Trasferimento e contratto d'affitto

Salve, ho chiesto assegnazione provvisoria interprovinciale il 5 luglio e avuto esito favorevole il 9 agosto, avendo un contratto d'affitto nella regione a nord ho mandato subito disdetta per poter essere nella regione a sud il 1 Settembre. Il proprietario della casa mi chiede il corrispettivo di 6 mensilità per non aver dato il preavviso come da contratto stipulato.
Il mio quesito è se esiste una normativa che tutela il trasferimento del personale scolastico che chiede ed ottiene il trasferimento in uno o due mesi rispetto a questa clausola presente nei contratti d'affitto. Grazie

Non mi risulta che esista.
Conoscendo la situazione forse avresti dovuto evitare clausole di questo tipo nel contratto di affitto..

arrubiu ha scritto:Non mi risulta che esista.
Conoscendo la situazione forse avresti dovuto evitare clausole di questo tipo nel contratto di affitto..

Un avvocato mi ha detto che esiste una normativa che riguarda il trasferimento per i lavoratori pubblici, solo se detto trasferimento non è stato richiesto dallo stesso dipendente ma ricevuto d'ufficio. Non sapeva se ci fosse qualcosa riguardante gli insegnanti.

Riguardo la clausola del preavviso di 6 mesi, spesso te la impongono, oppure ti dicono di non preoccuparti, quando vuoi vai, in modo da avere sempre un escamotage per spillarti ulteriori denari, nonostante tu abbia sempre pagato tutto con regolarità.

Penso che ci voglia un aggiornamento normativo che tuteli i tanti docenti che ottengono un trasferimento in uno o due mesi rispetto ad un preavviso contrattuale di 6 mesi. Anche volendo prevenire il problema, facendo una disdetta nei tempi giusti, il trasferimento non è detto che venga soddisfatto. Grazie della risposta.

L'assegnazione provvisoria non corrisponde a un trasferimento d'ufficio, ma è un movimento volontario. Certo che 6 mesi sono tanti.

reale ha scritto:Riguardo la clausola del preavviso di 6 mesi, spesso te la impongono, oppure ti dicono di non preoccuparti, quando vuoi vai, in modo da avere sempre un escamotage per spillarti ulteriori denari, nonostante tu abbia sempre pagato tutto con regolarità.

Penso che ci voglia un aggiornamento normativo che tuteli i tanti docenti che ottengono un trasferimento in uno o due mesi rispetto ad un preavviso contrattuale di 6 mesi. Anche volendo prevenire il problema, facendo una disdetta nei tempi giusti, il trasferimento non è detto che venga soddisfatto. Grazie della risposta.

Concordo pienamente.

Stefania Biancani ha scritto:Certo che 6 mesi sono tanti.

Sono tanti, sì, ma non si può nemmeno pensare che basti un preavviso di 22 giorni (9 agosto-31 agosto) per consentire di trovare un altro inquilino.
Prima di tutto non si firma una clausola contrattuale del genere, se si lavora lontano da casa e si spera sempre di avvicinarsi.
Se il locatore non accetta un preavviso più breve, si cerca un'altra casa; la firma su un contratto non è uno scherzo.
Inoltre la domanda di assegnazione provvisoria risale al 5 luglio, ma sicuramente è stata meditata in anticipo; nonostante ciò, sembra di capire che la circostanza non sia stata nemmeno lontanamente accennata al locatore. Forse non sarebbe cambiato nulal, ma di certo non ha aiutato a renderlo più comprensivo.

PS Per chiarezza, la clausola dei 6 mesi non è fissata da qualche legge speciale e, soprattutto, è derogabile dall'accordo fra le parti.

fradacla ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Certo che 6 mesi sono tanti.

Sono tanti, sì, ma non si può nemmeno pensare che basti un preavviso di 22 giorni (9 agosto-31 agosto) per consentire di trovare un altro inquilino.
Prima di tutto non si firma una clausola contrattuale del genere, se si lavora lontano da casa e si spera sempre di avvicinarsi.
Se il locatore non accetta un preavviso più breve, si cerca un'altra casa; la firma su un contratto non è uno scherzo.
Inoltre la domanda di assegnazione provvisoria risale al 5 luglio, ma sicuramente è stata meditata in anticipo; nonostante ciò, sembra di capire che la circostanza non sia stata nemmeno lontanamente accennata al locatore. Forse non sarebbe cambiato nulal, ma di certo non ha aiutato a renderlo più comprensivo.

