Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
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Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Promemoria primo messaggio :
Salve a tutti. Vorrei un confronto con quanto appena letto su OS dal titolo appunto “Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede”. Nel su citato articolo si legge che chi verrà convocato ad agosto 2019 da gmre avrebbe là possibilità di scegliere sedi migliori rispetto a chi ha visto l’accantonamento degli stessi. Sono io che non capisco oppure chi ha scritto l’arti non ha idea di cosa si parli? Nella mia provincia i posti accantonati sono andati a trasferimento, alcuni sono stati coperti altri no, così come i posti vacanti da pensionamenti, quota 100 e non. In sostanza secondo voi chi ha visto l’accantonamento dei posti, avrà a disposizione solo quelli appunto accantonati l’anno scorso? L’articolo fa capire questo.
Salve a tutti. Vorrei un confronto con quanto appena letto su OS dal titolo appunto “Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede”. Nel su citato articolo si legge che chi verrà convocato ad agosto 2019 da gmre avrebbe là possibilità di scegliere sedi migliori rispetto a chi ha visto l’accantonamento degli stessi. Sono io che non capisco oppure chi ha scritto l’arti non ha idea di cosa si parli? Nella mia provincia i posti accantonati sono andati a trasferimento, alcuni sono stati coperti altri no, così come i posti vacanti da pensionamenti, quota 100 e non. In sostanza secondo voi chi ha visto l’accantonamento dei posti, avrà a disposizione solo quelli appunto accantonati l’anno scorso? L’articolo fa capire questo.
duchess- Messaggi : 288
Data d'iscrizione : 01.09.12
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Scusate, trovo questa norma:
L. 128/2013, art. 15, comma 10-bis
10-bis. Il primo periodo del comma 3 dell'articolo 399 del testo
unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e
successive modificazioni, e' sostituito dal seguente: «I docenti
destinatari di nomina a tempo indeterminato possono chiedere il
trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra
provincia dopo tre anni di effettivo servizio nella provincia di
titolarita'».
Ma è vero?? Non si può chiedere ap per i primi tre anni? Non lo sapevo!!
L. 128/2013, art. 15, comma 10-bis
10-bis. Il primo periodo del comma 3 dell'articolo 399 del testo
unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e
successive modificazioni, e' sostituito dal seguente: «I docenti
destinatari di nomina a tempo indeterminato possono chiedere il
trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra
provincia dopo tre anni di effettivo servizio nella provincia di
titolarita'».
Ma è vero?? Non si può chiedere ap per i primi tre anni? Non lo sapevo!!
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
La norma è stata superata.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
gugu ha scritto:La norma è stata superata.
Da cosa? Hai qualche riferimento normativo che indichi che è superata?
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Ti ho risposto nell'altro thread.
E quindi evitiamo doppioni.
E quindi evitiamo doppioni.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Ti ringrazio! Per riassumere, arrubiu dice che la norma della legge del 2013 sulle ap bloccate per i primi tre anni dall'immissione in ruolo è superata dal ccni valido per il triennio 19/20, 20/21 e 21/22, che consente l'ap. Però con questi chiari di luna... non è che un domani si svegliano e vogliono cambiare il ccni su questo punto? Una legge mi pare molto più solida di un contratto! Per sintetizzare, al momento sembra che per i prossimi tre anni scolastici l'ap la possano chiedere tutti (se hanno i requisiti); bisogna vedere se vogliono provare a cambiare il contratto, sempre che il governo non cada prima.
In ogni caso, a costo di risultare ripetitivo, secondo me la strada principe per sanare l'ingiustizia del mancato cambio di provincia non è trovare soluzioni tampone (ap o art. 36), alle quali non tutti possono accedere, che sono aleatorie perché non necessariamente si ottengono e che riguardano un singolo anno scolastico; la strada principe è il ricorso. Chiedete alle associazioni di avviarli!
In ogni caso, a costo di risultare ripetitivo, secondo me la strada principe per sanare l'ingiustizia del mancato cambio di provincia non è trovare soluzioni tampone (ap o art. 36), alle quali non tutti possono accedere, che sono aleatorie perché non necessariamente si ottengono e che riguardano un singolo anno scolastico; la strada principe è il ricorso. Chiedete alle associazioni di avviarli!
