Nuovo Decreto e titolo specializzazione sostegno SENZA concorso

A quanto pare, in base al nuovo decreto sul sostegno, Si può conseguire il titolo di sostegno per la secondaria denominato  " diploma in pedagogia e didattica speciale "  SENZA concorso per insegnare alle paritarie:

http://www.notiziescuola.it/fit-didattica-speciale-anche-senza-concorso/

Confermate ? E' necessario prima essere abilitati su materia o bastano i 24 cfu ?

Il titolo è valutabile nelle GI di 2° e 3° fascia (anche se non consente l'accesso ai percorsi per il ruolo nella scuola statale) ?

Allora non tutto è chiarissimo.
Il primo anno di FIT (per la secondaria) dovrebbe appunto dare la specializzazione all'insegnamento che *dovrebbe* essere equiparata all'abilitazione (come quella in uscita dal TFA).
L'accesso a questo corso non mi è chiaro se debba essere a numero chiuso o no.

Per primaria e infanzia se non erro sarà previsto uno specifico corso di laurea (mi riferisco al sostegno).

La cosa non chiara è se con questo titolo ci si possa iscrivere in seconda fascia (nel caso sia equiparato al tfa.. perchè no?).
Sulla valutazione come titolo.. ora non si può sapere.

Io mi riferisco alla possibilità di accedere, accollandosi i costi, al corso IN SOPRANNUMERO per conseguire il nuovo titolo " diploma in pedagogia e didattica speciale " , SENZA fare alcun concorso né nessun FIT. Questo titolo sarebbe valutabile nelle GI ?

I titoli valutabili nelle GI sono definiti nei bandi in cui si definiscono queste cose.
Il regolamento per le GI uscirà a breve, vediamo se ci saranno riferimento diretti o indiretti a questi corsi.

Non penso ci saranno riferimenti nell'imminente decreto di riapertura GI 2017/20, la questione si porrà quando inizieranno ad esserci persone che conseguiranno tali titoli in soprannumero e chiederanno di inserirsi nelle GI nelle varie finestre semestrali e nelle prossime aperture GI sfruttando i titoli conseguiti in soprannumero.  Il titolo dovrà pur essere valutabile per le GI, il decreto dice solo che non si può accedere al ruolo nella statale senza concorso e successivo percorso formativo, non che non si può insegnare da precari sempre nella statale.

mara88 ha scritto:Non penso ci saranno riferimenti nell'imminente decreto di riapertura GI 2017/20, la questione si porrà quando inizieranno ad esserci persone che conseguiranno tali titoli in soprannumero e chiederanno di inserirsi nelle GI nelle varie finestre semestrali e nelle prossime aperture GI sfruttando i titoli conseguiti in soprannumero.  Il titolo dovrà pur essere valutabile per le GI, il decreto dice solo che non si può accedere al ruolo nella statale senza concorso e successivo percorso formativo, non che non si può insegnare da precari sempre nella statale.

Sicuramente non si diventa insegnanti di ruolo senza il FIT (a parte chi potrà accedere alla fase transitoria).
Quello che non è chiaro è la fine che faranno le GI di terza e seconda fascia.
Per come funziona la scuola adesso io direi che serviranno "sempre" ma c'è da capire se e quali supplenze saranno assegnate ai docenti che faranno il FIT triennale.
L'equiparazione tra abilitazione TFA e il titolo di specializzazione (o come si chiama) non mi pare sia stata messa nera su bianco ancora. Hai notizie diverse?

Le GI serviranno sempre, soprattutto su sostegno. L'equiparazione tra nuovi titoli e vecchia abilitazione non credo avverrà mai, ma nelle GI non si potrà disconoscere il titolo conseguito in soprannumero, fuori da ogni concorso o percorso FIT.  Il decreto dice che "è utile nelle paritarie", non che è escluso ogni uso nella statale.

A rigor di logica ti direi che vale solo nelle paritarie. Il fatto che si siano premurati di specificare..

http://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2017/04/riforma_reclutamento.pdf

Il decreto non lo esclude, inoltre sarebbe passibile di ricorso poiché il percorso seguito e il titolo conseguito è il medesimo, l'unica differenza sta nell'aver fatto o meno una selezione per entrare.

Articolo 16 (Docenti su posto di sostegno) 1. Il possesso del diploma di specializzazione di cui all’articolo 9 in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica è utile nelle scuole secondarie paritarie, per insegnare su posto di sostegno, con contratto di docenza a tempo determinato o indeterminato e assolve al requisito di cui all’articolo 1, comma 4, lettera g) della legge 10 marzo 2000, n. 62.
2. Nelle scuole secondarie paritarie, possono insegnare su posto di sostegno anche coloro che sono iscritti al relativo corso di specializzazione, per non più di tre anni dall’immatricolazione al corso. 3.Possono iscriversi al corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica di cui all’articolo 9, comma 3, nell’ordine di una graduatoria stabilita sulla base di un test di accesso gestito dalle università interessate, i soggetti in possesso dei requisiti di accesso di cui all’articolo 5, comma 3. È considerato titolo prioritario per l’ammissione al corso di specializzazione essere titolare di contratti di docenza su posti di sostegno per almeno nove ore settimanali nella scuola secondaria, ed esserlo stati per almeno tre anni, presso una scuola paritaria, purché detti contratti siano retribuiti sulla base di uno dei contratti collettivi nazionali di lavoro del settore. 4. Fermi restando i limiti derivanti dall’offerta formativa delle università e delle istituzioni AFAM, l’iscrizione al corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica avviene in sovrannumero rispetto ai vincitori del concorso di cui all’articolo 3, nell’ambito di contingenti autorizzati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determinati sulla base del fabbisogno delle scuole paritarie e tenuto conto della disponibilità di personale già abilitato all’insegnamento o specializzato. 5. Le spese della frequenza dei corsi di specializzazione di cui al presente articolo sono integralmente a carico degli interessati e ai medesimi non sono dovuti i compensi di cui al capo III. 6. Il possesso del titolo di specializzazione di cui al presente articolo non dà diritto ad agevolazioni o al riconoscimento di titoli nell’ambito delle procedure concorsuali di cui al presente decreto.

