Riapertura scuole a maggio a Milano?

Promemoria primo messaggio :

Il sindaco Sala ha detto che il comune di Milano sta pensando ad una riapertura che riguardi con orario scaglionato anche le scuole oltre che i negozi, almeno così ha affermato. Di conseguenza è possibile che le scuole riaprano solo nel comune di Milano e non nel resto del territorio, visto che la ministra Azzolina ha detto pochi giorni fa che per maggio sarebbero rimaste chiuse?

Buongiorno, io invece vorrei parlare di un ordine di scuola dimenticato, la scuola dell'infanzia... non è asilo, non è nido, ma è il primo segmento d'istruzione scolastica. Come la mettiamo qui con il distanziamento? E soprattutto vi sembra giusto che bambini ed insegnanti debbano rientrare a maggio/giugno in una situazionedi rischio, perché tale è, mentre primaria e secondaria sono chiuse? Le insegnanti a fare le baby sitter o le animatrici? Io ho capito che il terzo settore verrà impiegato per i centri estivi dai 6 anni. Prima quindi saranno affidati alle insegnanti?

"Situazione di rischio, perché tale è "
Lo È sulla base di cosa? Di qualche incubo ricorrente dovuto ad ubriacatura di servizi al Tg sulle terapie intensive o sulla base dell attuale situazione sanitaria ?

Prego i moderatori di non cascare nella consueta trappola, e di non bloccare l'intero thread solo perché c'è un unico messaggio chiaramente provocatorio, ripetuto uguale per l'ennesima volta sempre dalla stessa persona.

[quote="gentile78"]Allora riaprire tutto, infanzia, primaria, secondaria... I più piccoli possono andare e gli altri no? [/quote]

Tra l'altro, mi pare ovvio che far rispettare le distanze di sicurezza e i divieti di contatto fisico sia PIU' FACILE con ragazzi grandi che con bambini di 3 o 4 anni!

P.S. : "asilo" non è una parola offensiva. E' semplicemente il modo colloquiale comune con cui la maggior parte della gente continua a chiamare la scuola dell'infanzia, quella che una volta si chiamava "materna" e prima ancora "asilo", appunto.

Io ho capito che vorrebbero riaprire i nidi e l'infanzia da giugno, ma per l'infanzia usando le strutture affidate al 3 settore e con numeri molto bassi per venire incontro ai genitori lavoratori (che poi si fideranno a mandare i figli?) Per la primaria e la.secondaria l'8 giugno le lezioni terminano quindi aprirle per 4/5 giorni sarebbe decisamente inutile.... questo è quello che ho capito... poi cambiano idea ogni 10 minuti circa... quindi ci si capisce poco...

Grazie, spero tu abbia ragione, evitare che si aggreghino è praticamente impossibile, per questo mi stupisce che vogliano ricominciare proprio dai piccoli.

Credo vogliano provare a fare piccoli gruppi di massimo 5 bambini stabili per ridurre le possibilità di contaggio per bambini ed educatori. Per quanto riguarda la.distanza di sicurezza io credo che sarà difficile da mantenere in ogni ordine di scuola.... perché una volta che si troveranno insieme gli verrà naturale avvicinarsi per parlare purtroppo...

Chissa se apportare pareri QUALIFICATI in una discussione è considerato da qualcuno come "provocazione per far chiudere i 3d"
"professor Luca Richeldi (primario pneumologia del ‘Gemelli’ di Roma e membro del comitato tecnico scientifico).:" la riapertura degli asili NON MI PREOCCUPA dal punto di vista sanitario."
Proprio l idea che i bambini siano semplicemente sani, e non covino virus latenti pronti ad attaccare i poveri docenti non vi va giù eh? Pare che sto virus sua considerato da alcuni come l herpes, che rimane a vita nel corpo dell infetto

[quote="stupita78"]Io ho capito che vorrebbero riaprire i nidi e l'infanzia da giugno, ma per l'infanzia usando le strutture  affidate al 3 settore e con numeri molto bassi per venire incontro ai genitori lavoratori (che poi si fideranno a mandare i figli?) Per la primaria e la.secondaria l'8 giugno le lezioni terminano quindi aprirle per 4/5 giorni sarebbe decisamente inutile.... questo è quello che ho capito... poi cambiano idea ogni 10 minuti circa... quindi ci si capisce poco... [/quote]

A me, da insegnante di scuola dell'infanzia, dà un po' fastidio, invece. Cioè, i bambini potrebbero tornare in sicurezza nell'edificio scolastico per il centro estivo con altri operatori, in piccoli gruppi, ma non sarebbero in sicurezza con le insegnanti, in piccoli gruppi, a fare attività didattica? Sono la prima che si batte contro il concetto di scuola come un baby parking, data anche la scarsa considerazione di cui gode la scuola dell'infanzia come vero e proprio segmento scolastico, ma questo modo di ragionare lo trovo assurdo. Se è possibile organizzare un centro estivo in sicurezza (utilizzando edifici scolastici, oltretutto), perché non sarebbe possibile tornare a scuola in sicurezza nel mese di giugno per noi dell'infanzia? Sono la prima a dire che la didattica sarebbe fortemente penalizzata a prescindere dalla soluzione adottata, ma di certo meno penalizzata di quella che stiamo portando avanti in questo momento, che è più un mantenere un contatto (e più con i genitori che con i bambini, direi) che non una didattica vera e propria.
Che i bambini non riusciranno a tenersi distanti è palese, ma questo anche al centro estivo. Gli operatori dei centri estivi saranno immuni al contagio? L'unica vera soluzione sarebbe tenere i bambini così piccoli a casa fino all'arrivo di un vaccino o di una cura, cosa che però non ritengo accettabile.
Non voglio minimizzare la situazione come fa qualcun altro, ma quello che avviene con alcuni discorsi è proprio svalutare la didattica. Si può fare uno sforzo in termini di organizzazione e risorse per venire incontro alle famiglie con i centri estivi (e accettare dei rischi a livello sanitario), mentre lo stesso sforzo non si può fare per la didattica. Per me è proprio ribadire che se la scuola non può assolvere alla funzione di baby parking allora può anche essere lasciata da parte e dimenticata.