Ulteriore penalizzazione, con la mobilità per ambiti, per chi desidera spostarsi solo nel Comune

Ho meditato tutta la notte sugli ultimi sviluppi della vicenda mobilità e sono giunta alla conclusione di essere “fottuta” su tutta la linea.
Premesso che anche a me sembra molto verosimile che, in caso di bocciatura del CCNI (che ormai mi pare probabile), il DL servirà a “parare il sedere” da ricorsi al MIUR e ai legiferatori cazzari (ovvero correggerà solo lo ”svarione” della mobilità su sede x i fase 0/A mandando anche loro negli ambiti)… ho ragionato più concretamente sulle decisioni che dovrò prendere, ma la mia situazione potrebbe non essere molto diversa da quella di altri che risiedono in piccole province.
1) Con la mobilità per sede, avrei potuto indicare TUTTE le scuole di mio gradimento del mio Comune; se ci fosse stato posto in una di esse e se io avessi avuto il punteggio più alto, ne avrei avuta una, in caso contrario no: pace, sarei rimasta dove sono
2) Con la mobilità per ambiti quale è l’ulteriore fregatura? Le scuole (parlo di II grado) del Comune sono state suddivise tra i 2 ambiti: sostanzialmente 3 scuole (+ 1 fuori Comune, in provincia) ad un ambito X, e 4 scuole (+ 1 fuori Comune, in provincia) all’altro ambito Y.
3) La possibilità di spostarsi in una scuola “gradita” si riduce notevolmente poiché – immagino – si otterrà trasferimento in un ambito oppure nell’altro… (NON in entrambi!!!) quindi se finisco nell’ambito X la scelta si riduce a 3 scuole (una è quella in cui già sono, l’altra quella a cui aspirerei, la terza più o meno non credo sarebbe molto diversa dalla mia… ); se invece metto per primo l’ambito Y e ci finisco, rinuncio automaticamente alla scuola a cui aspiro !
4) Il tutto senza avere idea di dove vi siano dei posti, o meglio: posso già immaginare che non ci saranno pensionamenti e NON è dato a saper dove possano essere assegnati i potenziamenti, poiché presumibilmente si sapranno solo con la pubblicazione degli organici, cioè ben dopo non solo la presentazione delle domande, ma anche dopo il termine ultimo per poterle ritirare (ammesso che si possano ritirare come negli anni precedenti)
5) In pratica se faccio domanda (che sarebbe totalmente “alla cieca”) ho solo la certezza di “perdere” la sede che ho, e anzi magari potrei vedermici riassegnata d’ufficio
6) A ciò si aggiunga che , tra i fase 0/A immessi quest’anno, a quanto pare di capire potrebbe essercene pure uno che può avvalersi di qualche “precedenza” (precedenze che, se ho ben capito, dovrebbero essere tenute in conto anche nella “chiamata diretta” da parte dei DS)…
Bel casino vero? Qualcuno ha qualche consiglio? Io mi sto arrovellando il cervello da mesi a studiare la situazione…
Quello che mi rende particolarmente amareggiata è che ho impiegato circa 10 anni di domande per arrivare nella mia Provincia (provenendo da altra limitrofa) e l’ho ottenuta solo quest’anno, finendo ovviamente nella scuola rimasta dopo tutti i movimenti interni al Comune e alla Provincia (poiché i movimenti interprovinciali sono sempre stato in coda)… in pratica fino all’anno scorso, malgrado la lunga anzianità di servizio, ero sempre l’ultima (perché da fuori Provincia) e ora che, con fatica ed accettando anche scuole meno gradite o COE sono nel Comune, NON posso più usufruire della fase prioritaria che era stata sempre riconosciuta ai già titolari nel Comune….

Ma se tu sei in ruolo da molto tempo, anche se hai ottenuto trasferimento quest'anno a Padova (da altra provincia), non dovresti rientrare presumibilmente, e solo ancora per quest'anno, sul trasferimento "per sede"?

iside ha scritto:Ma se tu sei in ruolo da molto tempo, anche se hai ottenuto trasferimento quest'anno a Padova (da altra provincia), non dovresti rientrare presumibilmente, e solo ancora per quest'anno, sul trasferimento "per sede"?

Era quello che speravo, non tanto per il fatto di avere o no la titolarità oppure avere cattedra su sede o potenziamento, ma anche solo per avere più scelta come numero di scuole e per non perdere, al limite, la sede dove sono.
Ma se l'ipotesi CCNI sarà bocciata, cambiano le prospettive...
Ps.: vermante non parlavo di Padova, ma il ragionamento è analogo per le piccole province

Non so perché avevo inteso Padova! Scusa (passavo da una pagina all'altra)! In ogni caso, è lo stesso! No, io non credo che succederà, per quest'anno. La cosa sarebbe troppo difficile da gestire. Il rischio più grosso, forse, potrebbe essere l'inserimento in posto comune o in posto di potenziamento a prescindere dal desiderio del docente che chiede la mobilità...

