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Messaggio Da elirpe Mer Giu 22, 2022 8:53 pm

https://www.orizzontescuola.it/se-dinnanzi-a-me-avessi-il-ministro-dellistruzione-gli-farei-sapere-che-la-scuola-ha-bisogno-di-docenti-che/

Buonasera,
nell'articolo in questione ho notato la seguente sezione:

Se dinnanzi a me avessi il Ministro dell’Istruzione gli farei sapere che la scuola ha bisogno di docenti che sappiano e facciano… Questa era la terza sollecitazione. Per gli alunni ma anche per l’intera comunità scolastica…

“Al ministro dell’istruzione i ragazzi chiedono dei docenti formati sulla gestione dell’emotività propria e dell’alunno. Docenti che siano capaci di rendere la scuola un luogo dove sia veramente possibile conciliare l’apprendimento con il benessere emotivo”.

Questo non avviene?

“A volte non avviene. Ad esempio quando  il docente entra in classe e prima di chiedere agli studenti Come state? si occupa di offrire contenuti o proiettare slides. Questo accade anche quando il docente non crea in classe un clima nel quale gli studenti o gli alunni possano dichiarare il proprio disaccordo tra loro e con il docente, perché si educa al rispetto offrendosi come modello di riferimento, perché il rispetto per l’altro, più che raccontarlo, il buon docente lo fa vedere facendo vedere rispettato e valorizzato l’alunno, qualunque sia il pensiero dell’alunno stesso, anche dove vi sia un intervento da correggere, perché non ricordiamo quello che gli altri ci hanno detto con le parole ma ricordiamo soprattutto come ci hanno fatto sentire”.


Ebbene, io da adolescente non sarei stato assolutamente d'accordo; alle superiori lo studio non mi entusiasmava e non era certamente l'aspetto preponderante delle mie giornate, tuttavia ricordo che gli insegnanti che stimavo maggiormente erano quelli che sapevano veicolare contenuti in modo semplice, chiaro e che in nessun modo pretendevano di essere modelli o genitori. Quelli che non reggevo erano quelli eccessivamente autoritari o quelli che cercavano di elicitare confidenze, entrambi assolutamente distruttivi. Riflettendo su questa tematica però devo dire che non ero una mosca bianca; ricordo che i compagni prendevano molto poco sul serio i docenti "modelli di vita" anche se sapevano, con molta astuzia, simulare identificazione e identità di vedute.
Senza nulla togliere all'interesse dell'iniziativa e all'opinione degli alunni/e che vi hanno partecipato (ben venga una riflessione sul significato della scuola da parte di chi sta concludendo l'iter) mi chiedo se realmente gli adolescenti cerchino in maggioranza di essere valorizzati emotivamente o di essere guidati da un punto di riferimento o piuttosto non sia una minoranza che ha questa visione delle cose...

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Messaggio Da paniscus_2.1 Mer Giu 22, 2022 9:25 pm

Io personalmente, da studentessa, ho sempre avuto la condsiderazione PEGGIORE e la più netta disistima per quegli insegnanti che pretendevano di improvvisarsi psicologi, confessori e coccolatori invece di insegnare.

E non ho mai cambiato idea, nemmeno con l'esperienza di insegnante che ho adesso.

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Messaggio Da hypernova Mer Giu 22, 2022 9:31 pm

paniscus_2.1 ha scritto:Io personalmente, da studentessa, ho sempre avuto la condsiderazione PEGGIORE e la più netta disistima per quegli insegnanti che pretendevano di improvvisarsi psicologi, confessori e coccolatori invece di insegnare.

