Dubbio validità diploma universitario per punteggio mobilità (e pure ricostruzione di carriera)

Ciao, ho questo dubbio che mi assilla dall'anno scorso.
Oltre alla laurea quadriennale per traduttori conseguita presso la scuola interpreti dell'università di Bologna, sono in possesso del Diploma di Traduttore, Interprete e Corrispondente in Lingue Estere rilasciato dalla medesima facoltà. Si trattava di un passaggio obbligato per accedere al secondo biennio di 'specializzazione' ma pur sempre di diploma universitario si tratta. Secondo voi posso dichiararlo sia per la mobilità che per la ricostruzione di carriera?
So che non dà accesso all'insegnamento, ma del resto quale diploma o laurea breve lo dà?
E se a me non lo riconoscono, poi potrebbe presentarsi l'assurda eventualità che a un altro docente che dopo aver conseguito il diploma alla scuola interpreti è passato ad esempio a lingue e letterature straniere (con la convalida di quasi tutti gli esami e con ammissione direttamente al terzo anno) lo stesso diploma venga invece riconosciuto e computato.

Grazie e chi saprà rispondermi o darmi un'opinione.

ciao,
la scuola che hai frequentata tu era l'ente morale con scuole che avevano anche sede a Milano, Roma, Napoli, Bari, Firenze e Genova?
Nel qual caso anche io ho quel Diploma (di interprete-traduttore corrispondente lingue estere) conseguito tanti anni fa (1993).

Io dopo quel diploma mi sono laureata allo IULM. quando iniziati a compilare le domande per le graduatorie mi dissero che non potevo inserirlo per avere punteggio, ora nella domanda non l'ho dichiarato, ma avevo il dubbio se inserirlo nella dichiarazione dei servizi ai fini della carriera.

aspetto anche io dunque una risposta.

Ciao Laura, non si tratta di un ente morale ma di una delle due facoltà statali (una dell'uni di Trieste e l'altra di Bologna con sede a Forlì) dove ho conseguito poi la laurea quadriennale che costituisce titolo di accesso all'insegnamento almeno fin dal '99. Infatti partecipai al concorso di quell'anno.
Comunque anch'io attendo fiduciosa.

pimpf72 ha scritto:Ciao, ho questo dubbio che mi assilla dall'anno scorso.
Oltre alla laurea quadriennale per traduttori conseguita presso la scuola interpreti dell'università di Bologna, sono in possesso del Diploma di Traduttore, Interprete e Corrispondente in Lingue Estere rilasciato dalla medesima facoltà. Si trattava di un passaggio obbligato per accedere al secondo biennio di 'specializzazione' ma pur sempre di diploma universitario si tratta. Secondo voi posso dichiararlo sia per la mobilità che per la ricostruzione di carriera?
So che non dà accesso all'insegnamento, ma del resto quale diploma o laurea breve lo dà?
E se a me non lo riconoscono, poi potrebbe presentarsi l'assurda eventualità che a un altro docente che dopo aver conseguito il diploma alla scuola interpreti è passato ad esempio a lingue e letterature straniere (con la convalida di quasi tutti gli esami e con ammissione direttamente al terzo anno) lo stesso diploma venga invece riconosciuto e computato.

Grazie e chi saprà rispondermi o darmi un'opinione.

se rientra nelle lauree brevi no, anche perché è inglobato poi nella quadriennale, quindi lo dichiareresti due volte

Grazie Giulia. Quindi in pratica potrei dichiarare una laurea breve solo se si trattasse di un altro percorso universitario. Se per esempio io mi iscrivessi a lingue e conseguissi la laurea di primo livello la potrei dichiarare e ottenere un punto?

riapro un vecchio thread alla ricerca di informazioni aggiornate sulla possibilità di dichiarare il diploma universitario di Interprete traduttore e corrispondente in lingue estere (rilasciato dalle scuole SSLMIT delle Università di Trieste e Forlì col vecchio ordinamento) a fini di punteggio nelle procedure della scuola nelle graduatorie ecc.

essendo un diploma universitario a sé stante ottenuto dopo esame finale, risulta anche a voi che dopo la riorganizzazione delle scuole per interpreti si possa considerare equivalente a una laurea breve?

e in questo caso – qual è la prassi per le lauree brevi? è possibile dichiararla come titoli aggiuntivo/a fini di punteggio (visto che è poi un diverso titolo –ovvero la laurea magistrale successiva- quella che rappresenta il ‘titolo di accesso’ all’abilitazione?) oppure no

per chi ha questo titolo di studio, come è stata la vostra esperienza al riguardo? grazie

pimpf72 ha scritto:Grazie Giulia. Quindi in pratica potrei dichiarare una laurea breve solo se si trattasse di un altro percorso universitario. Se per esempio io mi iscrivessi a lingue e conseguissi la laurea di primo livello la potrei dichiarare e ottenere un punto?

fanno punteggio solo le lauree specialistiche o magistrali in quanto pari al titolo d'accesso.

grazie Disillusa.

nella tabella dei titoli valutabili dell'ultimo concorso la distinzione non sembrava cosi' rigida: es B.5.2 B.5.3.
http://www.istruzione.it/concorso_docenti/allegati/DM94_TITOLI_VALUTABILI.pdf

o sono io che non intepreto correttamente il 'diploma accademico di vecchio ordinamento'?