaggio Da Cinderella Gio Apr 07, 2011 10:23 pm

Grazie Eragon per il tuo intervento!

E' molto triste che in Italia, che dovrebbe essere all'avanguardia sull'integrazione delle persone in situazione di handicap, si leggano ancora cose di questo tipo....: la diffidenza verso gli alunni H che vengono considerati "potenzialmente pericolosi"... solo per il fatto di essere H... Il non volersi assumere responsabilità nei loro confronti... solo per il fatto che sono H... Il considerare "babysitteraggio" il fatto di occuparsi di loro... solo per il fatto che sono H...
Non sapere come rapportarsi a lui ma non essersi minimamente attivati per reperire notizie...

Ci sono purtroppo molte, troppe realtà in cui gli insegnanti stessi discriminano e pongono delle barriere... E dovrebbero essere gli insegnanti ad educare all'accoglienza, alla tolleranza....
E invece creano barriere.. barriere barriere... barriere che in molti casi non ci sarebbero: spesso gli studenti stessi sono i primi ad aiutare il loro compagno H... ad interagire con lui... a mostrargli amicizia... a farlo stare bene... anche se non hanno nessun tipo di specializzazione...

Quando parliamo di razzismo di solito pensiamo alla discriminazione verso le persone di colore o verso gli ebrei... E invece non c'è solo quel tipo di razzismo... C'è purtroppo il razzismo dei tanti, troppi prof che si definiscono "normali" e quindi si sentono autorizzati a "lavarsene le mani"... perché loro sono "normali" e non "baby sitter"...

Ciao da Cindy

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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 10:38 pm

eragon ha scritto:
allil80 ha scritto:Come ogni venerdì entro in una classe 5 e, controllati assenti e presenti, inizio a fare lezione di elettronica. Dopo una ventina di minuti bussa un collaboratore scolastico che mi chiede (con predisposizione verso l'obbligatorietà di ciò che mi stava chiedendo di fare) di andare a recuperare un ragazzo di questa classe e farlo rientrare in classe.
QUI HA TORTO IL PERSONALE ATA, DOVREBBERO ESSERE LORO AD ACCOMPAGNARE L'ALUNNO H IN CLASSE.
Effettivamente, come succede quasi sempre nelle ore di questa classe 5, il ragazzo con bisogni speciali non c'era; non avevo modo di sapere se l'insegnante di sostegno fosse presente poiché quesi sempre si porta il ragazzo in aula docenti per farlo lavorare con il computer o farlo scrivere (copia con una penna le pagine di un libro sul suo quaderno) e non rimane in classe (non ha le abilità per poter seguire nessuna delle materie previste per tale indirizzo di studi).
SUL PEI E' SCRITTO PER FILO E PER SEGNO L'ORARIO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO, SE NON LEGGI I DOCUMENTI CHE FIRMI LA COLPA E' SOLO TUA. SE NON AVETE TROVATO NIENTE DA POTER FARE NELLA TUA MATERIA LA COLPA E' ANCHE TUA.
Mentre mi appresto a uscire dall'auletta per andare a recuperare il ragazzo, con il sorrisino intavolo una conversazione con la bidella dicendo che non spetta a me comunicare con il ragazzo non avendo le competenza per poterlo fare; esempio, «Ci vado ma non so se il ragazzo deciderà di seguirmi in classe».
Non ho l'abilitazione al sostegno.
IL RAGAZZO E' UN TUO ALUNNO ED E' STRANO CHE QUASI A FINE ANNO LO CONOSCI COSI' POCO TANTO DA NON AVERE LA BENCHE' MINIMA IDEA DI COME RELAZIONARTI CON ESSO
Di tutto puinto la risposta, a mio dire minacciosa: «Se non lo fa vado dal Preside!». «A fare cosa? Lo sa che non ho le capacità certificate per gestire questo tipo di ragazzi?». «Guardi che ci vado lo stesso...», ma non recepiva più niente la bidella, una sequenza di frasi sulla stessa rima.
Una volta in classe, il ragazzo con bisogni speciali tenta di scagliarsi con un paio di studenti "a orario normale", contatto sventato per puro caso.
A questo punto voglio ricordare che nessuno, Preside in primis, mi ha messo al corrente della situazione all'inizio dell'anno scolastico, mentre credo che mi spetti conoscere la situazione dei ragazzi delle classi in cui vado a fare lezione e accedere ai documenti in questione che li riguardano.
SOTTOLINEI LA COSA A TUA DISCOLPA QUANDO INVECE E' VERO L'ESATTO CONTRARIO, OVVERO COME HAI CONTRIBUITO ALLA STESURA DEL PEI SE TU STESSO AFFERMI DI NON CONOSCERE MINIMAMENTE IL RAGAZZO? QUANDO AI CDC DI SETTEMBRE/OTTOBRE IL DOCENTE DI SOSTEGNO PRESENTAVA IL CASO GUARDAVI IL SOFFITTO? I DOCUMENTI DEL RAGAZZO SONO A DISPOSIZIONE DI TUTTI I DOCENTI DELLA CLASSE, CERTO SE FINO AD ADESSO TE NE E' STRAFREGATO E QUINDI NON HAI MAI CHIESTO DI PRENDERNE VISIONE (E RIBADISCO COME HAI POTUTO CONTRIBUIRE ALLA STESURA DEL PEI NON CONOSCENDO MINIMAMENTE IL RAGAZZO) POI RISCHI DI FARE SIMILI FIGURE BARBINE.
La situazione l'ho capita per esperienza, ma che credo tale esperienza non ha nulla a che fare con l'abilitazione al sostegno. La stessa situazione pari pari in un'altra scuola l'anno scorso ove il ragazzo era con abilità migliori di questo: nessuno me ne aveva parlato e quel ragazzo continuava a dare fastidio in classe, a uscire e rientrare, e via di questo passso.
VALE LO STESSO DISCORSO, DELLA SITUAZIONE DEGLI ALUNNI H SE NE PARLA AI CDC, CI SONO GLI INCONTRI CON L'ASL (CHE NATURALMENTE I DOCENTI "NORMALI" DISERTANO TRANQUILLAMENTE), CI SONO UNA MAREA DI RELAZIONI E VARI DOCUMENTI, MANCA SOLO LA VOGLIA DI LEGGERSELI...
Eppure il nome del ragazzo è sul mio giornale del professore. Ma non posso valutarlo: tutti i voti vengono portati, per default, a sei.
SE DIMOSTRI DI AVERE ATTUATO IN COLLABORAZIONE CON IL DOCENTE DI SOSTEGNO LE OPPORTUNE STRATEGIE DI COINVOLGIMENTO, DI SOSTEGNO ECC...ECC...E NON HAI OTTENUTO NESSUN RISULTATO PUOI ANCHE PROPORRE DI DARE UN VOTO NEGATIVO, CERTO SE NON FAI LA PRIMA PARTE (IMPEGNARTI CON LUI INSIEME AL DOCENTE DI SOS) NON PUOI PRETENDERE DI AVERE VOCE NELLA VOTAZIONE
Ma devo prendere l'assenza sul registro: ma se è assenza quando lo studente è fuori classe, se metto assenza quando questo ragazzo con bisogni speciali è con la sua insegnante di sostegno scrivo correttamente assente sul registro, visto che non ne rispondo io. Quale senso avere un nome nel giornale del professore se non spetta a me gestirlo?
QUELL'ALUNNO FA PARTE DELLA CLASSE, SOLO CHE SVOLGE DELLE ATTIVITA' FUORI DALL'AULA, TUTTO QUI, CMQ NE RISPONDI TU...ECCOME.

L'insegnante di sostegno ha solo 9 ore con questo ragazzo. Che cosa succede nelle rimanenti ore? Chi ne risponde? L'insegnante a orario normale senza le competenze richieste? E se sbaglia a interagire con il ragazzo con bisogni specialissimi? Perché è ammesso all'interno dell'sitituto se nessuno ha le competenze per interagire con questo ragazzo a bisgoni specialissimi? O questi ragazzi vengono seguiti per tutte le ore settimanali oppure lo si dica chiaramente...
E' UN SUO DIRITTO FREQUENTARE LA SCUOLA, SE LA SCUOLA POI NON HA I MEZZI (IN QUESTO CASO SEMBRA ANCHE LA VOGLIA) DI ACCOGLIERLO AL MEGLIO TI SEMBRA GIUSTO CHE DOVREBBE PAGARNE IL CONTO IL RAGAZZO STESSO?

