Prove di rientro2 e bilanci provvisori

Promemoria primo messaggio :

Se magari alcuni smettessero di considerare il proprio parere sgangherato sulla pandemia di un qualche interesse e altri di sollecitare la sparata del complottista di turno per gongolarsi di una facile superiorità intellettuale, si riuscirebbe a ritrovare, al risveglio, il post su cui linkare l’intervento di qualche interesse al dibattito di pertinenza.

Apro quindi una nuova discussione per segnalare un bell’intervento di stamattina su Repubblica, finalmente concreto, sui limiti della dad
https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/04/16/news/il_corpo_del_docente-254136607/?ref=RHPPTP-BH-I253945077-C12-P1-S2.4-T1


L'insegnamento a distanza, in realtà, è piuttosto obsoleto e ha varie criticità. Spesso entusiasma chi ha una concezione "trasmissiva" del sapere, immaginato come un pacco da recapitare via web, facendo parti eguali fra diseguali. Rende plastica la distanza fra i figli dei ricchi (con la loro stanzetta singola, la fibra, l'iPad e la carta di credito già pronta per andare a una università vera) e i figli dei poveri a cui il ministero è riuscito a far giungere un tablet la cui webcam racconterà una cucina affollata di fratelli e adorna di angosce (e l'approdo al mondo opaco delle università telematiche e dei corsi telematici nelle università vere). Demotiva la vocazione dell'insegnante perché gli dice che un video scaricabile e un po' di tecnologia interattiva può rimpiazzare la maieutica educativa del "corpo (del) docente". Avalla una riduzione "wikipediana" del sapere, ridotto a un tutorial video che somministra i come e i cosa e non riesce mai a interrompersi per domandare un perché.

Ma nemmeno fare doppi turni mattina e pomeriggio con docenti e studenti pendolari...

[quote="kelila"]All'estero aprono non perchè non ci sia emergenza ma perchè mettereranno in atto tutte le misure idonee a proteggere i cittadini. ...[/quote]
E' comunque un azzardo. In Giappone hanno prorogato le misure in attesa della seconda ondata di contagi.
Per quanto riguarda la scuola, mi sbaglio o c'è un tavolo tra i ministri europei per dettare regole comuni per un rientro in sicurezza? Su OS leggo:
"I Ministri Ue si sono confrontati anche sulla chiusura dell’anno scolastico in corso. Dai dati presentati è emerso che, ad oggi, 14 Paesi non hanno ancora preso decisioni in merito agli Esami finali, 4 li hanno cancellati del tutto o parzialmente, mentre l’Italia figura fra quelli, 9 in tutto, che hanno prospettato uno scenario definito per le prove di fine anno."
La riapertura della scuola, negli altri paesi europei, assume soprattutto un forte valore simbolico e sociale naturalmente, tant'è che è una riapertura parziale. In Germania rientrano gli studenti degli ultimi anni di scuola secondaria e i ragazzi dell'ultimo anno delle elementari. In Danimarca scuole primarie e asili, in Spagna si parla di riapertura differenziata per aree geografiche.

[quote="mac67"][quote="lucetta10"]E vetrine come queste le leggo solo io?

(...)
Quel documenti contiene esempi di DaD, ma da nessuna parte si dice che è meglio della didattica in presenza.

Una cosa è dire "meno male che abbiamo questi mezzi", un'altra "meglio questa che quella di prima".[/quote]

Temo invece che siate poco lungimiranti. In questo mi sento più in sintonia con quanto percepito da Lucetta, solo che i tempi non sono maturi, ma l'obiettivo credo sia quello di farne una forma di didattica, se non centrale, neppure tanto marginale e spendibile soltanto per casi specifici come quelli che leggo nell'intervento di balanzone.

Una terza via porterebbe infatti ad affermare, nel futuro non troppo lontano, che avendo funzionato bene con i più smart, è cosa buona e giusta, e magari la puoi svolgere anche quando ti trovi in malattia o durante i permessi.

Io sospetto invece un insidioso cambiamento operato per il momento sotto la causa dell'emergenza che rende tutto passabile, anche ciò che giusto non è, anche quello che andrebbe concordato ma viene imposto, però dobbiamo tutti contribuire alla causa, per poi arrivare a dire che dovremmo farlo sempre perché rientrerà a far parte dei nostri obblighi contrattuali.

D'altronde, se hanno reso obbligatorio l'uso del registro elettronico anche nelle scuole dove non si forniscono poi dispositivi, e ogni docente usa quelli propri per il medesimo motivo, non vedo perché vi sembra tanto difficile pensare a una virata come quella prospettata.