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
I giochi si stanno chiudendo, usp della mia provincia ha convocato, CONVOCAZIONE PER LA SCELTA DELLE SEDI DEFINITIVE PER I DOCENTI FIT D.M. 631/2018, chi ha avuto assegnato la mia provincia. La scelta è su tutti i posti disponibili.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
però ieri l'USR Lazio ha ri-ripubblicato le graduatorie regionali senza i ricorrenti (è una nuova rettifica, e ad ogni rettifica hanno fatto riscegliere provincia), e reincludendo chi aveva rinunciato inizialmente. Tecnicamente ci sarebbe lo spazio per la riscelta della provincia, o sbaglio?
Vidoc- Messaggi : 1441
Data d'iscrizione : 28.07.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Tecnicamente si ma la rettifica è del 31 e la convocazione è di ieri. Boh è un gran caos.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
La scelta della provincia va fatta sull'ultima graduatoria definitiva da parte dell'USR, su questo non ci piove
Vidoc- Messaggi : 1441
Data d'iscrizione : 28.07.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Scusate, non ho capito molto di questi ultimi messaggi. Di quali graduatorie rettificate parlate? In cosa consiste la rettifica?
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
USR lazio ha emesso i decreti di esclusione dei candidati inseriti con riserva, non ha atteso le sentenze del CdS. Percio ha poi rettificato le graduatorie togliendo i riservisti.
Cmq il mio usp va avanti con le convocazioni come se nulla fosse cambiato.
Cmq il mio usp va avanti con le convocazioni come se nulla fosse cambiato.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Ma questo cosa c'entra con i docenti DM 631/2018?
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
In generale niente per quelli inseriti in queste graduatorie rettificate dovrebbe esserci nuova convocazione ma così non è per il mio usp e anche per quello limitrofo.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Anche se la rettifica per depennamento non sono sicura che necessiti di nuova convocazione.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Vi segnalo questo articolo dal Messaggero di qualche giorno fa.
https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/scuola_concorso_premia_prof_peggiori_oggi_ultime_notizie-4651818.html
Scuola, il concorso beffa che premia i professori peggiori
Giovedì 1 Agosto 2019 di Lorena Loiacono
Scuola, il concorso beffa che premia i professori peggiori
Sono primi in graduatoria, dopo un concorso nella scuola, ma non possono scegliere i posti migliori dove insegnare, quelli più vicini a casa ad esempio, perché andranno ai colleghi che hanno avuto un punteggio più basso. Un pasticcio tutto da sbrogliare per il Ministero dell’istruzione, in tempo utile per far sì che non si trasformi in una nuova guerra di ricorsi sulle assunzioni. La questione riguarda i docenti che hanno partecipato al concorso straordinario del 2018 per la scuola media e superiore: le prove in varie regioni andarono a rilento, con problemi in diverse commissioni in tutta Italia. Tanto che molte graduatorie non vennero pubblicate entro il 31 agosto 2018 e così non si fece in tempo ad immettere i primi a settembre del 2018, con il Fit, l’anno di formazione iniziale.
LA TUTELA
A quel punto ne entrano circa 6mila. Per gli altri in ordine di graduatoria, circa 5mila, il ministero dell’istruzione pensò ad una forma di tutela accantonando i posti disponibili e impegnandosi così ad assumerli il 1 settembre del 2019. Tutto venne ufficializzato con il decreto ministeriale 631 del 2018. Il decreto ha previsto infatti che per questi docenti, primi nelle graduatorie di merito, sarebbe stata garantita l’assunzione sui posti disponibili sul contingente del 2018/2019 con la relativa assegnazione della provincia. Doveva essere una forma di garanzia per tutti. Ma i posti accantonati in realtà erano quelli residuali dopo le immissioni in ruolo di settembre 2018. Erano pochi e, di fatto, erano quel che restava dopo la scelta degli altri. Ad esempio su Roma, così come in altre grandi città, i posti andarono tutti nelle assunzioni di settembre 2018 e così a dicembre, al momento di firmare l’accantonamento, i docenti divenuti primi in graduatoria si ritrovarono a dover scegliere i posti in altre province, che nessuno aveva voluto a settembre.
