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Messaggio Da gatto79 Mer Nov 17, 2010 12:17 pm

Come da titolo...sono stata ammessa al corso di dottorato al quale tenevo tanto e ora, a parte la felicità, ecco che mi si pone il problema della scuola.
In particolare volevo sapere, avendo vinto con la borsa (il che implica anche dell'impegno da parte mia nei confronti del dipartimento che mi accoglie) come fare con le convocazioni di scuola.
Prima possibile chiederò le informazioni di rito all'ufficio dell'Università, ma intanto so che c'è un tetto massimo da non sforare come reddito per continuare a usufruire della borsa; non penso che qualche supplenza arrivi a intaccarlo e quindi la mia idea era quella di accettare eventuali incarichi da presidi che mi si offrissero nel corso dell'anno (anche perchè prevedo che arrivino, se arriveranno, come l'anno scorso, a fine anno, quindi quando sarò un po' avviata con la ricerca).
Domande:
1) Il discorso che giusto una settimana fa mi fece Giulia Boffa sulla possibilità di chiedere un'aspettativa retribuita (nel caso di vincita senza borsa) può diventare aspettativa non retribuita? In questo caso avrei punteggio? Come si procede?
2) Sapete se dal punto di vista delle normative scolastiche c'è qualcosa che ostacoli la posizione di chi recepisce una borsa da una parte e insegni dall'altra? Mi chiedo cioè se faccio qualcosa di non lecito dal punto di vista della scuola a fare entrambe le cose.
3) Se nelle prossime convocazioni dal csa si dovesse arrivare a me (sono di nuovo convocata per domani, ma è un posto solo e la collega convocata per prima era seconda settimana scorsa e avrebbe accettato) avrei idea di non accettare, perchè ora è troppo complesso per me gestire le due cose insieme. Se fosse una cattedra intera la potrei spezzare?
Scusate la concitazione dei quesiti...ma mi frullano tante cose nella testa, confido nell'esperienza e disponibilità che ho sempre riscontrato da parte di moderatori e utenti del forum!
Grazie a chi vorrà rispondere.

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Messaggio Da diesel_79 Mer Nov 17, 2010 1:05 pm

Ciao,
un paio di anni fa mi sono ritrovato anch'io in una situazione analoga,
ovvero avevo già vinto un dottorato (senza borsa) ma usufruivo di una borsa di studio vinta presso un ente pubblico (dove svolgevo di fatto il dottorato).
Da quello che mi dissero all'epoca, la borsa di studio non era compatibile con un lavoro a contratto determinato, per motivi di regolamento interno all'ente stesso, e quindi non compatibile con eventuali supplenze a scuola (in effetti ho rifiutato diverse chiamate).
Leggendo un pò in giro mi sembra di aver capito che ogni università ha il suo regolamento a riguardo, quindi la cosa migliore è chiedere direttamente.

In generale però mi sembra ci sia molta confusione a riguardo, personalmente non ho mai trovato risposte definitive al problema.

saluti
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Messaggio Da Ospite Mer Nov 17, 2010 1:35 pm

gatto79 ha scritto:Come da titolo...sono stata ammessa al corso di dottorato al quale tenevo tanto e ora, a parte la felicità, ecco che mi si pone il problema della scuola.
In particolare volevo sapere, avendo vinto con la borsa (il che implica anche dell'impegno da parte mia nei confronti del dipartimento che mi accoglie) come fare con le convocazioni di scuola.
Prima possibile chiederò le informazioni di rito all'ufficio dell'Università, ma intanto so che c'è un tetto massimo da non sforare come reddito per continuare a usufruire della borsa; non penso che qualche supplenza arrivi a intaccarlo e quindi la mia idea era quella di accettare eventuali incarichi da presidi che mi si offrissero nel corso dell'anno (anche perchè prevedo che arrivino, se arriveranno, come l'anno scorso, a fine anno, quindi quando sarò un po' avviata con la ricerca).
Domande:
1) Il discorso che giusto una settimana fa mi fece Giulia Boffa sulla possibilità di chiedere un'aspettativa retribuita (nel caso di vincita senza borsa) può diventare aspettativa non retribuita? In questo caso avrei punteggio? Come si procede?
2) Sapete se dal punto di vista delle normative scolastiche c'è qualcosa che ostacoli la posizione di chi recepisce una borsa da una parte e insegni dall'altra? Mi chiedo cioè se faccio qualcosa di non lecito dal punto di vista della scuola a fare entrambe le cose.
3) Se nelle prossime convocazioni dal csa si dovesse arrivare a me (sono di nuovo convocata per domani, ma è un posto solo e la collega convocata per prima era seconda settimana scorsa e avrebbe accettato) avrei idea di non accettare, perchè ora è troppo complesso per me gestire le due cose insieme. Se fosse una cattedra intera la potrei spezzare?
Scusate la concitazione dei quesiti...ma mi frullano tante cose nella testa, confido nell'esperienza e disponibilità che ho sempre riscontrato da parte di moderatori e utenti del forum!
Grazie a chi vorrà rispondere.
Ciao, io non ho esperienza diretta di dottorati ma ti posso riferire di alcuni colleghi che hanno vinto il dottorato con borsa. Al fine di non perdere la "retribuzione" quando si candidavano per insegnamenti presso la stessa università partecipavano a titolo gratuito. Magari esiste una soluzione simile anche nel mondo della scuola. Aspettiamo che dicono i nostri esperti.

