Articolo Repubblica: troppi compiti nella DaD?

Promemoria primo messaggio :

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/03/22/news/coronavirus_genitori_in_rivolta_date_meno_compiti_e_insegnate_di_piu_-251963793/

@ paniscus: certo, è tipico proprio del narcisista infatti vedere i figli come un prolungamento di sé.
Tristemente questa cosa l’ho riscontrata anche in alcuni colleghi, si comportano così nei confronti dei loro figli.

i genitori non ne possono più di avere i figli tra i piedi, altro che, e oltre a non poterne più tocca loro anche far fare i compiti, che, ovviamente, vista l' aria che tira, ne hanno per l' anima...noi docenti non dovremmo caricarli troppo, dobbiamo cercare di usare un po' più di buon senso, se vogliamo sopravvivere, e se vogliamo che anche i nostri fanciulli prendano di questa DAD solo il meglio...

[quote="paniscus_2.1"][quote="mario60"][quote="Dec"]Ecco, in questi casi si dovrebbe applicare la seconda riga, essendo casi di manifesta incapacità.[/quote]

Ma non diciamo stupidate, su queste cose non si scherza. Il ruolo dell'insegnante -come per esempio del pediatra - è comuqnue di servizio alle famiglie. Non lo Stato, ma la famiglie, hanno potestà istruttiva nei confronti dei minori. [/quote]

Veramente la scuola non è un servizio individuale alla persona, ma un'istituzione dello stato di utilità pubblica, collettiva e a lungo termine per tutta la società, perché una società più istruita è un bene per tutti, non solo per chi sta andando a scuola in questo momento o per chi ha figli che stanno andando a scuola in questo momento. La scuola fornisce un servizio pubblico che ha impatto sulla vita di tutti, anche di chi non ha figli, o di chi ha avuto a che fare con la scuola solo moltissimi anni fa. [/quote]

Si, lo so. O meglio, le cose sono più complicate. Diciamo così: il profilo Costituzionale della Scuola italiana e della relativa configurazione dei diritti e doveri dei vari soggetti è molto complesso, le esigenze da rispettare e da realizzare molteplici, non tutte nella stessa direzione,  forse addirittura in contrasto tra di loro. Storicamente ogni parte (politica, e/o di scuola pedagogico-educativa) ne ha sottolineate alcune, sottacendone altre. Non solo, ci sono aspetti della Scuola italiana, delle sue prassi e modalità reali, difesa da una o altra parte nella gestione quotidiana, e che allo stesso tempo sono in contrasto coi riferimenti culturali e/o ideologici  di quella stessa parte. (Per la sinistra questo è vero in modi certe volte eclatanti).

Per quello che dici, stiamo attenti alle proposizioni dalla semantica ampia: anche l'istituto della pediatria di libera scelta (e gratuita) è di 'utilità pubblica, collettiva'', o no?, e allo steso tempo 'un servizio [privatistico]  individuale alla persona', o no? Dai per esclusive tra di loro qualificazioni che forse non lo sono.