Ora invece, per settembre 2019, la scelta sarebbe decisamente maggiore col contingente del 2019/20. Quest’anno infatti tra i pensionamenti normali e quelli dovuti a Quota 100, oltre ai trasferimenti, la disponibilità di posti è aumentata. Ma i primi in graduatoria non potranno accedervi, perché sono stati inseriti nell’accantonamento dei posti di dicembre scorso con la destinazione già definita. Un problema decisamente complicato, che sta tenendo occupati sindacati e ministero al tavolo da settimane per trovare una soluzione.
IL PROBLEMA
Quella che doveva essere una tutela, il decreto 631, sta diventando un vincolo e di fatto un’ingiustizia perché i docenti, chiamati a scegliere la sede a dicembre scorso, ora si ritrovano superati da chi viene dopo in graduatoria e può scegliere su un’ampia possibilità. «Questi lavoratori - spiegano in una nota congiunta i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda - entreranno effettivamente in ruolo il 1° settembre 2019, ma non potranno scegliere sui posti che si sono resi disponibili col nuovo contingente, per cui si creeranno situazioni in cui i docenti collocati in posizione più alta in graduatoria avranno meno possibilità di scelta, in termini di sedi disponibili, rispetto a chi ha un punteggio più basso. Data la particolarità e non ripetibilità di questa situazione abbiamo fatto diverse proposte all’amministrazione, tra cui quella di consentire a questi docenti un cambio di provincia che tenga conto delle attuali disponibilità».
I TEMPI STRETTI
Ma il tempo stringe, molti uffici scolastici hanno già hanno calendarizzato le convocazioni dei docenti. E allora il rischio adesso è che i primi in graduatoria, che andranno ad insegnare in province diverse da quelle di residenza, avvieranno una valanga di ricorsi al Tribunale del Lavoro. Una strada che per la scuola significa solo guai tra graduatorie e nomine da rifare.
Ultimo aggiornamento: 14:24 :copyright: RIPRODUZIONE RISERVATA
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Scuola, il concorso beffa che premia i professori peggiori
Giovedì 1 Agosto 2019 di Lorena Loiacono
Scuola, il concorso beffa che premia i professori peggiori
Sono primi in graduatoria, dopo un concorso nella scuola, ma non possono scegliere i posti migliori dove insegnare, quelli più vicini a casa ad esempio, perché andranno ai colleghi che hanno avuto un punteggio più basso. Un pasticcio tutto da sbrogliare per il Ministero dell’istruzione, in tempo utile per far sì che non si trasformi in una nuova guerra di ricorsi sulle assunzioni. La questione riguarda i docenti che hanno partecipato al concorso straordinario del 2018 per la scuola media e superiore: le prove in varie regioni andarono a rilento, con problemi in diverse commissioni in tutta Italia. Tanto che molte graduatorie non vennero pubblicate entro il 31 agosto 2018 e così non si fece in tempo ad immettere i primi a settembre del 2018, con il Fit, l’anno di formazione iniziale.
LA TUTELA
A quel punto ne entrano circa 6mila. Per gli altri in ordine di graduatoria, circa 5mila, il ministero dell’istruzione pensò ad una forma di tutela accantonando i posti disponibili e impegnandosi così ad assumerli il 1 settembre del 2019. Tutto venne ufficializzato con il decreto ministeriale 631 del 2018. Il decreto ha previsto infatti che per questi docenti, primi nelle graduatorie di merito, sarebbe stata garantita l’assunzione sui posti disponibili sul contingente del 2018/2019 con la relativa assegnazione della provincia. Doveva essere una forma di garanzia per tutti. Ma i posti accantonati in realtà erano quelli residuali dopo le immissioni in ruolo di settembre 2018. Erano pochi e, di fatto, erano quel che restava dopo la scelta degli altri. Ad esempio su Roma, così come in altre grandi città, i posti andarono tutti nelle assunzioni di settembre 2018 e così a dicembre, al momento di firmare l’accantonamento, i docenti divenuti primi in graduatoria si ritrovarono a dover scegliere i posti in altre province, che nessuno aveva voluto a settembre.