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Messaggio Da gatto79 Mer Nov 17, 2010 1:53 pm

Intanto grazie per le vostre risposte! Anche io ho l'impressione che ci sia una certa autonomia da parte dell'università a gestire la questione.
Attendo ancora risposte dal forum e nel frattempo cercherò di capire i regolamenti dall'università.

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Messaggio Da Gianfranco74 Mer Nov 17, 2010 3:43 pm

Temo che l'aspettativa dalla scuola ti possa essere concessa solo se la supplenza è fino al termine delle lezioni.

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Messaggio Da cheope Mer Nov 17, 2010 6:50 pm

l'ideale sarebbe che tu potessi spezzare la cattedra, prendendo poche ore, così non sforeresti il tetto, avresti il tempo necessario per portare avanti decentemente le due attività (il dottorato è molto impegnativo), avresti il punteggio in GE e, una volta di ruolo, se la supplenza arriva a 180 giorni, avresti anche il riconoscimento dell'anzianità di servizio ai fini dello stipendio e della pensione.
Anni fa mi trovai in una situazione analoga, riunuciai quasi per intero alle supplenze (e ai punti!!!) per dedicarmi solo al dottorato, che mi aveva coinvolto tantissimo. Se avessi preso anche tre ore a settimana ora che sono di ruolo avrei già passato lo scalino contributivo e la mia busta paga sarebbe un po' meglio! Goditi il dottorato ma pensa pure al futuro!

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Messaggio Da circo Gio Nov 18, 2010 8:35 am

Ciao,

la borsa di dottorato e così l'assegno di ricerca non è incompatibile con altri contratti-lavori a patto di chiedere il permesso all'organo competente. Per il dottorato è il consiglio di dottorato, per l'assegno è il professore che conferisce l'assegno. Per entrambi non c'è obligo di orario di lavoro (se sperimentale) ma c'è obbligo per il dottorato di seguire lezioni, conferenze, ecctera... Il problema per esperienza quasi personale è di rispondere ad una chiamata con devo chiedere il permesso ad un organo che magari viene convocato dopo 2 settimane. Persone che conosco hanno preso supplenze brevi (tipo 15 giorni e poche ore) senza problemi, magari accordandosi col prof. Per supplenze annuali e piene il rpoblema non è l'incompatibilità ma l'impossibilità di fare bene le due cose, col tuo prof che si spazientisce. Potresti chiedere anche un permesso preventivo, ma non so in quale luce ti metterebbe nel dottorato, anche perché se devi ancora iniziare, vorrebbe dire che non ci tieni molto.

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Messaggio Da gatto79 Lun Nov 29, 2010 2:52 pm

Di nuovo grazie a tutti per i suggerimenti; in questi giorni ho avuto molto da fare quindi poco tempo per ringraziare e scrivere di nuovo su questo argomento.
Mi sono informata: per quel che riguarda il lato amministrativo l'essenziale è, almeno nella mia Università, non superare un tetto massimo di retribuzione che mi farebbe venire meno la borsa temporaneamente (il che era chiaro anche da bando).
Per quel che riguarda il lato didattico al 99% non dovrebbero esserci problemi, ma attendo un'ulteriore conferma. Siccome mi sarà richiesta un certa partecipazione in Dipartimento a determinate attività, dovrò solo sapermi organizzare per non mancare.
I miei dubbi, sui quali chiedo ancora a voi un consiglio, si sono ristretti a quelli che seguono:
1) Se convocata da graduatorie a esaurimento per una cattedra potrei chiedere aspettativa non pagata e, in questo caso, mi sarebbero dati i punti e l'anzianità sarebbe valutata un domani oppure no?
2) Una volta che mi si dovesse offrire una cattedra intera da usp è mio diritto chiedere di spezzarla per una ragione del genere oppure no? Potrei chiedere un part time?
3) Se fossi convocata da graduatorie d'istituto potrei spezzare o ridurre l'orario?
Per chi avrà ancora la pazienza di rispondermi...grazie!

