Accesso agli atti e GPS

Promemoria primo messaggio :

La domanda rieccheggia ed è semplice:
lo si può fare, prima delle convocazioni?
E dopo?
Non mi interessa che le segreterie controlleranno.
Sapranno distinguere tra una borsa, un grant, un assegno, un post-doc?
Personalmente non mi fido, ma trovo che la risposta sia fuorviante:
la mia domanda è se lo si possa fare PRIMA delle convocazioni.

Sia in generale e sia nel caso specifico, visto che le graduatorie sono tecnicamente definitive.
Non ho esperienza di accessi agli atti a scuola. L'unico riferimento generale è la legge 241/90.

Ho ricevuto pareri discordanti in merito. E se sì: come?
Posso richiedere il pdf di un qualsiasi candidato e controllarlo?
Non mi pare ci siano informazioni sensibili, le quali sono tutelate dalla legge.
Le graduatorie sono pubbliche e pubbliche sono le scelte di tutti.
Comprese le cavolate che hanno dichiarato e di cui stiamo via via venendo a conoscenza.

come si può fare per fare richiesta?

Manda una mail all'USP

manda una PEC all'usp poi saranno loro a rintracciare la scuola assegnataria della persona e chiederanno al dirigente la documentazione, considera che già questa mossa provocherà una maggiore attenzione del dirigente nella validazione dei documenti perché ne risponde penalmente

https://www.orizzontescuola.it/graduatorie-gps-punteggi-in-piu-per-errore-o-titoli-inseriti-dicendo-tanto-in-caso-non-lo-valutano-adesso-fanno-ottenere-la-supplenza-quali-le-conseguenze/

<<Attenzione: poniamo il caso, come in alcuni nostri esempi, che non si possa parlare di dichiarazioni mendaci. Pertanto, come comportarsi? La supplenza dovrà essere revocata e assegnata a chi? Al primo aspirante libero in graduatoria, iniziando nuovamente la trafila dei controlli? Lasciare la supplenza al docente in questione, pur ammettendo l’errore di convocazione?
Un vero e proprio pasticcio, che dovrà essere necessariamente affrontato. >>


Sempre sul pezzo questi articoli, ormai sono 3 settimane che ne parliamo.
Ed abbiamo già visto il modo di affrontarlo: estrema non omogeneità tra i vari USP.

Aggiorno la mia situazione: a 24 giorni dalla richiesta di accesso agli atti ancora non ho ricevuto nulla. Potrebbero non rispondere affatto per cui dovrò prepararmi a presentare un primo ricorso.

Nel frattempo l’aspirante che mi scavalca in graduatoria (e che sono ragionevolmente certo non possieda il titolo per potersi trovare dov’è) credo al 99% abbia preso servizio al posto mio.

Al momento il disagio più grande sta nell’impossibilità di capire la dinamica dei fatti che hanno portato a questa situazione.

anche io mandato PEC ricevuto protocollo ma nessuna risposta....
gente in prima fascia senza servizio ... bah

In merito ai controlli che dovrebbero eseguire i dirigenti scolastici, ho trovato qualche spiegazione alla seguente pagina (anche se non so quanto sia attendibile):  https://www.istruzionepadova.it/risorse/documenti/Errori-nelle-Graduatorie-Effetti-sui-Contratti.pdf

Per esempio c’è scritto: “All’atto  di  conferimento  della  prima  supplenza  temporanea  disposta  sulla  base  della  graduatoria  di  circolo  o  di  istituto  il  dirigente  scolastico  è  tenuto  ad  effettuare  un  tempestivo controllo sulle dichiarazioni del candidato. In caso di positiva convalida dei dati l’Amministrazione rilascia all’interessato apposita certificazione dell’avvenuta verifica e convalida dei dati contenuti nella domanda; tale certificazione viene consegnata, in copia, dall’aspirante a ciascuna scuola con la quale contrae rapporti di lavoro durante tutto il periodo di validità delle graduatorie di circolo e di istituto in questione.”