Ora invece, per settembre 2019, la scelta sarebbe decisamente maggiore col contingente del 2019/20. Quest’anno infatti tra i pensionamenti normali e quelli dovuti a Quota 100, oltre ai trasferimenti, la disponibilità di posti è aumentata. Ma i primi in graduatoria non potranno accedervi, perché sono stati inseriti nell’accantonamento dei posti di dicembre scorso con la destinazione già definita. Un problema decisamente complicato, che sta tenendo occupati sindacati e ministero al tavolo da settimane per trovare una soluzione.
IL PROBLEMA
Quella che doveva essere una tutela, il decreto 631, sta diventando un vincolo e di fatto un’ingiustizia perché i docenti, chiamati a scegliere la sede a dicembre scorso, ora si ritrovano superati da chi viene dopo in graduatoria e può scegliere su un’ampia possibilità. «Questi lavoratori - spiegano in una nota congiunta i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda - entreranno effettivamente in ruolo il 1° settembre 2019, ma non potranno scegliere sui posti che si sono resi disponibili col nuovo contingente, per cui si creeranno situazioni in cui i docenti collocati in posizione più alta in graduatoria avranno meno possibilità di scelta, in termini di sedi disponibili, rispetto a chi ha un punteggio più basso. Data la particolarità e non ripetibilità di questa situazione abbiamo fatto diverse proposte all’amministrazione, tra cui quella di consentire a questi docenti un cambio di provincia che tenga conto delle attuali disponibilità».
I TEMPI STRETTI
Ma il tempo stringe, molti uffici scolastici hanno già hanno calendarizzato le convocazioni dei docenti. E allora il rischio adesso è che i primi in graduatoria, che andranno ad insegnare in province diverse da quelle di residenza, avvieranno una valanga di ricorsi al Tribunale del Lavoro. Una strada che per la scuola significa solo guai tra graduatorie e nomine da rifare.
Ultimo aggiornamento: 14:24 :copyright: RIPRODUZIONE RISERVATA
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
la domanda è: c'è tempo per porvi rimedio?
Vidoc- Messaggi : 1441
Data d'iscrizione : 28.07.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
Aggiorno questa discussione con una lettera pubblicata recentemente da Orizzontescuola:
https://www.orizzontescuola.it/d-m-631-18-quando-un-decreto-ministeriale-e-contrario-alla-legge/
Chiedo a tutti di postare in questa discussione novità, aggiornamenti, articoli, discussioni (anche di poco conto) che possano tenere informati su questo problema e contemporaneamente tenere viva l'attenzione. Grazie.
- - - - - - - - - -
Copia-incolla dell'articolo sopra linkato
D.M. 631/18: quando un decreto ministeriale è contrario alla legge
Inviato da Daniele Contarino – I docenti che hanno partecipato al concorso straordinario riservato agli abilitati, le cui graduatorie sono state pubblicate tra il 01/09/2018 e il 31/12/2018, hanno scelto le provincie in cui erano presenti dei posti vacanti e disponibili dopo le immissioni in ruolo per l’A.S. 2018/19.
Nelle ultime settimane i sindacati hanno proposto al Miur di far scegliere nuovamente la sede a questi docenti, attingendo anche dai posti disponibili per l’A.S. 2019/20, ma dal Ministero non ha fornito nessuna risposta.
Analizzando il D.M. 631/18 e comparandolo con il testo che regolamenta le immissioni in ruolo, ossia il D.LGS 59/2017 recentemente modificato dalla Legge 145/18 – “Legge di stabilità 2019” (di seguito semplicemente D.LGS 59/2017) è possibile rilevare alcuni palesi contrasti che il decreto ministeriale ha nei confronti di una norma di rango superiore. (il decreto legislativo ha forza di legge e appartiene alle fonti primarie del diritto, al contrario del decreto ministeriale che non ha forza di legge ed equivale a un regolamento).
