Responsabilità vigilanza per alunni problematici che scappano da aula/scuola

Ciao a tutti,

vorrei sottoporvi un problema e chiedere consigli e riferimenti normativi.
Sono insegnante di sostegno in una scuola media. Nella mia classe è presente un alunno molto problematico (non assegnato a me) con gravi problemi comportamentali. Spesso commette atti di violenza o prepotenza nei confronti dei compagni, minaccia e insulta compagni e docenti e ripetutamente esce dalla classe senza autorizzazione dei docenti.
Una volta uscito dalla classe è molto difficile riportarlo in classe e se si riesce a farlo, il ragazzo vi rimane per poco tempo ed esce di nuovo. Questo comportamento può durare anche tutta la mattinata.
Quando l'insegnante di sostegno assegnatogli non è presente e l’alunno esce senza permesso, io e l’insegnante curriculare ci alterniamo per cercare di convincerlo a ritornare in classe. Ovviamente, per fare ciò, io devo lasciare il lavoro che sto facendo con gli alunni disabili che mi sono stati assegnati.
Recentemente, quando ero in compresenza con un docente curriculare, il ragazzo è uscito dalla classe e ha danneggiato un’apparecchiatura della scuola e io sono stata accusata dalla vicepreside di non essere uscita a recuperare il ragazzo.

Vi chiedo quindi:

So che sono docente contitolare della classe, ma che responsabilità ho nel caso che il ragazzo esca senza permesso e combini qualche guaio, si faccia male o faccia male ad altri? Il diritto allo studio dei ragazzi disabili che seguo non è prioritario rispetto alla necessità di rincorrere il ragazzo per i corridoi e riportarlo in classe?

E’ legale decidere a livello di Consiglio di Classe che ogni volta che risulti impossibile gestire il ragazzo, perché si rifiuta di stare in classe, si chiama la madre per prelevarlo da scuola?

Esistono riferimenti normativi cui fare riferimento?

Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili? Come vi siete mossi?

La sicurezza non transige, direi che la soluzione di chiamare sistematicamente il genitore e gestirsi la rogna sia il minimo che si possa fare sotto l'aspetto pratico.

Ovviamente sono escluse strategie che prevedono la forza bruta o sistemi coercitivi vari.

Non escluderei tuttavia il ricorso a sanzioni disciplinari. Spesso problematicità comportamentali di questo genere sono state alimentate nel tempo da un eccessivo permessivismo.

Che la mamma se lo venga a prendere é il minimo. I genitori devono mettersi in testa che tocca a loro rendere i figli adeguati per la socializzazione; anzi, dovrebbe essere lo Stato a prevedere percorsi terapeutici obbligatori per le famiglie, in strutture apposite. In caso di malattie infettive, non si procede a fare allontanare un ragazzo? E se un ragazzo é violento che si adotti lo stesso provvedimento e che lo si riammetta a "guarigione" avvenuta.

In una scuola primaria dove ho lavorato, il dirigente aveva deciso che tutte le volte che non si fosse riusciti a recuperare/far rientrare in classe il bambino fuggitivo si contattasse la famiglia per riportarlo a casa.
I dirigenti possono far molto per tutelare gli insegnanti in questo senso. Nel caso in questione l'operazione era servita almeno per sensibilizzare la famiglia sul problema reale che si creava: troppo comodo sarebbe stato infatti per la famiglia lavarsene le mani per 8 ore al giorno, mettendo in difficoltà tutta la scuola... Il bambino non era certificato per disturbi del comportamento...

posso dirti come abbiamo agito nella nostra scuola. Prima di tutto abbiamo convocato il gruppo H e poi siamo andati a parlare con lo specialista che ha in cura il ragazzo, Considerate le varie situazioni di pericolo, per l'alunno h e l'intera classe ( azioni violente e pericolose) abbiamo stabilito un orario ridotto in classe per l'alunno problematico che sarà sempre seguito non solo dal collega di sostegno ma anche dell'educatrice. nel caso che l'alunno crei situazioni di pericolo per i compagni e per il personale in genere, viene chiamata la madre che lo riporta a casa.

scusa, ho dimenticato di dirti che il consiglio può decidere di chiamare i genitori quando lo ritiene necessario anche per garantire una attività didattica regolare.

sembra di sentire la mia situazione, solo che a noi non va così bene: la famiglia non collabora x niente e manco sognarsi che si vengano a prendere il figlio visto che sono già scocciati che faccia un solo rientro a settimana.
Il bambino ha il sostegno completo ma è violento, aggressivo, parolacce, bestemmie ( 6 anni ed è in2 elementare), la psicologa ci rema contro....
dirigente informata costantemente ...
noi abbiamo pensato di fare una lettera alla dirigente .. non ne possiamo più è una guerra

buongiorno Luisa, prima di agire come ho riferito nel post precedente, abbiamo preso provvedimenti disciplinari ed è stato allontanato dalla scuola per 5 giorni.