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Messaggio Da Dec Mar Nov 30, 2010 12:13 am

gatto79 ha scritto:1) Se convocata da graduatorie a esaurimento per una cattedra potrei chiedere aspettativa non pagata e, in questo caso, mi sarebbero dati i punti e l'anzianità sarebbe valutata un domani oppure no?
2) Una volta che mi si dovesse offrire una cattedra intera da usp è mio diritto chiedere di spezzarla per una ragione del genere oppure no? Potrei chiedere un part time?
3) Se fossi convocata da graduatorie d'istituto potrei spezzare o ridurre l'orario?
1) Se non ti pagano non hai diritto al punteggio e penso neanche all'anzianità di servizio.
2) Non puoi spezzare. Non so se tu possa richiedere il part time, ma penso di sì.
3) No.

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Messaggio Da gatto79 Mar Nov 30, 2010 1:21 pm

Grazie per la risposta! Tutto chiaro.

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Messaggio Da gatto79 Lun Dic 06, 2010 2:39 pm

Carissimi,
scrivo ancora sull'argomento perchè, essendo per me interessante, credo lo possa essere anche per altri e "indagando" ancora sui diritti che spettano ai dottorandi nell'ambito scolastico mi sono imbattuta in una questione spinosa (come solo nel mondo della scuola può accadere...).
Recandomi alla convocazione di settimana scorsa ho fatto quattro chiacchiere con una collega che, interessata a un dottorato per sè, aveva preso informazioni sulle stesse questioni che interessano me e mi ha detto che, con o senza retribuzione, una volta ottenuta l'aspettativa che spetta a chi ne faccia richiesta per motivi come questo, mi sarebbero spettati comunque punti e anzianità di servizio. Quindi ho interrogato la segretaria della scuola polo che mi ha spiegato la stessa cosa e, per ora solo per interposta persona per ragioni di tempo, ho avuto le stesse informazioni da una sede Gilda vicino casa.
Intanto volevo capire su quali estremi di legge si basa chi ha informazioni opposte alle mie e dare questa buona notizia a chi si trovasse nella mia stessa situazione. Circolando sul web mi è sembrato di capire che anche sull'applicazione di tali norme non c'è uniformità.
Le mie informazioni si basano su:
legge n. 476 del 13/8/1984 (Norme in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università - G.U. n. 229 del 21/8/1984)
art. 453 DPR 297/1994
Di particolare importanza poi mi sembra la circolare che riporto qui di seguito:

Circolare Ministeriale 4 novembre 2002, n. 120

Prot. n. DGPSA/Uff.II/4510
Oggetto: Docenti che frequentano corsi di dottorato di ricerca, o che siano titolari di borse di studio o di assegni di ricerca presso Università o enti

Come è noto, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 1998/2001 (art. 23) caratterizza la funzione docente definendone il profilo professionale secondo competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, tra loro collegate.
Tra tali competenze figura anche la ricerca, quale mezzo di formazione professionale e supporto e arricchimento della didattica.
L'attività di ricerca va, quindi, incoraggiata e sostenuta anche fuori dell'ambiente scolastico, in modo da mettere in condizione il docente di poterla espletare nella migliore maniera possibile.
In tale ottica si giustificano gli istituti del congedo straordinario per dottorato di ricerca, per le borse di studio post-dottorato e degli assegni di studio.
Tenuto conto di ricorrenti perplessità e incertezze che caratterizzano l'applicazione di tali istituti si ritiene necessario dare alcuni chiarimenti in merito ai congedi di cui possono usufruire i docenti impegnati in attività di ricerca.

1. Congedo straordinario per dottorato di ricerca

La legge n. 476 del 13/8/1984 (Norme in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università - G.U. n. 229 del 21/8/1984) stabilisce che il pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca è collocato, a domanda, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni per il periodo di durata del corso ed usufruisce della borsa di studio ove ricorrano le condizioni richieste.
La legge 28/12/2001 n. 448, art. 52 - comma 57 - ha in parte integrato la suddetta legge n. 476/1984, aggiungendo il seguente periodo all'art. 2 - 1° comma - "In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'Amministrazione Pubblica presso la quale è instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'Amministrazione Pubblica cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo".
Il periodo di congedo straordinario è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza.
Inoltre, così come ha precisato la circolare n. 376 del 4/12/1984, anche il vincitore di concorso che non può assumere servizio, perché impegnato in attività proprie del dottorato di ricerca, deve essere collocato in congedo straordinario.
Dalla normativa richiamata si ricavano i seguenti precetti fondamentali:

* il congedo straordinario per il borsista è un diritto e non dipende da alcuna decisione discrezionale dell'Amministrazione (dirigente scolastico);
* la concessione del congedo straordinario non è subordinata all'effettuazione dell'anno di prova;
* la richiesta di congedo non è commisurata a mesi o ad un anno, ma all'intera durata del dottorato;
* il dipendente pubblico che cessa o viene escluso dal dottorato ha il dovere di riassumere immediatamente servizio presso la sede di titolarità.

