Insegnare non e` bello

Nelle attuali condizioni cosa significa per voi insegnare? dalla mia esperienza personale sono purtroppo giunto a questa considerazione. ciononostante partecipo al concorso e cerco una via per fare questo mestiere. nonostante il ministero, la burocrazia, i tagli, gli studenti

forse la gente come te non dovrebbe insegnare! lasciate il posto a chi lo fa/farebbe con passione! :-/

marcod ha scritto:Nelle attuali condizioni cosa significa per voi insegnare? dalla mia esperienza personale sono purtroppo giunto a questa considerazione. ciononostante partecipo al concorso e cerco una via per fare questo mestiere. nonostante il ministero, la burocrazia, i tagli, gli studenti

Perchè? Se non ti piace il Miur, non ti piace la scuola, non ti piacciono gli studenti...pare più una volontaria tortura.

marcod ha scritto:Nelle attuali condizioni cosa significa per voi insegnare? dalla mia esperienza personale sono purtroppo giunto a questa considerazione. ciononostante partecipo al concorso e cerco una via per fare questo mestiere. nonostante il ministero, la burocrazia, i tagli, gli studenti

Lavorare in genere non è bello... Altrimenti non ti pagherebbero per farlo. Ma senza lavoro, si sa, non si può vivere. Tra i vari mestieri, quello dell' insegnante non è certo il peggiore, ha dei lati positivi, soprattutto se piace stare coi ragazzi..

marco puoi spiegare meglio cosa intendi ?

marcod ha scritto:Nelle attuali condizioni cosa significa per voi insegnare? dalla mia esperienza personale sono purtroppo giunto a questa considerazione. ciononostante partecipo al concorso e cerco una via per fare questo mestiere. nonostante il ministero, la burocrazia, i tagli, gli studenti

....."nonostante il ministero, la burocrazia, i tagli"....

Nonostante questi aspetti si, ci si potrebbe porre tante domande, ma gli studenti no dai, loro sono la parte piu' bella!

Sono arrivata all'insegnamento per caso e ho scoperto che invece è bellissimo!!!! Nonostante le difficoltà ,la mancanza di materiali,le scuole dove ci piove dentro....

Anche io ho scelto di insegnare per passione, sin da piccola facevo "lezione" su una lavagnetta coi gessi colorati ad una classe di peluches. Non lo cambierei con nessun altro lavoro al mondo. Ammetto che i problemi ci sono e tanti, ma dov'è che non esistono? Anzi, forse sono quelli che mettono il sale nella vita. Coraggio!

Lavorare in genere non è bello... Altrimenti non ti pagherebbero per farlo. Ma senza lavoro, si sa, non si può vivere. [/quote]

Non sono d'accordo: per me lavorare è sempre stato bello (qualunque mansione abbia svolto), perché mi ha dato soddisfazione, indipendenza, realizzazione personale ed economica, mi ha tenuta impegnata, fatto compagnia in momenti poco sereni ecc.
Il fatto che ci paghino non è, secondo me, per compensare la scarsa gradevolezza del mestiere in sé, ma il giusto riconoscimento del lavoro, che, qualunque sia, è di certo impegnativo e, naturalmente, lo stipendio è anche qualcosa di indispensabile per mantenersi...
So di essere molto fortunata, perché faccio il lavoro che ho scelto e per cui ho studiato, non vorrei farne nessun altro.
Mi spiace invece per chi deve accontentarsi, perché, davvero, non sa cosa si perde e come si viva bene e serenamente amando il proprio lavoro...

Con tutti i problemi che ha la scuola, mancano solo gli insegnanti che si pongono domande inutili invece di fare tesoro di questo lavoro difficile ma meraviglioso...

vi ringrazio molto per le risposte presenti e future. ovviamente il titolo è provocatorio e ambiguo, ma un dubbio di fondo rimane: perchè così tante persone aspirano a diventare insegnanti? sanno davvero cosa li aspetta?

Ci possono essere molte motivazioni, alcune fanno bene ai ragazzi altre meno. Queste sono solo alcune che ho trovato in vari colleghi molto diversi fra loro:
- passione per le materie che si insegnano o per il sapere in generale o anche per l'attività di studio
- passione per l'atto pratico dell'insegnamento e per la condivisione delle conoscenze e competenze
- passione per il mondo della scuola nella sua struttura (es. aule, gessi, lavagne, ecc)
- passione per le dinamiche affettivo-relazionali del rapporto educativo
- nostalgia dell'adolescenza o dell'infanzia
- voglia di essere un po' al centro dell'attenzione
- possibilità di gestire parte del lavoro a casa
- ripiego dopo carriera universitaria risultata impossibile
- voglia di comandare e essere autoritari o autorevoli
- difficoltà a trovare lavoro in tempo di crisi
- voglia di avere a che fare con i giovani dopo aver lavorato con gli anziani
- il mito tardoottocentesco del Maestro oppure "l'attimo fuggente"
- speranza di trovare una compagna fra le colleghe in un ambiente di lavoro molto femminile
- carriere andate male o giudicate troppo stressanti in altri settori
- il caso

Ho voluto fare questo mestiere da quando ero piccola e il Signore mi ha dato la possibilità di realizzare questo sogno anche se con sacrifici (precaria da tanti anni). E' uno dei mestieri più bello del mondo, regala tante soddisfazioni, l'amore dei bambini mi fa rinascere ogni giorno e credo che se una persona abbia questo sogno debba inseguirlo costi quel che costi!

marcod ha scritto:vi ringrazio molto per le risposte presenti e future. ovviamente il titolo è provocatorio e ambiguo, ma un dubbio di fondo rimane: perchè così tante persone aspirano a diventare insegnanti? sanno davvero cosa li aspetta?

E tu, Marcod, perchè hai questa aspirazione, dal momento che sostieni che "insegnare non è bello", ma "ciononostante partecipi al concorso"??

Se sei ancora precario e non di ruolo prova, quando non insegni, a fare altri mestieri o professione ( se possibile) e scoprirai se per te insegnare è solo un impiego come un altro per "campare" la famiglia o se realmente ti piace nonostante le difficoltà che, te lo assicuro, si trovano in tutti gli impieghi pubblici...... non parliamo poi di quelli privati. Forse solo la libera professione ti può consentire maggiori soddisfazioni, ma di questi tempi il guadagno chi te lo assicura?

Il problema non è essere precari ma avere un senso. Se la presenza Dell insegnante c'è l a ancora e' tutto da dimostrare dato che i ragazzi sembrano cavarsela benissimo da soli tra parrucchieri, cellulari, x factor e shopping in centro. Good bye. Bene che gli vada domani lavoreranno per qualche multinazionale o call center