Ah, certo, un preavviso di 22 giorni non è un preavviso!

fradacla ha scritto:
Prima di tutto non si firma una clausola contrattuale del genere, se si lavora lontano da casa e si spera sempre di avvicinarsi.
Se il locatore non accetta un preavviso più breve, si cerca un'altra casa;

Quando l'usp chiama per le convocazioni, però, lo fa con pochi giorni di anticipo.
Non puoi vivere in albergo o in un bed&breakfast per un mese o più in attesa di trovare "la casa dei sogni".

Corto Circuito ha scritto:

fradacla ha scritto:
Prima di tutto non si firma una clausola contrattuale del genere, se si lavora lontano da casa e si spera sempre di avvicinarsi.
Se il locatore non accetta un preavviso più breve, si cerca un'altra casa;

Quando l'usp chiama per le convocazioni, però, lo fa con pochi giorni di anticipo.
Non puoi vivere in albergo o in un bed&breakfast per un mese o più in attesa di trovare "la casa dei sogni".

Qua si sta parlando di una cosa diversa rispetto alle supplenze.

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fradacla ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Certo che 6 mesi sono tanti.

Sono tanti, sì, ma non si può nemmeno pensare che basti un preavviso di 22 giorni (9 agosto-31 agosto) per consentire di trovare un altro inquilino.
Prima di tutto non si firma una clausola contrattuale del genere, se si lavora lontano da casa e si spera sempre di avvicinarsi.
Se il locatore non accetta un preavviso più breve, si cerca un'altra casa; la firma su un contratto non è uno scherzo.
Inoltre la domanda di assegnazione provvisoria risale al 5 luglio, ma sicuramente è stata meditata in anticipo; nonostante ciò, sembra di capire che la circostanza non sia stata nemmeno lontanamente accennata al locatore. Forse non sarebbe cambiato nulal, ma di certo non ha aiutato a renderlo più comprensivo.

PS Per chiarezza, la clausola dei 6 mesi non è fissata da qualche legge speciale e, soprattutto, è derogabile dall'accordo fra le parti.

Sembra che tu sia dalla parte di chi affitta case...ci può pure stare, ma c'è una discrepanza tra una clausola di sei mesi, ma anche di tre mesi e il trasferimento avvenuto in uno o due mesi. La domanda di trasferimento/assegnazione puoi prevederla anche anni prima, ma conta quando realmente la inoltri e quando ricevi l'esito. Immagina se uno fa la disdetta del contratto e poi non ottiene l'assegnazione o il trasferimento, resta senza casa e lne dovrebbe cercare una nuova in 22 giorni!

arrubiu ha scritto:Qua si sta parlando di una cosa diversa rispetto alle supplenze.

È! Ho capito. Ma i repentini spostamenti dei docenti sono dovuti alla lentezza pachidermica di molti (se non tutti) usp e ciò si riflette e condiziona le scelte dei malcapitati. (tutto vien da tutto e tutto torna in tutto, Leonardo da Vince said. E prima di lui Plotino, se non erro)

La collega di sopra non è che non sappia quale vincolo comporti una firma sul contratto, semplicemente sta dicendo che tra l'incudine dell'affitto e il martello dell'usp (o viceversa, se vi piace) non può stare in stand-by nella speranza che riesca presto a trovare l'affitto dei sogni, perché rischierebbe, come è successo a me, di dormire in albergo molto a lungo (io ci sono stato dieci giorni, a titolo di cronaca) e non è molto bello quando devi lavorare. Ecco allora che si ritrova a dover firmare un contratto con clausole che daranno molti impedimenti.

Riguardo alle agevolazioni per i docenti, non dice neanche una cosa strampalata. Molti e molti anni fa, almeno a Roma, c'era una legge apposita per i docenti (e studenti) fuori sede che regolava gli affitti sia nel prezzo che nei vincoli contrattuali. Chi ha studiato a La Sapienza forse ricorderà di averlo letto.

Grazie Corto circuito, hai centrato il problema. Io ero in altra regione ed avevo una casa in affitto da 10 anni, ho dovuto chiedere assegnazione prov. per tornare dal genitore anziano. Pensa se dovessi pagare un altro affitto....oltre il danno la beffa. Ci vuole una normativa al più presto. Non è più possibile continuare così!