Domande dei commissari su materie non uscite ma per le quali sia l'abitazione

Ciao a tutti, tra i colleghi della mia scuola c'è molta incertezza sul fatto che il commissario esterno possa fare domande anche relativamente a materie che non sono uscite ma per le quali è abilitato . Ad esempio, dato che al linguistico é uscita fisica, se il commissario è abilitato anche in matematica, può fare domande relativamente alla matematica? C'è una normativa chiara in merito? In caso affermativo, voi generalmente come vi comportate? Privilegiate la materia che é uscita e riservate qualche domanda nell'altra materia solo nel caso di alunni presentati con una valutazione molto alta, o non fate differenza? Per quanto riguarda la valutazione, le due materie vengono considerate come un'unica materia oppure ognuna delle due ha la sua valutazione? Grazie

L'O.M. 205 dispone che il docente abilitato in più materie faccia domande su tutte quelle in cui ha titolo.
Per cui non si tratta di una possibilità, ma di un obbligo.
Il colloquio non ha alcuna valutazione per materia, il voto è deciso dalla commissione nella sua interezza.

Danilo83 ha scritto:Ciao a tutti, tra i colleghi  della mia scuola  c'è molta incertezza sul fatto che il commissario esterno possa fare domande anche relativamente a materie che non sono uscite ma per le quali è abilitato

A gennaio il MIUR comunica i docenti esterni. Sono 20 anni che le materie "non escono" più.

Al colloquio ci sono tutte le materie per le quali i commissari hanno titolo.

Sono abilitata in matematica e fisica e sono stata convocata come commissario esterno in una commissione che unisce una classe di liceo delle scienze umane e una di liceo musicale e coreutico.
Cercando oggi la mia commissione sul sito del MIUR, per la classe di scienze umane risulto commissario esterno di matematica, per quella del musicale invece risulto di fisica.
Entrambi gli indirizzi hanno ore sia di mate che di fisica durante il quinto anno.

Mi devo quindi considerare insegnante di matematica e fisica in entrambe le classi, nonostante sia lo stesso sito del MIUR a fare una distinzione?

Gabriella_mate ha scritto:
Mi devo quindi considerare insegnante di matematica e fisica in entrambe le classi, nonostante sia lo stesso sito del MIUR a fare una distinzione?

Sì, ogni insegnante deve interrogare su ogni materia in cui ha titolo.

No, no e poi no.
Non si deve interrogare su tutte le discipline di cui si ha contezza, titolo, competenza o passione. E non si deve nemmeno interrogare. Non è un'interrogazione, è un colloquio.
Secondo voi se vi fosse, che ne so, un docente abilitato in italiano, latino, storia e geografia, ma anche storia dell'arte e, perchè no, magari anche in filosofia, dovrebbe monopolizzare il colloquio? Gli esami non sono l'occasione per mostrare il proprio potere, e se le direttive ministeriali sono scritte da persone che di scuola non ne sanno nulla, spetta agli insegnanti trovare una soluzione. Ricordo bene di un collega intelligente di matematica che alternava. Ad uno studente chiedeva matematica, a quello dopo fisica. Idea, per italiano e latino, o per storia e filosofia. Soprattutto questo esame, e questo è quello che si sta dicendo da mesi, non dev'essere un'interrogazione ma un colloquio, e penso che in un colloquio non serva solo porre domande. Se sono un commissario di matematica e nell'esame dello studente x magari di un liceo linguistico non avverto la necessità di fare domande, posso anche non farle, perchè il colloquio mi sembra comunque completo e non sarà la matematica che potrà di fatto attribuire la completezza.

Non vorrei essere stata fraintesa, la mia intenzione non è assolutamente quella di monopolizzare i colloqui... e infatti la mia domanda era "mi devo considerare insegnante di matematica e fisica" e non "devo interrogare sia in matematica che in fisica": la differenza può essere sottile, ma ho cercato di scegliere bene le parole quando ho scritto il mio intervento precedente.

La mia volontà è soltanto quella di rispettare la normativa, mi sono resa conto di non conoscerla e vorrei arrivare preparata alla preliminare.
In un precedente intervento @gugu cita l'O.M. 205, che ho scaricato e ho letto velocemente, ma in questi giorni non ho il tempo di approfondire.
Pertanto la mia richiesta è: se qualcuno conosce il riferimento a un passaggio della normativa che chiarisca questo mio dubbio può scriverlo?

Grazie!

La normativa, se la leggiamo bene, è piena di contraddizioni. Si dice che si deve superare la rigida ripartizione disciplinare, poi si dice che gli insegnanti interrogano sulle discipline per cui hanno titolo. La normativa è stata scritta attraverso copia-incolla, mettendo cose nuove miste a cose vecchie da tecnici che non hanno ne competenza ne esperienza in materia. Questo è proprio il caso in cui la normativa non va applicata alla lettera, anzi.

idro ha scritto:No, no e poi no.
Non si deve interrogare su tutte le discipline di cui si ha contezza, titolo, competenza o passione.

Cavolo!!! Solo perché ho usato imprudentemente la parola interrogare, non serve mettermi alla gogna, so bene che non si deve interrogare, ma portare lo studente a sostenere un colloquio. Cosa dovrei dire che hai usato il termine "passione", come se un appassionato di una qualunque disciplina avesse sempre la competenza necessaria per capire certi strafalcioni che fanno gli studenti nell'esposizione.