Congedo dottorato negato

Sono una docente neoimmessa in ruolo il 1 settembre e a ottobre finalizzerò la mia iscrizione in dottorato presso un'università pubblica straniera alla quale sono stata ammessa dopo selezione. La dirigente mi ha già detto che mi negherà il congedo straordinario per dottorato. So che la legge lo consente quando ci sono motivate ragioni di servizio, che devono essere documentate. Nel mio caso la ragione è che assentandomi per tre anni agli alunni non sarebbe garantita la continuità didattica. Mi chiedo se questo è un motivo valido per impedire a un docente di progredire nella sua formazione e nel suo percorso educativo, senza considerare poi che le nuove competenze acquisite durante un dottorato internazionale vengono restituite alla scuola e agli alunni una volta rientrati in servizio. Come posso tutelarmi? La mia dirigente sta operando correttamente o posso ricorrere in qualche modo? Grazie.

E poi non vedo a quale continuità si possa fare riferimento, dato che praticamente non prendi servizio a scuola.. E in ogni caso il congedo per dottorato interrompe sempre la continuità, non può essere un motivo di esclusione, altrimenti lo vieterebbero sempre..

Hai presentato la richiesta formalmente? In seguito alla richiesta devi avere una risposta (positiva o negativa). Se la risposta è negativa dovrà essere completa di motivazione. A voce può dirti qualunque cosa ma dubito che la dirigente metterà in forma scritta la motivazione che ti ha fornito a voce

Non ho ancora presentato richiesta formalmente, ma ho voluto parlare con la dirigente in anticipo per dare un congruo anticipo e non creare troppi problemi alla scuola. Grazie mille per la delucidazione, anche a me sembra una motivazione non valida per negare un congedo così importante.

[quote="Gianfranco"]Hai presentato la richiesta formalmente? In seguito alla richiesta devi avere una risposta (positiva o negativa). Se la risposta è negativa dovrà essere completa di motivazione. A voce può dirti qualunque cosa ma dubito che la dirigente metterà in forma scritta la motivazione che ti ha fornito a voce[/quote]
Una volta ricevuta la motivazione qualsiasi essa sia, cosa può fare la docente? Fare ricorso contro motivazioni generiche e non pertinenti?
Inoltre mi chiedo, quale potrebbe essere una motivazione di diniego all'aspettativa, da parte del DS, così inoppugnabile? Secondo me solo se le graduatorie sono vuote. Altrimenti le lezioni non sono ancora iniziate quindi c'è tutto il tempo di nominare un supplente.

Infatti il margine di discrezionalità è molto ristretto. A meno di una oggettiva impossibilità a reperire un supplente nel territorio, il congedo non può essere negato. In tribunale la motivazione che è stata anticipata a voce sarebbe del tutto inconsistente

[quote="Gianfranco"]Infatti il margine di discrezionalità è molto ristretto. A meno di una oggettiva impossibilità a reperire un supplente nel territorio, il congedo non può essere negato. In tribunale la motivazione che è stata anticipata a voce sarebbe del tutto inconsistente[/quote]

Grazie Gianfranco, lo penso anche io. La mia scuola è nella provincia più grande di Italia e le graduatorie per la mia materia sono pienissime. L'impossibilità di reperire supplente non sussiste minimamente.

Procedi con la richiesta formale. In caso di diniego rivolgiti ad un sindacato o ad un avvocato esperto in diritto scolastico. In caso di ricorso il tuo dirigente rischierebbe una sonora sconfitta.

Stando alle mie poche conoscenze, in Italia, non si possono fare, per legge, due insegnamenti insieme. Quindi, non potresti fare dottorato e insegnamento nella scuola. Il fatto è che molte volte il/ i legislatori, specie quelli italiani, sono ipocriti. Per la legge italiana, quindi, avete ragione entrambi, sia tu, che la preside.
Purtroppo molte volte può esserci invidia, e per di più patologica.
Fossi in te farei così: dato che qui, non vengono incontro, contatterei l'Università presso cui sei dottoranda. All'estero hanno la mente più aperta: non a caso si parla di fuga dei cervelli. Contattata l'Università, chiederei la possibilità di fare lezione, seppur a distanza, con gli alunni, spiegando che per quanto non sia la stessa cosa, almeno attutisce i danni nei confronti dei ragazzi che segui.