Idem.
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Messaggio Da MarcoTerzi82 Mer Giu 22, 2022 9:36 pm

elirpe ha scritto:
https://www.orizzontescuola.it/se-dinnanzi-a-me-avessi-il-ministro-dellistruzione-gli-farei-sapere-che-la-scuola-ha-bisogno-di-docenti-che/

Buonasera,
nell'articolo in questione ho notato la seguente sezione:

Se dinnanzi a me avessi il Ministro dell’Istruzione gli farei sapere che la scuola ha bisogno di docenti che sappiano e facciano… Questa era la terza sollecitazione. Per gli alunni ma anche per l’intera comunità scolastica…

“Al ministro dell’istruzione i ragazzi chiedono dei docenti formati sulla gestione dell’emotività propria e dell’alunno. Docenti che siano capaci di rendere la scuola un luogo dove sia veramente possibile conciliare l’apprendimento con il benessere emotivo”.

Questo non avviene?

“A volte non avviene. Ad esempio quando  il docente entra in classe e prima di chiedere agli studenti Come state? si occupa di offrire contenuti o proiettare slides. Questo accade anche quando il docente non crea in classe un clima nel quale gli studenti o gli alunni possano dichiarare il proprio disaccordo tra loro e con il docente, perché si educa al rispetto offrendosi come modello di riferimento, perché il rispetto per l’altro, più che raccontarlo, il buon docente lo fa vedere facendo vedere rispettato e valorizzato l’alunno, qualunque sia il pensiero dell’alunno stesso, anche dove vi sia un intervento da correggere, perché non ricordiamo quello che gli altri ci hanno detto con le parole ma ricordiamo soprattutto come ci hanno fatto sentire”.


Ebbene, io da adolescente non sarei stato assolutamente d'accordo; alle superiori lo studio non mi entusiasmava e non era certamente l'aspetto preponderante delle mie giornate, tuttavia ricordo che gli insegnanti che stimavo maggiormente erano quelli che sapevano veicolare contenuti in modo semplice, chiaro e che in nessun modo pretendevano di essere modelli o genitori. Quelli che non reggevo erano quelli eccessivamente autoritari o quelli che cercavano di elicitare confidenze, entrambi assolutamente distruttivi. Riflettendo su questa tematica però devo dire che non ero una mosca bianca; ricordo che i compagni prendevano molto poco sul serio i docenti "modelli di vita" anche se sapevano, con molta astuzia, simulare identificazione e identità di vedute.
Senza nulla togliere all'interesse dell'iniziativa e all'opinione degli alunni/e che vi hanno partecipato (ben venga una riflessione sul significato della scuola da parte di chi sta concludendo l'iter) mi chiedo se realmente gli adolescenti cerchino in maggioranza di essere valorizzati emotivamente o di essere guidati da un punto di riferimento o piuttosto non sia una minoranza che ha questa visione delle cose...

Gli adolescenti cercano di ottenere il massimo con il minimo sforzo,quello cercano. Non gli interessa assolutamente niente di quello che spieghiamo(salvo eccezioni) perchè non vedono l'utilità a breve periodo. Chi è interessato, in realtà è interessato a far bene(profitto) grazie all'educazione ricevuta in famiglia. Salvo eccezioni, che ovviamente non fanno testo. 
Il modello di riferimento dev'essere il padre e la madre, non l'insegnante, è tutta li la questione.
Siamo noi che ci facciamo i complessi di inferiorità pensando che l'insegnante debba essere Benigni.
Io insegno Informatica....ed oltre a quella, se riesco, anche un po' di vita e di norme comportamentali.....ma spetta ai genitori l'educazione caratteriale ed emotiva del figlio. 
Questo ovviamente non mi assolve dall'essere un buon comunicatore e una persona emotivamente equilibrata. 
Tutto qua. Sono i genitori che devono educare i figli. Noi gli insegnamo la cultura. 

