Jobs act: cosa cambia?
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Jobs act: cosa cambia?
Promemoria primo messaggio :
Qualcuno può spiegarmi cosa cambia per i già in ruolo?
E per i prossimi assunti?
Grazie
Qualcuno può spiegarmi cosa cambia per i già in ruolo?
E per i prossimi assunti?
Grazie
Sarvo- Messaggi : 26
Data d'iscrizione : 27.07.12
Re: Jobs act: cosa cambia?
La licenziabilità dei dipendenti pubblici era già prevista anche se poco (mai?) applicata.
Il testo unico sul pubblico impiego del 2001 prevedeva la messa in disponibilità del personale in esubero rispetto alla dotazione organica dell'ente in cui prestava servizio e che non può essere ricollocato in altri enti della stessa regione.
La messa in disponibilità dura 2 anni e prevede l'80% dello stipendio. Durante quei due anni tutte le amministrazioni devono coprire i posti vacanti prioritariamente attraverso l'assorbimento dei personale in disponibilità se vi era corrispondenza tra profili. Trascorsi i 2 anni, se non si viene ricollocati da qualche parte, scatta il licenziamento.
Con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, sarebbe più facile licenziare i neoassunti nei primi 3 anni.
Tradotto nell'ottica pubblico impiego, cosa vorrebbe dire? La procedura di messa in disponibilità sparirebbe per loro?
Però si pone un problema che è quello sintetizzato da gugo con la frase "tra l'altro facendo rinascere GE, GM e GI ogni anno per inserire i licenziati".
Nel privato, ti licenziano perchè la ditta va male, quando la ditta torna ad andare bene e assume persone perchè la produzione aumenta, può assumere chi vuole. Il pubblico deve assumere da graduatoria. Le graduatorie da cui furono assunti gli appena licenziati possono essere scadute nel frattempo e sostituite da altre. Se dopo un anno ricompaiono i posti, chi prendo? Se devo riassumere gli appena licenziati si deve mantenere la messa in disponibilità (eliminando l'indennità pari all'80% dello stipendio) o creare delle gradutorie riservate a loro da usare prima di quelle "normali". O chi se ne frega dei licenziati e se in futuro si creano posti si passa a chi e' in graduatorie valide soprattutto se questo futuro può essere lontano nel tempo?
Dovrebbero probabilmente predisporre dei decreti attuativi ad hoc per la PA perchè le due paginette approvate questa settimana non esplicitano come gestire i tortuosi meccanismi della PA.
Il testo unico sul pubblico impiego del 2001 prevedeva la messa in disponibilità del personale in esubero rispetto alla dotazione organica dell'ente in cui prestava servizio e che non può essere ricollocato in altri enti della stessa regione.
La messa in disponibilità dura 2 anni e prevede l'80% dello stipendio. Durante quei due anni tutte le amministrazioni devono coprire i posti vacanti prioritariamente attraverso l'assorbimento dei personale in disponibilità se vi era corrispondenza tra profili. Trascorsi i 2 anni, se non si viene ricollocati da qualche parte, scatta il licenziamento.
Con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, sarebbe più facile licenziare i neoassunti nei primi 3 anni.
Tradotto nell'ottica pubblico impiego, cosa vorrebbe dire? La procedura di messa in disponibilità sparirebbe per loro?
Però si pone un problema che è quello sintetizzato da gugo con la frase "tra l'altro facendo rinascere GE, GM e GI ogni anno per inserire i licenziati".
Nel privato, ti licenziano perchè la ditta va male, quando la ditta torna ad andare bene e assume persone perchè la produzione aumenta, può assumere chi vuole. Il pubblico deve assumere da graduatoria. Le graduatorie da cui furono assunti gli appena licenziati possono essere scadute nel frattempo e sostituite da altre. Se dopo un anno ricompaiono i posti, chi prendo? Se devo riassumere gli appena licenziati si deve mantenere la messa in disponibilità (eliminando l'indennità pari all'80% dello stipendio) o creare delle gradutorie riservate a loro da usare prima di quelle "normali". O chi se ne frega dei licenziati e se in futuro si creano posti si passa a chi e' in graduatorie valide soprattutto se questo futuro può essere lontano nel tempo?
