Vincolo triennale anche in caso di indicazione sintetica nelle grandi città?

Anche quest'anno, io, residente nel Comune di Roma, farò richiesta di mobilità (che finora non è mai stata soddisfatta), nel Comune di Roma. Da un lato, non sono contento della scuola in cui sto, e vorrei cambiare. Dall'altro, vorrei non capitare in una scuola peggiore (per logistica, e relazioni di lavoro). Se ci dovessi capitare, non vorrei soggiacere al vincolo triennale, e quindi riprovare l'anno prossimo. Ero quindi tentato di inserire 7-8 scuole preferenziali, e in subordine un distretto. Se dovessi beccare una delle scuole meno desiderate del distretto, mi sono detto "Vabbé, pazienza, riproverò l'anno prossimo, e sarà tutta esperienza".

Ora, la lettura del vademecum Uil Scuola/OS http://uilscuola.it/firma-del-contratto-sulla-mobilita-organici-docenti-ata-report-della-riunione-al-miur-oggi/ mi fa sorgere dubbi, come pure l'articolo di Giovanna Onnis https://www.orizzontescuola.it/mobilita-volontaria-e-vincolo-triennale-si-applica-se-ottenuta-nel-comune-di-titolarita/ peraltro non trovando i due contributi del tutto chiari.

A leggere la slide a pag. 13 delle schede di sintesi della Uil Scuola http://uilscuola.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/03/Mobilit%C3%A0-le-schede-di-sintesi-2019-2022.pdf leggo che soggiacciono a vincolo triennale anche "i docenti soddisfatti su preferenza sintetica nei movimenti all'interno dello stesso Comune di titolarità".

Mi confermate che è così? Ne deriva che chi vuole cambiare in grandi città (Roma, ma anche Milano, Napoli, Torino, ecc.), qulaunque richiesta faccia (scuole o distretti), sarà sempre soggetto al vincolo, anche in caso di movimento peggiorativo. E' così? E possibile che i sindacati abbiano firmato in questa parte un contratto così penalizzante? Tra l'altro, l'anno scorso il contratto vietava pure l'assegnazione sullo stesso Comune, quindi il trasferimento rischia di rivelarsi doppiamente una trappola.

E se il vincolo nei grandi Comuni vale pure per l'indicazione dei distretti, allora mi viene da indicare solo scuole, ma con molte meno speranze di un trasferimento che pure desidero. Che mi consigliate al riguardo?

Se ti muovi all'interno del comune avrai il vincolo triennale (a meno checnon abbia una delle precedenze previste nell'articolo 13).

Il consiglio è di mettere solo scuole specifiche che ti piacciono.

La tua è mobilità comunale, quindi sempre soggetta al vincolo triennale, sia su scuola che su distretto.

Grazie a entrambi.

Ma vi rendete conto della follia, equiparare chi fa domanda di trasferimento a Canicattì (con tutto il rispetto per Canicattì) a chi fa domanda di trasferimento in comuni vastissimi come Roma o Milano... abitare al Tiburtino ed avere la scuola di servizio, che so, a Boccea.. e rimanerci vincolati pure per tre anni... sarebbe più comodo arrivare in treno a Firenze! Assurdo che non si sia prevista una regola ad hoc per i grandi comuni...

Però - e con questo non giustifico il vincolo - rimarresti vincolata nella scuola di Boccea solo se l'avessi chiesta analiticamente o se avessi richiesto il trasferimento nel distretto che la comprende.

Appunto i grandi comuni non possono essere richiesti nella totalità se si ha la sede di titolarità all'interno di essi. Quindi il blocco scatterebbe solo sui distretti del comune indicati.
Chi si muove da fuori può anche chiedere tutto il comune ma non avrà nessun vincolo.

Il mio problema è che sto tentando il passaggio da sostegno a posto comune e per avere più possibilità devo indicare quanti più distretti possibili... o per lo meno l'anno scorso ho fatto così (ovviamente senza successo!) indicando anche la preferenza sintetica su Provincia..
Quest'anno potrò indicare solo i distretti vicini o, per non incorrere nel vincolo, quelli della provincia che ricadono fuori Comune e non mi potrò permettere di fare la preferenza sintetica su Provincia.. Perchè se poi con la preferenza sintetica su Provincia mi dovessero assegnare una scuola nel mio Comune, ma dall'altra parte del mondo, resterei vincolata e l'anno prossimo non potrei tentare di avvicinarmi.. insomma, una bella fregatura

habibi ha scritto:Il mio problema è che sto tentando il passaggio da sostegno a posto comune e per avere più possibilità devo indicare quanti più distretti possibili... o per lo meno l'anno scorso ho fatto così (ovviamente senza successo!) indicando anche la preferenza sintetica su Provincia..
Quest'anno potrò indicare solo i distretti vicini o, per non incorrere nel vincolo, quelli della provincia che ricadono fuori Comune e non mi potrò permettere di fare la preferenza sintetica su Provincia.. Perchè se poi con la preferenza sintetica su Provincia mi dovessero assegnare una scuola nel mio Comune, ma dall'altra parte del mondo, resterei vincolata e l'anno prossimo non potrei tentare di avvicinarmi.. insomma, una bella fregatura

Questo però non è più dovuto ad un trattamento di disparità tra il comune piccolo e quello grande, ma un chiaro intento di dissuadere a fare piccoli e continui spostamenti da una scuola all'altra. E' davvero l'intento del ministero quello di ridurre gli spostamenti al minimo indispensabile concedendo quelli a lunga distanza e facendo riflettere, ossia fermarsi 3 anni, su quelli a corto raggio o molto ben mirati diretti alla precisa scuola dei sogni.