Se il ragazzo dovesse reagire improvvisamente contro chicchessia in assenza dell'insegnante di sostegno chi ne risponde? Il DS? O il docente a cui il DS ha delegato l'incombenza, pur sapendo che il docente non ha l'abilitazione richiesta, per azione di padre-padrone e non per legislazione vigente in materia?
Mi spetta anche a me l'abilitazione al sostegno "honoris causa"?
E' IN CLASSE CON TE E LA RESPONSABILITA' E' TUA, FATTENE UNA RAGIONE
Vorrei chiedere quali prerogative vengono date al Dirigente Scolastico per legge su questo particolare caso. O se, in effetti, stiamo diventando "baby sitter"?
QUANDO MANCANO COMPETENZE E VOGLIA CI SI RIDUCE A FARE IL "BABY SITTER"....




QUANDO AI CDC DI SETTEMBRE/OTTOBRE IL DOCENTE DI SOSTEGNO PRESENTAVA IL CASO GUARDAVI IL SOFFITTO? I DOCUMENTI DEL RAGAZZO SONO A DISPOSIZIONE DI TUTTI I DOCENTI DELLA CLASSE, CERTO SE FINO AD ADESSO TE NE E' STRAFREGATO...nemmeno quando ho ragione comunico con questo tono.

E' UN SUO DIRITTO FREQUENTARE LA SCUOLA, SE LA SCUOLA POI NON HA I MEZZI (IN QUESTO CASO SEMBRA ANCHE LA VOGLIA) DI ACCOGLIERLO AL MEGLIO TI SEMBRA GIUSTO CHE DOVREBBE PAGARNE IL CONTO IL RAGAZZO STESSO? Scuola come istituto o come istituzione? La prima avrebbe l'incarico di provvedere per trovare un altro insegnate di sostegno per le altre 23? La seconda ha deciso per 9 ore di sostegno e fatto le convocazioni per le 9 ore.

SE DIMOSTRI DI AVERE ATTUATO IN COLLABORAZIONE CON IL DOCENTE DI SOSTEGNO LE OPPORTUNE STRATEGIE DI COINVOLGIMENTO, forse non si è capito bene che cosa significa il termine "con bisgoni specialissimi" ...ECC...ECC...E NON HAI OTTENUTO NESSUN RISULTATO PUOI ANCHE PROPORRE DI DARE UN VOTO NEGATIVO...se chi fa il tabellone cambia i voti in 6, che cosa dovrei fare? Denunciare? Attaccarmi e urlare con il DS? Farmi fare una lettera di richiamo?

QUANDO MANCANO COMPETENZE E VOGLIA CI SI RIDUCE A FARE IL "BABY SITTER"....wow, da quattro righe un processo sommario. Potrà essere anche vero. Se questo è anche il metodo con cui con quattro settimane si riesce a capire il grado di apprendimento di uno studente, tanto di cappello: è vero, mi mancano le competenze per capirlo dopo quattro giorni.

Quando si scrive sul web occorre conoscere e applicare la Netiquette.

Ho semplicemente fatto delle domande, ho ricevuto fango e disprezzo.

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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 10:44 pm

cristopher ha scritto:annuncio
visto che ci sono insegnanti normali.. quelli di sostegno si daranno a fare attività in cui i docenti curricolari avranno mansioni piu utili visto ke noi di sos siamo solo dei badanti

Nella risposta a Cinderella ho riportato quanto è scritto nel mio contratto di lavoro. Devo chiedere scusa se ho detto docenti normali anziché docenti su posto normale; di contro devo accettare ke al posto di che, e qui tutto va bene.

visto ke noi di sos siamo solo dei badanti..non l'ho detto e non l'ho pensato!

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Messaggio Da mystika Gio Apr 07, 2011 10:47 pm

Caro Alli80,
non conosco per ovvi motivi la situazione del tuo alunno, ma, da quanto dici, deduco che lui abbia un PEI con programmazione differenziata.
Questo vuol dire che lui segue un programma diverso per la tua materia e/o per altre e/o in tutte.
Nel PEI, che ufficialmente è un documento del consiglio di classe, ma che poi, in concreto -ahimè- scrive in solitudine il docente di sostegno, c'è scritto cosa lui debba fare per ogni determinata materia. E' possibile anche che lui ne sia esoneratoe che in quell'ora faccia qualcos'altro.
In ogni caso, visto che le ore di sos sono poche e questo sicuramente non è colpa nostra, i ragazzi di questo tipo si ritrovano per molte ore in classe a non fare nulla e/o a non saper che fare.
So che è una cosa orribile, ma nella realtà è così che va.
L'anno scorso ero sul sostegno su un alunna con grave handicap. Quando c'ero io, lei svolgeva il programma differenziato, quando io non c'ero, lei era lì a far nulla e a "dar fastidio".
Sulla carta il docente curricolare dovrebbe, nelle ore in cui è senza sos, predisporre per quell'alunno compiti in linea col suo piano differenziato, ma nella realtà questo non viene fatto (quasi) mai.
Sia perchè immagino sia difficile per il docente curriculare gestire due programmazioni nella stessa ora, nonchè la gestione delicata del comportamento di questi ragazzi. Sia perchè, molto spesso, dilaga la più totale ignoranza in merito.

Dunque la cosa che dovresti fare è leggere il PEI, che in teoria avreste dovuto redigere tutti insieme, e chiedere magari al docente di sostegno di suggerirti cosa far fare al ragazzo nelle tue ore.

La soluzione dovrebbe essere un numero maggiore di ore di sostegno e, nei casi difficilmente gestibili, la presenza di un educatore/assistente.
Ma i soldi per queste cose non ci sono mai.
E tutto e rigettato nelle nostre mani.
Insomma la solita storia.

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Messaggio Da Cinderella Gio Apr 07, 2011 11:08 pm

Ciao!

Scusami (vedi sopra) ti ho risposto anch'io in un modo un po' duro e i nostri post sono arrivati contemporaneamente.... Putroppo ho spesso a che fare con colleghi che "se ne lavano le mani"... e che vogliono mandare a casa il ragazzino quando mi capita di ammalarmi...
Anche Eragon, come molti di noi si è risentito per il tuo intervento...

allil80 ha scritto:Ciao. Grazie per la misura delle parole.

Dunque, sono rattristato per il vespaio che ne è scaturito. Comunque traspare dal mio post che non sono affatto d'accordo che un ragazzo con bisogni specialissimi sia aiutato per sole 9 ore la settimana anziché a orario pieno; infatti io non capisco i tagli sul sostegno (mi dispiace che chi ha risposto non l'abbia capito).


Dipende dal tipo di handicap... Probabilmente il ragazzo ha un cosiddetto "rapporto 1 a 2" oppure semplicemente alla scuola non hanno assegnato le ore di sos che erano state richieste... oppure le hanno assegnate ma il preside ha dovuto dare più ore ad altri alunni... Oppure altre questioni: ad esempio... Molti ragazzi in situazione di handicap necessitano di stare in classe senza sos... "Perché?" dirà qualcuno... Perché nei momenti in cui il ragazzo è senza sos deve imparare a rapportarsi con l'ambiente che lo circonda senza la mediazione dell'insegnante di sostegno...
Spesso in questi casi si incrementa l'autonomia personale, sociale etc etc... Insomma: se tu dai sempre la mano ad un bambino che sta imparando a camminare, quello non riuscirà mai a camminare senza il tuo aiuto... Invece l'obiettivo dovrebbe essere quello di imparare a camminare (quasi) da solo...

allil80 ha scritto:
Chiarisco il termine "normale" [...] .il presente contratto di lavoro a tempo determinato in qualità di docente supplente fino al termine delle attività didattiche per un posto NORMALE e per l'insegnamento ....

Ok! Ho capito il significato delle tue parole... Il fatto è che tra i compiti di ogni docente "normale" c'è quello di occuparsi di TUTTI i suoi alunni... bianchi neri rossi verdi a pallini a strisce... e anche di quelli cosiddetti "handicappati"... ;-)

allil80 ha scritto:
Sul tipo di bisogni speciali. Ho scritto con cognizione di causa, perché ho appreso da molte trasmissioni televisive e non che agli individui con handicap non va nemmeno bene la dicitura, di grido, di persone con abilità diverse. La rifiutano. Ma non ho ancora capito come indicarli.

Di solito si preferisce dire in "situazione di handicap"... In altre parole: il ragazzo ha uno "svantaggio" che ha varie ripercussioni: l'handicap è infatti un fatto sociale e il compito degli insegnanti è anche quello di cercare il più possibile di ridurlo!
Esempio: ragazzo down inserito in un contesto accogliente può essere meno "handicappato" di un ragazzo straniero con QI superiore a 120 ma che non sa una parola di italiano e che non ha amici che lo aiutano... Se però i prof cercano di creare intorno al ragazzo straniero una rete di accoglienza, il suo handicap si può ridurre...

allil80 ha scritto:
[...]
possiamo dare valutazioni negative nel caso di coloro che non studiano affatto, non recuperano nemmeno con i corsi di recupero o sportelli, penso -dimmi se sbaglio- che dovrei essere in grado di capire che cosa sia in grado questo ragazzo dai bisogni specialissimi di acquisire nella materia di studioche insegno. Su questa premessa (preciso ancora che è difficile trovare termini adatti) i bisogni specialissimi indicano che non vi è nessuna attinenza tra la materia che insegno e l'apprendimento del ragazzo; non so come spiegarmi, ma non si può fare nessun intervento per fargli acquisire il programma di studio: non può.