Quindi?
Se già parti con l'idea del ricorso.. amen. Un approccio che non condivido.

arrubiu ha scritto:Quindi?
Se già parti con l'idea del ricorso.. amen. Un approccio che non condivido.

No figurati, io non sono molto propensa a fare i ricorsi, intendevo dire che sarebbe grave, anche giuridicamente, se lo STESSO E IDENTICO TITOLO venisse disconosciuto solo sulla base di una selezione per l'accesso. Tanto più che la selezione è finalizzata al ruolo nella statale, e le GI non hanno niente a che vedere con il ruolo.

mara88 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Quindi?
Se già parti con l'idea del ricorso.. amen. Un approccio che non condivido.

No figurati, io non sono molto propensa a fare i ricorsi, intendevo dire che sarebbe grave, anche giuridicamente,  se lo STESSO E IDENTICO TITOLO venisse disconosciuto solo sulla base di una selezione per l'accesso. Tanto più che la selezione è finalizzata al ruolo nella statale, e le GI non hanno niente a che vedere con il ruolo.

Ma infatti il riferimento alla paritaria è inteso solo per 3 anni e non c'entra col ruolo.
Le paritarie seguono altre regole. Io credo che un titolo come questo difficilmente non possa essere equiparato all'abilitazione, spero solo che se ne rendano conto prima di fare partire il teatrino dei ricorsi, già vedo alcuni "sindacati" al lavoro.

Bravo, hai colto il mio ragionamento.  Forse i sindacati se ne sono resi conto, ma fanno finta di nulla per evitare che il  MIUR "corra ai ripari" con qualche norma ad hoc.  O forse pensano che gli accessi in soprannumero saranno un fatto marginale ?? Io credo che tutti coloro che non si posizioneranno utilmente per l'accesso al FIT tenteranno proprio l'accesso in soprannumero, sfruttando gli artt. 15 e 16 del decreto.

http://it.blastingnews.com/lavoro/2017/05/fit-specializzazione-insegnamento-per-paritarie-anche-se-non-si-supera-concorso-001728065.html

mara88 ha scritto:Io mi riferisco alla possibilità di accedere, accollandosi i costi, al corso IN SOPRANNUMERO per conseguire il nuovo titolo "  diploma in pedagogia e didattica speciale " , SENZA fare alcun concorso né nessun FIT.  Questo titolo sarebbe valutabile nelle GI ?

A quanto ho capito io, si tratterà di situazioni abbastanza rare per via delle selezioni e delle limitazioni previste:
all'art. 16, comma 3 si cita un "test di accesso gestito dalle università", e al comma 4 si fa riferimento ad una duplice limitazione ("limiti derivanti dall'offerta formativa e dal fabbisogno"), inoltre ci saranno dei criteri di priorità abbastanza rigidi "essere titolare di contratti di docenza su posti di sostegno per almeno nove ore
settimanali nella scuola secondaria, ed esserlo stati per almeno tre anni, presso una scuola paritaria, purché
detti contratti siano retribuiti sulla base di uno dei contratti collettivi nazionali di lavoro del settore".

Questo, secondo me, porterà al massimo alla possibilità di ridurre il percorso FIT  a due anni (o un anno nella migliore delle ipotesi) ma comunque, chi è interessato al ruolo nella scuola statale, dovrà superare un concorso per poter accedere al FIT (ancorché ridotto).


Quello che io mi domando, sempre riguardo al sostegno, è: ci si potrà specializzare anche senza avere la specializzazione/abilitazione su una specifica classe di concorso? Non mi sembra molto chiaro...

Sembra di sì.

"Possono iscriversi... i soggetti in possesso dei requisiti di accesso di cui all’articolo 5, comma 3" Dec, Anche a me pare di capire che i requisiti d'accesso siano gli stessi sia per la cdc comune che per il sostegno, ovvero laurea + 24 cfu, per cui è evidente che, a rigor di logica,  scompare l'abilitazione su cdc comune come requisito per l'accesso al sostegno.   A me l'art. 5 comma 3 pare inequivocabile:  [i]3.Costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di cui all’articolo 3, comma 4, lettera c), il possesso dei requisiti di cui al comma 1 o al comma 2, in relazione alla classe di concorso su cui il candidato presenta domanda di partecipazione.  [i]


Praticamente, la domanda si presenta sulla cdc comune per cui si hanno i requisiti (laurea + 24 cfu), ma specificando che si partecipa sui posti di sostegno, in questo caso si sosterrà, oltre alle prove per la cdc comune, una prova aggiuntiva per il sostegno.



Gipsy01, quanto alle limitazioni, il test di accesso è quello che tutti dovranno fare, anche chi, risultando fuori dal numero programmato per la scuola statale, potrà essere interessato ad iscriversi, in soprannumero, per la paritaria.  Più che limitazioni, sembrano criteri da seguire per le Uni per redigere la graduatoria oltre il numero programmato di posti

E invece, non so se è una domanda "fuori luogo":
1) per chi ha l'abilitazione sulla materia (da TFA)?
2) per chi, oltre l'abilitazione sulla materia, è neo-assunto (da concorso)?
Grazie

Per i docenti di ruolo, a quanto se ne sa finora, la normativa dovrebbe essere diversa (comunque ancora non c'è nulla di chiaro).