Detto questo, l'Insegnante è un essere umano e in quanto tale ha tutte le debolezze e i pregi dell'essere umano.
Chi è eccessivamente autoritario è un insicuro. 
Chi fa il ruffiano e cerca di fare l'amicone con gli alunni, è un bel parachiul0 furbone consapevole di avere dei pesanti limiti.
Ci vorrebbe una scuola specifica per insegnare a comunicare, a gestire lo stress, a gestire i conflitti, a insegnare la leadership etc etc.
Ci vorrebbero delle selezioni attitudinali. Questo sappiamo non sia possibile perchè parliamo di una scuola di massa, con centinaia di migliaia di docenti. 
 Abbiamo un corpo docente vecchio, che manco sa usare Word ed un PC, figuriamoci cose come leadership e gestione dello stress. 
Il percorso universitario post laurea non sarebbe male se comprendesse tutto ciò che ho scritto e non la solita fuffa all'italiana con esamino farsa: io lo renderei retribuito come il medico che entra in specializzazione. 
Ti fai la specializzazione retribuita e poi entri in ruolo. Ma siamo allo straordinario bis con orale senza voto minimo, una sanatoria in pratica.
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Messaggio Da Maestro.neoborbonico Mer Giu 22, 2022 9:54 pm

Iniziamo col dire che il tizio ha perso l'occasione per tenere a scuola una quinta in vista dell'esame, altroché salone del libro.
Come tutti, concordiamo sul fatto che i prof migliori erano quelli più severi e che spiegavano bene la materia, che è esattamente ciò che noi cercavamo e di cui hanno bisogno anche i ragazzi oggi.
Mi ha sempre dato fastidio la prof di italiano che talvolta se ne usciva con le discussioni sul sesso. Chiaro, se invece di fare lezione su Pirandello vuoi sapere noi alunni chi ci trombiamo si cazzeggia e si salta la lezione ,ma poi non ce ne frega nulla delle tue idee di prof che ha 30-35 anni in più di noi,ce le regoliamo da soli quelle cose,pensa a fare la prof!
Pericolosa questa deriva degli " studenti al centro". Gli studenti non sono al centro, sono a scuola per imparare dai professori.
Inquietante è pure la scuola che non fa più scuola e formazione ma diventa un consultorio e sportello psicologico a tempo pieno. Fatemi insegnare e basta. Talvolta ragazzi e ragazze a scuola mi chiedono i social e io rispondo che " fuori da scuola non abbiamo nulla da dirci ne da condividere ". C è il momento per la battuta, talvolta sono capitate grigliate di fine anno,ma l' anno scolastico è fatto per insegnare, mantenere le distanze e i ruoli e per fare didattica. Il problema è che dietro questi superprof di questi articoli di os c' è questa strisciante propaganda che vuole abbattere la scuola del rigore e della formazione per trasformarla in una sterile accozzaglia di psicologi, emotività, finti progetti e prof amiconi, ruolo che nemmeno ragazzi tra l altro chiedono e vogliono

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Messaggio Da hypernova Mer Giu 22, 2022 11:53 pm

Maestro.neoborbonico ha scritto:… Come tutti, concordiamo sul fatto che i prof migliori erano quelli più severi e che spiegavano bene la  materia…

A me sinceramente l’insegnante troppo rigido e severo non è mai piaciuto, mi piaceva però l’insegnante che insegnava e che faceva lavorare. Odio assoluto per il genere di docente cazzaro affabulatore che parla per un’ora senza dire assolutamente nulla.

Maestro.neoborbonico ha scritto:Pericolosa questa deriva degli " studenti al centro". Gli studenti non sono al centro, sono a scuola per imparare dai professori.

Applausi!!!


Maestro.neoborbonico ha scritto:… Il problema è che dietro questi superprof di questi articoli di os c'è questa strisciante propaganda che vuole abbattere la scuola del rigore e della formazione…

Purtroppo questa è una cosa che capisce solo chi lavora dentro la scuola, e nemmeno tutti, l’utente medio si fa abbindolare
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Messaggio Da antalia Gio Giu 23, 2022 7:35 am

I professori di cui serbo ricordo migliore sono pochi, erano molto esigenti e ti facevano lavorare sodo, lasciavano trasparire passione e amore per la propria disciplina, autorevoli senza essere autoritari e molto coinvolgenti.
Sinceramente mai avuto docenti sfaccendati, ma alcuni non erano all'altezza e compensavamo noi con lo studio autonomo, nessun professore amicone e nemmeno lo avrei voluto.
Credo che questa sovrapposizione di ruoli sia deleteria, la scuola come consultorio per adolescenti la trovo poco produttiva!