luisa78 ha scritto:sembra di sentire la mia situazione, solo che a noi non va così bene: la famiglia non collabora x niente e manco sognarsi che si vengano a prendere il figlio visto che sono già scocciati che faccia un solo rientro a settimana.
Il bambino ha il sostegno completo ma è violento, aggressivo, parolacce, bestemmie ( 6 anni ed è in2 elementare), la psicologa ci rema contro....
dirigente informata costantemente ...
noi abbiamo pensato di fare una lettera alla dirigente .. non ne possiamo più è una guerra

Io prenderei in considerazione l'ipotesi di un incontro con i servizi sociali e informarli adeguatamente della situazione.

naneddu, scusami, potresti citarmi il riferimento normativo che dà la facoltà al consiglio di classe di chiamare i genitori quando lo ritiene necessario anche per garantire una attività didattica regolare.

In una recente riunione la vicepreside ha chiesto al consiglio di classe di organizzarsi in modo che in ogni spazio ci sia un docente curriculare e un docente di sostegno che si alternano nel cercare di riportare l'alunno in classe nel caso esca dalla classe senza autorizzazione, che non possiamo chiamare la madre per venirlo a prendere e che la responsabilità penale nel caso il ragazzo si faccia male, faccia del male o danneggi qualcosa è SOLO nostra, quindi non c'è altra soluzione che quella di rincorrerlo per i corridoi e se combina qualcosa (lo può fare ugualmente, perché non ascolta i richiami), si può almeno provare che il ragazzo era sorvegliato e l'insegnante non ha potuto fare nulla per impedirlo. A me sembra che non si tenga per niente conto del fatto che il docente ha il dovere di non abbandonare la classe e che io, come docente di sostegno di altri alunni della classe devo garantire assistenza e tutelare il diritto allo studio dei disabili a me assegnati.

DowntonAbbey ha scritto:In una recente riunione la vicepreside ha chiesto al consiglio di classe di organizzarsi in modo che in ogni spazio ci sia un docente curriculare e un docente di sostegno che si alternano nel cercare di riportare l'alunno in classe nel caso esca dalla classe senza autorizzazione,

A parte il fatto che la vicepreside è la vicepreside, le sue disposizioni valgono quanto il due di picche se non avallate dal dirigente scolastico. Non capisco cosa intenda per "in ogni spazio ci sia un docente curriculare e un docente di sostegno". E se questa compresenza non esiste che si fa?
Non mi sembra che nella scuola ci siano tanti docenti a disposizione per fare i cani da riporto, forse dal prossimo settembre, ma allo stato attuale non direi.

che non possiamo chiamare la madre per venirlo a prendere e che la responsabilità penale nel caso il ragazzo si faccia male, faccia del male o danneggi qualcosa è SOLO nostra, quindi non c'è altra soluzione che quella di rincorrerlo per i corridoi e se combina qualcosa (lo può fare ugualmente, perché non ascolta i richiami), si può almeno provare che il ragazzo era sorvegliato e l'insegnante non ha potuto fare nulla per impedirlo.

Assolutamente falso. Se un alunno può rappresentare un rischio per l'incolumità propria o di altre persone ed è fuori dal controllo non si può tentare l'impossibile. Se si rifiuta di obbedirti che fai, gli metti le mani addosso, usi la coercizione fisica o lasci perdere? No, in questi contesti si chiamano immediatamente i genitori. E si chiamano i genitori per evitare di chiamare i carabinieri.

A me sembra che non si tenga per niente conto del fatto che il docente ha il dovere di non abbandonare la classe e che io, come docente di sostegno di altri alunni della classe devo garantire assistenza e tutelare il diritto allo studio dei disabili a me assegnati.

Esatto. Il docente ha la responsabilità su x persone non su una sola. E in base a questa responsabilità può e deve chiedere immediatamente l'intervento della famiglia quando un alunno sfugge dal controllo.
Checché ne dica la vicepreside. E' il docente che valuta l'emergenza di un contesto. Il vicepreside continui a firmare scartoffie in assenza del DS e punto. Tu rispondi del tuo operato alla famiglia e al DS.

per DowntonAbbey.
non conosco una precisa normativa, ma ti posso assicurare che non esiste norma che impedisca al consiglio di classe di allontanare un alunno (disabile o normodotato) quando si presentano situazioni di pericolo per il personale della scuola e per gli altri alunni. Per quanto riguarda la possibilità di chiamare i carabinieri mi è capitato personalmente. Il responsabile della stazione dei CC ha ricevuto la mia segnalazione in quanto l'alunno mi aveva spintonato violentemente dopo un rimprovero. Lo stesso comandante della stazione mi ricordava che è nostra responsabilità e nostro dovere garantire situazioni di sicurezza e responsabilità verso gli alunni minori. In conclusione........ se l'alunno crea situazioni di pericolo o si comporta violentemente, deve essere rimandato a casa.