E' questo il punto di vista (a mio giudizio errato) di molti docenti: si pensa solo ed esclusivamente alla DIDATTICA ma nell'insegnamento non c'è solo la didattica nel senso di trasmissione dei contenuti... C'è anche e soprattutto il fattore educativo: dobbiamo educare i ragazzi al rispetto delle diversità e, prima di tutto, dobbiamo imparare noi a rispettarle... facendo il possibile...
Per quanto riguarda la didattica: probabilmente quel ragazzo segue un percorso di studi differenziato e quindi la sua frequenza non è finalizzata al conseguimento del diploma...
In questo caso dovrebbe fare delle cose attinenti con quelle che stai facendo tu... E qui lo sforzo di programmare lo devi fare tu, con la collaborazione del docente sos che ti darà informazioni sulle potenzialità del ragazzo e su quello che invece non può fare... Dovete consultarvi... Devi cercare di individuare delle attività semplici che potrebbe fare il ragazzo... E' uno sforzo, è un mettersi in gioco..... ma è uno sforzo molto ma molto produttivo (non solo per il ragazzo... ma anche per te che potrai scoprire degli aspetti molto interessanti della tua materia)... Non so che cosa si faccia in quinta di elettronica... ma ad esempio perché non fargli fare qualcosa di pratico... magari qualcosa di piacevole da vedere e da descrivere? e che tale esperienza possa essere utile anche agli altri?
Io in fisica ad alcuni ragazzi H ho fatto misurare il volume di alcuni oggetti mediante l'immersione in acqua... L'acqua era in un cilindro graduato... Sembra una cosa banale, ma ne sono venute fuori considerazioni interessanti: il concetto di errore di misura e la sensibilità dello strumento (se prelevo una piccolissima quantità di liquido, il cilindro "non se ne accorge") e poi il fatto che si faceva parecchia fatica a misurare il volume degli oggetti che galleggiano...
Questo mentre i loro compagni invece studiavano fisica solo imparando la teoria...

allil80 ha scritto:
Così l'anno scorso con un altro ragazzo: in seguito lo misero a gestire la bliblioteca della scuola durante le ore della mia materia; come si decide sulla valuatzione? E' questa la domanda che avevo fatto nel mio post, nient'altro.

E' possibile che tu non ti sia proposto per condividere assieme una programmazione con il docente di sos... e se non condividi quello che sai, difficilmente si riesce a trovare un argomento di elettronica che possa essere fruibile da Pierino... Quindi rimboccati le maniche ;-)

allil80 ha scritto:

Dimmi, che cosa dovrei fare quando durante gli scrutini elettronici chi ha l'incarico di gestire il tabellone dei voti mette 6 su tutte le materie della quinta classe a questo ragazzo? La mia firma conta? Buco legislativo!

Nessun buco legislativo, perché il docente di sostegno ha diritto di voto... anche sulla tua materia... e quindi se tu non hai elementi (perché purtroppo non sapevi che te ne dovevi interessare...) il tuo collega invece aveva degli elementi... e quindi lo ha valutato in base ai parametri che ha dovuto fissare da solo (perché tu non ti sei attivato per proporre qualcosa...)

Spero di esserti stata d'aiuto...
Ora siamo quasi alla fine dell'anno ma domani cerca di entrare a scuola in modo un po' più propositivo... cerca di parlare con il tuo collega sos per condividere insieme un qualche lavoretto... ;-)
E poi il prossimo anno devi cambiare assolutamente registro: il tuo Pierino è sul tuo registro, concordate la sua programmazione, e i voti glieli mettete assieme!

Ciao!

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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 11:13 pm

mystika ha scritto:Caro Alli80,
non conosco per ovvi motivi la situazione del tuo alunno, ma, da quanto dici, deduco che lui abbia un PEI con programmazione differenziata.
Questo vuol dire che lui segue un programma diverso per la tua materia e/o per altre e/o in tutte.
Nel PEI, che ufficialmente è un documento del consiglio di classe, ma che poi, in concreto -ahimè- scrive in solitudine il docente di sostegno, c'è scritto cosa lui debba fare per ogni determinata materia. E' possibile anche che lui ne sia esoneratoe che in quell'ora faccia qualcos'altro.
In ogni caso, visto che le ore di sos sono poche e questo sicuramente non è colpa nostra, i ragazzi di questo tipo si ritrovano per molte ore in classe a non fare nulla e/o a non saper che fare.
So che è una cosa orribile, ma nella realtà è così che va.
L'anno scorso ero sul sostegno su un alunna con grave handicap. Quando c'ero io, lei svolgeva il programma differenziato, quando io non c'ero, lei era lì a far nulla e a "dar fastidio".
Sulla carta il docente curricolare dovrebbe, nelle ore in cui è senza sos, predisporre per quell'alunno compiti in linea col suo piano differenziato, ma nella realtà questo non viene fatto (quasi) mai.
Sia perchè immagino sia difficile per il docente curriculare gestire due programmazioni nella stessa ora, nonchè la gestione delicata del comportamento di questi ragazzi. Sia perchè, molto spesso, dilaga la più totale ignoranza in merito.

Dunque la cosa che dovresti fare è leggere il PEI, che in teoria avreste dovuto redigere tutti insieme, e chiedere magari al docente di sostegno di suggerirti cosa far fare al ragazzo nelle tue ore.

La soluzione dovrebbe essere un numero maggiore di ore di sostegno e, nei casi difficilmente gestibili, la presenza di un educatore/assistente.
Ma i soldi per queste cose non ci sono mai.
E tutto e rigettato nelle nostre mani.
Insomma la solita storia.



Grazie per la comprensione. Ne farò tesoro.

Programmazione differenziata, già; molto differenziata, molto ma molto molto differenziata. Occorre avere tanto riguardo per queste persone, tanto che non riesco mai a trovare termini adatti per descrivere queste situazioni e non cadere in offese, denigrazioni, discriminazioni, fraintendimenti nei confronti di costoro.

Sia perchè immagino sia difficile per il docente curriculare gestire due programmazioni nella stessa ora,... dici bene, esiste un'abilitazione a parte, di tutto rispetto. Io non ho queste conoscenze, non ho l'abilitazione; quindi non ho le basi nemmeno per farmene competenza ( a meno che le conoscenze non sia informali, ma per questo tipo di conoscenze ancora non vi è nessuna certificazione possibile riconosciuta legalmente).

Quando sono entrato in classe, il ragazzo non c'era; come sempre da quando sono in questa classe perché se ne va con l'insegnante di sostegno a fare altro (copia alcune pagine da un libro sul suo quaderno, ho visto qualche volta). Come posso sapere che l'insegnante di sostegno era assente? Nessuno l'ha detto....ah, già, come mi hanno scritto sopra, sono io che non ho voglia di fare l'appello dei docenti presenti e assenti. E scaldo la cattedra.

Sia perchè, molto spesso, dilaga la più totale ignoranza in merito
. Sono d'accordo; è per questo che si tengono corsi per l'abilitazioen di sostegno. In totale ignoranza (e non significa non sapersi relazionare) c'è pure il pericolo di sbagliare l'approccio, se è vero che i corsi per l'abilitazione al sostegno sono focalizzati a questo scopo! O no?

Dunque la cosa che dovresti fare è leggere il PEI, che in teoria avreste dovuto redigere tutti insieme, e chiedere magari al docente di sostegno di suggerirti cosa far fare al ragazzo nelle tue ore
. E' vero, l'ho fatto altre volte, ma, mi ripeto, nel 99% dei casi il ragazzo è altrove con l'insegnante di sostegno.

Come ho scritto, ho scongiurato per poco che quel ragazzo si buttasse per ben due volte contro un paio di compagni di classe solo perché si sono incrociati gli sguardi. Come mi hanno scritto sopra avrei dovuto mettergli la nota e proporre la sospensione...mah.

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Messaggio Da Cinderella Gio Apr 07, 2011 11:22 pm

Cinderella ha scritto:
[...]
Quando parliamo di razzismo di solito pensiamo alla discriminazione verso le persone di colore o verso gli ebrei... E invece non c'è solo quel tipo di razzismo... C'è purtroppo il razzismo dei tanti, troppi prof che si definiscono "normali" e quindi si sentono autorizzati a "lavarsene le mani"... perché loro sono "normali" e non "baby sitter"...

