Orientamento e bocciature
Orientamento e bocciature
https://www.repubblica.it/scuola/2020/01/03/news/scuola_iscrizioni_al_via_liceo_o_istituto_ascoltate_i_prof_il_loro_consiglio_puo_evitare_la_bocciatura_-244850415/?ref=RHRS-BH-I244854949-C6-P4-S2.6-T1
"Lo scorso anno, tra coloro che hanno seguito la strada tracciata dai docenti delle medie la percentuale di promossi al secondo anno delle superiori è stata del 94,7%. Tasso di promozione che scende drasticamente all'80,2% per coloro che non hanno seguito il consiglio orientativo."
"Quel 25% di dispersi, spesso bocciati, potrebbe avere più successo se seguisse i consigli dei docenti della scuola media.
... In Francia, per esempio, il sistema è più rigido: la scelta dell'indirizzo è deciso dalla scuola di grado inferiore".
Se un ragazzo, al primo anno, è bocciato perchè ha scelto un liceo o un tecnico al posto di un professionale (non capita il contrario), e se al primo anno di professionale ora si rinvia un eventuale bocciatura al secondo anno, segueno l'orientamento delle medie, avremmo per forza di cose percentuali bulgare di promozione al primo anno. Il merito non sarà dell'orientamento. Qualche merito forse solo nell'indirizzare da subito in un tecnico invece che in un liceo. La cosa la vedo come il gioco delle tre carte.
"Lo scorso anno, tra coloro che hanno seguito la strada tracciata dai docenti delle medie la percentuale di promossi al secondo anno delle superiori è stata del 94,7%. Tasso di promozione che scende drasticamente all'80,2% per coloro che non hanno seguito il consiglio orientativo."
"Quel 25% di dispersi, spesso bocciati, potrebbe avere più successo se seguisse i consigli dei docenti della scuola media.
... In Francia, per esempio, il sistema è più rigido: la scelta dell'indirizzo è deciso dalla scuola di grado inferiore".
Se un ragazzo, al primo anno, è bocciato perchè ha scelto un liceo o un tecnico al posto di un professionale (non capita il contrario), e se al primo anno di professionale ora si rinvia un eventuale bocciatura al secondo anno, segueno l'orientamento delle medie, avremmo per forza di cose percentuali bulgare di promozione al primo anno. Il merito non sarà dell'orientamento. Qualche merito forse solo nell'indirizzare da subito in un tecnico invece che in un liceo. La cosa la vedo come il gioco delle tre carte.
franco71- Messaggi : 6360
Data d'iscrizione : 14.11.14
Età : 49
Re: Orientamento e bocciature
Per me questa statistica (di cui non si cita la fonte e la metodologia) lascia un po' il tempo che trova.
Personalmente abolirei il consiglio orientativo, così la statistica non si potrebbe neanche fare.
Gli alunni meno brillanti e le loro famiglie contravvengono -giustamente- ai consigli dei prof scegliendo un percorso alle superiori sovradimensionato rispetto alle loro reali capacità perché pensano -giustamente- che nella peggiore delle ipotesi sia preferibile, come apprendimenti e ambiente, essere bocciati al liceo che essere promossi al professionale.
Molti sistemi scolastici europei prevedono un indirizzamento abbastanza rigido degli alunni in base ai risultati del ciclo scolastico precedente. A me personalmente un sistema del genere farebbe orrore; in conformità alla tradizione scolastica e pedagogica italiana, purtroppo sempre più spesso dimenticata, "basterebbe" rendere nuovamente funzionanti istituti professionali e tecnici, a partire dal fatto di presentarli non come ripiego o come asilo per ciucci, ma come concreta occasione di avere degli apprendimenti utili sia alla propria cultura che all'inserimento nel mondo del lavoro.
Personalmente abolirei il consiglio orientativo, così la statistica non si potrebbe neanche fare.
Gli alunni meno brillanti e le loro famiglie contravvengono -giustamente- ai consigli dei prof scegliendo un percorso alle superiori sovradimensionato rispetto alle loro reali capacità perché pensano -giustamente- che nella peggiore delle ipotesi sia preferibile, come apprendimenti e ambiente, essere bocciati al liceo che essere promossi al professionale.
Molti sistemi scolastici europei prevedono un indirizzamento abbastanza rigido degli alunni in base ai risultati del ciclo scolastico precedente. A me personalmente un sistema del genere farebbe orrore; in conformità alla tradizione scolastica e pedagogica italiana, purtroppo sempre più spesso dimenticata, "basterebbe" rendere nuovamente funzionanti istituti professionali e tecnici, a partire dal fatto di presentarli non come ripiego o come asilo per ciucci, ma come concreta occasione di avere degli apprendimenti utili sia alla propria cultura che all'inserimento nel mondo del lavoro.
herman il lattoniere- Messaggi : 855
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Orientamento e bocciature
Se ne è già parlato.