In tempi non sospetti, anche se recenti, quando molti si lamentavano per le chiusure delle scuole in certe regioni mentre in altre restavano aperte, e così si sarebbe dovuto fare dovunque, io rispondevo con prudenza: aspettate e vedrete...che forse fra non poco gli scenari cambieranno per tutti.
Era fine febbraio, mi pare, e a inizio marzo già eravamo tutti blindati.

Neppure io, che di solito ho qualche sensazione di avvisaglia rispetto ai tanti, anche se non sempre esplicito, mi sarei immaginata però quello che poi è accaduto e come è accaduto.
E anche nel mio, nel personale, non avrei mai immaginato cosa mi sarebbe accaduto...
perciò...non siate troppo sicuri. Potreste essere smentiti prima di quanto crediate.

[quote="lucetta10"]Se magari alcuni smettessero di considerare il proprio parere sgangherato sulla pandemia di un qualche interesse e altri di sollecitare la sparata del complottista di turno per gongolarsi di una facile superiorità intellettuale, si riuscirebbe a ritrovare, al risveglio, il post su cui linkare l’intervento di qualche interesse al dibattito di pertinenza.

Apro quindi una nuova discussione per segnalare un bell’intervento di stamattina su Repubblica, finalmente concreto, sui limiti della dad
https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/04/16/news/il_corpo_del_docente-254136607/?ref=RHPPTP-BH-I253945077-C12-P1-S2.4-T1[/quote]

Faccio presente che fa parte degli articoli visibili solo da chi ha l'abbonamento a pagamento, e che quindi non tutti possono leggerlo.

Non si può discutere in maniera obiettiva di qualcosa che non si è letto per intero.

Sempreconfusa, ma per quanto riguarda ad esempio la malattia sarebbe possibile soltanto nel caso di uno stravolgimento legislativo. Il dirigente non sa la mia diagnosi (e tra l'altro poco ci farebbe dato che non è un dottore e non mi ha visitato lui), sa solo che sono in malattia e quindi inabile al lavoro, che sia smart o in presenza.

Mi sembra strano che molti docenti, invece di rivendicare il diritto alla salute sui luoghi di lavoro, si preoccupino di improbabili complotti tesi ad eliminare il ruolo dei docenti ( che io ovviamente difendo ).

[quote="Valutativo"]Mi sembra strano che molti docenti, invece di rivendicare il diritto alla salute sui luoghi di lavoro, si preoccupi di improbabili complotti tesi ad eliminare il ruolo dei docenti ( che io ovviamente difendo ).[/quote]

se alludi all'esempio che ho fatto io, riguardo alla chiusura scuole (io non ero contraria, ho solo riportato una discussione fatta in quelle settimane sul forum) l'ho citato solo come esempio di mancata lungimiranza, non per tralasciare di rivendicare il diritto alla salute.
E il diritto alla salute adesso che passiamo ore al pc, prima per capirci qualcosa con i tutorial, poi per chiedere aiuto chi può aiutarci di più per eventuali problemi, poi preparare magari qualche file da caricare, poi caricare...etcetc, e tutto da casa dove sia questa casa, magari seduti alla bell'è meglio, che diritto è?

ho detto molti docenti, non in particolare a qualcuno. In ogni caso mi sembra preferibile impegnarsi al computer che finire all'ospedale o peggio. Non ce l'ho con nessuno, semplicemente non capisco.

> e magari la puoi svolgere anche quando ti trovi in malattia o durante i permessi

permessi no

malattia potrebbe essere si dipende

cioe' potrebbero lasciare decidere il medico (senza far sapere la malattia)

la scuola potrebbe avere un certificato

del tipo assenza completa senza didattica a distanza

o assenza soltanto dal raggiungimento della sede scolastica con obbligo dad

(923)

[quote="seasparrow2"]> e magari la puoi svolgere anche quando ti trovi in malattia o durante i permessi

permessi no

malattia potrebbe essere si dipende

...[/quote]
permessi o malattia non c'è obbligo prestazione di lavoro, sarebbe un controsenso, su questo non penso proprio che si retorceda sui diritti acquisiti.

[quote="sempreconfusa1"]...
D'altronde, se hanno reso obbligatorio l'uso del registro elettronico ...[/quote]
Di questi giorni questa notizia:
https://www.repubblica.it/scuola/2020/04/15/news/scuola_sospeso_senza_stipendio_il_maestro_contrario_al_registro_elettronico-254124973/
Un tuo conterraneo che ne sta facendo una battaglia di principio.
[quote="sempreconfusa1"]...
Neppure io, che di solito ho qualche sensazione di avvisaglia rispetto ai tanti, anche se non sempre esplicito, mi sarei immaginata però quello che poi è accaduto e come è accaduto.
E anche nel mio, nel personale, non avrei mai immaginato cosa mi sarebbe accaduto... [/quote]
Nulla di irrimediabile, mi auguro.