Il periodo di congedo straordinario è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza, ai sensi del comma 2 dello stesso art. 2 della legge n. 476/1984. Utili chiarimenti in merito sono stati forniti dall'Inpdap - Direzione centrale prestazioni previdenziali - con nota prot. n. 1181 del 19 ottobre 1999.

Quando si dice "Il periodo di congedo straordinario è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza" non si fa riferimento alla retribuzione. Dove sbaglio?
Grazie ancora a chi vorrà rispondere.

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Messaggio Da cheope Lun Dic 06, 2010 4:12 pm

La situazione si fa ingarbugliata.
Io ho fatto il dottorato prima di entrare di ruolo, ma in un periodo in cui non avevo incarichi annuali bensì solo qualche supplenza temporanea. Dopo essere entrata di ruolo non mi è stato riconosciuto niente del dottorato in quanto la norma del contratto c.n. deve essere applicata solo ai docenti già di ruolo al momento dell'inizio del dottorato stesso che vengono infatti messi in aspettativa.
Dunque il dottorato mi ha dato i cinque punti spettanti nella graduatoria interna alla scuola (quella analoga alla graduatoria di mobilità) e quando andrò in pensione dovrei avere la possibilità di ricongiungere i contributi della borsa del dottorato di cui ho usufruito con quelli della scuola. Così mi è stato detto da un sindacato. Vi risulta?
Certo a me andrebbe bene se in qulache modo potessi far valere i tre anni di dottorato come anni di servizio nella scuola pubblica.

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Messaggio Da gatto79 Mar Dic 07, 2010 11:44 am

cheope ha scritto:La situazione si fa ingarbugliata.
Io ho fatto il dottorato prima di entrare di ruolo, ma in un periodo in cui non avevo incarichi annuali bensì solo qualche supplenza temporanea. Dopo essere entrata di ruolo non mi è stato riconosciuto niente del dottorato in quanto la norma del contratto c.n. deve essere applicata solo ai docenti già di ruolo al momento dell'inizio del dottorato stesso che vengono infatti messi in aspettativa.
Dunque il dottorato mi ha dato i cinque punti spettanti nella graduatoria interna alla scuola (quella analoga alla graduatoria di mobilità) e quando andrò in pensione dovrei avere la possibilità di ricongiungere i contributi della borsa del dottorato di cui ho usufruito con quelli della scuola. Così mi è stato detto da un sindacato. Vi risulta?
Certo a me andrebbe bene se in qulache modo potessi far valere i tre anni di dottorato come anni di servizio nella scuola pubblica.

Guarda dire che la situazione è ingarbugliata è dire poco...secondo me anche perchè la casistica delle situazioni che si possono prospettare è molto varia. In attesa di qualche parere illuminato e solo sulla base di ciò che ho raccolto, mi viene da chiederti se durante il tuo dottorato tu hai preso le supplenze temporanee di cui parli o se sei andata in aspettativa (a me il sindacato ha detto che anche nel caso di chiamate dai presidi l'aspettativa va data). Perchè, da quello che ho capito, non credo sia il dottorato in sè a dare diritto di vedersi valutato quel periodo come servizio nella scuola, bensì il fatto che, mentre lo si fa, si è anche designati per un posto a scuola che tu accetti sulla carta (rispondendo positivamente alla convocazione e prendendo servizio per intenderci) pur, di fatto, non insegnando (perchè presenti subito domanda di aspettativa).
Quando tu dici "la norma del contratto c.n. deve essere applicata solo ai docenti già di ruolo al momento dell'inizio del dottorato stesso che vengono infatti messi in aspettativa" elimini di fatto dal ragionamento i precari, ma a me hanno detto esplicitamente che tale trattamento spetta anche a personale a tempo determinato.
Qualcuno ci può aiutare a dipanare almeno in parte la matassa?