Dovrebbero probabilmente predisporre dei decreti attuativi ad hoc per la PA perchè le due paginette approvate questa settimana non esplicitano come gestire i tortuosi meccanismi della PA.
GG82- Messaggi : 1335
Data d'iscrizione : 08.08.13
Re: Jobs act: cosa cambia?
http://www.corriere.it/economia/14_dicembre_27/jobs-act-ministro-poletti-conferma-non-vale-dipendenti-pubblici-d012ed88-8df6-11e4-8076-7a871cc03684.shtml
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Jobs act: cosa cambia?
occhio che la partita jobsact pure nel pubblico non è affatto chiusa.
no73- Messaggi : 305
Data d'iscrizione : 21.10.09
Re: Jobs act: cosa cambia?
Il comma che espressamente limita l'applicazione non c'è. Per cui, al di là, delle dichiarazioni, in questo momento, il pubblico c'è.
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: Jobs act: cosa cambia?
Perché quelli che, ad oggi, sono già di ruolo non sarebbero toccati dalle dinamiche del Jobsact?no73 ha scritto:Bravo. È arrivata la fregatura. Per chi è già di ruolo, niente. Per i 150000 tutto, saranno licenziabili.
Bella fregatura
bomaria- Messaggi : 364
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: Jobs act: cosa cambia?
Perché, come nel privato, il jobs act varrebbe solo per gli assunti in data successiva al provvedimento.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Jobs act: cosa cambia?
alessandro magno ha scritto:Appena sentito al tg1 che il ministero del lavoro smentisce l'applicazione al pubblico impiego perché la legge delega si riferisce solo al privato
evviva evviva evviva
MLucia- Messaggi : 512
Data d'iscrizione : 01.04.14
Re: Jobs act: cosa cambia?
E l'onorevole Tinagli di Seclta Civica torna alla carica...I montiani non si smentiscono mai.
Ospite- Ospite
Re: Jobs act: cosa cambia?
mirco81 ha scritto:appena sentito al tg 1 Renzi che vuol licenziare i fannulloni del pubblico impiego...
andiamo bene nemmeno Berlusca... ma cosa dico! nemmeno il nano malefico Brunetta era arrivato a tanto sempliciotto e ipocrita cinismo becero.....
ma Renzi si ricordi che buona parte dei suoi elettori è nel pubblico... anzi dei suoi ex elettori.
coloro che appoggiano questa riforma ABBOCCANDO COME PESCIOLINI alla mollica meritano quello che un giorno gli capiterà. AMEN
Scusa ma di cosa ti preoccupi, vuol solo licenziare i fannulloni e a me sta bene, se vogliamo una nazione moderna, nel pubblico devono starci i più' capaci, naturalmente anche nel privato.
trumma- Messaggi : 862
Data d'iscrizione : 09.10.09
Re: Jobs act: cosa cambia?
Ma perchè tutta questa paura di essere licenziati? Forse non sapete fare bene il vostro lavoro?
Ma che esempio diamo ai nostri alunni? Qualcuno inizia ad avere paura perchè rischia di perdere il suo orticello in cui in questi anni ha aggiustato tutto a suo piacimento, spesso sfogando il proprio desiderio di vagabondaggine
Ma che esempio diamo ai nostri alunni? Qualcuno inizia ad avere paura perchè rischia di perdere il suo orticello in cui in questi anni ha aggiustato tutto a suo piacimento, spesso sfogando il proprio desiderio di vagabondaggine
crotone- Messaggi : 2242
Data d'iscrizione : 29.09.09
Re: Jobs act: cosa cambia?