Ebbene, nel mio caso ricordo che, anni fa – era la mia prima supplenza fino al 30 giugno, ma non la mia prima in assoluto – mi fu chiesta copia dei titoli di accesso alla graduatoria. Tuttavia, quando dissi di non aver mai ritirato il diploma, ricordo che in segreteria risposero che “eventualmente” si sarebbero arrangiati loro a controllare. Ignoro se lo abbiano mai fatto, ma sono certo che non mi fu mai consegnata alcuna “certificazione dell’avvenuta verifica e convalida dei dati contenuti nella domanda”.
Tutto ciò mi fa pensare che tali controlli potrebbero non esistere affatto, in chissà quanti casi.

Nella pagina sopracitata, poi, nel merito delle autocertificazioni si legge che il d.p.r. n. 445/2000 prevede: “… che  le  amministrazioni  procedenti  siano  tenute  ad  effettuare  idonei  controlli  anche  a  campione,  in  tutti  i  casi  in  cui  sorgano  fondati  dubbi  sulle  dichiarazioni sostitutive di certificazioni”.

A parte che quel "a campione" non suona affatto rassicurante, mi domando: una richiesta di accesso agli atti basta a far insorgere un fondato dubbio sull’autenticità di un’autocertificazione? Direi assolutamente no; anche perché nel richiedere acceso agli atti – parlo per me – non ho fatto riferimenti per esempio al fatto che, il presunto furbo, è persona di mia conoscenza, che ho ricevuto riscontro da altre persone della zona le quali lo conoscono e sono ragionevolmente persuase che egli NON possieda il titolo per insegnare nella classe di concorso in cui mi trovo io; e, ancora, che nel curriculum di costui, pubblicato in rete e ricco di dettagli riguardanti le di lui innumerevoli “prodezze”, non vi sia menzione alcuna del titolo che dovrebbe aver conseguito per trovarsi dove si trova.
Cos’è, forse ho sbagliato io a non riportare tali indizzi?

Intanto l’attesa continua…

la validazione del punteggio è un atto dovuto da parte della scuola la quale a fronte delle dichiarazioni verifica la fondatezza e rilascia un attestato di validità del punteggio che vale a livello nazionale.
Come se l'amministrazione avesse effettuato i controlli ulteriori e convalido il punteggio che non dovrà essere più verificato, così si faceva per non stare li a richiedere tutto ogni volta, questa la teoria, nella pratica nessuno credo che abbia seguito alla lettera la procedura e la validazione dei punteggi è stata sempre appesa e mai risolta. Oggi però con il caos GPS e gli innumerevoli furbi o errori che si voglia è assolutamente indispensabile che questa prassi torni di moda ed utilizzata a tappeto perchè si rischia di validare le storture che una volta validate sul sistema MIUR nessuno è obbligato a rivedere.
Fantascienza? forse ma nel paese in cui eccelle la corruzione ci vogliono sistemi robusti per garantire l'uguaglianza di trattamento

Siccome ho appena telefonato all’Ufficio Scolastico della mia provincia per chiedere informazioni (dopo 25 giorni) sullo stato della mia richiesta, aggiungo le seguenti informazioni che mi sono state date telefonicamente:

- L’Ufficio avvisa della richiesta di accesso agli atti il controinteressato/presunto furbo, il quale deve replicare entro 10 giorni per tentare di opporsi o meno. In questo periodo di tempo avviene una sospensione della richiesta, ciò significa che potrebbero volerci fino a 40 giorni per ottenere una replica. Il che non significa ottenere i fascicoli desiderati, ma ad esempio un diniego alla richiesta presentata.

Per quanto mi riguarda, la persona incaricata mi ha comunicato che oggi o domani al massimo dovrei ricevere una comuncazione. Vedremo…

Una persona che non rientra nel contingente dei convocati può chiedere l'accesso agli atti per verificare la regolarità di un docente che ha ottenuto supplenza?

lo deve fare se ha qualche dubbio, specialmente su quelli che prima stavano dietro ed ora sono avanti in GPS, specialmente sui titoli aggiuntivi come assegni di ricerca ed abilitazioni

Aggiorno la mia situazione, anche a beneficio di tutti gli utenti interessati da questioni simili.

In seguito a sollecito ho finalmente ricevuto il fascicolo riguardante il mio concorrente, da cui si evince che egli, con estrema probabilità, abbia cercato di fare il furbo: in sostanza ha dichiarato di possedere un diploma riferito a due strumenti musicali congeneri (ma distinti in due classi di concorso differenti) che avrebbe conseguito in un Conservatorio, nel medesimo giorno, e pure con la medesima valutazione.
Per carità, tutto potrebbe essere, ma per le ragioni già spiegate sono ragionevolmente certo che le cose non stiano affatto così. Insomma si tratterebbe di una dichiarazione falsa.