Ciao da Cindy

Ciao Alli80... scusa se ti ho messo per sbaglio nella categoria di quelli che "se ne lavano le mani"... in realtà dai post successivi ho scoperto che per fortuna non è così... ;-)

Il fatto è che, come ho detto prima... noi di sos siamo sempre alle prese con colleghi che "se ne lavano le mani" sapendo che "non devono farlo"... e quindi quando sentiamo interventi come il tuo sobbalziamo e passiamo subito all'offensiva... anche se invece bisognerebbe avere un dialogo per sentire le ragioni dell'altra persona...

Stanotte, prima di addormentarti, se ce la fai rimugina un po' sulle cose che ti ho detto... cerca di pensare a qualche attività che potrebbe essere utile istruttiva etc etc etc per Pierino... Pensa soprattutto a qualcosa di pratico (se il ragazzo è molto differenziato le formule non sono adatte)...
Tu, in quanto insegnante di elettronica, sei competente nella tua disciplina... e sei l'unico che possa dare suggerimenti all'insegnante di sostegno per quanto concerne la tua disciplina... Devi fare uno sforzo, perché per tutti i docenti curricolari è difficile riuscire a semplificare la propria disciplina... E' un "mettersi in gioco"! Ma è uno sforzo necessario e ti sarà utile anche in seguito, non solo per gli h ma anche per i "non H"... Pensa ad esempio a quegli alunni poco motivati..

Domani o dopodomani vai a cercare il tuo collega ed esponigli la tua idea... discutetene assieme... Fai vedere che ce la metti tutta per coinvolgere Pierino...
E poi attendo notizie!

IN BOCCA AL LUPO!!!! ;-)

Cindy

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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 11:36 pm

Cinderella ha scritto:Ciao!

Scusami (vedi sopra) ti ho risposto anch'io in un modo un po' duro e i nostri post sono arrivati contemporaneamente.... Putroppo ho spesso a che fare con colleghi che "se ne lavano le mani"... e che vogliono mandare a casa il ragazzino quando mi capita di ammalarmi...
Anche Eragon, come molti di noi si è risentito per il tuo intervento...

allil80 ha scritto:Ciao. Grazie per la misura delle parole.

Dunque, sono rattristato per il vespaio che ne è scaturito. Comunque traspare dal mio post che non sono affatto d'accordo che un ragazzo con bisogni specialissimi sia aiutato per sole 9 ore la settimana anziché a orario pieno; infatti io non capisco i tagli sul sostegno (mi dispiace che chi ha risposto non l'abbia capito).


Dipende dal tipo di handicap... Probabilmente il ragazzo ha un cosiddetto "rapporto 1 a 2" oppure semplicemente alla scuola non hanno assegnato le ore di sos che erano state richieste... oppure le hanno assegnate ma il preside ha dovuto dare più ore ad altri alunni... Oppure altre questioni: ad esempio... Molti ragazzi in situazione di handicap necessitano di stare in classe senza sos... "Perché?" dirà qualcuno... Perché nei momenti in cui il ragazzo è senza sos deve imparare a rapportarsi con l'ambiente che lo circonda senza la mediazione dell'insegnante di sostegno...
Spesso in questi casi si incrementa l'autonomia personale, sociale etc etc... Insomma: se tu dai sempre la mano ad un bambino che sta imparando a camminare, quello non riuscirà mai a camminare senza il tuo aiuto... Invece l'obiettivo dovrebbe essere quello di imparare a camminare (quasi) da solo...

allil80 ha scritto:
Chiarisco il termine "normale" [...] .il presente contratto di lavoro a tempo determinato in qualità di docente supplente fino al termine delle attività didattiche per un posto NORMALE e per l'insegnamento ....

Ok! Ho capito il significato delle tue parole... Il fatto è che tra i compiti di ogni docente "normale" c'è quello di occuparsi di TUTTI i suoi alunni... bianchi neri rossi verdi a pallini a strisce... e anche di quelli cosiddetti "handicappati"... ;-)

allil80 ha scritto:
Sul tipo di bisogni speciali. Ho scritto con cognizione di causa, perché ho appreso da molte trasmissioni televisive e non che agli individui con handicap non va nemmeno bene la dicitura, di grido, di persone con abilità diverse. La rifiutano. Ma non ho ancora capito come indicarli.

Di solito si preferisce dire in "situazione di handicap"... In altre parole: il ragazzo ha uno "svantaggio" che ha varie ripercussioni: l'handicap è infatti un fatto sociale e il compito degli insegnanti è anche quello di cercare il più possibile di ridurlo!
Esempio: ragazzo down inserito in un contesto accogliente può essere meno "handicappato" di un ragazzo straniero con QI superiore a 120 ma che non sa una parola di italiano e che non ha amici che lo aiutano... Se però i prof cercano di creare intorno al ragazzo straniero una rete di accoglienza, il suo handicap si può ridurre...

allil80 ha scritto:
[...]
possiamo dare valutazioni negative nel caso di coloro che non studiano affatto, non recuperano nemmeno con i corsi di recupero o sportelli, penso -dimmi se sbaglio- che dovrei essere in grado di capire che cosa sia in grado questo ragazzo dai bisogni specialissimi di acquisire nella materia di studioche insegno. Su questa premessa (preciso ancora che è difficile trovare termini adatti) i bisogni specialissimi indicano che non vi è nessuna attinenza tra la materia che insegno e l'apprendimento del ragazzo; non so come spiegarmi, ma non si può fare nessun intervento per fargli acquisire il programma di studio: non può.

E' questo il punto di vista (a mio giudizio errato) di molti docenti: si pensa solo ed esclusivamente alla DIDATTICA ma nell'insegnamento non c'è solo la didattica nel senso di trasmissione dei contenuti... C'è anche e soprattutto il fattore educativo: dobbiamo educare i ragazzi al rispetto delle diversità e, prima di tutto, dobbiamo imparare noi a rispettarle... facendo il possibile...
Per quanto riguarda la didattica: probabilmente quel ragazzo segue un percorso di studi differenziato e quindi la sua frequenza non è finalizzata al conseguimento del diploma...
In questo caso dovrebbe fare delle cose attinenti con quelle che stai facendo tu... E qui lo sforzo di programmare lo devi fare tu, con la collaborazione del docente sos che ti darà informazioni sulle potenzialità del ragazzo e su quello che invece non può fare... Dovete consultarvi... Devi cercare di individuare delle attività semplici che potrebbe fare il ragazzo... E' uno sforzo, è un mettersi in gioco..... ma è uno sforzo molto ma molto produttivo (non solo per il ragazzo... ma anche per te che potrai scoprire degli aspetti molto interessanti della tua materia)... Non so che cosa si faccia in quinta di elettronica... ma ad esempio perché non fargli fare qualcosa di pratico... magari qualcosa di piacevole da vedere e da descrivere? e che tale esperienza possa essere utile anche agli altri?
Io in fisica ad alcuni ragazzi H ho fatto misurare il volume di alcuni oggetti mediante l'immersione in acqua... L'acqua era in un cilindro graduato... Sembra una cosa banale, ma ne sono venute fuori considerazioni interessanti: il concetto di errore di misura e la sensibilità dello strumento (se prelevo una piccolissima quantità di liquido, il cilindro "non se ne accorge") e poi il fatto che si faceva parecchia fatica a misurare il volume degli oggetti che galleggiano...
Questo mentre i loro compagni invece studiavano fisica solo imparando la teoria...

allil80 ha scritto:
Così l'anno scorso con un altro ragazzo: in seguito lo misero a gestire la bliblioteca della scuola durante le ore della mia materia; come si decide sulla valuatzione? E' questa la domanda che avevo fatto nel mio post, nient'altro.

E' possibile che tu non ti sia proposto per condividere assieme una programmazione con il docente di sos... e se non condividi quello che sai, difficilmente si riesce a trovare un argomento di elettronica che possa essere fruibile da Pierino... Quindi rimboccati le maniche ;-)

allil80 ha scritto:

Dimmi, che cosa dovrei fare quando durante gli scrutini elettronici chi ha l'incarico di gestire il tabellone dei voti mette 6 su tutte le materie della quinta classe a questo ragazzo? La mia firma conta? Buco legislativo!

Nessun buco legislativo, perché il docente di sostegno ha diritto di voto... anche sulla tua materia... e quindi se tu non hai elementi (perché purtroppo non sapevi che te ne dovevi interessare...) il tuo collega invece aveva degli elementi... e quindi lo ha valutato in base ai parametri che ha dovuto fissare da solo (perché tu non ti sei attivato per proporre qualcosa...)

Spero di esserti stata d'aiuto...
Ora siamo quasi alla fine dell'anno ma domani cerca di entrare a scuola in modo un po' più propositivo... cerca di parlare con il tuo collega sos per condividere insieme un qualche lavoretto... ;-)
E poi il prossimo anno devi cambiare assolutamente registro: il tuo Pierino è sul tuo registro, concordate la sua programmazione, e i voti glieli mettete assieme!

Ciao!