Il signor maestro "manda video di incoraggiamento"...
Hai capito..è la sua didattica on line..
all estero sarebbe già stato licenziato. Nel privato nemmeno assunto..si spera al più presto anche in italia dopo aver collezionato una sfilza di richiami.

[quote="paniscus_2.1"]...
Faccio presente che fa parte degli articoli visibili solo da chi ha l'abbonamento a pagamento, e che quindi non tutti possono leggerlo.

Non si può discutere in maniera obiettiva di qualcosa che non si è letto per intero. [/quote]
Fanno bene a difendere i loro interessi editoriali, considerato il passaggio degli utenti sempre più verso il digitale, però, sinceramente il quotidiano di Scalfari on line è "illeggibile", negli approfondimenti, rispetto ad altre testate nazionali.

Vespa ha luminosamente detto a Porta a Porta "ma ora che si parla di riapertura molti si stanno cominciando a domandare <ma se le scuole rimangono chiuse, i bambini chi li tiene?>", babysitter, dove siete? Quando riaprite?

[quote="Valutativo"]ho detto molti docenti, non in particolare a qualcuno. In ogni caso mi sembra preferibile impegnarsi al computer che finire all'ospedale o peggio. Non ce l'ho con nessuno, semplicemente non capisco.[/quote]

Anch' io la penso così. Meglio davanti al PC che all' ospedale , alla faccia dei negazionisti complottari e di quelli secondo cui non bisognerebbe sbertucciare gli arroganti ciarlatani di cui sopra. Il " progresso", che sia la "macchina a vapore" o " internet" ( quindi il telelavoro")non lo puoi fermare, semmai qualcuno negli ultimi due secoli ha cercato di " socializzarlo", con risultati contraddittori .

[quote="franco71"]... sinceramente il quotidiano di Scalfari on line è "illeggibile", negli approfondimenti, rispetto ad altre testate nazionali.[/quote]
Domanda OT
Parli di questioni tecniche o di contenuti?

Nessuno nega lo stato di necessità o la priorità della difesa della salute, e aggiungo anche che trovo assolutamente ridicoli e fuori luogo (l'ho scritto altrove) i piagnistei sullo stress da DAD o i petti squarciati in nome del diritto alla disconnessione quando ci sono intere categorie di lavoratori per strada.
Detto questo, si parla di rientro e un qualche bilancio dell'esperienza della didattica a distanza bisognerà pur farlo. L'enfasi di molti colleghi sull'uso massiccio delle tecnologie nella didattica non nasce oggi, con la pandemia, non nasce oggi nemmeno la lezione da remoto, la ricordo benissimo in un programma del M5S sulla scuola.

E' evidente che chi frequenta un forum non avrà verosimilmente difficoltà a gestire una piattaforma didattica o a barcamenarsi più o meno bene con la didattica digitale, ma finalmente abbiamo avuto la possibilità di testare quello che in tanti propongono da anni, se pur improvvisando e con mille limiti, non è corretto fare un bilancio?
Ieri durante una riunione in videoconferenza, mi sono dovuta beccare "l'elogio di whatsapp ai tempi del coronavirus" di una collega (per nulla una sprovveduta, anzi...): è stato un momento imbarazzante!
Una tecnologia di m***a, che fino a ieri consideravamo il demonio, trattata come fosse la nuova frontiera della comunicazione online.
Ora, mi va bene se chi è poco avvezzo si attacchi a wa perché non riesce a comunicare diversamente con i ragazzi, ma l'esaltazione mi ha fatto correre un velo di inquietudine lungo la schiena e prefigurare il primo collegio dei docenti, in cui magari si proporrà di "replicare", "mantenere buone pratiche" ecc., senza un'analisi autentica dei risultati, dovuta ANCHE (non dico soltanto) all'incapacità dei docenti "poco smart" di considerare realisticamente la situazione, se ci si prefigura lo scambio di audio di wa come grande e efficace strumento didattico!
I soldi per colmare il divario digitale d'altra parte e, di nuovo, GIUSTAMENTE, si stanno spendendo, immagino di non essere l'unica a ricevere quotidianamente offerte di aggiornamento online e webinar sulla DAD, la televisione di stato è lanciatissima sull'esperienza. Mi pare quindi abbastanza credibile l'ipotesi che nel futuro la didattica online abbia un ruolo nella scuola "normale", e non è una questione di progresso, al contrario: veramente la penso come l'articolo da cui partiamo: la DAD è anche a mio avviso desueta nelle procedure e irrimediabilmente volta all'appiattimento culturale e alla "riduzione "wikipediana" del sapere, ridotto a un tutorial video che somministra i come e i cosa e non riesce mai a interrompersi per domandare un perché".