Mi dispiace essere così duro, poi me ne pento. Però non si può leggere certe cose...tipo "ora siete contenti di essere di ruolo che potete essere licenziati"?
ma anche si, ma voi lo sapete com'è la vita di un precario..ve lo spiego io, dal 30 giugno senza uno stipendio con una figlia di un anno da mantenere. Ma pensate a lavorare
ma anche si, ma voi lo sapete com'è la vita di un precario..ve lo spiego io, dal 30 giugno senza uno stipendio con una figlia di un anno da mantenere. Ma pensate a lavorare
crotone- Messaggi : 2242
Data d'iscrizione : 29.09.09
Re: Jobs act: cosa cambia?
crotone ha scritto:Ma perchè tutta questa paura di essere licenziati? Forse non sapete fare bene il vostro lavoro?
Ma che esempio diamo ai nostri alunni? Qualcuno inizia ad avere paura perchè rischia di perdere il suo orticello in cui in questi anni ha aggiustato tutto a suo piacimento, spesso sfogando il proprio desiderio di vagabondaggine
Ancora siamo a questi livelli?
L'INSEGNANTE NON PUO' ESSERE GIUDICATO!
Quindi se non può essere giudicato, chi e perché dovrebbe essere licenziato? Il fannullonismo è una conseguenza, non una causa; è una conseguenza di un sistema scolastico alienante. Occorre prima cambiare la scuola, poi si potranno giudicare i giudici.
Re: Jobs act: cosa cambia?
crotone ha scritto:Mi dispiace essere così duro, poi me ne pento. Però non si può leggere certe cose...tipo "ora siete contenti di essere di ruolo che potete essere licenziati"?
ma anche si, ma voi lo sapete com'è la vita di un precario..ve lo spiego io, dal 30 giugno senza uno stipendio con una figlia di un anno da mantenere. Ma pensate a lavorare
Questo non c'entra nulla con la precarietà. I soldi non ti bastano? OK, lo stato deve aumentare lo stipendio, non pagarti mentre non lavori.
Non c'è differenza tra un insegnante di ruolo e uno non di ruolo: è lo stesso identico lavoro.
Re: Jobs act: cosa cambia?
trumma ha scritto:mirco81 ha scritto:appena sentito al tg 1 Renzi che vuol licenziare i fannulloni del pubblico impiego...
andiamo bene nemmeno Berlusca... ma cosa dico! nemmeno il nano malefico Brunetta era arrivato a tanto sempliciotto e ipocrita cinismo becero.....
ma Renzi si ricordi che buona parte dei suoi elettori è nel pubblico... anzi dei suoi ex elettori.
coloro che appoggiano questa riforma ABBOCCANDO COME PESCIOLINI alla mollica meritano quello che un giorno gli capiterà. AMEN
Scusa ma di cosa ti preoccupi, vuol solo licenziare i fannulloni e a me sta bene, se vogliamo una nazione moderna, nel pubblico devono starci i più' capaci, naturalmente anche nel privato.
E i meno capaci, dove dovrebbero stare?
Re: Jobs act: cosa cambia?
Il problema è che tutti, anche i meno capaci, sono convinti di essere i più capaci. Chi lavora male pensa sempre che gli altri lavorino peggio. Sono sempre gli altri a meritare il licenziamento.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Jobs act: cosa cambia?
chicca70 ha scritto:Il problema è che tutti, anche i meno capaci, sono convinti di essere i più capaci. Chi lavora male pensa sempre che gli altri lavorino peggio. Sono sempre gli altri a meritare il licenziamento.
Vero. E mancano ancora le regole del gioco. Cioè, come si misura la capacità? Non è un dettaglio.
Re: Jobs act: cosa cambia?
È impossibile misurare la capacità di un insegnante. La misuri dai voti? Assurdo! La misuri dai risultati invalsi? Quei test non rivelano la capacità di chi ha insegnato a quegli alunni nell'ultimo anno. La misuri dal tempo passato a scuola? Ma io potrei stare a scuola a fare cruciverba. È una misurazione impossibile. L'unico aspetto oggettivo è quello burocratico:essere in ordine con tutta la documentazione. Un po' mortificante come capacità.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Jobs act: cosa cambia?
E' impossibile, in effetti.
