Voti scrutinio programma differenziato

Buonasera,
se allo scrutinio l'alunno che segue una programmazione differenziata (secondaria di II grado) non dovesse avere voti in qualche materia, rischierebbe di non essere ammesso alla classe successiva? In questo caso, in queste materie si deve scrivere "non classificato"?
Parliamo di un alunno con programmazione differenziata che segue tutte le materie, con obiettivi da raggiungere indicati però nel suo PEI per macroaree e non per ogni specifica materia.
Grazie.

Se si tratta di un alunno che ha un PEI per macro aree Allora la singola verifica vale per tutte le aree di riferimento. Faccio un esempio per vedere se ho capito. Un alunno fa un lavoro su il denaro, la sua verifica varrà per matematica Diritto ed economia aziendale. Quindi con un solo lavoro ha 3 voti. Se i colleghi hanno timori spiega loro chiaramente come si procede alla valutazione. del resto il PEI è firmato da loro e anche dalla famiglia

Stavo aiutando un'amica a prepararsi per il TFA sostegno. Quante belle parole, quante belle leggi, quanti gruppi, GLIR, GIT, GLI, GLO, CTS, CTI, quante nuove prospettive come l'ICF....ed ancora abbiamo dei caxxo di colleghi che in presenza di una programmazione differenziata ti dicono "ma nella mia materia come lo valuto!!!!".
Basterebbe una sola semplicissima norma "nelle classi frequentate da ragazzi disabili tutti gli insegnanti sono tenuti ad avere l'abilitazione sul sostegno", altro che le migliaia di pagine di buone intenzioni che troviamo a destra a manca.

[quote="carla75"]Se si tratta di un alunno che ha un PEI per macro aree Allora la singola verifica vale per tutte le aree di riferimento. Faccio un esempio per vedere se ho capito. Un alunno fa un lavoro su il denaro, la sua verifica varrà per matematica Diritto ed economia aziendale. Quindi con un solo lavoro ha 3 voti. Se i colleghi hanno timori spiega loro chiaramente come si procede alla valutazione. del resto il PEI è firmato da loro e anche dalla famiglia[/quote]

Carla, grazie. Il problema è come far capire questa cosa, che è giustissima, ad alcuni colleghi. Per caso c'è qualche specifica normativa in merito ai voti per macroaree che potrei citare? Se dovesse avere insufficienza in una materia al primo quadrimestre, nel secondo quadrimestre sarebbe costretto a fare il recupero anche se ha una programmazione differenziata?
Grazie ancora.

L'insufficienza nel primo quadrimestre, con il PEI differenziato, ha senso solo se l'alunno non si è impegnato e il Cdc vuole stimolarlo pungendolo sul vivo! Ed il recupero sarà ovviamente in itinere. In tutti gli altri casi, è una cosa impensabile e ridicola.
I colleghi curriculari hanno firmato il PEI differenziato con obiettivi per macro aree? Penso di sì (magari senza averlo neppure letto e senza aver partecipato al GLHO). E questo basta. Sei tu che decidi il voto, i colleghi lo formalizzano scrivendolo sul registro e poi in pagella. Punto. Andando avanti con questo lavoro, ti accorgerai sempre di più che l'insegnante di sostegno ha purtroppo il compito di educare anche i colleghi curriculari ed i genitori. Cerca collaborazione e se non c'è imponiti.

[quote="LadyOscar6"][quote="carla75"]Se si tratta di un alunno che ha un PEI per macro aree Allora la singola verifica vale per tutte le aree di riferimento. Faccio un esempio per vedere se ho capito. Un alunno fa un lavoro su il denaro, la sua verifica varrà per matematica Diritto ed economia aziendale. Quindi con un solo lavoro ha 3 voti. Se i colleghi hanno timori spiega loro chiaramente come si procede alla valutazione. del resto il PEI è firmato da loro e anche dalla famiglia[/quote]

Carla, grazie. Il problema è come far capire questa cosa, che è giustissima, ad alcuni colleghi. Per caso c'è qualche specifica normativa in merito ai voti per macroaree che potrei citare? Se dovesse avere insufficienza in una materia al primo quadrimestre, nel secondo quadrimestre sarebbe costretto a fare il recupero anche se ha una programmazione differenziata?
Grazie ancora. [/quote]
Non esiste una normativa specifica che ti indica come redigere il PEI. Ma basta leggere la funzione del Pei per capire che ciò è possibilissimo. Se parliamo di obiettivi differenziati Tale documento è molto ma molto flessibile ed è incentrato al raggiungimento degli obiettivi prefissati per quel ragazzo. Se un ragazzo prende un insufficienza vuol dire che gli obiettivi sono sbagliati, vanno rimodulati secondo le effettive capacità ed esigenze dell'alunno. Se non lo capiscono i colleghi vai a parlare con il coordinatore oppure con il dirigente scolastico. se io fossi un genitore vi farei un mazzo tanto Scusami l'espressione

Tu pensa che noi l'anno scorso abbiamo avuto una ragazza che faceva tre giorni su 5 di laboratorio, e il voto del collega praticamente valeva per almeno metà delle discipline che la ragazza di fatto non frequentava stando appunto in laboratorio. Basta semplicemente esplicitare tutto in maniera chiara e dettagliata nel Pei. Sennò perché parliamo di progetti di vita?

Un'insufficienza con il PEI differenziato ha senso solo alla fine del primo quadrimestre se, in accordo con i genitori, l'alunno ha bisogno di uno scossone per spronarlo a fare di più. Un anno, con un mio ragazzo è stato fatto. La strategia ha funzionato. Bisogna pensarci bene, conoscere la persona e i suoi genitori. Stringere un'alleanza e motivare anche i compagni. Si tratta di eccezioni. In tutti gli altri casi, è indispensabile rimodulare gli obiettivi del PEI, esattamente come dice Carla75.

[quote="eragon"]Stavo aiutando un'amica a prepararsi per il TFA sostegno. Quante belle parole, quante belle leggi, quanti gruppi, GLIR, GIT, GLI, GLO, CTS, CTI, quante nuove prospettive come l'ICF....ed ancora abbiamo dei caxxo di colleghi che in presenza di una programmazione differenziata ti dicono "ma nella mia materia come lo valuto!!!!".
Basterebbe una sola semplicissima norma "nelle classi frequentate da ragazzi disabili tutti gli insegnanti sono tenuti ad avere l'abilitazione sul sostegno", altro che le migliaia di pagine di buone intenzioni che troviamo a destra a manca.[/quote]
Quando si parla di sostegno si parla di specializzazione non abilitazione...

Ciope1981 ha scritto:

eragon ha scritto:Stavo aiutando un'amica a prepararsi per il TFA sostegno. Quante belle parole, quante belle leggi, quanti gruppi, GLIR, GIT, GLI, GLO, CTS, CTI, quante nuove prospettive come l'ICF....ed ancora abbiamo dei caxxo di colleghi che in presenza di una programmazione differenziata ti dicono "ma nella mia materia come lo valuto!!!!".
Basterebbe una sola semplicissima norma "nelle classi frequentate da ragazzi disabili tutti gli insegnanti sono tenuti ad avere l'abilitazione sul sostegno", altro che le migliaia di pagine di buone intenzioni che troviamo a destra a manca.

Quando si parla di sostegno si parla di specializzazione non abilitazione...

Ti ringrazio per la puntualizzazione, inutile nel contesto del discorso, ma giusta.