Cindy

Dipende dal tipo di handicap...Non posso essere più esplicito, ma credo che non abbiate capito appieno. Su posto normale gli studenti da me hanno una programmazione diversificata a seconda dei loro bisogni, come fast learner, slow learner, più laboratorio, più ICT di supporto, più esercizi e tutorial, compiti a casa, ... per fargli entrare e cercare di fargli ricordare la materia di studio. Qui siamo su un altro pianeta! Non so che cosa si faccia in quinta di elettronica... ma ad esempio perché non fargli fare qualcosa di pratico. Non è di indirizzo primario, diventeranno operatori meccanici e il MIUR ha deciso di fare solo ore teoriche; niente lab, anche se lab potrebbe significare una metodologia didattica quindi non attinente necessariamente con la valutazione "pratico" perché previsto a programmazione dal MIUR. Spero di essere stato chiaro che non si possa fare granché; oltre sarebbe parlare in pubblico di dati sensibili.

Altra cosa ben chiara. Se il DS ha le sue idee in merito, non ho la minima idea di farmi fare la lettera di richiamo! Così conoscete anche questa situazione.

perché il docente di sostegno ha diritto di voto... anche sulla tua materia... e quindi se tu non hai elementi (perché purtroppo non sapevi che te ne dovevi interessare...) il tuo collega invece aveva degli elementi... e quindi lo ha valutato in base ai parametri che ha dovuto fissare da solo (perché tu non ti sei attivato per proporre qualcosa...) Se il voto più basso di uno studente a posto normale è 3, qui che cosa proporre? -15? Oppure fare un'interrogazione parlamentare per capire come mai è stato accolto senza un valido supporto? Qui ho fatto solo domande per come comportarmi con cognizione di causa e guarda che cosa è successo. Se non ci si aiuta tra di noi, per migliorare l'ambiente, vuol dire che fanno bene quelli che per evitare fastidi grossi si abbassano a fare i baby-sitter perché la situazione contingente problematica passi alla svelta....

Non farà un esame di Stato! Riceverà solo un attestato di presenza!


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Messaggio Da allil80 Gio Apr 07, 2011 11:49 pm

Cinderella ha scritto:
Cinderella ha scritto:
[...]
E' questo il punto di vista (a mio giudizio errato) di molti docenti: si pensa solo ed esclusivamente alla DIDATTICA ma nell'insegnamento non c'è solo la didattica nel senso di trasmissione dei contenuti...



Cindy

Non ci conosciamo, in effetti. Te la prendi se dico che il Vs. sobbalzamento è stato molto affrettato?

Lo sapete come va a finire sul web quando non si rispetta la Netiquette? Che ti emarginano o se ne vanno e si rimane da soli, pregiudicando nettamente la possibilità di crescita nel gruppo di appartenenza (costruzione sociale della conoscenza, Stahl-2002, applicabile anche nella didattica tra quattro mura). E dopo averlo imparato molti cambiano nickname per ricominciare con più esperienza sulle spalle e meno focosità.
I social network sono così, proprio come nella realtà; i social network hanno poco di virtualità.

Sarà pur vero che la trasmissione dei contenuti non è didattica, ma ne rappresenta un parte, necessaria almeno nella parte di acquisizione dei fondamenti, almeno secondo i dati oggettivi raccolti da Karspicke e Blunt.

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Messaggio Da eragon Ven Apr 08, 2011 4:48 pm

allil80 ha scritto:
eragon ha scritto:
allil80 ha scritto:Come ogni venerdì entro in una classe 5 e, controllati assenti e presenti, inizio a fare lezione di elettronica. Dopo una ventina di minuti bussa un collaboratore scolastico che mi chiede (con predisposizione verso l'obbligatorietà di ciò che mi stava chiedendo di fare) di andare a recuperare un ragazzo di questa classe e farlo rientrare in classe.
QUI HA TORTO IL PERSONALE ATA, DOVREBBERO ESSERE LORO AD ACCOMPAGNARE L'ALUNNO H IN CLASSE.
Effettivamente, come succede quasi sempre nelle ore di questa classe 5, il ragazzo con bisogni speciali non c'era; non avevo modo di sapere se l'insegnante di sostegno fosse presente poiché quesi sempre si porta il ragazzo in aula docenti per farlo lavorare con il computer o farlo scrivere (copia con una penna le pagine di un libro sul suo quaderno) e non rimane in classe (non ha le abilità per poter seguire nessuna delle materie previste per tale indirizzo di studi).
SUL PEI E' SCRITTO PER FILO E PER SEGNO L'ORARIO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO, SE NON LEGGI I DOCUMENTI CHE FIRMI LA COLPA E' SOLO TUA. SE NON AVETE TROVATO NIENTE DA POTER FARE NELLA TUA MATERIA LA COLPA E' ANCHE TUA.
Mentre mi appresto a uscire dall'auletta per andare a recuperare il ragazzo, con il sorrisino intavolo una conversazione con la bidella dicendo che non spetta a me comunicare con il ragazzo non avendo le competenza per poterlo fare; esempio, «Ci vado ma non so se il ragazzo deciderà di seguirmi in classe».
Non ho l'abilitazione al sostegno.
IL RAGAZZO E' UN TUO ALUNNO ED E' STRANO CHE QUASI A FINE ANNO LO CONOSCI COSI' POCO TANTO DA NON AVERE LA BENCHE' MINIMA IDEA DI COME RELAZIONARTI CON ESSO
Di tutto puinto la risposta, a mio dire minacciosa: «Se non lo fa vado dal Preside!». «A fare cosa? Lo sa che non ho le capacità certificate per gestire questo tipo di ragazzi?». «Guardi che ci vado lo stesso...», ma non recepiva più niente la bidella, una sequenza di frasi sulla stessa rima.
Una volta in classe, il ragazzo con bisogni speciali tenta di scagliarsi con un paio di studenti "a orario normale", contatto sventato per puro caso.
A questo punto voglio ricordare che nessuno, Preside in primis, mi ha messo al corrente della situazione all'inizio dell'anno scolastico, mentre credo che mi spetti conoscere la situazione dei ragazzi delle classi in cui vado a fare lezione e accedere ai documenti in questione che li riguardano.
SOTTOLINEI LA COSA A TUA DISCOLPA QUANDO INVECE E' VERO L'ESATTO CONTRARIO, OVVERO COME HAI CONTRIBUITO ALLA STESURA DEL PEI SE TU STESSO AFFERMI DI NON CONOSCERE MINIMAMENTE IL RAGAZZO? QUANDO AI CDC DI SETTEMBRE/OTTOBRE IL DOCENTE DI SOSTEGNO PRESENTAVA IL CASO GUARDAVI IL SOFFITTO? I DOCUMENTI DEL RAGAZZO SONO A DISPOSIZIONE DI TUTTI I DOCENTI DELLA CLASSE, CERTO SE FINO AD ADESSO TE NE E' STRAFREGATO E QUINDI NON HAI MAI CHIESTO DI PRENDERNE VISIONE (E RIBADISCO COME HAI POTUTO CONTRIBUIRE ALLA STESURA DEL PEI NON CONOSCENDO MINIMAMENTE IL RAGAZZO) POI RISCHI DI FARE SIMILI FIGURE BARBINE.
La situazione l'ho capita per esperienza, ma che credo tale esperienza non ha nulla a che fare con l'abilitazione al sostegno. La stessa situazione pari pari in un'altra scuola l'anno scorso ove il ragazzo era con abilità migliori di questo: nessuno me ne aveva parlato e quel ragazzo continuava a dare fastidio in classe, a uscire e rientrare, e via di questo passso.
VALE LO STESSO DISCORSO, DELLA SITUAZIONE DEGLI ALUNNI H SE NE PARLA AI CDC, CI SONO GLI INCONTRI CON L'ASL (CHE NATURALMENTE I DOCENTI "NORMALI" DISERTANO TRANQUILLAMENTE), CI SONO UNA MAREA DI RELAZIONI E VARI DOCUMENTI, MANCA SOLO LA VOGLIA DI LEGGERSELI...
Eppure il nome del ragazzo è sul mio giornale del professore. Ma non posso valutarlo: tutti i voti vengono portati, per default, a sei.
SE DIMOSTRI DI AVERE ATTUATO IN COLLABORAZIONE CON IL DOCENTE DI SOSTEGNO LE OPPORTUNE STRATEGIE DI COINVOLGIMENTO, DI SOSTEGNO ECC...ECC...E NON HAI OTTENUTO NESSUN RISULTATO PUOI ANCHE PROPORRE DI DARE UN VOTO NEGATIVO, CERTO SE NON FAI LA PRIMA PARTE (IMPEGNARTI CON LUI INSIEME AL DOCENTE DI SOS) NON PUOI PRETENDERE DI AVERE VOCE NELLA VOTAZIONE
Ma devo prendere l'assenza sul registro: ma se è assenza quando lo studente è fuori classe, se metto assenza quando questo ragazzo con bisogni speciali è con la sua insegnante di sostegno scrivo correttamente assente sul registro, visto che non ne rispondo io. Quale senso avere un nome nel giornale del professore se non spetta a me gestirlo?
QUELL'ALUNNO FA PARTE DELLA CLASSE, SOLO CHE SVOLGE DELLE ATTIVITA' FUORI DALL'AULA, TUTTO QUI, CMQ NE RISPONDI TU...ECCOME.