Finché il sistema rimarrà questo vivremo il paradosso di un inevitabile orientamento per livelli e di uno scadimento dell'istruzione tecnica e professionale, con o senza giudizio orientativo, che non mi pare la chiave del problema.
Il ragazzo indirizzato verso il professionale, e che ha scelto legittimamente il liceo, anche bocciato rimarrà dov'è perché le ragioni per non riorientarsi sul professionale rimangono le stesse anche dopo la bocciatura e perché anche al liceo, ormai, un diploma non si nega a nessuno.
Finché il sistema rimarrà questo vivremo il paradosso di un inevitabile orientamento per livelli e di uno scadimento dell'istruzione tecnica e professionale, con o senza giudizio orientativo, che non mi pare la chiave del problema.
Il ragazzo indirizzato verso il professionale, e che ha scelto legittimamente il liceo, anche bocciato rimarrà dov'è perché le ragioni per non riorientarsi sul professionale rimangono le stesse anche dopo la bocciatura e perché anche al liceo, ormai, un diploma non si nega a nessuno.
lucetta10- Messaggi : 8855
Data d'iscrizione : 17.01.12
Re: Orientamento e bocciature
[url=https://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/]https://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/[/url]
Non so perché il link non funzioni, ma si riferisce a scuola in chiaro alunni.
Le statistiche citate da Repubblica vengono da scuolainchiaro, mai dato uno sguardo alle performances dei vostri istituti?
Devo anche dire che fatico a capire perché i tecnici siano considerati inferiori rispetto ai licei quando, nella mia esperienza, vengono scelti soprattutto perché non obbligano all’ulteriore frequenza universitaria essendo spendibili lavorativamente alla maturità, cosa importantissima nelle famiglie a reddito basso o medio-basso, che sono il loro principale bacino di utenza.
Mi spiegate inoltre perché la chimica, la fisica, l’elettronica, l’economia, ..., sono considerate più facili del latino o della filosofia, collocando quindi il tecnico un gradino sotto il liceo in termini di difficoltà di percorso?
A mio parerei le famiglie, non solo i figli, scelgono il liceo perché in ogni caso una scelta a 14 anni è prematura, l’adolescenza, età della scemenza, cambia tutte le carte in tavola.
Ai tempi, mia suocera si sentì dire dal maestro di V di mio marito:-Signora, il ragazzo non è un’aquila!-, ma il non aquila si laureò al politecnico con lode, con una tesi sperimentale e due pubblicazioni, approdando ad una vita professionale ricca di sodisfazioni.
Concordo quindi sul fatto che il consiglio orientativo lasci un po’ il tempo che trova, l’unico consiglio valido, salvo i casi in cui palesemente “il ragazzo/a non ci arriva”, dovrebbe essere quello di capire e decidere seriamente se ci si vuole impegnare per studiare 5 anni, tecnico, o da 8 a 10, liceo.
Non so perché il link non funzioni, ma si riferisce a scuola in chiaro alunni.
Le statistiche citate da Repubblica vengono da scuolainchiaro, mai dato uno sguardo alle performances dei vostri istituti?
Devo anche dire che fatico a capire perché i tecnici siano considerati inferiori rispetto ai licei quando, nella mia esperienza, vengono scelti soprattutto perché non obbligano all’ulteriore frequenza universitaria essendo spendibili lavorativamente alla maturità, cosa importantissima nelle famiglie a reddito basso o medio-basso, che sono il loro principale bacino di utenza.
Mi spiegate inoltre perché la chimica, la fisica, l’elettronica, l’economia, ..., sono considerate più facili del latino o della filosofia, collocando quindi il tecnico un gradino sotto il liceo in termini di difficoltà di percorso?
A mio parerei le famiglie, non solo i figli, scelgono il liceo perché in ogni caso una scelta a 14 anni è prematura, l’adolescenza, età della scemenza, cambia tutte le carte in tavola.
Ai tempi, mia suocera si sentì dire dal maestro di V di mio marito:-Signora, il ragazzo non è un’aquila!-, ma il non aquila si laureò al politecnico con lode, con una tesi sperimentale e due pubblicazioni, approdando ad una vita professionale ricca di sodisfazioni.
Concordo quindi sul fatto che il consiglio orientativo lasci un po’ il tempo che trova, l’unico consiglio valido, salvo i casi in cui palesemente “il ragazzo/a non ci arriva”, dovrebbe essere quello di capire e decidere seriamente se ci si vuole impegnare per studiare 5 anni, tecnico, o da 8 a 10, liceo.
Annaangelaelvira- Messaggi : 1126
Data d'iscrizione : 03.09.15
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