Ora, visto che il personaggio in questione dovrebbe trovarsi già in servizio, e non vedendoci io per niente chiaro riguardo l’obbligo di verificare l’autenticità dei titoli da parte di dirigenti scolastici o degli USP, non ho perso ulteriore tempo: preparata una lettera comprensiva di allegati ho inviato il tutto via posta certificata al Conservatorio presso cui il soggetto dichiara di aver conseguito “due diplomi in uno”, chiedendo riscontro circa la veridicità di tale autocertificazione.
Ho anche telefonato al fine di spiegare la mia situazione – compreso il fatto di avere già atteso quasi 30 giorni per l’accesso agli atti, ma dovrò pazientare fino a lunedì per riuscire a parlare con la segreteria.

È la prima volta che mi trovo ad affrontare un problema simile, per cui non sono chiari vari aspetti delle procedure da seguire. Ad esempio, supponendo che io abbia ragione e che dal Conservatorio arrivi il riscontro atteso, al di là delle questioni di carattere penale, credo dovrei procedere attraverso un ricorso. Ma, nel caso, non sarebbe più corretto e semplice che il Dirigente della scuola presso cui si trova assunto il presunto impostore, preso atto di quanto accaduto, procedesse a rescindere il contratto stipulato con quest’ultimo?  
È uno dei tanti dubbi dovuti alla mia ignoranza e inesperienza.

S3 conosci il nome della scuola in cui lavora mandi una PEC con tutto, e chiedi al DS che prenda provvedimenti in autotutela rapidamente, cita una data dopo della quale farai ricorso al TAR.

Ogni tanto una buona notizia...

https://www.at-napoli.it/graduatorie/provinciale_supplenze/as_2020_2021/esc_grad_prov_suppl_18945_02_10_20.pdf

[quote="pasqui74"]... chiedi al DS che prenda provvedimenti in autotutela rapidamente, cita una data dopo della quale farai ricorso al TAR. [/quote]

Sì, mi sembra la cosa più semplice e immediata da fare. (Intanto mi tocca aspettare e sperare che i miei sospetti trovino riscontro.)

[quote="flavia27"]... Ma una cosa è certa: a non controllare, il DS si assume una responsabilità PENALE. Se loro non controllano e arriva un ricorso, il DS ne risponde penalmente.[/quote]

Vorrei capire dove stia scritto quanto ritiene per certo l'utente flavia27.
Nell’articolo 8 dell’ordinanza ministeriale 60 del 10 luglio 2020 c’è scritto: “Restano in  capo  al  dirigente  scolastico  che  ha  effettuato  i  controlli  la  valutazione  e  le  conseguenti determinazioni ai fini dell’eventuale responsabilità penale di cui all’articolo ecc.”.
Ma ciò credo significhi che il dirigente scolastico valuta se sia il caso o meno di segnalare in Procura della Repubblica i possibili casi perseguibili a termini di legge; non vuol dire che è il dirigente a rispondere penalmente di mancati controlli. O mi sbaglio?

Aggiorno la situazione visto che sono riuscito a smascherare l’impostore PER CONTO MIO.

La mia richiesta di verifiche inviata al Conservatorio a cui accennavo sopra è stata respinta. Ma subito dopo ho inviato al medesimo Conservatorio una istanza di accesso agli atti e ne è seguito riscontro quasi immediatamente per cui sono entrato in possesso del documento di mio interesse.
(Definirei un atteggiamento simile a quello descritto per lo meno schizofrenico, ma l’importante è aver ottenuto quello che cercavo.)

Nel frattempo la scuola che avrebbe dovuto fare i controlli non ha inviato al Conservatorio alcuna richiesta analoga alle mie, e a più di un mese dall’inizio delle attività scolastiche non ha ancora avviato il corso riferito alla mia cattedra – e stiamo parlando della scuola di una piccola provincia.

Dunque ho appena inviato nuova comunicazione alla suddetta scuola informando il bravo dirigente di tutte le novità affiorate. Stiamo a vedere.