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Messaggio Da cheope Mar Dic 07, 2010 4:06 pm

Grazie, credo che tu abbia ragione.
Io ho fatto il dottorato una decina di anni fa e allora mi dissero che la norma dell'aspettativa valeva solo per i docenti di ruolo (cosa che il sindacato comunque mi ha confermato anche lo scorso anno). Così io mi sono trovata a rinunciare alle supplenze dei presidi (e forse anche ad un incarico, ma non ricordo bene). Ho accettato solo qualche piccola supplenza nei periodi dell'anno in cui ero più libera dagli impegni universitari, mai arrivando a 180 giorni. Così ho perso parecchi punti e anzianità di servizio.
Nessuno al tempo seppe consigliarmi o forse l'applicazione della norma in questione era convenzionalmente più restrittiva a danno dei precari che non erano equiparati in nulla ai docenti di ruolo. A ripassarci mi muoverei diversamente.
Io tenterei la strada della richiesta di aspettativa per motivi di studio, se viene concessa anche ai precari allora dovrebbe dare luogo anche al riconoscimento del punteggio e dell'anzianità di servizio, come una aspettativa per malattia o per maternità.

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Messaggio Da antocimani Mar Dic 07, 2010 4:38 pm

quello che devi chiedere è il congedo starordinario per dottorato di ricerca e non l'aspettativa per studio, che è altra cosa e che non spetta ai dottorandi.
se hai la borsa di dottorato, allora il tuo congedo sara non retribuito e non ti permettera di maturare punteggio. in caso contrario invece, riceverai lo stipendio al 100% e i 12 punti a fine anno.
spetta anche ai precari purche la tua sia una supplenza fino al termine delle attivita didattiche o al 31 agosto avuta dal provveditorato o dal preside se era in deroga.
ciao

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Messaggio Da gatto79 Mer Dic 08, 2010 1:03 pm

antocimani ha scritto:quello che devi chiedere è il congedo starordinario per dottorato di ricerca e non l'aspettativa per studio, che è altra cosa e che non spetta ai dottorandi.
se hai la borsa di dottorato, allora il tuo congedo sara non retribuito e non ti permettera di maturare punteggio. in caso contrario invece, riceverai lo stipendio al 100% e i 12 punti a fine anno.
spetta anche ai precari purche la tua sia una supplenza fino al termine delle attivita didattiche o al 31 agosto avuta dal provveditorato o dal preside se era in deroga.
ciao

Ecco proprio questo per me è il punto nodale: hai sicuramente ragione quando mi correggi e parli di congedo straordinario (è l'espressione che ricorre, ma le due categorie poi vengono usate un po' inidfferentemente ed è un errore!), ma vorrei capire sulla base di quale legge non mi spetterebbero gli stessi diritti di chi è retribuito. So di essere ripetitiva e mi scuserete, ma sia la segretaria della scuola polo che il sindacato mi hanno detto che i diritti sono gli stessi.
D'altronde, riprendendo il punto della circolare che ho copiato qualche messaggio più in alto, leggo:

Congedo straordinario per dottorato di ricerca

La legge n. 476 del 13/8/1984 (Norme in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università - G.U. n. 229 del 21/8/1984) stabilisce che il pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca è collocato, a domanda, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni per il periodo di durata del corso ed usufruisce della borsa di studio ove ricorrano le condizioni richieste.
La legge 28/12/2001 n. 448, art. 52 - comma 57 - ha in parte integrato la suddetta legge n. 476/1984, aggiungendo il seguente periodo all'art. 2 - 1° comma - "In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'Amministrazione Pubblica presso la quale è instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'Amministrazione Pubblica cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo".
Il periodo di congedo straordinario è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza.

Scusate ma io proprio non la leggo questa discriminazione fra chi il congedo lo prende retribuito e chi no.
Non sono tipa che ama illudersi, ma nemmeno vorrei rinunciare a quello che mi sembra un diritto...

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Messaggio Da cheope Mer Dic 08, 2010 4:52 pm

Mi correggo, effettivamente, se spetta, bisognerebbe chiedere il congedo, non l'aspettativa.

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Messaggio Da Paolo1974 Mer Dic 08, 2010 5:23 pm

Devo essere sincero, non ho letto tutto il topic post per post, ma mi sembra di capire che il tuo dubbio Gatto, e correggimi se sbaglio, sia relativo al punteggio e alla retribuzione per chi ha un contratto a td e svolge un dottorato.

In base alla corretta e attualmente la sola normativa che hai citato (oltre a dover citare la nota MIUR prot. n. 20106 del 11-12-2008, che permette tutto ciò anche per i docenti a TD) io ti rispondo in modo semplice, sperando di aver capito il tuo dubbio.