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Messaggio Da @melia Gio Giu 23, 2022 9:04 am

Quelli che detestavo e detesto tuttora sono i professori amiconi, molto di più dei cazzari impreparati. Non mi interessava avere amici con 20 o 30 anni di più, per quello c'erano i miei genitori. Il cazzaro impreparato almeno non si interessava dei fatti miei, l'amicone perdeva un sacco di tempo per cercare di saperli.
I miei professori preferiti? Quegli stessi di antalia.
I professori di cui serbo ricordo migliore sono pochi, erano molto esigenti e ti facevano lavorare sodo, lasciavano trasparire passione e amore per la propria disciplina, autorevoli senza essere autoritari e molto coinvolgenti.
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Messaggio Da balanzone21 Gio Giu 23, 2022 10:23 am

@melia ha scritto:Quelli che detestavo e detesto tuttora sono i professori amiconi, molto di più dei cazzari impreparati. Non mi interessava avere amici con 20 o 30 anni di più, per quello c'erano i miei genitori. Il cazzaro impreparato almeno non si interessava dei fatti miei, l'amicone perdeva un sacco di tempo per cercare di saperli.
I miei professori preferiti? Quegli stessi di antalia.
I professori di cui serbo ricordo migliore sono pochi, erano molto esigenti e ti facevano lavorare sodo, lasciavano trasparire passione e amore per la propria disciplina, autorevoli senza essere autoritari e molto coinvolgenti.

Ma quando abbiamo fatto la scuola noi ( anni 70, primi anni 80) esistevano tutti questi " amiconi" ficcanaso?

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Messaggio Da elirpe Gio Giu 23, 2022 11:01 am

balanzone21 ha scritto:
@melia ha scritto:Quelli che detestavo e detesto tuttora sono i professori amiconi, molto di più dei cazzari impreparati. Non mi interessava avere amici con 20 o 30 anni di più, per quello c'erano i miei genitori. Il cazzaro impreparato almeno non si interessava dei fatti miei, l'amicone perdeva un sacco di tempo per cercare di saperli.
I miei professori preferiti? Quegli stessi di antalia.
I professori di cui serbo ricordo migliore sono pochi, erano molto esigenti e ti facevano lavorare sodo, lasciavano trasparire passione e amore per la propria disciplina, autorevoli senza essere autoritari e molto coinvolgenti.

Ma quando abbiamo fatto la scuola noi ( anni 70, primi anni 80) esistevano tutti questi  " amiconi" ficcanaso?

La mia esperienza (superiori negli anni '90) è che c'erano; numericamente esigui ma erano in grado di creare grosse tensioni tra compagni di classe; nello specifico ne ricordo una che:

1.Sollecitava confidenze da parte di alcune compagne sulle dinamiche della classe.
2.In modo non troppo velato ci invitava a parlare degli altri docenti (non in modo diretto, ma chiaramente ci vuole poco con dei ragazzi/e a coinvolgerli in una discussione sugli altri professori).
3.Lasciava intendere con chiarezza che occorreva "intrupparsi", "vivere la vita di classe" e questo inevitabilmente metteva a disagio quelli più riservati.

Per il resto, quando non perdeva tempo in queste cose, era anche una docente preparata, ma l'aspetto relazionale me la rendeva insopportabile.

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Messaggio Da MarcoTerzi82 Gio Giu 23, 2022 12:31 pm

Periodo 96-01

- Quello di Elettrotecnica era un napoletano caxxutissimo, ti disossava se facevi lo scemo. Nessuno si permetteva di fiatare, rispetto assoluto

- Quello di Sistemi automatici parlava dei cantieri e divagava. Nessuno studiava niente, interrgazioni tutti scena muta e raffica di 3 e 4. A fine anno tutti 6. 