D.LGS 59/2017 recita:
1. all’articolo 7, comma 5: “I vincitori scelgono, in ordine di punteggio e secondo i posti disponibili, l’istituzione scolastica nella regione in cui hanno concorso, tra quelle che presentano posti vacanti e disponibili, cui essere assegnati per svolgere il percorso di formazione iniziale e prova. …”
2. all’articolo 17 comma 5: “Lo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale avviene annualmente, nel limite dei posti di cui al comma 2, lettera b) (ovvero copertura del 50% dei posti vacanti e disponibili tramite procedure concorsuali n.d.r.), e comporta l’ammissione diretta al percorso annuale di formazione iniziale e di prova.”
Dalla lettura di questi due testi estratti dal D.LGS 59/2017 è possibile desumere le seguenti considerazioni:
· La procedura prevista del DM 631/18 contradice con articolo del punto 1. , in quanto a parità di decorrenza giuridica ed economica non permette al vincitore di scegliere l’istituzione scolastica in ordine di punteggio ma in sub ordine di due diverse disponibilità (i primi con i residui delle disponibilità dell’A.S. 2018/19 e gli ultimi con le disponibilità dell’A.S. 2019/20) e scorre la graduatoria ben due volte in un anno, contrastando lo stesso decreto all’articolo di cui al punto 2.
· Inoltre il DM 631/18 si pone in contrasto con il D.LGS 59/2017 pure sotto l’aspetto quantitativo, ovvero sul frazionamento dei posti da immettere in ruolo. Infatti nell’articolo di cui al punto 2. si legge che lo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale avviene annualmente, nel limite dei posti pari al 50% dei posti vacanti e disponibili. Il DM 631/18 invece inizia a scorrere le suddette graduatorie usando i posti residui della disponibilità dell’anno scolastico 2018/19, al di sotto o al di sopra del limite indicato nel paragrafo precedente (proporzione variabile in base alla classe di concorso e alla provincia). Di sicuro questo limite non è rispettato.
Inoltre, l’accantonamento distorce la proporzione stabilita nel dell’articolo 399 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (meglio noto come “Testo unico dell’istruzione”). Quest’ultimo articolo – come ribadito anche nel D.LGS 59/2017, articolo 17 comma 2, lett. a) e b) – impone che i posti vacanti e disponibili vengano assegnanti:
– 50% dalle graduatorie ad esaurimento;
– 50% dalle graduatorie di merito del concorso;
Con tale accantonamento risulta lapalissiano che la quota destinata alle graduatorie di merito, per l’A.S. 2019/20 sia maggiore rispetto alle graduatorie ad esaurimento.
I docenti e i sindacati in queste ore si stanno muovendo per esigere questi diritti nelle aule dei tribunali. Alla luce di queste incongruenze l’esito della diatriba è tutt’altro che incerto.
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7 Ago 2019 - 9:39 - redazione
https://www.orizzontescuola.it/d-m-631-18-quando-un-decreto-ministeriale-e-contrario-alla-legge/
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Copia-incolla dell'articolo sopra linkato
D.M. 631/18: quando un decreto ministeriale è contrario alla legge
Inviato da Daniele Contarino – I docenti che hanno partecipato al concorso straordinario riservato agli abilitati, le cui graduatorie sono state pubblicate tra il 01/09/2018 e il 31/12/2018, hanno scelto le provincie in cui erano presenti dei posti vacanti e disponibili dopo le immissioni in ruolo per l’A.S. 2018/19.
Nelle ultime settimane i sindacati hanno proposto al Miur di far scegliere nuovamente la sede a questi docenti, attingendo anche dai posti disponibili per l’A.S. 2019/20, ma dal Ministero non ha fornito nessuna risposta.