Se hai vinto un dottorato con borsa di studio, sei collocata, una volta che produci domanda a scuola, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni; se invece hai vinto un dottorato senza borsa di studio o vi hai rinunciato, hai diritto all’aspettativa retribuita.
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Messaggio Da Paolo1974 Mer Dic 08, 2010 7:51 pm

Ho riletto bene e quindi aggiungo le altre informazioni che ti possono riguardare.

Fermo restando quello che ho detto sopra (Se hai vinto un dottorato con borsa di studio, sei collocata, una volta che produci domanda a scuola, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni; se invece hai vinto un dottorato senza borsa di studio o vi hai rinunciato, hai diritto all’aspettativa retribuita), aggiungo quanto segue:

Una importante risposta del MIUR all'ex USP di Pisa (ora Ambito Territoriale) nel gennaio del 2009 precisava che il servizio prestato in costanza di borsa dottorato di ricerca non retribuito (quindi in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni) non è valido ai fini delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie di istituto.

“In particolare, riguardo la valutabilità del periodo di congedo per dottorato senza retribuzione (sia per le GaE che per le GI) il ministero ritiene che tale periodo non sia valutabile, tenuto conto che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validità del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione.”

Si aggiungeva nella stessa risposta che si può accettare la nomina senza perfezionare il rapporto di lavoro:

“il docente destinatario di contratto a tempo determinato, gia’ vincitore di borsa di studio per dottorato di ricerca ed in servizio presso l’universita’ può accettare la nomina senza perfezionare il rapporto di lavoro. infatti a norma dell’art.19, comma 1 del vigente ccnl al personale a tempo determinato si applicano, nei limiti della durata del rapporto di lavoro, le disposizioni in materia di ferie, permessi ed assenze stabilite dal contratto per il personale a tempo indeterminato. ugualmente favorevole e’ l’avviso a porre in congedo straordinario il vincitore di concorso che non puo’ assumere servizio perche’ impegnato in attivita’ proprie del dottorato di ricerca, come precisato dalla circolare 376 del 4/12/1984, richiamata dalla c.m. 120 prot. n. d.g.p.s.a./uff vii/450 del 4 novembre 2002.”

Il servizio con dottorato di ricerca è valido quindi ai fini della pensione e della ricostruzione di carriera, perché appunto si tiene conto "che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validita’ del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione."






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Messaggio Da Pulgarcita Mer Dic 08, 2010 9:11 pm

Scusate la domanda sciocca, ma questa è una assoluta novità per me: sono al terzo anno di dottorato in francesistica, senza borsa. Sono obbligata a lavorare e anche quest'anno (ormai il quinto...) ho accettato una supplenza sulla primaria (un sostegno) su chiamata da 3 GI, fino al 30/06. Posso davvero usufruire dell'aspettativa retribuita per dedicarmi al dottorato, percependo normalmente uno stipendio e trovandomi a fine anno il punteggio completo? Sogno o sono desta? Posso farlo pur avendo ormai preso regolarmente servizio a settembre?
Scusate ma ho letto velocemente i post e per me sarebbe una grandissima scoperta...

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Messaggio Da gatto79 Gio Dic 09, 2010 2:46 pm

Gent.mo Paolo,
intanto grazie molte per la risposta. Hai sciolto il dubbio intanto in merito a come si arrivi, data la normativa che avevo in mano, a questa differenza fra chi il dottorato lo svolge senza borsa e chi con la borsa.
Se posso approfittare ancora della tua esperienza, volevo porre ancora qualche quesito:
1) Questa nota a cui fai riferimento è rintracciabile nella sua interezza da qualche parte? Reca un numero di protocollo? Mi interesserebbe leggerla integralmente.
2) Dal punto di vista giuridico come si relaziona una legge con una nota? Mi spiego meglio: la nota può essere considerata un'interpretazione della legge o acquisisce una sorta di valore di legge anch'essa?
3)
Paolo1974 ha scritto: “In particolare, riguardo la valutabilità del periodo di congedo per dottorato senza retribuzione (sia per le GaE che per le GI) il ministero ritiene che tale periodo non sia valutabile, tenuto conto che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validità del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione.”

Esattamente cosa significa tenuto conto che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validità del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione?
Non mi è chiaro anche in riferimento alla parte finale, dove si dice:
Paolo1974 ha scritto: Il servizio con dottorato di ricerca è valido quindi ai fini della pensione e della ricostruzione di carriera, perché appunto si tiene conto "che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validita’ del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione."

