Anno di prova su spezzone

Ho letto notizie contrastanti sul web. Qualcuno sostiene che l'anno di prova si può fare anche su uno spezzone di qualsiasi entità, qualcun altro invece che vanno decurtati i giorni in cui si rimane a casa, quindi con uno spezzone c'è il rischio di non raggiungere i 180 giorni. Qual è la verità?

Qualcuno mi può indicare il riferimento normativo?

Ma soprattutto, siamo davvero SICURI che il riferimento normativo sia ancora valido nonostante la legge 107? Lo chiedo perché tale legge è in deroga a molte altre precedenti, non vorrei quindi che tutto ciò che viene dato per certo e assodato in realtà non lo sia più.

Siamo sicuri allo stesso modo che si possa scegliere di fare l'anno di prova sul posto al 30 giugno di quest'anno oppure nella sede dell'anno prossimo?

Grazie a chi mi risponderà.

e su cdc diverse?

Sono in ruolo da poco, in una scuola ho 10 ore e nell'altra 8, la prima e' alquanto distante, il DS vorrebbe che i suoi docenti fossero presenti tutti i giorni, ma se non vi sono lezioni o riunioni devo cmq andare solo per far sentire la mia presenza?Come dividere le ore tra le due scuole, considerato che nel primo istituto dovrò fare l'anno di prova?

angie ha scritto:Sono in ruolo da poco, in una scuola ho 10 ore e nell'altra 8, la prima e' alquanto distante, il DS vorrebbe che i suoi docenti fossero presenti tutti i giorni, ma se non vi sono lezioni o riunioni  devo cmq andare solo per far sentire la mia presenza?Come dividere le ore tra le due scuole, considerato che nel primo istituto dovrò fare l'anno di prova?

Assolutamente no. Attendi anche altri pareri più competenti, ma escludo nella maniera più assoluta che tu debba presenziare se non hai lezioni o riunioni programmate e notificate tramite circolari...

Precario hai preso l'incarico di filosofia?

Perché avete glissato sulle mie domande?  :-(

io pure volevo sapere se su 7 mesi 13 ore si puo fare anno di prova

Cerco di rispondere almeno qualcosa:
dall'articolo "Immissioni in ruolo, supplenza nella propria provincia e anno di prova" della redazione di OS del 13 agosto 2015:

"La domanda che i colleghi ci pongono è la seguente: È possibile svolgere l'anno di prova e di formazione per l'anno scolastico 2015/16 qualora si sia destinatari di una supplenza nella propria provincia? Già in precedenti occasioni il nostro consulente Paolo Pizzo aveva ricostruito la normativa in merito.

Es. Nomina giuridica in A043 e incarico a tempo determinato in A043 o A050 (e viceversa).

E ancora: se la nomina in ruolo giuridica è stata ottenuta sul Sostegno e l'incarico a tempo determinato sarà per la disciplina (o viceversa), come valutare l'anno di prova?

Es. Nomina giuridica AD00 e incarico a tempo determinato in A043 (o viceversa).

La risposta è che l'anno di prova e di formazione si potrà svolgere e sarà valido in tutte e due le ipotesi prospettate.

La nota prot. 39/2001 afferma che “Per i docenti in periodo di prova, assunti a tempo indeterminato dopo il ventesimo giorno dall'inizio dell'anno scolastico, quindi obbligati a raggiungere la sede definitiva solo dall'inizio dell'anno scolastico successivo, l'anno in corso sarà valido, ai fini della prova, se prestato nella cattedra o posto per il quale la nomina è stata conseguita o anche nell'insegnamento di materie affini”.

Da un articolo di Paolo Pizzo:

"ANNO DI PROVA

Il periodo di prova è stabilito dall'art. 437 del Dlgs 297/94 il quale afferma:

Il personale docente e direttivo della scuola e delle istituzioni educative è nominato in prova e la nomina decorre dalla data di inizio dell'anno scolastico.

