Mi si chiede di coprire tutte le materie!!!!

Salve, sono una docente di sostegno alla secondaria di seconda grado e quest'anno seguo ben 4 alunni, 2 dei quali nella stessa classe. Seguono tutti la programmazione curricolare, ma un alunno lo seguo 5 ore, un altro 4 ore e i due alunni che sono nella stessa classe per un totale di 9 ore (4,5 ore ciascuno). Ho il seguente problema: poiché la mia presenza in classe è discontinua a causa di questo orario così frammentato, ho ricevuto pressioni da parte dei docenti delle discipline in cui non sono presente in classe affinché io segua ugualmente questi alunni, portando loro schemi di sintesi e facendoli quindi preparare anche per le loro discipline. Ma è giusto che io debba preparare questi ragazzi anche per le discipline in cui non sono presente? Sono 3 classi diverse e io rischio di impazzire. Non faccio altro che lavorare a casa, non solo per le mie 18 ore, ma soprattutto per le altre ore che non copro, avendo molti problemi, perché non essendo in classe e soprattutto perché non sono una tuttologa. Posso o no rifiutarmi di coprire anche le materie che non seguo? Ah, sono anche nell'anno di prova!

*perché non sono in classe e perché non sono una tuttologa. Scusate ma scrivo dal telefonino

Veramente il tuo lavoro per favorire l'inclusione sarebbe quello di suggerire ai docenti delle materie come preparare il materiale anche per gli alunni con sostegno,  che sono alunni loro quanto tuoi.

Ti chiedono troppo. Di' loro che farai del tuo meglio, ma che non essendoci sempre, quando non ci sei, se la devono vedere da soli con gli alunni H (che sono anche alunni LORO).
Quello che puoi fare concretamente è invece magari preparare tu il più possibile le loro verifiche, se sono più semplici del resto della classe. Così manterrai il "polso" della situazione dei tuoi alunni, e "voce in capitolo" sulla loro valutazione. Chiaramente nelle materie che segui.
Per le altre materie, puoi dire ai colleghi che SE ti danno per TEMPO le prove per la classe, non avendo tu la palla di vetro, puoi semplificarle. Tanto non te le daranno.
Sintesi fatte da te servono a poco per gli alunni...! Trova qualche testo semplificato e dai loro qualche fotocopia, su qualche argomento su cui magari si possono fare interrogare.
Più che fare passivamente quello che ti viene "chiesto" dai colleghi, ti consiglio di essere liberamente creativa tu, secondo come "senti" meglio di aiutarli, man mano che li osservi e li conosci; avrai soddisfazione.

rio ha scritto:Salve, sono una docente di sostegno alla secondaria di seconda grado e quest'anno seguo ben 4 alunni, 2 dei quali nella stessa classe. Seguono tutti la programmazione curricolare, ma un alunno lo seguo 5 ore, un altro 4 ore e i due alunni che sono nella stessa classe per un totale di 9 ore (4,5 ore ciascuno). Ho il seguente problema: poiché la mia presenza in classe è discontinua a causa di questo orario così frammentato, ho ricevuto pressioni da parte dei docenti delle discipline in cui non sono presente in classe affinché io segua ugualmente questi alunni, portando loro schemi di sintesi e facendoli quindi preparare anche  per  le loro discipline. Ma è giusto che io debba preparare questi ragazzi anche per le discipline in cui non sono presente? Sono 3 classi diverse e io rischio di impazzire. Non faccio  altro che lavorare a casa, non solo per le mie 18 ore, ma soprattutto per le altre ore che non copro, avendo molti problemi, perché non essendo in classe e soprattutto perché non sono una tuttologa. Posso o no rifiutarmi di coprire anche le materie che non seguo? Ah, sono anche nell'anno di prova!

Non sei assolutamente obbligata e ti sconsiglio di farlo perché altrimenti te lo chiederanno sempre come fosse un loro diritto.

Dalla mia esperienza ti dico che se per quieto vivere li acconti all'inizio è finita.
Fai presente in maniera fermissima che tu li puoi seguire per le ore in cui ci sei, fai presente che loro hanno 18 ore e preparano le lezioni per 18 ore, tu hai 18 ore e prepari materiali per 18 ore (d'altronde sarebbe da MATTI preparare materiali per 72 ore di lezioni).
Dillo molto chiaramente, dici che nessuna norma preveda che tu debba fare quello che ti chiedono, dici chiaramente che il tuo compito primario e l'inclusione/integrazione, dici chiaramente che al massimo puoi fornire loro indicazioni su come individualizzare LORO la loro lezione e su quali siano le metodologie/strategie didattico-educative funzionali ai ragazzi ed al tipo di disabilità che LORO dovranno applicare.
Se insistono dici apertamente di discutere della faccenda di fronte al dirigente in modo da chiarirla una volta per tutte.

Ci mancherebbe. E loro, che fanno?
Tu coprirai le materie che segui (e anche lì, dovrebbe essere collaborazione). Se le ore di sostegno assegnate non sono sufficienti, le famiglie facciano un ricorso e chiedano, se ci sono i margini, un aumento.
Tu dovresti "mediare", non sostituirti ai colleghi. Non si tratta di rifiutarti: se ti chiedono consigli per preparare schemi e/o verifiche potrai aiutarli. Ma certo non puoi seguire tutte le materie. Parlate delle metodologie e modalità più funzionali, ma poi si ricordino che l'allievo è anche loro.
So che nella pratica succede questo: non c'è il sostegno, molti (purtroppo) dimenticano lo studente o la studentessa. Sai quante volte entravo e trovavo i miei allievi, privi di sos nell'ora precedente, con lo sguardo perso nel vuoto e il quaderno intonso. Non sempre però: c'erano colleghi e colleghe che, pur facendo lezioni di livello anche alto, miravano a non perderseli del tutto. Purtroppo non tutti.
Potrà capitare che prima di una verifica ti sia chiesto di dedicare un'ora al ripasso di altre discipline, ma i materiali devono fornirteli. Non puoi diventare tuttologa. E non è questo il tuo ruolo.

ma non è possibile una cosa del genere! ma i tuoi colleghi sono esseri umani con una sensibilità ed un cuore? mi pare proprio di no. certo che ci vuole coraggio a fare richieste di questo genere. ma io mi chiedo: "con che faccia avanzano certe pretese?" perché non possono pretendere l' impossibile...