Sai Roberta... a me piacerebbe provare a chiedere trasferimento in una scuola che è proprio davanti alla mia... Però vorrei la sicurezza di essere su posto comune, e ho il terrore di finire perdente posto l'anno prossimo, con il rischio degli ambiti per l'anno successivo. Mi ripeto che è l'ultimo anno in cui potrei farlo (io avrei aspettato 5 anni, tanto per fare un esempio...). Valutando i rischi, ho deciso di rimanere dove sono, ma non sono ancora convinta al 100%.

RobertaB ha scritto:Ho meditato tutta la notte sugli ultimi sviluppi della vicenda mobilità e sono giunta alla conclusione di essere “fottuta” su tutta la linea.
Premesso che anche a me sembra molto verosimile che, in caso di bocciatura del CCNI (che ormai mi pare probabile), il DL servirà a “parare il sedere” da ricorsi al MIUR e ai legiferatori cazzari (ovvero correggerà solo lo ”svarione” della mobilità su sede x i fase 0/A mandando anche loro negli ambiti)… ho ragionato più concretamente sulle decisioni che dovrò prendere, ma la mia situazione potrebbe non essere molto diversa da quella di altri che risiedono in piccole province.
1) Con la mobilità per sede, avrei potuto indicare TUTTE le scuole di mio gradimento del mio Comune; se ci fosse stato posto in una di esse e se io avessi avuto il punteggio più alto, ne avrei avuta una, in caso contrario no: pace, sarei rimasta dove sono
2) Con la mobilità per ambiti quale è l’ulteriore fregatura? Le scuole (parlo di II grado) del Comune sono state suddivise tra i 2 ambiti: sostanzialmente 3 scuole (+ 1 fuori Comune, in provincia) ad un ambito X, e 4 scuole (+ 1 fuori Comune, in provincia) all’altro ambito Y.
3) La possibilità di spostarsi in una scuola “gradita” si riduce notevolmente poiché – immagino – si otterrà trasferimento in un ambito oppure nell’altro… (NON in entrambi!!!) quindi se finisco nell’ambito X la scelta si riduce a 3 scuole (una è quella in cui già sono, l’altra quella a cui aspirerei, la terza più o meno non credo sarebbe molto diversa dalla mia… ); se invece metto per primo l’ambito Y e ci finisco, rinuncio automaticamente alla scuola a cui aspiro !
4) Il tutto senza avere idea di dove vi siano dei posti, o meglio: posso già immaginare che non ci saranno pensionamenti e NON è dato a saper dove possano essere assegnati i potenziamenti, poiché  presumibilmente si sapranno solo con la pubblicazione degli organici, cioè ben dopo non solo la presentazione delle domande, ma anche dopo il termine ultimo per poterle ritirare (ammesso che si possano ritirare come negli anni precedenti)
5) In pratica se faccio domanda (che sarebbe totalmente “alla cieca”) ho solo la certezza di “perdere” la sede che ho, e anzi magari potrei vedermici riassegnata d’ufficio
6) A ciò si aggiunga che , tra i fase 0/A immessi quest’anno, a quanto pare di capire potrebbe essercene pure uno che può avvalersi di qualche “precedenza” (precedenze che, se ho ben capito, dovrebbero essere tenute in conto anche nella “chiamata diretta” da parte dei DS)…
Bel casino vero? Qualcuno ha qualche consiglio? Io mi sto arrovellando il cervello da mesi a studiare la situazione…
Quello che mi rende particolarmente amareggiata è che ho impiegato circa 10 anni di domande per arrivare nella mia Provincia (provenendo da altra limitrofa) e l’ho ottenuta solo quest’anno, finendo ovviamente nella scuola rimasta dopo tutti i movimenti interni al Comune e alla Provincia (poiché i movimenti interprovinciali sono sempre stato in coda)… in pratica fino all’anno scorso, malgrado la lunga anzianità di servizio, ero sempre l’ultima (perché da fuori Provincia) e ora che, con fatica ed accettando anche scuole meno gradite o COE sono nel Comune, NON posso più usufruire della fase prioritaria che era stata sempre riconosciuta ai già titolari nel Comune….

È evidente, come ho già detto altre volte, che l'eventuale bocciatura del CCNI renderebbe del tutto inutile, se non addirittura autolesionistica, la domanda di mobilità finalizzata ad un trasferimento in ambito comunale. Meglio restare dove si è e macinarsi 1 km piuttosto che rischiare di macinarsi 30 km per il semplice fine di voler macinarsi 300 metri.

