criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
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lucetta10
Garamond
paniscus_2.1
elirpe
alessia giulia
9 partecipanti
Pagina 1 di 1
criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
Salve a tutti. Ho ben presenti le criticità che ci siamo detti e abbiamo letto in questi mesi sulla dad relative alla carenza dei dispositivi, della connessione, dei problemi dei bes, della mancanza della socialità.
Ma io mi chiedo: quanto davvero hanno imparato gli alunni? Quanti hanno letto le pagine che venivano puntualmente indicate e quanti invece si sono limitati alla visione e all'ascolto dei video inviati? Quanti hanno imparato qualcosa durante le videolezioni e quanti si sono dedicati in quelle ore ai fatti loro?
E come si apprende? Vabbè, vado per i 50, ma studiare per me ha significato aprire i libri che, per inciso, erano quasi del tutto privi dell'apparato iconografico che accompagna quelli odierni, trascorrere delle ore al tavolino, ha significato tempo, fatica, anche pianti e momenti di crisi...
Oggi l'Italia è penultima in Europa per il numero dei diplomati, ci stracciamo le vesti quando leggiamo i risultati dell'OCSE Pisa, eppure, che cosa è stato fatto?
Rincorriamo il digitale ma a che pro? Ci sono degli studi sulle ricadute sull'apprendimento?
Io mi sento dire che faccio battaglie di retroguardia, che il digitale è il futuro ecc. ecc. ma molti dimenticano che la tecnologia è un mezzo e non un fine e che, almeno secondo me, i contenuti devono rimanere in primo piano.
Ma io mi chiedo: quanto davvero hanno imparato gli alunni? Quanti hanno letto le pagine che venivano puntualmente indicate e quanti invece si sono limitati alla visione e all'ascolto dei video inviati? Quanti hanno imparato qualcosa durante le videolezioni e quanti si sono dedicati in quelle ore ai fatti loro?
E come si apprende? Vabbè, vado per i 50, ma studiare per me ha significato aprire i libri che, per inciso, erano quasi del tutto privi dell'apparato iconografico che accompagna quelli odierni, trascorrere delle ore al tavolino, ha significato tempo, fatica, anche pianti e momenti di crisi...
Oggi l'Italia è penultima in Europa per il numero dei diplomati, ci stracciamo le vesti quando leggiamo i risultati dell'OCSE Pisa, eppure, che cosa è stato fatto?
Rincorriamo il digitale ma a che pro? Ci sono degli studi sulle ricadute sull'apprendimento?
Io mi sento dire che faccio battaglie di retroguardia, che il digitale è il futuro ecc. ecc. ma molti dimenticano che la tecnologia è un mezzo e non un fine e che, almeno secondo me, i contenuti devono rimanere in primo piano.
alessia giulia- Messaggi : 333
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
La criticità maggiore è quella messa in luce più volte da paniscus e cioè che non è altro che il trionfo della lezione frontale, con scarsa o nulla interazione (o con un'interazione di livello più basso di quella in presenza); metto però in luce anche alcuni aspetti positivi:
1.E' venuto meno il "palco" che la classe da sempre offre ai peggiori; non potendo esibirsi nelle solite performance da bullo o da simpaticoni sono stati costretti a limitarsi a non seguirsi le lezioni.
2.Sono emersi quelli interessati ma di carattere introverso che hanno saputo proseguire chiedendo via mail spiegazioni, non avendo più il freno di essere messi in imbarazzo dai soggetti della categoria 1, pronti a tacciarli di essere "secchioni" o termini analoghi in voga oggi.
Per tale ragione io non butto via la DAD e non la esalto; certo è che ci ha evitato di essere contagiati, stante che nella mia scuola ci sono stati ben 4 casi che in circostanze normali avrebbero contagiato decine di persone.
1.E' venuto meno il "palco" che la classe da sempre offre ai peggiori; non potendo esibirsi nelle solite performance da bullo o da simpaticoni sono stati costretti a limitarsi a non seguirsi le lezioni.
2.Sono emersi quelli interessati ma di carattere introverso che hanno saputo proseguire chiedendo via mail spiegazioni, non avendo più il freno di essere messi in imbarazzo dai soggetti della categoria 1, pronti a tacciarli di essere "secchioni" o termini analoghi in voga oggi.
Per tale ragione io non butto via la DAD e non la esalto; certo è che ci ha evitato di essere contagiati, stante che nella mia scuola ci sono stati ben 4 casi che in circostanze normali avrebbero contagiato decine di persone.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
Concordo pienamente, ho vissuto di persona ciò che dici. Mi riferisco però alla tipologia di apprendimento che si verifica attraverso la mediazione del digitale, forse non riesco a spiegarmi perchè io stessa non ho le idee chiare a proposito...
alessia giulia- Messaggi : 333
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
[quote="alessia giulia"]Oggi l'Italia è penultima in Europa per il numero dei diplomati, ci stracciamo le vesti quando leggiamo i risultati dell'OCSE Pisa, eppure, che cosa è stato fatto?[/quote]
Scusa se innesco uno spin-off parzialmente fuori tema, ma io continuo a chiedermi come sia possibile che ci sia tutta questa dispersione scolastica e così pochi diplomati in un sistema scolastico che non è per nulla selettivo e che promuove quasi tutti, tranne quelli che si fanno bocciare per le assenze (e che quindi erano già inclini all'abbandono, non è che abbiano abbandonato perché scoraggiati dalle bocciature) o quelli che provengono da realtà sociali eccezionalmente degradate o ad altissima penetrazione di illegalità. E' possibile che questi rappresentino una percentuale così significativa?