[quote="misterx"]Stando alle mie poche conoscenze, in Italia, non si possono fare, per legge, due insegnamenti insieme. Quindi, non potresti fare dottorato e insegnamento nella scuola. Il fatto è che molte volte il/ i legislatori, specie quelli italiani, sono ipocriti. Per la legge italiana, quindi, avete ragione entrambi, sia tu, che la preside.
Purtroppo molte volte può esserci invidia, e per di più patologica.
Fossi in te farei così: dato che qui, non vengono incontro, contatterei l'Università presso cui sei dottoranda. All'estero hanno la mente più aperta: non a caso si parla di fuga dei cervelli. Contattata l'Università, chiederei la possibilità di fare lezione, seppur a distanza, con gli alunni, spiegando che per quanto non sia la stessa cosa, almeno attutisce i danni nei confronti dei ragazzi che segui. [/quote]


Scusa, ma non capisco il succo del tuo commento.
Ama_2020 non vuole contemporaneamente insegnare a scuola e frequentare il dottorato, chiede solo, legittimamente, il congedo per dottorato. Che c'entra l'ipocrisia del legislatore in questo caso?

L'invidia, poi. Chi invidia chi?

[quote="misterx"]Stando alle mie poche conoscenze, in Italia, non si possono fare, per legge, due insegnamenti insieme. Quindi, non potresti fare dottorato e insegnamento nella scuola. Il fatto è che molte volte il/ i legislatori, specie quelli italiani, sono ipocriti. Per la legge italiana, quindi, avete ragione entrambi, sia tu, che la preside.
Purtroppo molte volte può esserci invidia, e per di più patologica.
Fossi in te farei così: dato che qui, non vengono incontro, contatterei l'Università presso cui sei dottoranda. All'estero hanno la mente più aperta: non a caso si parla di fuga dei cervelli. Contattata l'Università, chiederei la possibilità di fare lezione, seppur a distanza, con gli alunni, spiegando che per quanto non sia la stessa cosa, almeno attutisce i danni nei confronti dei ragazzi che segui. [/quote]

Non voglio insegnare, voglio seguire un corso di dottorato, sarei studentessa. Esiste apposito congedo per dottorato.

Questa dirigente si sta comportando in maniera semplicemente assurda! Vuole chiaramente penalizzare la neoimmessa in ruolo, non saprei se per invidia patologica o per manifesta incompetenza, negandole un suo sacrosanto diritto (ovviamente la legge in materia è scritta con i piedi, perché, come principio di una repubblica democratica, nessuno dovrebbe essere minimamente penalizzato nel proprio percorso di crescita formativa e professionale, anzi!). Menzionare la continuità didattica è semplicemente ridicolo! Io mi rivolgerei subito ad un avvocato, vista la malafede della dirigente.

[quote="Diogenes"]Questa dirigente si sta comportando in maniera semplicemente assurda! Vuole chiaramente penalizzare la neoimmessa in ruolo, non saprei se per invidia patologica o per manifesta incompetenza, negandole un suo sacrosanto diritto (ovviamente la legge in materia è scritta con i piedi, perché, come principio di una repubblica democratica, nessuno dovrebbe essere minimamente penalizzato nel proprio percorso di crescita formativa e professionale, anzi!). Menzionare la continuità didattica è semplicemente ridicolo! Io mi rivolgerei subito ad un avvocato, vista la malafede della dirigente. [/quote]

Grazie per questo parere! Anche io trovo assurdo che l'aspirazione di un'insegnante a migliorarsi culturalmente e professionalmente debba essere soffocata e svilita in questo modo. La legge era stata scritta bene, è solo dal 2006, con la riforma Gelmini, che è stata aggiunta la menzione "compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione" che da discrezionalità al dirigente. Sono molto avvilita.

Grazie per questo parere! Anche io trovo assurdo che l'aspirazione di un'insegnante a migliorarsi culturalmente e professionalmente debba essere soffocata e svilita in questo modo. La legge era stata scritta bene, è solo dal 2006, con la riforma Gelmini, che è stata aggiunta la menzione "compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione" che da discrezionalità al dirigente. Sono molto avvilita. [/quote]

Per quello che può valere, hai tutta la mia solidarietà. Fossi in te spiegherei innanzitutto la situazione all'università estera dove svolgerai il PhD: vedrai che saranno molto comprensivi e ti concederanno di prendere servizio dopo il termine previsto.
Poi mi rivolgerei a un buon avvocato, esperto in materia, per contattare direttamente l'USR o chi di competenza. Inoltre porrei la questione anche in occasione del collegio docenti o di qualsiasi riunione idonea, per far sapere a tutti i colleghi del comportamento scorretto della dirigente (ovviamente evitando di incorrere nella diffamazione), chiedendole conto del suo parere davanti a tutta la scuola. Cosa ne pensa del diritto alla crescita formativa e professionale degli studenti e dei docenti della scuola che dirige? Che esempio dà nel ruolo che svolge, comportandosi in questo modo?
Non abbatterti e lotta per i tuoi diritti!