L'insegnante di sostegno ha solo 9 ore con questo ragazzo. Che cosa succede nelle rimanenti ore? Chi ne risponde? L'insegnante a orario normale senza le competenze richieste? E se sbaglia a interagire con il ragazzo con bisogni specialissimi? Perché è ammesso all'interno dell'sitituto se nessuno ha le competenze per interagire con questo ragazzo a bisgoni specialissimi? O questi ragazzi vengono seguiti per tutte le ore settimanali oppure lo si dica chiaramente...
E' UN SUO DIRITTO FREQUENTARE LA SCUOLA, SE LA SCUOLA POI NON HA I MEZZI (IN QUESTO CASO SEMBRA ANCHE LA VOGLIA) DI ACCOGLIERLO AL MEGLIO TI SEMBRA GIUSTO CHE DOVREBBE PAGARNE IL CONTO IL RAGAZZO STESSO?

Se il ragazzo dovesse reagire improvvisamente contro chicchessia in assenza dell'insegnante di sostegno chi ne risponde? Il DS? O il docente a cui il DS ha delegato l'incombenza, pur sapendo che il docente non ha l'abilitazione richiesta, per azione di padre-padrone e non per legislazione vigente in materia?
Mi spetta anche a me l'abilitazione al sostegno "honoris causa"?
E' IN CLASSE CON TE E LA RESPONSABILITA' E' TUA, FATTENE UNA RAGIONE
Vorrei chiedere quali prerogative vengono date al Dirigente Scolastico per legge su questo particolare caso. O se, in effetti, stiamo diventando "baby sitter"?
QUANDO MANCANO COMPETENZE E VOGLIA CI SI RIDUCE A FARE IL "BABY SITTER"....




QUANDO AI CDC DI SETTEMBRE/OTTOBRE IL DOCENTE DI SOSTEGNO PRESENTAVA IL CASO GUARDAVI IL SOFFITTO? I DOCUMENTI DEL RAGAZZO SONO A DISPOSIZIONE DI TUTTI I DOCENTI DELLA CLASSE, CERTO SE FINO AD ADESSO TE NE E' STRAFREGATO...nemmeno quando ho ragione comunico con questo tono.

BUON PER TE CHE SIA UNA COSA CHE TI CAPITI RARAMENTE, ALMENO NON CORRI IL RISCHIO DI USARE UN TONO PARI AL MIO.
AL DI LA' DELLA BATTUTA RESTA L'APPUNTO, COME FAI A NON SAPERE NIENTE DI UN TUO ALUNNO? E' UN TUO DIRITTO-DOVERE INFORMARTI AL MEGLIO SU OGNI TUO ALUNNO COMPRESO L'ALUNNO H (QUELLO MEZZO SCEMO CHE "RICOPIA CON UNA PENNA LE PAGINE DI UN LIBRO SUL SUO QUADERNO", NON CE L'AVRAI MESSO TU, MA IO C'HO VISTO UN PIZZICO DI DISPREZZO PER L'ATTIVITA', PER CHI L'HA PENSATA E PER CHI LA ESEGUE).

E' UN SUO DIRITTO FREQUENTARE LA SCUOLA, SE LA SCUOLA POI NON HA I MEZZI (IN QUESTO CASO SEMBRA ANCHE LA VOGLIA) DI ACCOGLIERLO AL MEGLIO TI SEMBRA GIUSTO CHE DOVREBBE PAGARNE IL CONTO IL RAGAZZO STESSO? Scuola come istituto o come istituzione? La prima avrebbe l'incarico di provvedere per trovare un altro insegnate di sostegno per le altre 23? La seconda ha deciso per 9 ore di sostegno e fatto le convocazioni per le 9 ore.

NO NO, TUTTI GLI ALUNNI HANNO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (COSI' TOGLIAMO ALLA RADICE LA DISTINZIONE TRA "NORMALE" E "SPECIALE"), CHI PIU' LIEVI CHI PIU' MARCATI, ED OGNI DOCENTE (ANCHE QUELLO "NORMALE) DEVE SAPERSI CONFRONTARE CON QUESTI BISOGNI

SE DIMOSTRI DI AVERE ATTUATO IN COLLABORAZIONE CON IL DOCENTE DI SOSTEGNO LE OPPORTUNE STRATEGIE DI COINVOLGIMENTO, forse non si è capito bene che cosa significa il termine "con bisgoni specialissimi" ...ECC...ECC...E NON HAI OTTENUTO NESSUN RISULTATO PUOI ANCHE PROPORRE DI DARE UN VOTO NEGATIVO...se chi fa il tabellone cambia i voti in 6, che cosa dovrei fare? Denunciare? Attaccarmi e urlare con il DS? Farmi fare una lettera di richiamo?

SPECIALISSIMI....UNA MIA COLLEGA RIUSCIVA A FARE FILOSOFIA CON UN RAGAZZO CON RITARDO COGNITIVO MEDIO-GRAVE, VOLERE E' POTERE.

QUANDO MANCANO COMPETENZE E VOGLIA CI SI RIDUCE A FARE IL "BABY SITTER"....wow, da quattro righe un processo sommario. Potrà essere anche vero. Se questo è anche il metodo con cui con quattro settimane si riesce a capire il grado di apprendimento di uno studente, tanto di cappello: è vero, mi mancano le competenze per capirlo dopo quattro giorni.

TI MANCANO LE CONOSCENZE, PER TE IL FATTO DI IGNORARE CHE I DOCUMENTI DEL RAGAZZO H SIANO CONSULTABILI DA TUTTI I DOCENTI POTRA' ESSERE UNA MANCANZA DA POCO, PER ME E' COME SE IL COLLEGA DI ITALIANO IGNORASSE L'USO DELL'H NEL VERBO AVERE......QUINDI CON CALMA PARTI DA QUELLE POI PIANO PIANO ARRIVERAI ALLE COMPETENZE

Quando si scrive sul web occorre conoscere e applicare la Netiquette.

PER STARE AL MONDO SERVE UNA CERTA DOSE DI SENSIBILITA', NON PARLIAMO PER FARE I DOCENTI....

Ho semplicemente fatto delle domande, ho ricevuto fango e disprezzo.

FANGO E DISPREZZO? TI HO FATTO NOTARE ALCUNE TUE "CARENZE", MEGLIO NOI CHE IL TUO DS (TI IMMAGINI LA SCENA...TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON SAPERE NULLA DEL TUO ALUNNO "H" E LI SCOPRIRE DAL PRESIDE CHE TEORICAMENTE AVRESTI DOVUTO CURARE LA REDAZIONE DEL SUO PEI....OPPURE TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON ESSERE D'ACCORDO CON LA VOTAZIONE ED IL DS CHE TI CHIEDE UNA RELAZIONE SU QUALI SIANO STATE LE "TUE" STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE SULL'ALUNNO H.....OPPURE TU CHE TI LAMENTI DI NON SAPERE GESTIRE L'ALUNNO H PERCHE' "NON HAI L'ABILITAZIONE SUL SOSTEGNO" E IL PRESIDE CHE CONCORDANDO CON TE TI CONSIGLIA DI CAMBIARE MESTIERE)...


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Messaggio Da Cinderella Ven Apr 08, 2011 9:32 pm

Rispondo a Eragon!

eragon ha scritto:
allil80 ha scritto:
Ho semplicemente fatto delle domande, ho ricevuto fango e disprezzo.

FANGO E DISPREZZO? TI HO FATTO NOTARE ALCUNE TUE "CARENZE", MEGLIO NOI CHE IL TUO DS (TI IMMAGINI LA SCENA...TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON SAPERE NULLA DEL TUO ALUNNO "H" E LI SCOPRIRE DAL PRESIDE CHE TEORICAMENTE AVRESTI DOVUTO CURARE LA REDAZIONE DEL SUO PEI....OPPURE TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON ESSERE D'ACCORDO CON LA VOTAZIONE ED IL DS CHE TI CHIEDE UNA RELAZIONE SU QUALI SIANO STATE LE "TUE" STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE SULL'ALUNNO H.....OPPURE TU CHE TI LAMENTI DI NON SAPERE GESTIRE L'ALUNNO H PERCHE' "NON HAI L'ABILITAZIONE SUL SOSTEGNO" E IL PRESIDE CHE CONCORDANDO CON TE TI CONSIGLIA DI CAMBIARE MESTIERE)...


