ben fatto, ministro
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Re: ben fatto, ministro
Il problema non è che non esistono più destra e sinistra.
Il problema è che si è svuotato il contenuto (in particolare della "sinistra"), nel senso che si applica tale etichetta a fenomeni politici che probabilmente hanno poco a che fare con tale concetto.
Destra e sinistra nascono come rappresentazione politica di interessi sostanzialmente contrapposti. Il fatto che nell'uso "medio" si sia persa l'accezione originale non toglie il fatto che le cause che hanno generato tale contrapposizioni siano, per quanto mi riguarda, ancora tutte lì davanti ai nostri occhi.
Il problema è che si è svuotato il contenuto (in particolare della "sinistra"), nel senso che si applica tale etichetta a fenomeni politici che probabilmente hanno poco a che fare con tale concetto.
Destra e sinistra nascono come rappresentazione politica di interessi sostanzialmente contrapposti. Il fatto che nell'uso "medio" si sia persa l'accezione originale non toglie il fatto che le cause che hanno generato tale contrapposizioni siano, per quanto mi riguarda, ancora tutte lì davanti ai nostri occhi.
arrubiu- Moderatore
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Re: ben fatto, ministro
arrubiu ha scritto:Il problema non è che non esistono più destra e sinistra.
Il problema è che si è svuotato il contenuto (in particolare della "sinistra"), nel senso che si applica tale etichetta a fenomeni politici che probabilmente hanno poco a che fare con tale concetto.
Destra e sinistra nascono come rappresentazione politica di interessi sostanzialmente contrapposti. Il fatto che nell'uso "medio" si sia persa l'accezione originale non toglie il fatto che le cause che hanno generato tale contrapposizioni siano, per quanto mi riguarda, ancora tutte lì davanti ai nostri occhi.
...sono vive "e lottano con noi", avremmo detto quando eravamo di destra o di sinistra e i temi si affrontavano non secondo contingenza ma secondo "pensiero".
Adesso ci si può anche autoproclamare marxista-sovranista, ma perché no romanista-lazialista o cattolico-ateo, e sposare la causa del momento, senza la noia di dover essere coerenti, senza doversi scusare con nessuno e soprattutto senza quelle fastidiose crisi di coscienza che prendevano ai duri e puri di una volta.
Ecco allora che anche i "nostalgici" dei bei tempi che furono possono fare la tiratina banale su nonesistonopiùdetraesinistra. In altri tempi, quelli che puzzavano di ideali che avevano perfino la classe sociale di riferimento, questi discorsi sarebbero stati solo qualunquisti (come il Gaber degli anni '90), offesa di cui oggi invece ci si fregia fieri.
https://www.youtube.com/watch?v=YXCvPNqcyzI
lucetta10- Messaggi : 8862
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Re: ben fatto, ministro
Se A è uguale a B, B è uguale ad A.franco71 ha scritto:
Secondo me qui sta il tuo errore, prendere l'opinionista di turno, un ipse dixit dei nostri tempi, per avvalorare un tuo pensiero.
Al limite, se devo sbagliare me ne scelgo uno migliore e più coerente con il mio di pensiero.
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Re: ben fatto, ministro
Non ogni A è uguale a B e viceversa.giobbe ha scritto:Se A è uguale a B, B è uguale ad A.franco71 ha scritto:
Secondo me qui sta il tuo errore, prendere l'opinionista di turno, un ipse dixit dei nostri tempi, per avvalorare un tuo pensiero.
Al limite, se devo sbagliare me ne scelgo uno migliore e più coerente con il mio di pensiero.
franco71- Messaggi : 6383
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Re: ben fatto, ministro
Cioè faresti la stessa cosa che ho fatto io.franco71 ha scritto:
Al limite, se devo sbagliare me ne scelgo uno migliore e più coerente con il mio di pensiero.
Ospite- Ospite
Re: ben fatto, ministro
Il pensiero di Fusaro è coerente con il tuo? Allora va bene.giobbe ha scritto:Cioè faresti la stessa cosa che ho fatto io.franco71 ha scritto:
Al limite, se devo sbagliare me ne scelgo uno migliore e più coerente con il mio di pensiero.
franco71- Messaggi : 6383
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Re: ben fatto, ministro
Per stare in tema con gli ultimi post, un passaggio di un'intervista al ministro Fioramanti, sulla carta stampata:
Domanda: Dice cose di sinistra: è un uomo di sinistra?
Risposta: «Sono un progressista, ma non vedo perché un ministro che limita l’azione delle multinazionali e promuove i prodotti a chilometro zero non dovrebbe piacere alla destra sovranista».
Oggi l'imperativo politico è piacere ( o non dispiacere) all'elettore non importa di che indirizzo politico esso sia.
Noto che definirsi di sinistra può sembrare inopportuno mentre riconoscere ad altre parti politiche il titolo di destra (per di più aggettivata, quindi ben definita sul campo ideologico) si può fare.
Domanda: Dice cose di sinistra: è un uomo di sinistra?
Risposta: «Sono un progressista, ma non vedo perché un ministro che limita l’azione delle multinazionali e promuove i prodotti a chilometro zero non dovrebbe piacere alla destra sovranista».
Oggi l'imperativo politico è piacere ( o non dispiacere) all'elettore non importa di che indirizzo politico esso sia.
Noto che definirsi di sinistra può sembrare inopportuno mentre riconoscere ad altre parti politiche il titolo di destra (per di più aggettivata, quindi ben definita sul campo ideologico) si può fare.
franco71- Messaggi : 6383
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Età : 49
Re: ben fatto, ministro
franco71 ha scritto:Se a scendere di livello è la società, mi sembra naturale, che a livello linguistico, un istituto di cultura o un'accademia "insegua" la realtà con i suoi neologismi.mac67 ha scritto:franco71 ha scritto:Io, sinceramente non ne avevo sentito parlare:
Dalla treccani on line:
È il rossobrunismo, categoria in cui si può finire in un attimo, a volta anche a propria insaputa. Ci finiscono in particolare quelli che, dicendosi socialisti, comunisti o comunque marxisti, si trovano ad avere più punti di convergenza con l'estrema destra antisistema che con la sinistra cosiddetta riformista.
La Treccani sta scendendo paurosamente di livello ...
Ma io non mi riferivo al neologismo, piuttosto alla sua descrizione fatta dalla Treccani (vedi parte in grassetto).
mac67- Messaggi : 6755
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Località : Pianeta Terra
Re: ben fatto, ministro
Sì, decisamente una considerazione poco da treccani, più da wikipedia.mac67 ha scritto:franco71 ha scritto:Se a scendere di livello è la società, mi sembra naturale, che a livello linguistico, un istituto di cultura o un'accademia "insegua" la realtà con i suoi neologismi.mac67 ha scritto:franco71 ha scritto:Io, sinceramente non ne avevo sentito parlare:
Dalla treccani on line:
È il rossobrunismo, categoria in cui si può finire in un attimo, a volta anche a propria insaputa. Ci finiscono in particolare quelli che, dicendosi socialisti, comunisti o comunque marxisti, si trovano ad avere più punti di convergenza con l'estrema destra antisistema che con la sinistra cosiddetta riformista.
La Treccani sta scendendo paurosamente di livello ...
Ma io non mi riferivo al neologismo, piuttosto alla sua descrizione fatta dalla Treccani (vedi parte in grassetto).
Ma la parte più sostanziale mi sembra una sintesi verosimile.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 24960
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
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