opzione di minoranza e obbligo di formazione
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franco71
arrubiu
astronotus
7 partecipanti
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Re: opzione di minoranza e obbligo di formazione
Nello specifico non so risponderti ma ti rimando a questo link dove ci sono un po' di info utili:
http://www.cobas-scuola.it/Notizie/Liberta-d-insegnamento-e-opzioni-di-minoranza
http://www.cobas-scuola.it/Notizie/Liberta-d-insegnamento-e-opzioni-di-minoranza
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: opzione di minoranza e obbligo di formazione
Personalmente sono contrario, per chiunque, all'obbligatorietà della formazione: anche il chirurgo che lavora con la vita e la morte dei pazienti dovrebbe aggiornarsi sulle ultime tecniche di intervento per interesse alla sua professione, non perché obbligato. L'aggiornamento professionale dovrebbe essere una necessità professionale, non un obbligo, in particolare nella scuola, in cui il lavoro si gioca su equilibri psicologici e relazionali molto delicati e predominanti.
L'obbligatorietà della formazione è stata introdotta dalla cosiddetta "buona scuola" e corrisponde all' atteggiamento culturale di criminalizzazione dell'insegnante che pervade la legge renziana. Personalmente, per migliorare il livello professionale degli insegnanti e in generale l'efficacia dell'istruzione pubblica, il primo obbiettivo dovrebbe essere quello di ri-motivare gli insegnanti, che otterrei agendo prima su altre leve:
1) sistema di reclutamento serio tramite concorso periodico, che riduca la necessità di ricorrere a supplenti talvolta improvvisati, spesso bravissimi ma a volte poco formati su alcuni aspetti della professione.
2) alleggerimento del carico lavorativo in generale, con la riduzione del numero di alunni per classe, e in particolare nell'ultima parte della carriera, tenendo conto che delle problematiche del burn-out e delle sue pesanti ripercussioni su lavoratori e alunni.
3) restituzione della dignità alla scuola, intesa come istituzione, e ai suoi docenti, che da diversi anni sono costretti a subire continue campagne denigratorie nei propri confronti
4) maggiori finanziamenti alla scuola per ridurre i noti problemi edilizi e di dotazione delle scuole, per favorire l'ampliamento dell'offerta formativa, per ridurre il gap tra scuole di serie A e scuole di serie C e tra nord e sud.
5) misure concrete per favorire il benessere organizzativo e relazionale, che in molte scuole rimane una chimera, e che influisce pesantemente sulla qualità dell'insegnamento (a partire da concorsi dirigenti che selezionino degli uomini delle istituzioni, e non dei manager improvvisati).
6) adeguamento stipendiale agli standard europei.
Tornando all'argomento specifico: io non credo affatto che un collegio docenti possa obbligare un proprio membro a svolgere determinati corsi di formazione anziché altri, né a fissare una soglia minima di ore di formazione. Per come interpreto io la legge al suo stato attuale (magari sbaglio, eh), il docente è obbligato soltanto a dimostrare che si è formato attraverso attestati di partecipazione a corsi certificati miur.
L'obbligatorietà della formazione è stata introdotta dalla cosiddetta "buona scuola" e corrisponde all' atteggiamento culturale di criminalizzazione dell'insegnante che pervade la legge renziana. Personalmente, per migliorare il livello professionale degli insegnanti e in generale l'efficacia dell'istruzione pubblica, il primo obbiettivo dovrebbe essere quello di ri-motivare gli insegnanti, che otterrei agendo prima su altre leve:
1) sistema di reclutamento serio tramite concorso periodico, che riduca la necessità di ricorrere a supplenti talvolta improvvisati, spesso bravissimi ma a volte poco formati su alcuni aspetti della professione.
2) alleggerimento del carico lavorativo in generale, con la riduzione del numero di alunni per classe, e in particolare nell'ultima parte della carriera, tenendo conto che delle problematiche del burn-out e delle sue pesanti ripercussioni su lavoratori e alunni.
3) restituzione della dignità alla scuola, intesa come istituzione, e ai suoi docenti, che da diversi anni sono costretti a subire continue campagne denigratorie nei propri confronti
4) maggiori finanziamenti alla scuola per ridurre i noti problemi edilizi e di dotazione delle scuole, per favorire l'ampliamento dell'offerta formativa, per ridurre il gap tra scuole di serie A e scuole di serie C e tra nord e sud.
5) misure concrete per favorire il benessere organizzativo e relazionale, che in molte scuole rimane una chimera, e che influisce pesantemente sulla qualità dell'insegnamento (a partire da concorsi dirigenti che selezionino degli uomini delle istituzioni, e non dei manager improvvisati).
6) adeguamento stipendiale agli standard europei.
Tornando all'argomento specifico: io non credo affatto che un collegio docenti possa obbligare un proprio membro a svolgere determinati corsi di formazione anziché altri, né a fissare una soglia minima di ore di formazione. Per come interpreto io la legge al suo stato attuale (magari sbaglio, eh), il docente è obbligato soltanto a dimostrare che si è formato attraverso attestati di partecipazione a corsi certificati miur.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: opzione di minoranza e obbligo di formazione
Un po' di chiarezza? Ci sono ore di formazione obbligatorie anche prima della legge 107: sicurezza e privacy, che vanno inserite nel computo delle 40+40 ore funzionali. Poi, con la legge 107, alcuni collegi, più realisti del re, hanno fissato il numero di ore di aggiornamento e, eventualmente, anche i corsi. A queste ci si può opporre con l'opzione di minoranza, a meno che il ds non riesca a farle entrare nelle ore funzionali, cosa estremamente difficile.
@melia- Messaggi : 4461
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Re: opzione di minoranza e obbligo di formazione
Anche da me ci sono corsi proposti dall'ambito, ma anche corsi proposti dalla scuola. Per fortuna nessuno di questi è stato considerato "obbligatorio" dal Collegio. Di solito sono di tipo trasversale, alcuni con contributo, altri gratuiti. Io preferisco quelli di tipo disciplinare, l'università di Padova ne propone di molto interessanti e gratuiti nelle materie scientifiche.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
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Località : Padova
Re: opzione di minoranza e obbligo di formazione
franco71 ha scritto:
Quello che eccede le 40 ore va retribuito o al limite non lo si renda obbligatorio.
E su questo non ci piove.
Però ci sono dei collegi, che ho chiamato più realisti del re, che hanno votato un numero di ore di aggiornamento obbligatorie in alcuni corsi promossi dalla scuola. Su questi si può far valere l'opzione di minoranza.
@melia- Messaggi : 4461
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