Meglio di ruolo o meglio precari?

Promemoria primo messaggio :


A tutti i neoassunti.

Ormai siamo arrivati alla fine del primo anno di ruolo. Come vi sentite?

Grandi differenze con il passato? Prospettive future?

Io sono di ruolo da qualche anno, mediamente lontano da casa e quindi sempre immischiato in questioni di mobilità, assegnazioni etc.
Ma non tornerei indietro. Per la stabilità, per la prospettiva di stipendio, per non inseguire la naspi a luglio, per potere chiedere un mutuo/prestito.

Condivido parola per parola la riflessione di arrubiu... (lui "mediamente" lontano da casa, io molto lontano).

Da un punto di vista pratico, il precariato è sicuramente più ..' comodo ' , meno impegni, piu tempo libero, possibilità di scegliere la scuola ogni anno(sempre se la tua classe di concorso te lo permette),..lo preferivo anche io.... ma la sicurezza del ruolo è un'altra cosa. E come tutto in Italia, si paga. Si comincia molto prima e si finisce piu tardi, ci sono piu impegni , ma anche piu diritti (anche se restano davvero pochissimi). Purtroppo il sistema scolastico italiano è ormai distrutto.

ofeliaf ha scritto:Da un punto di vista pratico, il  precariato è sicuramente più ..' comodo ' , meno impegni, piu tempo libero, possibilità di scegliere la scuola ogni anno(sempre se la tua classe di concorso te lo permette),..lo preferivo anche io.... ma la sicurezza del ruolo è un'altra cosa. E come tutto in Italia, si paga. Si comincia molto prima e si finisce piu tardi, ci sono piu impegni , ma anche piu diritti (anche se restano davvero pochissimi). Purtroppo il sistema scolastico italiano è ormai distrutto.

Storicamente, una abilitazione, un buon punteggio in graduatoria, certe materie in certe Regioni del Nord, garantivano la supplenza annuale ogni anno. Tuttavia, sembra che le cose stiano cambiando. Nelle intenzioni dello scorso governo la supplentita sarebbe dovuta già essere sconfitta da diverso tempo, fortunatamente non è stata così, ma chi garantisce che prima o poi non succeda? Secondo me è questo il vero problema del precario della scuola. Per il resto, i vantaggi secondo me sono addirittura superiori agli svantaggi.

Appunto... la libertà ha un prezzo...

La libertà di non sapere se, quando e come lavorerò?
Preferisco non averla.

sono d'accordo.

La libertà di non dover trovare giustificazioni o andare a fare boiate in una scuola 200km lontana da dove ho intenzione di passare l'estate? Preferisco averla! Sono punti di vista, come dicevo...

Meglio bonzi!

Non so in che brutte scuole vi troviate per preferire l'essere precari che l'essere di ruolo. Prima di entrare in ruolo lo scorso anno ho avuto annualità in scuole vicine dove mi sono anche trovata bene, ma chiedere la naspi, non sapere dove sarei andata a finire, con che colleghe e quali bambini mi sarebbero capitati per me era fronte di ansia. Dalla scorsa estate non devo starmi a smattire per la domanda della naspi. Quest'anno, per la prima volta, a settembre tornerò in un luogo conosciuto con le stesse colleghe e gli stessi bambini, poter pensare già dalla fine di quest'anno cosa potrei voler fare il prossimo anno mi dà molta tranquillità e sicurezza.
Certo, se si pensa di voler fare domanda di mobilità/assegnazione il fattore incertezza sulla scuola in cui si finisce rimane, ma la stabilità economica per me incide in maniera fortissima.
Senza contare che ho avuto l'impressione di essere molto più considerata dalle colleghe ora che sono di ruolo, nel senso che nelle scelte che riguardano l'organizzazione della scuola la mia opinione ha molto più peso, e questo anche lo scorso anno, pure se tutte sapevano che avrei cambiato scuola.

Essre di ruolo va benissimo. Essere di ruolo e spendere fior di soldi in affitto che non si spendevano da precari NO. Quindi per un po' va bene poi o si torna a casa o il ruolo non ha senso. Sottolineo se uno da precario spese non ne aveva, altrimenti se spende adesso ma spendeva anche prima non ci sono grossi problemi. In compenso ora è a tempo indeterminato.

Kuru-nee ha scritto:Non so in che brutte scuole vi troviate per preferire l'essere precari che l'essere di ruolo. Prima di entrare in ruolo lo scorso anno ho avuto annualità in scuole vicine dove mi sono anche trovata bene, ma chiedere la naspi, non sapere dove sarei andata a finire, con che colleghe e quali bambini mi sarebbero capitati per me era fronte di ansia. Dalla scorsa estate non devo starmi a smattire per la domanda della naspi. Quest'anno, per la prima volta, a settembre tornerò in un luogo conosciuto con le stesse colleghe e gli stessi bambini, poter pensare già dalla fine di quest'anno cosa potrei voler fare il prossimo anno mi dà molta tranquillità e sicurezza.
Certo, se si pensa di voler fare domanda di mobilità/assegnazione il fattore incertezza sulla scuola in cui si finisce rimane, ma la stabilità economica per me incide in maniera fortissima.
Senza contare che ho avuto l'impressione di essere molto più considerata dalle colleghe ora che sono di ruolo, nel senso che nelle scelte che riguardano l'organizzazione della scuola la mia opinione ha molto più peso, e questo anche lo scorso anno, pure se tutte sapevano che avrei cambiato scuola.