La durata della prova è stabilita invece dall'art. 438 dello stesso Decreto in cui è precisato che è di un anno scolastico e che il servizio effettivamente prestato deve essere non inferiore a 180 giorni nell'anno scolastico. Negli istituti e scuole di istruzione secondaria od artistica il periodo di prova del personale docente è valido anche se prestato per un orario inferiore a quello di cattedra. Durante il periodo di prova il personale deve essere impiegato sulla cattedra, sul posto o nell'ufficio per il quale la nomina è stata conseguita. Non costituisce interruzione della prova il periodo di frequenza di corsi di formazione o aggiornamento indetti dall'amministrazione scolastica.

Pertanto, la prova ha la durata di un anno scolastico di cui i 180 giorni costituiscono semplicemente il minimo di servizio che deve essere prestato.

Il periodo di prova è considerato servizio di ruolo a tutti gli effetti (progressione dell'anzianità ai fini della carriera ecc.). Solo dopo il superamento del periodo di prova, è possibile che il personale confermato in ruolo possa chiedere la ricostruzione di carriera, i cui effetti decorrono dal momento stesso della conferma (art. 490 del Dlgs 297/94).

Nel conteggio dei 180 giorni vanno considerati, purché ricadenti in un periodo effettivo di servizio:

tutte le domeniche, i giorni festivi e le festività soppresse, le vacanze pasquali e natalizie
il periodo fra il 1° settembre e l'inizio delle lezioni, se sono previste attività di programmazione didattica
i periodi d'interruzione dell'attività didattica dovuti a ragioni di pubblico servizio (chiusura scuole, elezioni ecc)
i giorni dedicati agli esami e scrutini, compresi gli esami di Stato, se vi si partecipa per la classe di concorso di insegnamento
il primo mese di congedo per maternità/interdizione dal lavoro per gravi complicanze
il periodo di servizio oltre al 30 aprile, per docenti rientrati in servizio e impiegati in attività didattiche che rientrino nella classe di concorso di titolarità
la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento indetti dall'amministrazione scolastica, compresi quelli organizzati a livello di istituto
il periodo prestato in qualità di dirigente incaricato
il servizio prestato in qualità di componente le commissioni giudicatrici dei concorsi a cattedre
il periodo compreso tra l'anticipato termine delle lezioni a causa di elezioni politiche e la data prevista dal calendario scolastico (C.M. 180 dell'1 1.7.1979)
i periodi di aspettativa per mandato parlamentare

Nel conteggio dei giorni non vanno invece considerati:

i giorni di ferie, di assenza per malattia (compreso l'infortunio) e di aspettativa per ragioni familiari
le vacanze estive
I periodi di congedo di maternità/interdizione dal lavoro (escluso il primo mese), di congedo parentale o di malattia del bambino, anche se retribuiti, previsti dal T.U. 151/2001.
i permessi retribuiti (es. congedo matrimoniale, permessi per motivi personali, per lutto ecc.)"

A mio parere lo spezzone orario dovrebbe valere se si riesce a organizzare in un orario settimanale di servizio non inferiore a 4 giorni, perchè altrimenti mi sa che non si riesce a raggiungere i 180 giorni (nella legge sono 120 giorni di attività didattica).

Grazie mille Lunachiara :-)

Resta da capire soltanto se questo Dlgs è ancora valido.

secondo voi se chiedo riduzione orario x allattare ( cosa vera anche se le ore che servono semberebbero non bastare mai!) il ds puo impuntarsi e vedermi di cattivo occhio per l'anno di prova?

No. E' un tuo diritto. Piuttosto cerca di non avanzare troppe pretese sulla collocazione oraria, se non hai gravi problemi. Cerca di trovare un accordo che vada bene a te e che non crei problemi all'organizzazione della scuola.

Scusate, non ho capito!!

Un part time di 12 ore su 3 giorni consente di superare l'anno di prova?

Non ho capito come si contano i giorni! Ad esempio, i giorni liberi (che sarebbero 3, avendo io 3 giorni di lezione), le vacanze di Natale, carnevale, Pasqua...

Chi mi aiuta? Grazie!!!!!

Sui 180 giorni è tutto chiaro. Ma i 120 di attività didattica citati dalla legge cosa comprendono ?Perchè da più parti sento dire che se non si fanno almeno 4 giorni di lezione a settimana non si riesce ad arrivare a 120 giorni.