Visto che in condizioni sociali "normali" prendere un diploma non è poi un'impresa così ardua, mi chiedo davvero da dove arrivino queste statistiche così disperanti.
Scusa se innesco uno spin-off parzialmente fuori tema, ma io continuo a chiedermi come sia possibile che ci sia tutta questa dispersione scolastica e così pochi diplomati in un sistema scolastico che non è per nulla selettivo e che promuove quasi tutti, tranne quelli che si fanno bocciare per le assenze (e che quindi erano già inclini all'abbandono, non è che abbiano abbandonato perché scoraggiati dalle bocciature) o quelli che provengono da realtà sociali eccezionalmente degradate o ad altissima penetrazione di illegalità. E' possibile che questi rappresentino una percentuale così significativa?
Visto che in condizioni sociali "normali" prendere un diploma non è poi un'impresa così ardua, mi chiedo davvero da dove arrivino queste statistiche così disperanti.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
[quote="paniscus_2.1"]Scusa se innesco uno spin-off parzialmente fuori tema, ma io continuo a chiedermi come sia possibile che ci sia tutta questa dispersione scolastica e così pochi diplomati in un sistema scolastico che non è per nulla selettivo e che promuove quasi tutti, tranne quelli che si fanno bocciare per le assenze (e che quindi erano già inclini all'abbandono, non è che abbiano abbandonato perché scoraggiati dalle bocciature) o quelli che provengono da realtà sociali eccezionalmente degradate o ad altissima penetrazione di illegalità. E' possibile che questi rappresentino una percentuale così significativa?[/quote]
Evidentemente sì. L'Italia ha pochi diplomati anche perché ha una delle popolazioni più anziane, ma la percentuale rimane significativa se si guardano solo i giovani.
Per la precisione: nella fascia di età 25-34 anni, i giovani che non hanno un diploma sono il 24,1% in Italia, contro una media del 13,6% per i 23 Paesi OCSE-UE.
I dati provengono dal rapporto Education at a Glance 2019.
Evidentemente sì. L'Italia ha pochi diplomati anche perché ha una delle popolazioni più anziane, ma la percentuale rimane significativa se si guardano solo i giovani.
Per la precisione: nella fascia di età 25-34 anni, i giovani che non hanno un diploma sono il 24,1% in Italia, contro una media del 13,6% per i 23 Paesi OCSE-UE.
I dati provengono dal rapporto Education at a Glance 2019.
Garamond- Messaggi : 459
Data d'iscrizione : 29.10.15
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
Ma se l'aspirazione che i figli prendano il diploma non è una richiesta dell'utenza, allora perché sostenere che le responsabilità siano della scuola? Se esistono famiglie a cui non importa nulla che il figlio studi o no, e che non ci tengono a spingerlo a continuare, cosa può farci la scuola? Vogliamo una buona volta accettare che la scuola non può influenzare più di tanto le scelte private delle famiglie, e non perché "non sarebbe giusto", ma proprio perché NON PUO', concretamente?!
Al massimo possiamo darci da fare per mostrare a queste persone le prospettive positive che si possono aprire studiando di più, ma illuderci che la scuola debba contare di più della famiglia nella formazione della mentalità di un giovane, è ridicolo...
E comunque, scusate se insisto, sarò scema io, ma oggettivamente è vero che "NON SI CAPISCE LA FUGA".
Che negli anni settanta e ottanta ci fosse un sacco di gente che si accontentava della terza media, e che quindi fosse normale avere "pochi diplomati" (e non solo negli ambienti degradati), si poteva capire eccome: era dovuto semplicemente al fatto che l'alternativa era quella di andare a lavorare. Un quindicenne con solo la terza media poteva tranquillamente impiegarsi in un negozio, in un ristorante, in un'officina artigiana e avere perfino un contratto in regola.
Sia chiaro, non sto affatto dicendo che fosse meglio così, NON lo penso, ma sto semplicemente descrivendo i fatti.
Il motivo per cui all'epoca c'erano pochi diplomati, è semplicemente questo: tanti ragazzi preferivano iniziare a lavorare subito e tanti genitori lo approvavano, era considerata una cosa normale, non una tragedia.
Ma non capisco come sia applicabile alla realtà di oggi, in cui l'alternativa è non fare nulla e pesare esclusivamente sui genitori, oppure rischiare lo sbando e l'illegalità (o magari l'isolamento e la depressione).