Ecco, senza ulteriori parole e concetti, questa di Kuru potrebbe essere -è- la mia risposta alla domanda iniziale.
C'è solo da sostituire 'bambini' con 'ragazzi' e 'colleghe' con 'colleghe/i' (sono in una secondaria II grado).

Inoltre ho fatto domanda di mobilità su cinque scuole.....ma non sono in ansia;
e poi attendo altre chiamate da altre cdc...e per una, se l'ambito è buono, farei questo nuovo cambiamento.

Per me e' il secondo anno di ruolo nella sede definitiva e ogni giorno mi rendo conto di piu della differenza. Non solo puoi immaginare cosa farai l'anno successivo ma anche la gestione delle classi e dei programmi e' diversa sapendo che sarai li anche l'anno successivo hai piu libertà nello scegliere gli argomenti e l'ordine. E anch'io ho notato che i colleghi ti guardano diversamente. Mi e' venuta anche piu voglia piu voglia di impegnarmi in commissioni eccetera, sento la scuola piu mia. Certo la mia situazione e' privilegiata perche sono in una buona scuola nella mia città

Secondo me, meglio un altro lavoro!
Da precari si è trattati peggio di uno straccio per il pavimento...
Di ruolo almeno puoi protestare se ti mettono i piedi in testa!
Ma voi davvero sareste contenti di fare questo mestiere per 41 anni prima della pensione?
Dopo qualche anno, tutto diventa ripetitivo, alienante...
E poi, ogni giorno riunioni, assemblee, gite, feste... Lo studio prima o poi diventerà facoltativo (in pratica già lo è, tutti o quasi promossi!).
Purtroppo cosa altro offre l'Italia a chi non ha i santi in paradiso?!

ISKRA84 ha scritto:Secondo me, meglio un altro lavoro!
Da precari si è trattati peggio di uno straccio per il pavimento...
Di ruolo almeno puoi protestare se ti mettono i piedi in testa!
Ma voi davvero sareste contenti di fare questo mestiere per 41 anni prima della pensione?
Dopo qualche anno, tutto diventa ripetitivo, alienante...
E poi, ogni giorno riunioni, assemblee, gite, feste... Lo studio prima o poi diventerà facoltativo (in pratica già lo è, tutti o quasi promossi!).
Purtroppo cosa altro offre l'Italia a chi non ha i santi in paradiso?!

Se sei ancora precaria sei in tempo per cambiare lavoro.
Non oso immaginare come sia insegnare per ripiego per decenni, deve essere l'incubo peggiore da non augurare neppure al proprio peggior nemico.

A me piace insegnare, ma solo quello e non riunioni inutili...

gugu ha scritto:

Se sei ancora precaria sei in tempo per cambiare lavoro.
Non oso immaginare come sia insegnare per ripiego per decenni, deve essere l'incubo peggiore da non augurare neppure al proprio peggior nemico.

Io spero di essere ancora in tempo, pur nn essendo più precario...

ISKRA84 ha scritto:Secondo me, meglio un altro lavoro!
Da precari si è trattati peggio di uno straccio per il pavimento...
Di ruolo almeno puoi protestare se ti mettono i piedi in testa!
Ma voi davvero sareste contenti di fare questo mestiere per 41 anni prima della pensione?
Dopo qualche anno, tutto diventa ripetitivo, alienante...
E poi, ogni giorno riunioni, assemblee, gite, feste... Lo studio prima o poi diventerà facoltativo (in pratica già lo è, tutti o quasi promossi!).
Purtroppo cosa altro offre l'Italia a chi non ha i santi in paradiso?!

Non so se sarò contenta di fare questo mestiere per i prossimi 40 anni, o forse anche di più data la mia età; probabilmente sarò stanca fisicamente perché non riuscirò più a stare dietro ai bambini quando avrò mal di schiena quotidiani e acciacchi vari, e la mia pazienza si esaurirà più facilmente.
Però non sono assolutamente d'accordo quando dici che tutto diventa ripetitivo e alinenante. Secondo me non c'è mestiere meno ripetitivo dell'insegnante, i bambini (o i ragazzi, nel caso di gradi superiori) crescono e cambiano in continuazione, reagendo in maniera sempre differente a quello che proponi. Non c'è mai un giorno in cui si fa la stessa cosa di quello precedente, e accadono spesso cose (a volte molto piacevoli, altre volte meno) che al mattino prima di partire non avevo previsto.
Qualsiasi altro mestiere mi viene in mente è sicuramente più ripetitivo dell'insegnante.