Comunque, nel tuo caso potresti anche correre il rischio, dalle mie parti potrebbe capitare molto di peggio.
Mettiamo il caso di un insegnante di scienze con 400 punti che abita in una palazzina di Via Palomba a Cagliari ma insegna al liceo artistico "Foiso Fois" di Via Bixio a Cagliari Pirri. Ogni giorno costretto a smazzarsi una ventina di minuti di macchina (traffico permettendo) o in alternativa macinarsi 300 metri per andare al capolinea della metropolitana di piazza repubblica e poi altri 800 m per andare dalla fermata della metropolitana in via Bixio.
Con la domanda per sedi potrebbe richiedere il trasferimento al liceo classico "Dettori" e avrebbe il 99,99% di probabilità di beccarsi il posto di potenziamento assegnato quest'anno in una scuola che raggiungerebbe attraversando via Palomba e facendo 20-30 metri di marciapiede per varcare la soglia del liceo in cui studiò Antonio Gramsci e qualche altro notabile della storia di Cagliari & dintorni.
Con la mobilità per ambiti le cose cambiano. Va be', il gioco vale la candela e il nostro eroe fa domanda di trasferimento per l'ambito territoriale di Cagliari Ovest sperando nel posticino al "Dettori". Con il suo punteggio figurati se non ottiene il trasferimento nell'ambito... Finito nell'ambito, si scopre che il DS del Dettori recluta un altro, mentre salta fuori una chiamata dal DS dell'Azuni di Cagliari, che però poi dispone l'impiego dell'A060 di potenziamento all'alberghiero di Pula. Risultato? Cornuto e mazziato: lascia una titolarità intoccabile nel fior fiore di un liceo artistico per doversi macinare ogni giorno 80 km (andata e ritorno) di strada intasata dal traffico per andare a potenziare in una bolgia in cui eviterei di andarci io che abito a soli 7 km di distanza. Stranezze dell'abbuona scuola :-D

Della serie.. Il MegaCasinó della buona scuola; per molti sarà come giocare alla roulette (non quella russa, ovvio)

@Giancarlo & amici...
Certo che se ragiono in termini di opportunità, comodità e x certi versi anche fancazzismo mi conviene stare dove sono.
Ho però già espresso in passato che x me qs mestiere è anche passione, insegnare la materia che si conosce e si ama, sentendo che si sta facendo qualcosa di (almeno un po' )apprezzabile x gli studenti. Nella scuola dove sono - pur essendo l'ambiente molto piacevole - x una serie di ragioni (a partire dalla materia insegnata) è proprio l'aspetto della didattica ad essere sacrificato.
Potrei finire più lontano (siamo cmq nel raggio di 30 km), oppure su potenziamento (ma nella scuola giusta non disprezzerei neppure il potenziamento, a mio parere pensato bene può essere utile), oppure restare dove sono e tirare a campare senza entusiasmo e tirando a fare il meno possibile x i prossimi 15 anni. Come ho già detto altre volte è molto triste che labbuonascuola del cxxxo incentivi un docente a propendere x qs ultima scelta!

RobertaB ha scritto:Potrei finire più lontano (siamo cmq nel raggio di 30 km), oppure su potenziamento (ma nella scuola giusta non disprezzerei neppure il potenziamento, a mio parere pensato bene può essere utile),

Beh, allora è un altro paio di maniche. Se finire a 30 km non ti cambia la vita ma può essere un rischio per migliorarla può anche valerne la pena.

Del resto, io spero proprio di finire a 30 km e non a 7 km per lo stesso motivo.

Sono tentata, poi penso che non ho un minimo di elementi x fare un previsione razionale del rapporto costi/benefici.... mi sembra appunto di giocare alla roulette... e conoscendo la mia propensione alla sfiga... non so se mi convenga lasciare decidere della mia vita al "caso"... boh, mi arrovellerò ancora x un po'
Ps.: grazie x il sostegno morale e i consigli! :-)

roberta, consolati pensando ai perdenti posto! Io con ogni probabilità quest'anno sarò tra quelli. Non avrò possibilità di scegliere se presentare o meno domanda di trasferimento ... e nella legge "buona" non si fa alcuna distinzione tra domande volontarie e domande obbligatorie per qualche motivo, come per i perdenti posto ... :-(((

verdeacqua ha scritto:roberta, consolati pensando ai perdenti posto! Io con ogni probabilità quest'anno sarò tra quelli. Non avrò possibilità di scegliere se presentare o meno domanda di trasferimento ... e nella legge "buona" non si fa alcuna distinzione tra domande volontarie e domande obbligatorie per qualche motivo, come per i perdenti posto ... :-(((

:-((( Ti auguro di cuore che tu non debba diventare perdente posto nella scuola dove ti trovi bene e desideri rimanere... finchè non c'è certezza continya a sperare... tanto a quanto pare le domande di trasferimento sono ancora lontane!