In questo momento, nessuno lo nega, è indispensabile a garantire, non solo il diritto alla salute, ma anche quello all'istruzione, per il futuro invece è un'esperienza che bisognerà riconsiderare molto seriamente evitando le ubriacature tecnologiche, e soprattutto recuperando quello che prima del coronavirus era stato proposto in merito alla didattica digitale per verificarne la fattibilità e l'efficacia, ne faccio una questione strettamente di didattica, riguardo alle questioni legate agli obblighi contrattuali e alle garanzie sindacali trovo che molte delle cose che circolano siano francamente pretestuose (per il futuro, naturalmente, vedremo e vigileremo)

Intanto leggo su OS che si vuole rendere strutturale la Dad .... si annunciano tempi foschi...altro che privato?!

[quote="caesar753"]Vespa ha luminosamente detto a Porta a Porta "ma ora che si parla di riapertura molti si stanno cominciando a domandare <ma se le scuole rimangono chiuse, i bambini chi li tiene?>", babysitter, dove siete? Quando riaprite?[/quote]

babysitter allo sbaraglio, magari a 60 anni.

E i sindacati, invece di tutelare la salute dei docenti, si preoccupano di contestare la data delle domande di mobilità.

Basta impedire(e infatti rientra tra le ipotesi al vaglio) le uscite di casa agli over 70 e come per magia tutti i nonni diventano baby-sitter gratis, sic et simpliciter...

[quote="fradacla"][quote="franco71"]... sinceramente il quotidiano di Scalfari on line è "illeggibile", negli approfondimenti, rispetto ad altre testate nazionali.[/quote]
Domanda OT
Parli di questioni tecniche o di contenuti?[/quote]
risposta OT
Più che altro questioni di marketing, i commenti ("illeggibili") e non solo sono tutti a pagamento.

Sull'utilità della dad, faccio una considerazione riguardante gli esami di recupero. Gli studenti con carenze sono attualmente lasciati al loro destino nel periodo che intercorre gli scrutini e l'esame di recupero. Chi può o vuole (le famiglie intendo) manda i figli a lezioni private. In moltissimi altri casi o si studia a casa da soli e male o non si studia affatto sapendo che il debito sarà cancellato per grazia ricevuta. Avere uno strumento come la dad, regolamentata dalla scuola, è un'opportunità, un servizio offerto agli studenti in questione, in cui si può tracciare ufficialmente il loro impegno in quella fase e, perchè no, ottenere in qualche caso un recupero almeno parziale.

un servizio offerto da chi? con quali costi e quali condizioni contrattuali?
ma soprattutto, se c'è la necessità di supportare durante l'estate gli studenti insufficienti e se ci sono i fondi per farlo, perchè scegliere la dad e non la didattica in presenza?
infine: in molte scuole -compresa la mia- si fanno già i corsi estivi per gli studenti insufficienti e funzionano.

Nella mia esperienza, ci sono anche situazioni in cui i corsi di recupero non vengono attivati (piccole scuole con numeri ridotti) e, nel caso lo fossero, per una sola settimana.

L'onorevole Casa (M5S) conferma, molto chiaramente, che la didattica a distanza non ce la leveremo più dai...cosiddetti, nemmeno con il ritorno in classe.
https://www.orizzontescuola.it/ritorno-a-settembre-vittoria-casa-m5s-meno-alunni-per-classe-e-turnazione-studenti-con-rientri-pomeridiani-allesame/

-La partenza a settembre, quindi, sarà integralmente in modalità “didattica a distanza” o mista?
-Cercheremo di valorizzare quella che è stata l’esperienza della didattica a distanza di questi mesi e trasformarla da emergenza in opportunità, integrandola con la modalità in presenza.

-Intende dire che la didattica a distanza, dopo l’emergenza sanitaria, sarà modalità didattica strutturale?
-Sì, strutturale ma senza enfatizzazione. In un sapere globalizzato questo aspetto non deve essere trascurato. C’è anche da lavorare sulla consapevolezza dell’uso delle tecnologie, sul cyberbullismo, sulla codifica e decodifica dei messaggi.


Un roseo futuro.