Sarò entusiasta perché ho cominciato solo da pochi anni, ma alla fine di ogni giornata scolastica ho moltissimi momenti emotivamente significativi da ricordare, sempre diversi, che sono l'aspetto più gratificante di questo lavoro e lo rendono tutto tranne che ripetitivo e alienante.

Le riunioni sono noiose e spesso ne farei a meno, è vero, ma tutto il resto per me vale la pena, eccome se vale la pena.
Forse questo mestiere non ti piace davvero e non ti appaga perché tu cerchi altro da un lavoro, dovresti rifletterci un po'.

caesar753 ha scritto:

gugu ha scritto:

Se sei ancora precaria sei in tempo per cambiare lavoro.
Non oso immaginare come sia insegnare per ripiego per decenni, deve essere l'incubo peggiore da non augurare neppure al proprio peggior nemico.

Io spero di essere ancora in tempo, pur nn essendo più precario...

C'è sempre la possibilità di cambiare lavoro, nonostante l'Italia sia messa male, bisogna credere in se stessi.
Fate una volta scaletta e passo dopo passo vedrete che riuscirete prima o poi a raggiungere il vostro obiettivo.

ISKRA84 ha scritto:Secondo me, meglio un altro lavoro!
Da precari si è trattati peggio di uno straccio per il pavimento...
Di ruolo almeno puoi protestare se ti mettono i piedi in testa!
Ma voi davvero sareste contenti di fare questo mestiere per 41 anni prima della pensione?
Dopo qualche anno, tutto diventa ripetitivo, alienante...
E poi, ogni giorno riunioni, assemblee, gite, feste... Lo studio prima o poi diventerà facoltativo (in pratica già lo è, tutti o quasi promossi!).
Purtroppo cosa altro offre l'Italia a chi non ha i santi in paradiso?!

Secondo me c'è anche troppo pessimismo (come troppo ottimismo per altri, che dicono che è il miglior lavoro del mondo).
Nella mia vita ho fatto più lavori, secondo la mia opinione l'insegnamento sta nel mezzo, ci sono lavori sicuramente migliori come soddisfazioni e stipendio, come ci sono lavori molto più alientanti, pesanti e mal pagati.

Ognuno vive la sua esperienza nella scuola a modo suo, ci sono troppe variabili per poter generalizzare.
Però noi precari siamo davvero trattati malissimo...
Io quest'anno ho 6 ore in quattro giorni lavorativi, ho chiesto modifica per diritto al completamento e se ne sono fregati... Insegnando lingue, devo assistere impotente alle difficoltà dei miei alunni nello svolgere un compito scritto in un'ora...
Mentre ai soliti zerbini mettono 11 ore in tre giorni con due ore contigue...
Per esperienza personale so che i sindacati non ti aiutano né difendono, quindi bisogna reagire alle angherie ripagando questi utili idioti con la stessa moneta...
Tanti anni fa c'erano i Presidi che si interessavano di far funzionare la didattica, ora abbiamo i dirigenti scolastici manager, bravi solo a far progetti e "gestire" finanziamenti...

ISKRA84 ha scritto:Ognuno vive la sua esperienza nella scuola a modo suo, ci sono troppe variabili per poter generalizzare.
Però noi precari siamo davvero trattati malissimo...
Io quest'anno ho 6 ore in quattro giorni lavorativi, ho chiesto modifica per diritto al completamento e se ne sono fregati... Insegnando lingue, devo assistere impotente alle difficoltà dei miei alunni nello svolgere un compito scritto in un'ora...
Mentre ai soliti zerbini mettono 11 ore in tre giorni con due ore contigue...
Per esperienza personale so che i sindacati non ti aiutano né difendono, quindi bisogna reagire alle angherie ripagando questi utili idioti con la stessa moneta...
Tanti anni fa c'erano i Presidi che si interessavano di far funzionare la didattica, ora abbiamo i dirigenti scolastici manager, bravi solo a far progetti e "gestire" finanziamenti...

Se fossi di ruolo probabilmente questi problemi non li avresti?

Certo che non li avrei! Chi ha 18 ore in 5 giorni, ha pure sabato e domenica pagati...
Ho già perso altre supplenze perché l'orario coincideva...
Sai a quanto ammonta lo stipendio per 6 ore al superiore?
Secondo te si può vivere con questa miseria?

ISKRA84 ha scritto:Certo che non li avrei! Chi ha 18 ore in 5 giorni, ha pure sabato e domenica pagati...
Ho già perso altre supplenze perché l'orario coincideva...
Sai a quanto ammonta lo stipendio per 6 ore al superiore?
Secondo te si può vivere con questa miseria?

Chiunque abbia anche un'ora di lezione è sempre pagato in base alle ore lavorate.
In ogni caso non capisco il tuo discorso, se non ti interessa essere di ruolo non capisco perché poi ti lamenti dell'attuale situazione.

Non hai capito il discorso in effetti!