- Quello di Impianti Elettici era un Ingegnere che era a Scuola per farsi la pensione perchè aveva lo studio di progettazione. Persona competente ma gli interessava niente di spiegare, faceva l'amicone e finiva sempre a tarallucci. 

- Quella di Matematica era una repressa con problemi di socializzazione, non potevi affrontare un discorso che ti rispondeva sempre stizzita e con disprezzo. Poveraccia

- Elettronica erano tutti incompetenti, supplenti che cambiavano ogni anno alla prima esperienza, un disastro totale. 

- Educazione Fisica era uno che aveva vinto all'enalotto: ci portava in palestra, ci faceva giocare a pallone e nel mentre spariva. Finite le 2 ore ci riportava in classe. Che vita...

Ricordo molto bene come noi piccoli bastardell1, valutassimo il professore fin da subito: con quello si comanda noi, quell'altro ci fa il mazzo, quello non sa niente, quello è uno che sa...
In base alla combo conoscenza e autorità, ci regolavamo.
Di gente autorevole alla Benigni mai vista. Temevamo l'autoritario che sparava non a salve. Quella/o che sberciava ma poi stringi stringi non succedeva niente, era semplicemente divertente farla arrabbiare.

Ricordo comunque con grandissima stima quello di Elettrotecnica: autoritario, cazzuto, si lavorava un botto e ti infamava se rompevi le balle.
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Messaggio Da Maestro.neoborbonico Gio Giu 23, 2022 12:33 pm

balanzone21 ha scritto:
@melia ha scritto:Quelli che detestavo e detesto tuttora sono i professori amiconi, molto di più dei cazzari impreparati. Non mi interessava avere amici con 20 o 30 anni di più, per quello c'erano i miei genitori. Il cazzaro impreparato almeno non si interessava dei fatti miei, l'amicone perdeva un sacco di tempo per cercare di saperli.
I miei professori preferiti? Quegli stessi di antalia.
I professori di cui serbo ricordo migliore sono pochi, erano molto esigenti e ti facevano lavorare sodo, lasciavano trasparire passione e amore per la propria disciplina, autorevoli senza essere autoritari e molto coinvolgenti.

Ma quando abbiamo fatto la scuola noi ( anni 70, primi anni 80) esistevano tutti questi  " amiconi" ficcanaso?
Noi? "Siamo i ragazzi di oggi noi."
la platea è variegata. Le superiori io le ho fatte dal 92 al 97..e comunque come dice amelia non ce ne fregava nulla di avere un amico di 30 anni più vecchio, ne che questo fosse il nostro confidente..
E oggi ciò che pensano i ragazzi è uguale.
Sono tutte buffonate, fuffa per erodere la scuola seria e formativa

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Messaggio Da Scuola70 Gio Giu 23, 2022 1:45 pm

Il problema della scuola è che è obbligatoria, la scuola non dovrebbe essere obbligatoria, poiché l'istruzione dev'essere una libera scelta, non una costrizione. Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere se studiare e che cosa studiare, a che cosa dedicarsi, in base ai propri personali interessi sin dalla più tenera età. In questo modo non ci sarebbe chi in classe disturba, perché non sarebbe obbligato all'istruzione. Invece l'obbligo avvelena la relazione educativa e fa sì che i ragazzi studino gli insegnanti proprio per vedere con chi possono sottrarsi all'obbligo mal digerito dello studio e fare ciò che vogliono, ma se fossero liberi sin dal principio questa cosa non ci sarebbe, chi non vuole andare a scuola non ci andrebbe, chi vuole restare analfabeta sarebbe libero di farlo con tutte le conseguenze del caso, ma sarebbe comunque una sua scelta da rispettare.

