computo assenze DTI
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computo assenze DTI
Salve, sono una docente di scuola primaria atempo indeterminato, per motivi di salute ho maturato nell'ultimo triennio assenze per malattia "ordinaria"(stupidamente non ho fatto domanda per riconoscere la patologia se non solo ora, nell'ultimo mese, forse la non accettazione!!!). Dall'ultimo evento morboso,cioè il 21.9.2012, andando a ritroso di tre anni (21.9.2009) sono già al 4°mese di decurtazione dello stipendio al 50%. Ora il mio dubbio che nè la segreteria, nè altri hanno saputo darmi delucidazioni certe, sta nel seguente quesito: "Per essere "ripulita" dalle assenze, come funziona"? mi spiego meglio. Se rientro a lavoro il 1° aprile 2013, augurandomi di non assentarmi per malattia, per quanto tempo non dovrò più maturare assenze affinchè non si aggancino al triennio precedente? Mi è stato detto per almeno 9-10 mesi, perchè dall'ultimo evento morboso si guarda indietro di nove mesi nell'ultimo triennio. Mi hanno specificato testualmente, "se tu rientri il 1°aprile, almeno fino a dicembre 2013 non devi cumulare assenze per malattia comune".
E' effettivamente così, perchè la mia segreteria invece mi dice di no. Che dovranno passare almeno tre anni, 36 mesi.
Ringrazio anticipatamente.
E' effettivamente così, perchè la mia segreteria invece mi dice di no. Che dovranno passare almeno tre anni, 36 mesi.
Ringrazio anticipatamente.
melanica- Messaggi : 13
Data d'iscrizione : 07.03.12
Re: computo assenze DTI
"Per considerare il triennio ai fini del superamento del comporto l’ultima assenza costituisce la data “mobile” o “dinamica” cui andare a ritroso per un triennio e aggiungere quindi il periodo della medesima ultima assenza per malattia.
Secondo quindi anche un orientamento applicativo ARAN per le Regioni ed autonomie locali (Orientamento RAL513), che per analogia adottano anche le scuole, per constatare se è stato superato il periodo di comporto e per analizzare la percentuale di retribuzione che spetta al dipendente è necessario:
- Determinare il triennio precedente l’ultimo episodio morboso (giorno precedente l’inizio della malattia in atto, andare a ritroso di tre anni);
- Sommare le assenze per malattia intervenute nel triennio;
- Sommare alle assenze per malattia effettuate nel triennio precedente di cui al secondo punto,quelle del nuovo episodio morboso.
Di volta in volta, in base alle risultanze derivanti dal terzo punto è necessario:
1. Verificare il rispetto del periodo massimo di conservazione del posto;
2. Determinare il trattamento economico da corrispondere.
Nel momento in cui vi è un nuovo evento morboso le assenze cadenti nel periodo iniziale del triennio si devono progressivamente escludere, in quanto l’arco temporale del triennio si sposta in avanti e fa sì che le assenze poste all’inizio vengano eliminate, se collocate oltre il triennio dalla data finale. Questa precisazione è importante, perché è da questo calcolo che dipende anche la relativa retribuzione dell’assenza."
tratto da OS
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2012/09/20/quando-si-supera-il-limite-massimo-di-assenze-per-malattia/
Secondo quindi anche un orientamento applicativo ARAN per le Regioni ed autonomie locali (Orientamento RAL513), che per analogia adottano anche le scuole, per constatare se è stato superato il periodo di comporto e per analizzare la percentuale di retribuzione che spetta al dipendente è necessario:
- Determinare il triennio precedente l’ultimo episodio morboso (giorno precedente l’inizio della malattia in atto, andare a ritroso di tre anni);
- Sommare le assenze per malattia intervenute nel triennio;
- Sommare alle assenze per malattia effettuate nel triennio precedente di cui al secondo punto,quelle del nuovo episodio morboso.
Di volta in volta, in base alle risultanze derivanti dal terzo punto è necessario:
1. Verificare il rispetto del periodo massimo di conservazione del posto;
2. Determinare il trattamento economico da corrispondere.
Nel momento in cui vi è un nuovo evento morboso le assenze cadenti nel periodo iniziale del triennio si devono progressivamente escludere, in quanto l’arco temporale del triennio si sposta in avanti e fa sì che le assenze poste all’inizio vengano eliminate, se collocate oltre il triennio dalla data finale. Questa precisazione è importante, perché è da questo calcolo che dipende anche la relativa retribuzione dell’assenza."
tratto da OS
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2012/09/20/quando-si-supera-il-limite-massimo-di-assenze-per-malattia/
flo- Messaggi : 1782
Data d'iscrizione : 17.04.11
Località : Genova
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