Visto che la motivazione principale dell'abbandono degli studi sta nella mentalità della famiglia, come si spiega che ci siano davvero tante ma tante di queste famiglie a cui non importa niente che il figlio prosegua gli studi o meno, se le alternative sono molto peggio?
Al massimo possiamo darci da fare per mostrare a queste persone le prospettive positive che si possono aprire studiando di più, ma illuderci che la scuola debba contare di più della famiglia nella formazione della mentalità di un giovane, è ridicolo...
E comunque, scusate se insisto, sarò scema io, ma oggettivamente è vero che "NON SI CAPISCE LA FUGA".
Che negli anni settanta e ottanta ci fosse un sacco di gente che si accontentava della terza media, e che quindi fosse normale avere "pochi diplomati" (e non solo negli ambienti degradati), si poteva capire eccome: era dovuto semplicemente al fatto che l'alternativa era quella di andare a lavorare. Un quindicenne con solo la terza media poteva tranquillamente impiegarsi in un negozio, in un ristorante, in un'officina artigiana e avere perfino un contratto in regola.
Sia chiaro, non sto affatto dicendo che fosse meglio così, NON lo penso, ma sto semplicemente descrivendo i fatti.
Il motivo per cui all'epoca c'erano pochi diplomati, è semplicemente questo: tanti ragazzi preferivano iniziare a lavorare subito e tanti genitori lo approvavano, era considerata una cosa normale, non una tragedia.
Ma non capisco come sia applicabile alla realtà di oggi, in cui l'alternativa è non fare nulla e pesare esclusivamente sui genitori, oppure rischiare lo sbando e l'illegalità (o magari l'isolamento e la depressione).
Visto che la motivazione principale dell'abbandono degli studi sta nella mentalità della famiglia, come si spiega che ci siano davvero tante ma tante di queste famiglie a cui non importa niente che il figlio prosegua gli studi o meno, se le alternative sono molto peggio?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
sì la dad ha delle criticità... ma il prossimo anno senza una parte di DAD (perché i benpensanti non vogliono) si preannuncia come un bagno di sangue. Pochissimi colleghi si rendono conto di come dovranno lavorare nel 2020-21.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: criticità dad al netto carenza dispositivi ecc. ecc.
[OT] a me queste lamentele preventive e questi scenari catastrofici danno un po' l'idea del "chiagne e fotte". Gradualmente la situazione tornerà come prima in quasi tutti i campi, anzi molti hanno usato il Covid come scusa per ottenere vantaggi di vario tipo.
Il covid ha funzionato come stress-test, le aziende che già prima facevano molta fatica a stare sul mercato hanno chiuso. [fine OT]
A settembre almeno nella mia scuola non si farà un minuto di DAD, ma in compenso: ci misureranno la temperatura con termoscanner, ci costringeranno ad orari spezzatino con riprese nel pomeriggio, ci costringeranno a svolgere lezioni di orario ridotto (40/45 minuti) e a recuperare il tempo contrattuale restante con attività che hanno poco a che fare con l'insegnamento, magari facendo fare a gruppi simpatici giri della scuola (o comunque sorveglianza), probabilmente smembreranno le nostre classi e dovremmo far finta di dare lezione a gruppi eterogenei e magari con alunni di altre classi; in definitiva invece di insegnare saremmo costretti a fare altro. Per non parlare poi dell'affollamento delle aule, dei patemi d'animo per la salute degli alunni, la nostra e le conseguenze legali, del dover sorvegliare costantemente affinché non si avvicinino le rime buccali... una catastrofe.
Io la mia opinione l'ho già espressa, almeno alle superiori di primo e secondo grado si poteva benissimo continuare per una parte dell'orario in DAD
Il covid ha funzionato come stress-test, le aziende che già prima facevano molta fatica a stare sul mercato hanno chiuso. [fine OT]
A settembre almeno nella mia scuola non si farà un minuto di DAD, ma in compenso: ci misureranno la temperatura con termoscanner, ci costringeranno ad orari spezzatino con riprese nel pomeriggio, ci costringeranno a svolgere lezioni di orario ridotto (40/45 minuti) e a recuperare il tempo contrattuale restante con attività che hanno poco a che fare con l'insegnamento, magari facendo fare a gruppi simpatici giri della scuola (o comunque sorveglianza), probabilmente smembreranno le nostre classi e dovremmo far finta di dare lezione a gruppi eterogenei e magari con alunni di altre classi; in definitiva invece di insegnare saremmo costretti a fare altro. Per non parlare poi dell'affollamento delle aule, dei patemi d'animo per la salute degli alunni, la nostra e le conseguenze legali, del dover sorvegliare costantemente affinché non si avvicinino le rime buccali... una catastrofe.
Io la mia opinione l'ho già espressa, almeno alle superiori di primo e secondo grado si poteva benissimo continuare per una parte dell'orario in DAD
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
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