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Messaggio Da Learner Gio Giu 23, 2022 2:14 pm

Scuola70 ha scritto:la scuola non dovrebbe essere obbligatoria
Dettaglio: c'è da cambiare la Costituzione...

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Messaggio Da paniscus_2.1 Gio Giu 23, 2022 2:18 pm

Scuola70 ha scritto:Il problema della scuola è che è obbligatoria, la scuola non dovrebbe essere obbligatoria, poiché l'istruzione dev'essere una libera scelta, non una costrizione. Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere se studiare e che cosa studiare, a che cosa dedicarsi, in base ai propri personali interessi sin dalla più tenera età. In questo modo non ci sarebbe chi in classe disturba, perché non sarebbe obbligato all'istruzione. Invece l'obbligo avvelena la relazione educativa e fa sì che i ragazzi studino gli insegnanti proprio per vedere con chi possono sottrarsi all'obbligo mal digerito dello studio e fare ciò che vogliono, ma se fossero liberi sin dal principio questa cosa non ci sarebbe, chi non vuole andare a scuola non ci andrebbe, chi vuole restare analfabeta sarebbe libero di farlo con tutte le conseguenze del caso, ma sarebbe comunque una sua scelta da rispettare.

E invece le cose non stanno così.

Premettendo che non parlo di bambini, o di preadolescenti giovanissimi, che dovrebbero comunque avere diritto ad accedere a una possibilità di istruzione anche se personalmente ritengono di "non volerla", ma parlo soprattutto di ragazzi delle superiori...  il discorso qui sopra non regge.

Quelli che non hanno nessuna voglia di studiare e di imparare, anche non fossero obbligati, ci verrebbero lo stesso, un po' perché altrimenti i genitori non saprebbero dove altro piazzarli per qualche ora al giorno, ma soprattutto ci verrebbero proprio per gli stessi motivi già esposti sopra: e cioè, che GIA' ADESSO non ci vengono per studiare o per imparare, ma solo per socializzare, vedere gli amici, provocare, disturbare, fare confusione, fare scherzi, e potersi permettere dei comportamenti che in qualsiasi altro contesto sarebbero da denuncia, ma in cui a scuola sanno che non rischiano niente.

Una prova abbastanza convincente di questo scenario è appunto il fatto che quasi tutti continuano a venire a scuola anche quando sono già fuori dall'età dell'obbligo, e anche da maggiorenni, compresi quelli che appunto non studiano nulla e vengono solo per intrattenimento...

Chi in classe disturba, non lo fa per reazione stizzita al fatto di essere "obbligato" controvoglia a stare in classe quando invece preferirebbe stare fuori... al contrario, lo fa perché si diverte a stare in classe apposta per disturbare, senza rischiare nessuna conseguenza grave. Se preferisse stare fuori, starebbe fuori, ma invece appunto preferisce fare il bullo o il provocatore a scuola piuttosto che fuori, perché è più comodo e più vantaggioso così!

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Messaggio Da lucetta.10 Gio Giu 23, 2022 2:35 pm

"quasi tutti" chi?
L'Italia ha uno dei tassi di abbandono scolastico più alti in Europa e anche il numero più basso di diplomati. Mi spiegate su cosa si fondano tutte queste certezze, visto che i dati dicono altro? Non saranno stereotipi?

Trasecolo per il fatto che ancora si possa mettere in discussione l'obbligo scolastico: torniamo indietro anche rispetto all'Illuminismo!
Ogni volta che si mettono in discussione atteggiamenti eccessivamente "coccolosi" si finisce all'estremo opposto e ai rigurgiti reazionari, ugualmente insopportabili, di mettere in discussione perfino i fondamentali. Come quando ci si deve vantare per forza delle insufficienze assegnate, per dissociarsi da chi regala i voti: "io non concepisco il 10"! "io arrotondo a 7 solo 7.1!"...