Eragon, è vero che il collega non sa... e che forse sarebbe meglio che sapesse... ma è anche vero che il collega è intervenuto sul forum per chiedere consigli... Ed è anche vero che purtroppo la maggior parte degli insegnanti curricolari NON SANNO che gli alunni H sono anche loro alunni... Molti non sanno perché non glielo ha mai detto nessuno... molti perché sopraffatti dall'abitudine non si sono mai posti il problema...
Quello che c'è di positivo nel collega è che è intervenuto sul forum per chiedere informazioni e quindi non possiamo investirlo solo perché ci sono molti troppi insegnanti curricolari che non sanno o che non vogliono sapere...
Quindi: è sbagliato criticarlo in modo aggressivo... è invece corretto, a mio parere, dargli le informazioni che gli occorrono e cercare di collaborare con lui...
Non sto parlando solo di forum ma anche di vita scolastica: se ti trovi davanti ad un collega che non sa, non puoi e non devi aggredirlo: non stiamo facendo la lotta insegnanti curricolari contro insegnanti di sostegno... Il nostro obiettivo è e deve essere il benessere del nostro ragazzino...
Se ci litighiamo non facciamo il suo bene... Invece dobbiamo cercare il dialogo, la collaborazione, l'incontro e la discussione delle idee... e ascoltare quello che ci dice l'altro anche se le sue idee sono molto lontane dalle nostre...
Ricorda: l'obiettivo è il benessere degli alunni... Le liti sono estremamente dannose!

Ciao da Cindy

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Messaggio Da Cinderella Ven Apr 08, 2011 10:10 pm

allil80 ha scritto:

Dipende dal tipo di handicap...Non posso essere più esplicito, ma credo che non abbiate capito appieno. [...]

Invece credo di aver capito: ho lavorato e lavoro con ragazzini molto problematici e per i quali gli obiettivi didattici sono molto lontani da quelli della classe...
Però in ogni persona ci sono sempre delle potenzialità, ci sono delle cose che "sa fare"... ed è su quello che bisogna puntare...

allil80 ha scritto:

Non è di indirizzo primario, diventeranno operatori meccanici e il MIUR ha deciso di fare solo ore teoriche; niente lab, anche se lab potrebbe significare una metodologia didattica quindi non attinente necessariamente con la valutazione "pratico" perché previsto a programmazione dal MIUR. Spero di essere stato chiaro che non si possa fare granché; oltre sarebbe parlare in pubblico di dati sensibili.


Se il ragazzo ha una programmazione differenziata, sei più libero di fargli fare quello che ti sembra più utile per lui...
Anche nel caso dei miei ragazzi: per i compagni normodotati niente laboratorio di fisica... ma a loro ho fatto fare qualche semplice laboratorio con oggetti di uso comune (bilancia da cucina, acqua, misurini etc)... E' stato molto utile e istruttivo...
Quindi se ritenete che Pierino possa trarre giovamento da qualche attività laboratoriale... e inoltre se tale attività è possibile... ti consiglio di farci un pensierino... Poi la valutazione potrà essere ad esempio la descrizione (orale, scritta o come vuoi) dell'esperienza che ha fatto...

allil80 ha scritto:

Altra cosa ben chiara. Se il DS ha le sue idee in merito, non ho la minima idea di farmi fare la lettera di richiamo! Così conoscete anche questa situazione.

Richiamo su che cosa? Se decidi di collaborare di più con l'insegnante di sostegno, non ci dovrebbero essere problemi...
Per quanto riguarda il fatto di andarlo a cercare per la scuola: quello non è compito tuo, ma è compito dei bidelli... Se scappa, sono loro a doverlo rincorrere, non tu!

allil80 ha scritto:

perché il docente di sostegno ha diritto di voto... anche sulla tua materia... e quindi se tu non hai elementi (perché purtroppo non sapevi che te ne dovevi interessare...) il tuo collega invece aveva degli elementi... e quindi lo ha valutato in base ai parametri che ha dovuto fissare da solo (perché tu non ti sei attivato per proporre qualcosa...) Se il voto più basso di uno studente a posto normale è 3, qui che cosa proporre? -15?

Ho capito che cosa intendi... il fatto è che nel caso di programmazione differenziata gli obiettivi non sono quelli della classe... ma sono degli obiettivi diversi... Quindi probabilmente quel ragazzo ha raggiunto gli obiettivi che erano fissati sul Pei e quindi è stato valutato conformemente a tali obiettivi...
Ti faccio un esempio: supponiamo che negli obiettivi del programma di matematica della classe XX ci saper eseguire somma e prodotto di monomi... e che per un Pierino differenziato si richieda invece di saper risolvere semplici problemi di aritmetica coinvolgenti... E' evidente che se il ragazzo raggiunge questi obiettivi, gli si dà un voto coerente con questi obiettivi... Io ho dei ragazzi differenziati che hanno preso degli 8 e dei 9 meritatissimi... Perché avevano raggiunto gli obiettivi! e si erano impegnati molto!

allil80 ha scritto:

Se non ci si aiuta tra di noi, per migliorare l'ambiente, vuol dire che fanno bene quelli che per evitare fastidi grossi si abbassano a fare i baby-sitter perché la situazione contingente problematica passi alla svelta....

Concordo sul fatto che bisogna aiutarci tra di noi!!! E purtroppo come dici tu esistono molti colleghi di sostegno che non si prefiggono obiettivi per il ragazzo... e quindi si limitano a fare una sorta di babysitteraggio...
Lo tengono bravo e stop: io su questo non sono d'accordo... Meglio un po' più rumoroso ma un po' più produttivo! ;-)

allil80 ha scritto:

Non farà un esame di Stato! Riceverà solo un attestato di presenza!


Ok! Attestato di "frequenza" perché sta frequentando la scuola...
Alla fine del corso di studi viene rilasciato inoltre una sorta di "sostitutivo del diploma" che gli servirà per una futura attività lavorativa... Si tratta di una descrizione delle sue abilità e potenzialità (non solo didattiche ma anche sociali, relazionali etc etc) e degli obiettivi che ha raggiunto!

Fammi sapere!

Ciao da Cindy

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Messaggio Da allil80 Ven Apr 08, 2011 11:06 pm

eragon ha scritto:
FANGO E DISPREZZO? TI HO FATTO NOTARE ALCUNE TUE "CARENZE", MEGLIO NOI CHE IL TUO DS (TI IMMAGINI LA SCENA...TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON SAPERE NULLA DEL TUO ALUNNO "H" E LI SCOPRIRE DAL PRESIDE CHE TEORICAMENTE AVRESTI DOVUTO CURARE LA REDAZIONE DEL SUO PEI....OPPURE TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON ESSERE D'ACCORDO CON LA VOTAZIONE ED IL DS CHE TI CHIEDE UNA RELAZIONE SU QUALI SIANO STATE LE "TUE" STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE SULL'ALUNNO H.....OPPURE TU CHE TI LAMENTI DI NON SAPERE GESTIRE L'ALUNNO H PERCHE' "NON HAI L'ABILITAZIONE SUL SOSTEGNO" E IL PRESIDE CHE CONCORDANDO CON TE TI CONSIGLIA DI CAMBIARE MESTIERE)...


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Messaggio Da allil80 Ven Apr 08, 2011 11:21 pm

Cinderella ha scritto:
allil80 ha scritto:

Dipende dal tipo di handicap...Non posso essere più esplicito, ma credo che non abbiate capito appieno. [...]

Invece credo di aver capito: ho lavorato e lavoro con ragazzini molto problematici e per i quali gli obiettivi didattici sono molto lontani da quelli della classe...
Però in ogni persona ci sono sempre delle potenzialità, ci sono delle cose che "sa fare"... ed è su quello che bisogna puntare...

Poi la valutazione potrà essere ad esempio la descrizione (orale, scritta o come vuoi) dell'esperienza che ha fatto...

Richiamo su che cosa? Se decidi di collaborare di più con l'insegnante di sostegno, non ci dovrebbero essere problemi...
Per quanto riguarda il fatto di andarlo a cercare per la scuola: quello non è compito tuo, ma è compito dei bidelli... Se scappa, sono loro a doverlo rincorrere, non tu!

e che per un Pierino differenziato si richieda invece di saper risolvere semplici problemi di aritmetica coinvolgenti... E' evidente che se il ragazzo raggiunge questi obiettivi, gli si dà un voto coerente con questi obiettivi...



Ciao da Cindy

No, proprio non hai capito la situazione, il Pierino non può arrivare a quello che dici sopra per i tuoi Pierini. Fa niente. Grazie lo stesso per ciò che hai detto. Chiederò altrove.

Avevo chiesto dei riferimenti normativi su
Cinderella ha scritto:Per quanto riguarda il fatto di andarlo a cercare per la scuola: quello non è compito tuo, ma è compito dei bidelli... Se scappa, sono loro a doverlo rincorrere, non tu!
ma non avendone ricevuti penso che siano tradizioni orali e davanti al mio DS queste non hanno valore.

