Legge 104 e controsenso:domanda di trasferimento per non essere trasferito

Salve, sono un docente di ruolo, ho tutti i requisiti della L.104 per assistenza al fratello portatore di handicap grave (art.3 comma 3).
Non sono stato escluso dalla graduatoria d'istituto perchè non ho prodotto domanda di trasferimento nel distretto sub-comunale ove risiede l'assistito come recita il CCNL.
La mia è una situazione quanto meno assurda.
Il D.S.inizialmente mi aveva escluso dalla suddetta graduatoria, ma ha dovuto modificare il tutto per intervento dell' U.S.P., dal quale attendeva risposta da oltre un anno perché riteneva (e ritiene) la mia una "situazione quanto meno dubbia".
I distretti della mia città sono 2 e la distanza della sede di attuale titolarità dalla residenza/domicilio dell'assistito è di circa 2 km.
Nel distretto sub-comunale nel quale secondo il CCNL avrei dovuto fare domanda volontaria di trasferimento vi sono scuole distanti più di 15 km dalla residenza/domicilio dell'assistito.
L' U.S.P. si è finalmente pronunciato, dopo più di un anno di richieste scritte documentate e in tempi non più utili, in mio sfavore e ora risulto soprannumerario.
Mi chiedo e vi chiedo: ma se le disposizioni contenute nel CCNL sulla mobilità del personale docente sono chiaramente finalizzate a FACILITARE l'assistenza attraverso " l' evidente volontà di trasferimento in una sede PIU' VICINA al domicilio della persona da assistere", nel caso specifico, il trasferimento in una sede più lontana non sarebbe in contrasto con i principi dell' Ordinanza stessa e lesivo dei miei diritti e di quelli (soprattutto) dell'assistito ?
Secondo il mio Dirigente, il danno che l'eventuale domanda di trasferimento avrebbe potuto produrre se peggiorativo rispetto alle condizioni preesistenti, è già sufficiente a giustificare la mancata domanda di trasferimento e l'esclusione dalla graduatoria....intanto io "salto"....!