La scuola forma i cittadini secondo i valori della Repubblica, buon per chi riesce, ma adesso mi dovete anche spiegare quale virtù ci sia nel presentare con stringente attenzione ai contenuti e attenendosi solo alla lezione senza mai sollecitare il dibattito e cercare la sensibilizzazione dei ragazzi, temi quali la Shoah o le poesie di Sandro Penna o la genetica o o i cambiamenti climatici, e mi fermo qui... Mi rifiuto di considerarmi un preparatore all'interrogazione che fornisce "in modo semplice" quello per cui basta un manuale per BES.
I docenti seduttivi, con la scintilla, la capacità di dare un senso alla formazione individuale, esistono, e non saranno quelli fissati con i circle time, la terapia di gruppo e le pacche sulla spalla, ma nemmeno i passacarte col cronoprogramma.


Ultima modifica di lucetta.10 il Gio Giu 23, 2022 2:38 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da lucetta.10 Gio Giu 23, 2022 2:37 pm

Learner ha scritto:
Scuola70 ha scritto:la scuola non dovrebbe essere obbligatoria
Dettaglio: c'è da cambiare la Costituzione...

e prima ancora ci sarebbe da ripensare la cultura occidentale degli ultimi tre secoli

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Messaggio Da paniscus_2.1 Gio Giu 23, 2022 2:47 pm

lucetta.10 ha scritto:Come quando ci si deve vantare per forza delle insufficienze assegnate, per dissociarsi da chi regala i voti: "io non concepisco il 10"! "io arrotondo a 7 solo 7.1!"...

Io non conosco nessuno, ma veramente nessuno, che si vanti di "non concepire il 10".

Poi magari c'è differenza tra quello che lo elargisce facilmente e quello che lo riserva solo a poche eccellenze vere,
ma di gente che si vanti di non concepire il 10 in assoluto, non ne conosco.

E se qualcuno provasse a dire una cosa del genere, sarebbe immediatamente sanzionato per violazione della normativa.

E' da almeno 20 anni che il concetto di "usare tutta la scala completa" è stato interiorizzato ovunque

(chissà perché, solo verso la parte alta della scala, perché l'1 e il 2 non li usa quasi nessuno).

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Messaggio Da lucetta.10 Gio Giu 23, 2022 2:50 pm

paniscus_2.1 ha scritto:
lucetta.10 ha scritto:Come quando ci si deve vantare per forza delle insufficienze assegnate, per dissociarsi da chi regala i voti: "io non concepisco il 10"! "io arrotondo a 7 solo 7.1!"...

Io non conosco nessuno, ma veramente nessuno, che si vanti di "non concepire il 10".

Poi magari c'è differenza tra quello che lo elargisce facilmente e quello che lo riserva solo a poche eccellenze vere,
ma di gente che si vanti di non concepire il 10 in assoluto, non ne conosco.

E se qualcuno provasse a dire una cosa del genere, sarebbe immediatamente sanzionato per violazione della normativa.

E' da almeno 20 anni che il concetto di "usare tutta la scala completa" è stato interiorizzato ovunque  

(chissà perché, solo verso la parte alta della scala, perché l'1 e il 2 non li usa quasi nessuno).

Suvvia... Io ne conosco svariati e credo che siano anche tra di noi. C'è perfino chi struttura la prova "semplice" col voto massimo basso e l'ho letto poi volte anche qui sul forum.
Normalmente chi non usa voti bassi non usa nemmeno il 10, aurea mediocritas

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Messaggio Da paniscus_2.1 Gio Giu 23, 2022 2:52 pm

lucetta.10 ha scritto:
Normalmente chi non usa voti bassi non usa nemmeno il 10, aurea mediocritas

Nella mia esperienza no: quelli che esagerano con i voti alti sono gli stessi
con insufficienze-zero e che hanno come voto minimo il 7.

Strutturare la prova semplice in cui il voto massimo è ridotto è irregolare,
e in tutte le scuole dove sono stata negli ultimi 15 anni sarebbe stato sanzionato.