Tanto gli insegnanti di posto normale come me tirano a campare, fregandosene della situazione scolastica dei ragazzi, facendo lezioni trasmissive, non collaborano con i colleghi del sostegno, eccetera eccetera.

In altri post di questo utilissimo Forum ho ricevuto sempre attenzioni e spiegazioni minuziosie veramente preziose, cosa che non è successo qui.
Sono rimasta molto amareggiata più che delusa. Pazienza.

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Messaggio Da Cinderella Sab Apr 09, 2011 9:37 am

Ciao!

allil80 ha scritto:
No, proprio non hai capito la situazione, il Pierino non può arrivare a quello che dici sopra per i tuoi Pierini. Fa niente. Grazie lo stesso per ciò che hai detto. Chiederò altrove.

Ok! Comunque dipende dai Pierini.... ;-) Io ne ho avuti tanti, alcuni di essi non riescono nemmeno a parlare...
Se mi dai qualche indicazione in più forse posso suggerirti qualcosa... e soprattutto ti consiglio di parlare con il collega di sos: solo lui conosce la situazione del ragazzo e sa quello che sa fare!

allil80 ha scritto:

Avevo chiesto dei riferimenti normativi su
Cinderella ha scritto:Per quanto riguarda il fatto di andarlo a cercare per la scuola: quello non è compito tuo, ma è compito dei bidelli... Se scappa, sono loro a doverlo rincorrere, non tu!
ma non avendone ricevuti penso che siano tradizioni orali e davanti al mio DS queste non hanno valore.


Hai ragione: mi sono dimenticata di darti le indicazioni precise.... vai a vedere su edscuola.com... al seguente indirizzo http://www.edscuola.it/archivio/handicap/assistenza_alunni_disabili.htm

in particolare il CCNL 1998/2001

allil80 ha scritto:

Tanto gli insegnanti di posto normale come me tirano a campare, fregandosene della situazione scolastica dei ragazzi, facendo lezioni trasmissive, non collaborano con i colleghi del sostegno, eccetera eccetera.

Non tutti, e tu visto che ti sei interessato, e che continui a fare domande su questo forum.... stai dimostrando il contrario... ;-)
Il problema è che dovrebbero fare dei corsi di aggiornamento per docenti curricolari sul tema dell'handicap... e quindi i docenti curricolari non sanno...

Ciao e buon sabato da Cindy

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Messaggio Da Cinderella Sab Apr 09, 2011 9:39 am

Anche questo link è interessante,

http://www.edscuola.it/archivio/handicap/leggi_handicap.htm

Ciao!

Cinderella

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Messaggio Da eragon Lun Apr 11, 2011 7:09 pm

allil80 ha scritto:
eragon ha scritto:
FANGO E DISPREZZO? TI HO FATTO NOTARE ALCUNE TUE "CARENZE", MEGLIO NOI CHE IL TUO DS (TI IMMAGINI LA SCENA...TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON SAPERE NULLA DEL TUO ALUNNO "H" E LI SCOPRIRE DAL PRESIDE CHE TEORICAMENTE AVRESTI DOVUTO CURARE LA REDAZIONE DEL SUO PEI....OPPURE TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON ESSERE D'ACCORDO CON LA VOTAZIONE ED IL DS CHE TI CHIEDE UNA RELAZIONE SU QUALI SIANO STATE LE "TUE" STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE SULL'ALUNNO H.....OPPURE TU CHE TI LAMENTI DI NON SAPERE GESTIRE L'ALUNNO H PERCHE' "NON HAI L'ABILITAZIONE SUL SOSTEGNO" E IL PRESIDE CHE CONCORDANDO CON TE TI CONSIGLIA DI CAMBIARE MESTIERE)...


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Lo so ma era solo usato per distinguerlo dal testo che avevo quotato...

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Messaggio Da kiah Mar Apr 12, 2011 8:44 am

alil, da docente di sostegno, francamente, e senza voglia di offendere, sembra che tu cada proprio dalle nuvole.
sono 30 anni che in italia si fa integrazione in classe, e se non si fa come dio comanda è proprio perchè ci sono docenti che la pensano come te, e che non sanno, non vogliono adeguare la loro programazione ai bisogni di tutti.
a tuo avviso il ragazzo avrebbe bisono di una copertura maggiore di sostegno... e perf ortuna che non gliel'hanno concessa, perchè questo povero cristo sarebbe stato fuori dalla classe ancora di più, isolandosi ancora maggiormente.
l'alunno certificato è tuo, e dei tuoi colleghi curricolari. il come e il quando integrare sta a voi consiglio di classe deciderlo, valutando le strategie opportune.
Ma possibile che in 7 mesi di scuola questo ragazzo nn sia rimasto dentro nelle tue ore nemmeno una volta?? la cosa è da denuncia. se vi arriva un'ispettore site nel torto più totale, tanto per citare un po' di normativa.
in 7 mesi di scuola non hai mai trovato no dico 10 ore, ma nemmeno una per fare un minimo di attività di qualunque tipo che potesse gratificare il ragazzo facendolo stare in classe?
poi ti stupisci se questo ha avuto degli scatti di aggressività...
alla socialità ci si abitua, ma se il ragazzo vive 9 ore su 32 separato, e le ore rimanenti viene visto come separato pur restando in classe, come si può pretendere che poi sappia raportarsi con gli altri?

kiah

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Messaggio Da Cinderella Mar Apr 12, 2011 4:33 pm

kiah ha scritto:alil, da docente di sostegno, francamente, e senza voglia di offendere, sembra che tu cada proprio dalle nuvole.
sono 30 anni che in italia si fa integrazione in classe, e se non si fa come dio comanda è proprio perchè ci sono docenti che la pensano come te, e che non sanno, non vogliono adeguare la loro programazione ai bisogni di tutti.

Concordo... anche se bisogna riconoscere che alil almeno sta cercando di informarsi... ;-)

Ci sono molti, troppi colleghi che, al contrario di alil, non vogliono nemmeno informarsi: dicono che l'handicap non li riguarda e stop... Ti posso citare un sacco di esempi... ma sicuramente ognuno di noi ne ha infiniti...

Per quanto riguarda i problemi "tipografici" ;-) di eragon che scrive maiuscolo... :-D
Per inframezzare le tue opinioni con quelle della persona che stai quotando basta semplicemente aprire e chiudere il tag "quote"... E' quello che faccio io...
Come puoi notare quando quoti, ti compare all'inizio un codice tra parentesi quadrate... quote="Tizio" e alla fine, sempre tra parentesi quadrate un /quote...

Il primo è il codice che indica l'inizio del testo inserito dall'altra persona, il secondo è quello che termina la citazione!
E' facile, basta prenderci la mano...

Ciao da Cindy

PS per kiah... forse ti sembrerà banale ma.... hai per caso sottomano il riferimento normativo esatto sul fatto di poter stare in classe... Purtroppo nella mia scuola c'è molta disinformazione e addirittura si decide che alcuni Pierini non possano entrare in classe in certi orari...
Poi c'è il caso estremo di alcuni colleghi curricolari che dicono ai compagni di Pierino che tu e il ragazzo non potete stare in classe... E quindi sono gli stessi compagni di Pierino che ti sbattono fuori quando giudicano che Pierino sia di disturbo... e lo fanno in malo modo... ma questo è un altro discorso...

Cinderella

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Messaggio Da allil80 Mer Apr 13, 2011 5:53 pm

eragon ha scritto:
allil80 ha scritto:
eragon ha scritto:
FANGO E DISPREZZO? TI HO FATTO NOTARE ALCUNE TUE "CARENZE", MEGLIO NOI CHE IL TUO DS (TI IMMAGINI LA SCENA...TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON SAPERE NULLA DEL TUO ALUNNO "H" E LI SCOPRIRE DAL PRESIDE CHE TEORICAMENTE AVRESTI DOVUTO CURARE LA REDAZIONE DEL SUO PEI....OPPURE TU CHE VAI DAL DS A LAMENTARTI DI NON ESSERE D'ACCORDO CON LA VOTAZIONE ED IL DS CHE TI CHIEDE UNA RELAZIONE SU QUALI SIANO STATE LE "TUE" STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE SULL'ALUNNO H.....OPPURE TU CHE TI LAMENTI DI NON SAPERE GESTIRE L'ALUNNO H PERCHE' "NON HAI L'ABILITAZIONE SUL SOSTEGNO" E IL PRESIDE CHE CONCORDANDO CON TE TI CONSIGLIA DI CAMBIARE MESTIERE)...


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Lo so ma era solo usato per distinguerlo dal testo che avevo quotato...

C'è il grassetto, il corsivo, il sottolineato e il colore di foreground e background per distinguere, oltre al tag [quote].

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