L'unico modo per misurare qualcosa di "misurabile" sarebbe sottoporre periodicamente gli insegnanti a test "oggettivi" (passatemi il termine, ma si chiamano così), a crocette, che sondino le loro conoscenze disciplinari. Che non c'entrano nulla con la didattica, sia chiaro, ma sono la condizione necessaria (anche se non sufficiente) perché un insegnante sia efficace. E, parliamoci chiaramente, molti insegnanti non hanno il livello minimo di conoscenze disciplinari per insegnare decentemente, è inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Per cui, ben vengano i test che misurino le conoscenze.
Altro non si può misurare, perché le capacità didattiche non sono misurabili in nessun modo.
L'unico modo per misurare qualcosa di "misurabile" sarebbe sottoporre periodicamente gli insegnanti a test "oggettivi" (passatemi il termine, ma si chiamano così), a crocette, che sondino le loro conoscenze disciplinari. Che non c'entrano nulla con la didattica, sia chiaro, ma sono la condizione necessaria (anche se non sufficiente) perché un insegnante sia efficace. E, parliamoci chiaramente, molti insegnanti non hanno il livello minimo di conoscenze disciplinari per insegnare decentemente, è inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Per cui, ben vengano i test che misurino le conoscenze.
Altro non si può misurare, perché le capacità didattiche non sono misurabili in nessun modo.
marcob- Messaggi : 1629
Data d'iscrizione : 12.08.11
Re: Jobs act: cosa cambia?
chicca70 ha scritto:È impossibile misurare la capacità di un insegnante. La misuri dai voti? Assurdo! La misuri dai risultati invalsi? Quei test non rivelano la capacità di chi ha insegnato a quegli alunni nell'ultimo anno. La misuri dal tempo passato a scuola? Ma io potrei stare a scuola a fare cruciverba. È una misurazione impossibile. L'unico aspetto oggettivo è quello burocratico:essere in ordine con tutta la documentazione. Un po' mortificante come capacità.
Ma siccome come hai detto tu, ognuno pensa di essere capace, chi pensa di superare una scrematura pensa anche di guadagnarci. Gli occhi diventano a forma di € e tutte le energie verranno utilizzate per guadagnarsi quei quattro spiccioli in più nel modo meno dispendioso possibile.
E l'educazione? E i valori? E la costruzione di un nuovo cittadino? Aspetti secondari.
Re: Jobs act: cosa cambia?
Per chi non dovesse superare questi test (sottoposti a cadenza annuale) per tre volte consecutive, si potrebbe pensare di proporre il licenziamento. Al limite, se il candidato dovesse possedere altre abilitazioni, lo si trasferirebbe forzatamente su altre classi di concorso, dove potrebbe ripartire il ciclo di test per misurare le conoscenze in queste altre classi di concorso.
A me un sistema così non dispiacerebbe.
A me un sistema così non dispiacerebbe.
marcob- Messaggi : 1629
Data d'iscrizione : 12.08.11
Re: Jobs act: cosa cambia?
Che nella scuola di oggi hanno un'importanza limitatissima. La scuola è come in politica, tant'è che abbiamo messo al governo un neofita della politica come Berlusconi e oggi si pende dalle labbra di un sindaco di Firenze che pensava di entrare nella politica nazionale direttamente col ruolo più difficile. Quante persone hanno o hanno avuto più conoscenze di questi due? Eppure tutta la questione si gioca sul piano emotivo.marcob ha scritto:E' impossibile, in effetti.
L'unico modo per misurare qualcosa di "misurabile" sarebbe sottoporre periodicamente gli insegnanti a test "oggettivi" (passatemi il termine, ma si chiamano così), a crocette, che sondino le loro conoscenze disciplinari. Che non c'entrano nulla con la didattica, sia chiaro, ma sono la condizione necessaria (anche se non sufficiente) perché un insegnante sia efficace. E, parliamoci chiaramente, molti insegnanti non hanno il livello minimo di conoscenze disciplinari per insegnare decentemente, è inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Per cui, ben vengano i test che misurino le conoscenze.
Come portare la questione dal piano dell'emotività (dominante oggi anche nella scuola) a quello della misurabilità scientifica è impossibile immaginarlo.
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