Se io mi inventassi una scusa del tipo
"questo è un compito facile e quindi non merita il 10 ma il voto massimo è 8"
mi beccherei piogge di contestazioni e forse anche sanzioni disciiplinari.

E ripeto, questo è stato vero in più scuole diverse per almeno 15 anni di seguito.

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Messaggio Da lucetta.10 Gio Giu 23, 2022 3:08 pm

Pensa che io ho letto qui sul forum, anche chi sosteneva di non poter dare 10 (e anche meno) a una programmazione per obiettivi minimi.
Ti saranno sfuggiti.

E in 15 anni in diverse scuole hai mai visto provvedimenti disciplinari per la valutazione?

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Messaggio Da Cloretta_2 Gio Giu 23, 2022 3:22 pm

Mi pare evidente come, fatti salvi i soliti casi bizzarri di chi sente figo perché " fa la discussione sulla Shoah e sui cambiamenti climatici ( wow! che novità!) siamo tutti d'accordo sul fatto che siamo arrivati ad una laurea e ad apprezzare la.cultura e lo studio grazie soprattutto,  od esclusivamente,  ai nostri prof più rigidi che non cazzeggiavano in discussioni personali più o meno edificanti, più o meno ridicole, ma stavano sul pezzo con ritmo sostenuto per trasmettere contenuti didattici..
Forse abbiamo scoperto l'acqua calda, ma anche l ovvio vuole la sua parte, in questo tempi malati, distorti ed orwelliani

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Messaggio Da lucetta.10 Gio Giu 23, 2022 3:36 pm

Ah beh...ci pasciamo solo di ovvietà!

D'altra parte chi non apprezza l'usato sicuro e i crogiolamenti sui bei tempi andati della giovinezza in tempi orwelliani?


Ultima modifica di lucetta.10 il Gio Giu 23, 2022 3:38 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da boston Gio Giu 23, 2022 3:38 pm

paniscus_2.1 ha scritto:Io personalmente, da studentessa, ho sempre avuto la condsiderazione PEGGIORE e la più netta disistima per quegli insegnanti che pretendevano di improvvisarsi psicologi, confessori e coccolatori invece di insegnare.

E non ho mai cambiato idea, nemmeno con l'esperienza di insegnante che ho adesso.

Psicologo no, ma una persona adulta esterna alla famiglia a cui poter confidare qualcosa di personale sì. Io ricordo delle belle chiacchierare illuminanti con la mia professoressa di filosofia a cui se chiedevi "posso parlarne un attimo?" si fermava volentieri ad ascoltarti. E io lo faccio talvolta con alcuni studenti. Perché spesso un ragazzo/a ha bisogno di un confronto con una figura adulta, che sia uno sfogo, un consiglio, una visione diversa delle cose. In questo non ci vedo nulla di male, anzi. E non significa affatto fare gli amiconi, i ruoli sono ben chiari e i limiti li deve stabilire l'adulto cioè noi. Io li sgrido tutti miei studenti ma ci scherzo pure, non voglio un clima di terrore nelle mie classi ma neanche da carnevale di Rio. Quando ho iniziato questo lavoro ho sempre pensato che avrei voluto essere come certi miei insegnanti che mi hanno davvero ispirata e mai come altri che ho detestato per le loro nevrosi e rigidità che facevano pagare in classe. Io li vedo i colleghi frustrati che hanno i problemi a casa e li portano in classe, sono la specie peggiore perché possono anche essere preparatissimi ma privi di qualsiasi predisposizione e carisma che serve.

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Messaggio Da Cloretta_2 Gio Giu 23, 2022 3:49 pm

lucetta.10 ha scritto:Ah beh...ci pasciamo solo di ovvietà!

D'altra parte chi non apprezza l'usato sicuro e i crogiolamenti sui bei tempi andati della giovinezza in tempi orwelliani?
Meglio il cambiamento climatico,  i dati sugli iscritti all'università e la shoah..le buone abitudini quotidiane di chi si ciba di autoreferenzialita' stucchevole

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