Analizzando il D.M. 631/18 e comparandolo con il testo che regolamenta le immissioni in ruolo, ossia il D.LGS 59/2017 recentemente modificato dalla Legge 145/18 – “Legge di stabilità 2019” (di seguito semplicemente D.LGS 59/2017) è possibile rilevare alcuni palesi contrasti che il decreto ministeriale ha nei confronti di una norma di rango superiore. (il decreto legislativo ha forza di legge e appartiene alle fonti primarie del diritto, al contrario del decreto ministeriale che non ha forza di legge ed equivale a un regolamento).
D.LGS 59/2017 recita:
1. all’articolo 7, comma 5: “I vincitori scelgono, in ordine di punteggio e secondo i posti disponibili, l’istituzione scolastica nella regione in cui hanno concorso, tra quelle che presentano posti vacanti e disponibili, cui essere assegnati per svolgere il percorso di formazione iniziale e prova. …”
2. all’articolo 17 comma 5: “Lo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale avviene annualmente, nel limite dei posti di cui al comma 2, lettera b) (ovvero copertura del 50% dei posti vacanti e disponibili tramite procedure concorsuali n.d.r.), e comporta l’ammissione diretta al percorso annuale di formazione iniziale e di prova.”
Dalla lettura di questi due testi estratti dal D.LGS 59/2017 è possibile desumere le seguenti considerazioni:
· La procedura prevista del DM 631/18 contradice con articolo del punto 1. , in quanto a parità di decorrenza giuridica ed economica non permette al vincitore di scegliere l’istituzione scolastica in ordine di punteggio ma in sub ordine di due diverse disponibilità (i primi con i residui delle disponibilità dell’A.S. 2018/19 e gli ultimi con le disponibilità dell’A.S. 2019/20) e scorre la graduatoria ben due volte in un anno, contrastando lo stesso decreto all’articolo di cui al punto 2.
· Inoltre il DM 631/18 si pone in contrasto con il D.LGS 59/2017 pure sotto l’aspetto quantitativo, ovvero sul frazionamento dei posti da immettere in ruolo. Infatti nell’articolo di cui al punto 2. si legge che lo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale avviene annualmente, nel limite dei posti pari al 50% dei posti vacanti e disponibili. Il DM 631/18 invece inizia a scorrere le suddette graduatorie usando i posti residui della disponibilità dell’anno scolastico 2018/19, al di sotto o al di sopra del limite indicato nel paragrafo precedente (proporzione variabile in base alla classe di concorso e alla provincia). Di sicuro questo limite non è rispettato.
Inoltre, l’accantonamento distorce la proporzione stabilita nel dell’articolo 399 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (meglio noto come “Testo unico dell’istruzione”). Quest’ultimo articolo – come ribadito anche nel D.LGS 59/2017, articolo 17 comma 2, lett. a) e b) – impone che i posti vacanti e disponibili vengano assegnanti:
– 50% dalle graduatorie ad esaurimento;
– 50% dalle graduatorie di merito del concorso;
Con tale accantonamento risulta lapalissiano che la quota destinata alle graduatorie di merito, per l’A.S. 2019/20 sia maggiore rispetto alle graduatorie ad esaurimento.
I docenti e i sindacati in queste ore si stanno muovendo per esigere questi diritti nelle aule dei tribunali. Alla luce di queste incongruenze l’esito della diatriba è tutt’altro che incerto.
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7 Ago 2019 - 9:39 - redazione
adespoton- Messaggi : 608
Data d'iscrizione : 26.06.15
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
L'esito della diatriba è tutt'altro che incerto?
Quindi è certo?
Ormai siamo al 13 di agosto, oggettivamente non c'è più tempo per fare alcunché, se non ricorsi.
Quindi è certo?
Ormai siamo al 13 di agosto, oggettivamente non c'è più tempo per fare alcunché, se non ricorsi.
NoonFaith- Messaggi : 803
Data d'iscrizione : 26.09.14
Re: Concorso abilitati 2018, i più bravi penalizzati nella scelta della sede
A me sembra chiaro che le cose sono andate secondo le norme attuali.
Non mi sembra ci sia altra strada se non quella del ricorso, fondato o meno che sia.
Non mi sembra ci sia altra strada se non quella del ricorso, fondato o meno che sia.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
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