4) Cosa significa che si può accettare la nomina senza perfezionare il rapporto di lavoro?
5) Ultimo ma non ultimo, alla fine dei conti, se questo congedo straordinario non retribuito non permette nemmeno di far valere questo anno come servizio scolastico, per quale ragione dovrei chiederlo? Il senso starebbe solo nel fatto di poter prendere servizio durante l'anno se gli impegni del dottorato me lo consentissero?

Grazie di cuore a te e a quanti si sono interessati finora a questo argomento.

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Messaggio Da gatto79 Gio Dic 09, 2010 2:54 pm

Pulgarcita ha scritto:Scusate la domanda sciocca, ma questa è una assoluta novità per me: sono al terzo anno di dottorato in francesistica, senza borsa. Sono obbligata a lavorare e anche quest'anno (ormai il quinto...) ho accettato una supplenza sulla primaria (un sostegno) su chiamata da 3 GI, fino al 30/06. Posso davvero usufruire dell'aspettativa retribuita per dedicarmi al dottorato, percependo normalmente uno stipendio e trovandomi a fine anno il punteggio completo? Sogno o sono desta? Posso farlo pur avendo ormai preso regolarmente servizio a settembre?
Scusate ma ho letto velocemente i post e per me sarebbe una grandissima scoperta...

Guarda credo che nel mondo della scuola nessuna domanda sia sciocca...detto questo purtroppo non so aiutarti: come avrai intuito cerco di muovermi anche io per capire il funzionamento di queste prerogative e praticamente tutto ciò che so l'ho scritto nei post precedenti.
Sono fiduciosa che qualcuno saprà rispondere anche a te; intanto un altro sito che potrebbe essere interessante è www.dottorato.it, anche se lo sto scoprendo solo ora...prova magari a spulciarlo un po'...

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Messaggio Da Paolo1974 Gio Dic 09, 2010 3:12 pm

gatto79 ha scritto:Gent.mo Paolo,
intanto grazie molte per la risposta. Hai sciolto il dubbio intanto in merito a come si arrivi, data la normativa che avevo in mano, a questa differenza fra chi il dottorato lo svolge senza borsa e chi con la borsa.
Se posso approfittare ancora della tua esperienza, volevo porre ancora qualche quesito:
1) Questa nota a cui fai riferimento è rintracciabile nella sua interezza da qualche parte? Reca un numero di protocollo? Mi interesserebbe leggerla integralmente.
2) Dal punto di vista giuridico come si relaziona una legge con una nota? Mi spiego meglio: la nota può essere considerata un'interpretazione della legge o acquisisce una sorta di valore di legge anch'essa?
3)
Paolo1974 ha scritto: “In particolare, riguardo la valutabilità del periodo di congedo per dottorato senza retribuzione (sia per le GaE che per le GI) il ministero ritiene che tale periodo non sia valutabile, tenuto conto che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validità del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione.”

Esattamente cosa significa tenuto conto che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validità del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione?
Non mi è chiaro anche in riferimento alla parte finale, dove si dice:
Paolo1974 ha scritto: Il servizio con dottorato di ricerca è valido quindi ai fini della pensione e della ricostruzione di carriera, perché appunto si tiene conto "che le norme in materia di dottorato di ricerca limitano la validita’ del periodo trascorso in dottorato di ricerca ai fini della carriera e della pensione."

4) Cosa significa che si può accettare la nomina senza perfezionare il rapporto di lavoro?
5) Ultimo ma non ultimo, alla fine dei conti, se questo congedo straordinario non retribuito non permette nemmeno di far valere questo anno come servizio scolastico, per quale ragione dovrei chiederlo? Il senso starebbe solo nel fatto di poter prendere servizio durante l'anno se gli impegni del dottorato me lo consentissero?

Grazie di cuore a te e a quanti si sono interessati finora a questo argomento.




Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Ufficio Scolastico Provinciale di Pisa
Via Pascoli, 8 - 56100 Pisa - Tel.050.927511 Fax 050.927577
E-Mail: csa.pi@ istruzione.it
Prot.n. 215/C10 Pisa, 19 gennaio 2009
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti
di ogni ordine e grado della provincia
LORO SEDI

OGGETTO: Graduatorie ad esaurimento – personale docente e educativo –
valutazione servizio prestato in costanza di borsa per dottorato di ricerca.

Per opportuna conoscenza e norma delle SS.LL., si trascrive, qui di seguito, la nota
prot.n.20106 di data 11 dicembre 2008 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca - Dipartimento per l’Istruzione - Direzione Generale per il personale scolastico, -
relativa all’oggetto.