[quote="ama_2020"][quote="Diogenes"]Questa dirigente si sta comportando in maniera semplicemente assurda! Vuole chiaramente penalizzare la neoimmessa in ruolo, non saprei se per invidia patologica o per manifesta incompetenza, negandole un suo sacrosanto diritto (ovviamente la legge in materia è scritta con i piedi, perché, come principio di una repubblica democratica, nessuno dovrebbe essere minimamente penalizzato nel proprio percorso di crescita formativa e professionale, anzi!). Menzionare la continuità didattica è semplicemente ridicolo! Io mi rivolgerei subito ad un avvocato, vista la malafede della dirigente. [/quote]

Grazie per questo parere! Anche io trovo assurdo che l'aspirazione di un'insegnante a migliorarsi culturalmente e professionalmente debba essere soffocata e svilita in questo modo. La legge era stata scritta bene, è solo dal 2006, con la riforma Gelmini, che è stata aggiunta la menzione "compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione" che da discrezionalità al dirigente. Sono molto avvilita. [/quote]
Hai già avuto un rifiuto scritto da parte del Dirigente.

[quote="ama_2020"]

Grazie per questo parere! Anche io trovo assurdo che l'aspirazione di un'insegnante a migliorarsi culturalmente e professionalmente debba essere soffocata e svilita in questo modo. La legge era stata scritta bene, è solo dal 2006, con la riforma Gelmini, che è stata aggiunta la menzione "compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione" che da discrezionalità al dirigente. Sono molto avvilita. [/quote]

Ha formalmente respinto la tua richiesta?

In data 8 settembre, cioè 10 giorni fa, ama_2020 ha chiesto un parere circa il diniego preliminare della sua DS.
A stretto giro, giustamente Gianfranco l'ha invitata a presentare domanda formale; ad oggi ama_2020 si dice avvilita, ma non ha fatto nulla per chiarire la questione.
Di che parliamo?

[quote="fradacla"]In data 8 settembre, cioè 10 giorni fa, ama_2020 ha chiesto un parere circa il diniego preliminare della sua DS.
A stretto giro, giustamente Gianfranco l'ha invitata a presentare domanda formale; ad oggi ama_2020 si dice avvilita, ma non ha fatto nulla per chiarire la questione.
Di che parliamo? [/quote]
Se vogliamo fare le pulci al caso, dal 3d non si evince:
1) se ama_2000 è già vincitrice di un bando di dottorato (forse sì: "ammessa per selezione"?);
2) se ama_2000 ha presentato formalmente domanda di aspettativa;
3) se il DS ha con un atto scritto ha respinto la richiesta;

Se la condizione 1) è soddisfatta ed è in attesa di sapere la data di inizio della frequenza al dottorato, appena può deve formalizzare tutto per poi ricorrere. Se lei crede al suo diritto non deve farsi condizionare dal giudizio preliminare del DS.

Buongiorno, aggiornamento: dopo avere presentato domanda formale, il congedo è stato effettivamente accettato e il diniego preliminare fortunatamente non si è tradotto in diniego formale. La scuola ha inviato adesso richiesta di valutazione di equipollenza al MIUR, visto che si tratta di dottorato estero. Qualcuno sa quanto impiega questa valutazione ad arrivare? Grazie.

Salve, sono docente di ruolo ed ho all'attivo già conseguito un dottorato di ricerca con borsa prima di insegnare a scuola. Ora vorrei fare altra esperienza di Dottorato, quindi facendo ricerca e continuando a percepire lo stipendio da scuola con congedo straordianario. Quali sono i Dottorati on line consigliati? Io ho visto che nella domanda per alcuni dottorati di ricerca, tipo Mnemosine, nel modulo di adesione era espressamente detto "dichiaro che, alla data odierna, non ha mai partecipato ad alcun Dottorato di ricerca". Ma uno il dottorato di ricerca lo può fare senza borsa, essendo pagato dalla scuola? Io ho letto che si può fare. Si accettano consigli, grazie. Non lo vorrei fare quest'anno, ma dal 2022

gaton ha scritto:Salve, sono docente di ruolo ed ho all'attivo già conseguito un dottorato di ricerca con borsa prima di insegnare a scuola. Ora vorrei fare altra esperienza di Dottorato, ...

Se ne è discusso in questo topic, ma anche in altri, arrivando sempre alla stessa conclusione.
https://www.orizzontescuolaforum.net/t113083-secondo-dottorato-di-ricerca?highlight=dottorato

fradacla ha scritto:

gaton ha scritto:Salve, sono docente di ruolo ed ho all'attivo già conseguito un dottorato di ricerca con borsa prima di insegnare a scuola. Ora vorrei fare altra esperienza di Dottorato, ...

Se ne è discusso in questo topic, ma anche in altri, arrivando sempre alla stessa conclusione.
https://www.orizzontescuolaforum.net/t113083-secondo-dottorato-di-ricerca?highlight=dottorato

Secondo me, l'unica via d'uscita sarebbe quella di avere una borsa o un assegno di ricerca non direttamente legata al dottorato: cioè, vinci il dottorato e vinci, inoltre, una borsa/assegno. In tal modo si può chiedere il congedo come borsista/assegnista (ovviamente per il periodo di durata della borsa/assegno).