La tua testimonianza nella pratica fa dedurre che i politici e sindacati abbiano fatto le scelte giuste per lo scopo che si prefiggevano.

Purtroppo, perlomeno per Roma, bisognerebbe sapere come sono fatti i distretti (tranne il 9 e il 25), cioè sono tutti a spicchi d'arancia lungo le vie consolari grosso modo dalle mura aureliane a oltre il Raccordo, con popolazioni della grandezza di Parma ed estensioni lineari di 15-20 km urbani. Davvero indecente anche questa contrattazione, per chi abita nelle grandi città, e, a quel che io ricordi, tenuta nascosta nei primi comunicati dei sindacati dopo l'accordo.

TestaCuore ha scritto:

habibi ha scritto:Il mio problema è che sto tentando il passaggio da sostegno a posto comune e per avere più possibilità devo indicare quanti più distretti possibili... o per lo meno l'anno scorso ho fatto così (ovviamente senza successo!) indicando anche la preferenza sintetica su Provincia..
Quest'anno potrò indicare solo i distretti vicini o, per non incorrere nel vincolo, quelli della provincia che ricadono fuori Comune e non mi potrò permettere di fare la preferenza sintetica su Provincia.. Perchè se poi con la preferenza sintetica su Provincia mi dovessero assegnare una scuola nel mio Comune, ma dall'altra parte del mondo, resterei vincolata e l'anno prossimo non potrei tentare di avvicinarmi.. insomma, una bella fregatura

Questo però non è più dovuto ad un trattamento di disparità tra il comune piccolo e quello grande, ma un chiaro intento di dissuadere a fare piccoli e continui spostamenti da una scuola all'altra. E' davvero l'intento del ministero quello di ridurre gli spostamenti al minimo indispensabile concedendo quelli a lunga distanza e facendo riflettere, ossia fermarsi 3 anni, su quelli a corto raggio o molto ben mirati diretti alla precisa scuola dei sogni.

La tua testimonianza nella pratica fa dedurre che i politici e sindacati abbiano fatto le scelte giuste per lo scopo che si prefiggevano.

Quindi lo scopo dei sindacati sarebbe quello di perseguire un proprio scopo diverso da quello dei lavoratori che rappresentano? Poichè certo, con una simile scelta, non si è tutelato in egual misura il diritto alla mobilità di tutti i lavoratori...
Sono d'accordo sulla necessità di salvaguardare la continuità didattica, ma la permanenza in una data scuola non può essere neanche imposta dall'alto... un lavoratore frustrato in una scuola in cui non si trova bene, vuoi per ragioni ambientali (colleghi, dirigenza etc.), vuoi per mera distanza dalla propria abitazione (che in una città come Roma, credimi, si può ipotizzare anche nell'ambito di uno stesso distretto) secondo te svolgerebbe bene il proprio lavoro?
Da quella che è la mia esperienza, poi, non è vero che ci sono tutti questi "piccoli e continui spostamenti" da una scuola all'altra...nella mia sede di servizio sono tanti i colleghi che ci lavorano da più di 10 anni...e per qualcuno arriviamo anche ai 30... io stessa non me ne andrei se non per ottenere un (legittimo) passaggio su posto comune..
La mancanza di continuità è piuttosto dovuta alle tante (ancora!) cattedre e/o spezzoni di fatto che nonostante la Buona scuola imperano in tutte le scuole di ogni ordine e grado....

marviselli ha scritto:Purtroppo, perlomeno per Roma, bisognerebbe sapere come sono fatti i distretti (tranne il 9 e il 25), cioè sono tutti a spicchi d'arancia lungo le vie consolari grosso modo dalle mura aureliane a oltre il Raccordo, con popolazioni della grandezza di Parma ed estensioni lineari di 15-20 km urbani. Davvero indecente anche questa contrattazione, per chi abita nelle grandi città, e, a quel che io ricordi, tenuta nascosta nei primi comunicati dei sindacati dopo l'accordo.

Purtoppo marviselli questa cosa la può capire solo chi ci abita e conosce bene la città e le sue problematiche...

habibi ha scritto:

TestaCuore ha scritto:
La tua testimonianza nella pratica fa dedurre che i politici e sindacati abbiano fatto le scelte giuste per lo scopo che si prefiggevano.

Quindi lo scopo dei sindacati sarebbe quello di perseguire un proprio scopo diverso da quello dei lavoratori che rappresentano?

NO, non mi sono spiegata bene. Il coinvolgimento dei sindacati è stato "ritirare i buoi in stalla" per quanto meglio è stato loro possibile. Non era decisamente paragonabile un trasferimento da Nord a Sud o da un comune ad un'altro qualora ci si avvicini prima di 400 km e poi finalmente degli altri 25 km per arrivare a casa, con invece coloro che si spostano da una scuola all'altra più VIP dello stesso comune o più VIP di quel preciso territorio ben conosciuto.

Non si capisce molto eh:)