Ulteriore penalizzazione anche per noi coe in ruolo da anni su cattedre sfigate. Quest'anno speravo finalmente di avere una cattedra in un'unica scuola a costo di andare su potenziamento, che nella mia cdc hanno elargito a piogga, invece come faccio a richiedere una scuola dove so che c'è cattedra intera se è nel mio stesso ambito? Non potrò chiedere trasferimento perchè già mi trovo nell'ambito, potrò andare dal DS di altra scuola del mio ambito a chiedere se per pietà mi prende? O sarò costretta a rimanere COE a vita?

Da quanto ho capito se il contratto sarà bocciato dovrai fare domanda di trasferimento indicando il tuo ambito. A questo punto avrai quindi abbandonato la tua titolarità su COE a prescindere dall'esito del trasferimento. Dall'ambito ti dai da fare con curricola tacchi alti e minigonne per arrivare alla scuola che ti interessa.
...scusate l'ironia, ma c'è da piangere...

Io sono l'unica della mia cdc su COE della mia scuola, l'anno prossimo ci saranno due classi in meno, per cui si già che sarò perdente posto, sono pure in un ambito sfortunato.... Dovrò sperare che mi scelgano uno o due DS di un altro ambito, i posti sono pochissimi e i perdenti posto tanti perché le COE tra ambiti diversi non si possono formare, e pensare che ci sarebbero in scuole a 3 km di distanza

Frida2012 ha scritto:Io sono l'unica della mia cdc su COE della mia scuola, l'anno prossimo ci saranno due classi in meno, per cui si già che sarò perdente posto, sono pure in un ambito sfortunato.... Dovrò sperare che mi scelgano uno o due DS di un altro ambito, i posti sono pochissimi e i perdenti posto tanti perché le COE tra ambiti diversi non si possono formare, e pensare che ci sarebbero in scuole a 3 km di distanza

Concordo sul fatto che un ulteriore problema generato dagli ambiti, particolarmente accentuato in province piccole dove anche il Comune capoluogo non è grande, è che "dividendo" il Comune (in 2 ambiti) scuole che sono a 200m di distanza e sono sempre state usate x formare COE ora si trovano in ambiti diversi ed inoltre, torno a ripetere, nel trasferimento si otterrà un ambito o l'altro, quindi ci auto-escluderemo da scuole potenzialmente comode, perchè scegliendo un ambito siamo tagliati fuori dalle scuole dell'altro ambito.
A questa cosa pochi hanno pensato finora, ma per chi ha solo necessità di spostarsi all'interno di un Comune comporta una notevole penalizzazione.

Certo, vale anche per comuni dell'hinterland ( di capoluoghi piccoli) che sono stati accorpati a comuni appartenenti alle comunità montane o simile... comunque anche se si guarda province con molti abitanti, Milano per esempio, ci sono assurdita

RobertaB ha scritto:A questa cosa pochi hanno pensato finora, ma per chi ha solo necessità di spostarsi all'interno di un Comune comporta una notevole penalizzazione.

Ho già detto (e dimostrato con un banalissimo esempio) che la mobilità per ambiti è incompatibile con i trasferimenti comunali.
Chi chiede mobilità per ambiti con lo scopo di cambiare scuola nello stesso comune è un autolesionista.

Per la morfologia dell' Italia sono già assurde le province, se non i confini di molte regioni, ed adesso pure sta assurdita' degli ambiti... Il problema per me , come per molti, non sono i DS ( seppure occorrerebbero un minimo di regole) , ma gli ambiti geografici !

Frida2012 ha scritto:Per la morfologia dell' Italia sono già assurde le province, se non i confini di molte regioni, ed adesso pure sta assurdita' degli ambiti... Il problema per me , come per molti, non sono i DS ( seppure occorrerebbero un minimo di regole) , ma gli ambiti geografici !

mava'?

Finalmente c'è qualcun altro che lo dice, pensavo di essere una bestia rara piovuta da un altro pianeta

Non ci resta che attendere, Giancarlo!

No Giancarlo, anche per me sarebbe l'ambito il problema.... Un' altra cosa fatta alla c.... di cane!!!! Ma si sa... quel gaglioffo al governo si preoccupa dei lavoratori e mai dei propri interessi....fa tutto a nostro favore.....siamo noi che siamo ingrati e incontentabili!!!!!

Giancarlo, sì, sono d'accordo... Negli ambiti ci sono delle "assurdità geografiche" incredibili.... E' un modo per eliminare i trasferimenti all'interno del comune...