“”CON RIFERIMENTO ALLA NOTA PROT. N. 14713/C7A DEL 19/11/08, SI PRECISA
CHE, AD AVVISO DELLA SCRIVENTE DIREZIONE GENERALE, IL DOCENTE
DESTINATARIO DI CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO, GIA’ VINCITORE DI
BORSA DI STUDIO PER DOTTORATO DI RICERCA ED IN SERVIZIO PRESSO
L’UNIVERSITA’ PUO ACCETTARE LA NOMINA SENZA PERFEZIONARE IL
RAPPORTO DI LAVORO. INFATTI A NORMA DELL’ART.19, COMMA 1 DEL
VIGENTE CCNL AL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO SI APPLICANO, NEI
LIMITI DELLA DURATA DEL RAPPORTO DI LAVORO, LE DISPOSIZIONI IN
MATERIA DI FERIE, PERMESSI ED ASSENZE STABILITE DAL CONTRATTO PER IL
PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO.
UGUALMENTE FAVOREVOLE E’ L’AVVISO A PORRE IN CONGEDO
STRAORDINARIO IL VINCITORE DI CONCORSO CHE NON PUO’ ASSUMERE
SERVIZIO PERCHE’ IMPEGNATO IN ATTIVITA’ PROPRIE DEL DOTTORATO DI
RICERCA, COME PRECISATO DALLA CIRCOLARE 376 DEL 4/12/1984, RICHIAMATA
DALLA C.M. 120 PROT. N. D.G.P.S.A./UFF VII/450 DEL 4 NOVEMBRE 2002.
RIGUARDO ALLA VALUTABILITA’ DEL PERIODO DI CONGEDO PER DOTTORATO
SENZA RETRIBUZIONE NELL’AMBITO SIA DELLE GRADUATORIE AD
ESAURIMENTO CHE IN QUELLE D’ISTITUTO, SI CONDIVIDE LA POSIZIONE
ASSUNTA DA CODESTO USP DI NON RITENERE UTILE IL PERIODO IN
QUESTIONE, TENUTO CONTO CHE LE NORME IN MATERIA DI DOTTORATO DI
RICERCA LIMITANO LA VALIDITA’ DEL PERIODO TRASCORSO IN DOTTORATO
DI RICERCA AI FINI DELLA CARRIERA E DELLA PENSIONE.

FIRMATO IL DIRETTORE GENERALE DR. CHIAPPETTA””

IL DIRIGENTE
Maria Gloria BRACCI MARINAI

Non so a cosa fai riferimento nello specifico, ma dal momento che nel 2008 è stato lo stesso MIUR ad asserire che il congedo per dottorato spettava anche ai docenti a TD, questa nota vale come chiarezza in merito al punteggio che spetta per il personale a TD. Cosa che in realtà succede comunque con tutti i contratti a tempo determinato: se non sei pagata dalla scuola, non hai stipendio e contributi e quindi neanche il punteggio.

Vuol dire che se stai svolgendo il dottorato e ti chiamessero a scuola, puoi accettare senza prendere effettivo servizio e sei posta in congedo.

Vuol dire che il servizio è valido ai fini della ricostruzione di carriera e, per esempio, come servizio di ruolo per i trasferimenti.

Dei colleghi docenti che conosco e che vincono il dottorato, la maggior parte rinuncia alla borsa
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Messaggio Da Pulgarcita Gio Dic 09, 2010 3:29 pm

Paolo1974 ha scritto:
OGGETTO: Graduatorie ad esaurimento – personale docente e educativo –
valutazione servizio prestato in costanza di borsa per dottorato di ricerca.

La nota del MIUR citata fa riferimento a graduatorie ad esaurimento, quindi mi viene da pensare che la questione dell'aspettativa per dottorato sia applicabile solo al personale abilitato, mi sbaglio?
In ogni caso grazie infinite Gatto79 per le preziose informazioni.

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Messaggio Da Paolo1974 Gio Dic 09, 2010 3:34 pm

Pulgarcita ha scritto:
Paolo1974 ha scritto:
OGGETTO: Graduatorie ad esaurimento – personale docente e educativo –
valutazione servizio prestato in costanza di borsa per dottorato di ricerca.

La nota del MIUR citata fa riferimento a graduatorie ad esaurimento, quindi mi viene da pensare che la questione dell'aspettativa per dottorato sia applicabile solo al personale abilitato, mi sbaglio?
In ogni caso grazie infinite Gatto79 per le preziose informazioni.

Però Chiappetta scrive "SENZA RETRIBUZIONE NELL’AMBITO SIA DELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO CHE IN QUELLE D’ISTITUTO,"

Ps: il maiuscolo non lo riporto io, è proprio la nota scritta così
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