Manus, puoi linkarmi i posti in cui l'hai letto?

Cmq secondo me bisogna chiarire due cose.
I giorni liberi contano come servizio o no?
Le vacanze tipo Natale, carnevale, Pasqua come si contano?
Qualcuno sa rispondere a queste due domande? Grazie!!

sun-day ha scritto:Manus, puoi linkarmi i posti in cui l'hai letto?

Cmq secondo me bisogna chiarire due cose.
I giorni liberi contano come servizio o no?
Le vacanze tipo Natale, carnevale, Pasqua come si contano?
Qualcuno sa rispondere a queste due domande? Grazie!!

tutti i giorni sotto contratto fanno parte dell'anno di prova

non fanno parte la malattia, i permessi, le aspettative

http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/06/20/anno-di-provaformazione-nei-180-giorni-utili-alla-prova-non-rientrano-i-congedi-per-malattia-del-bambino/

Sì Giulia sui 180 giorni non si discute ma non è chiaro nei 120 giorni di attività didattica cosa rientra.

Nei 120 giorni di attività didattica per esempio, rientrano il giorno libero e le festività? E se rientra tutto come nei 180 giorni utili, che senso ha specificare nel comma che bisogna prestare servizio per almeno 180 giorni di cui almeno 120 di attività didattica? Sembrerebbe sottintendere che almeno 120 dovrebbero essere di effettivo servizio quindi niente giorno libero domenica e festività in genere

Allora, dalle varie risposte mi pare di capire che nei 180 giorni rientra tutto, cioè sia i giorni liberi, sia le vacanze invernali varie.

Ma invece i 120 giorni da dove saltano fuori? Non li trovo nell'articolo di OS! Dov'è la fonte normativa che li stabilisce? Magari trovandola capiamo meglio come devono essere gestiti! Comunque, se è vero che bisogna svolgere 120 giorni di servizio effettivo inteso come lezioni vere e proprie, dato che le settimane di scuola sono 33, allora bisognerebbe almeno avere 4 giorni di lezione: 33 x 4 = 132 (mentre se si ha lezione su 3 giorni, 33 x 3 = 99, che è inferiore a 120). Dunque, se esiste questa norma dei 120 giorni, bisogna avere almeno 4 giorni di lezione. Ma è vero che esiste questa norma? E cosa dice esattamente??

I 120 giorni di attività didattica sono nella legge 107 (Buona Scuola), ma non si sa se per attività didattica si intendano solo le lezioni o anche consigli di classe, collegi docenti, scrutini ecc.

Quindi Dec secondo te avendo un part time o spezzone con 3 giorni settimanali effettivi di lezione si riescono a raggiungere i 120 giorni di attività didattica richiesti dalla legge 107?

vale solo il primo mese di maternità obbligatoria per intero ai fini dei 180 giorni.

◾il primo mese di astensione obbligatoria per maternità (art. 31- Regio decreto 21.8.1937, n. 1542, c.m. n. 54 del 23.2.1972, c.m. n. 180 dell’11.7.1979);


quindi io che ho preso nomina al secondo mese niente, eh? chiedo conferma

sun-day ha scritto:Quindi Dec secondo te avendo un part time o spezzone con 3 giorni settimanali effettivi di lezione si riescono a raggiungere i 120 giorni di attività didattica richiesti dalla legge 107?

Non lo so.

malibustacy ha scritto:vale solo il primo mese di maternità obbligatoria per intero ai fini dei 180 giorni.

◾il primo mese di astensione obbligatoria per maternità (art. 31- Regio decreto 21.8.1937, n. 1542, c.m. n. 54 del 23.2.1972, c.m. n. 180 dell’11.7.1979);


quindi io che ho preso nomina al secondo mese niente, eh? chiedo conferma

Credo che sia il primo mese in cui sei sotto contratto; come dire che ti vale un mese e non di più, non che debba essere necessariamente il primo.

Dec mi ha chiamato una scuola per darmi 6 ore fino al 30 giugno. Posso accettare ed evitare la partenza?