Le nostre scuole saranno "sanificate" o semplicemente pulite?

Promemoria primo messaggio :

Mi sapete spiegare che differenza c'è tra "sanificazione" e pulizia?
Le vostre scuole saranno, ogni giorno e al cambio dell'ora di lezione, sanificate o pulite?

Ci credete che io non ho capito nulla di come avverrà la messa in sicurezza dal punto di vista di igiene "ammazzacovid"?

[quote="Campanella"]I prodotti acquistati, una volta a casa li riporrò nei rispettivi armadietti senza igienizzarli o riporli "in quarantena". Come invece dovrei fare con i compiti in classe e il materiale degli alunni a scuola.[/quote]

Falso: dove hai letto questa prescrizione?

La fabbrica..l ospedale...il laboratorio..sono fuori dall osservazione dell uomo comune.
Ma non di lucetta, che frequenta tutti i giorni questi ambienti e quindi ne sa, uuuhhh se ne sa..d altronde se non fosse esperta di ospedali non potrebbe dare consulenze allergologiche ed insegnarci che allergia ,asma e polmonite sono collegate . Io non lo sapevo , ma se bazzichi ospedali e laboratori come lei alla fine sapevatelo

[quote="lucetta10"]

Per conto mio mi arrendo, va bene, la scuola è come la pescheria, il barbiere, la bocciofila o il must: il ristorante (non è chiaro perché non si citino altri luoghi tipo l'ospedale, il laboratorio, la fabbrica... forse perché al di fuori dell'osservazione dell'umarel), e non c'è chi non colga questa evidenza (con la differenza para*** che in questi posti si deve mantenere la mascherina ma i docenti non ce la fanno!)...[/quote]

In un altro topic, ora chiuso, per perorare la causa di maggiore "rigidità" nei protocolli a scuola mi avevi invece risposto che noi docenti siamo lavoratori come tutti gli altri. Quindi, ne deduco, come il salumiere, il ristoratore, l'operaio, il commesso (escluderei il paragone col medico ospedaliero, per ovvie ragioni nemmeno da spiegare). Ma se non accetti il paragone scuola ---> altro luogo di lavoro, non dovresti nemmeno proporre il paragone docente ---> altro lavoratore.

P.S. questa la citazione, per completezza, dal topic "Quarantena e obbligo DDI":
"Io credo veramente che se presentassimo i termini di questa discussione a un operaio di una fabbrica ci prenderebbe per matti... e avrebbe ragione! Siamo lavoratori come tutti gli altri, facciamocene una ragione."

[quote="Campanella"]Ieri ho svolto attività di normale routine osservando semplicemente le azioni quotidiane mie e degli altri.
Banca. Posare la borsetta negli appositi armadietti all'ingresso, ovviamente non sanificati ad ogni passaggio di borsetta. All'ingresso in banca, pigiare il tasto per ottenere il numerino. Dove tutti posano il dito per pigiare lo stesso tasto. Allo sportello, prendere in mano la penna per la firma digitale, la stessa penna che tutti usano per firmare e che nessuno sanifica. Si presume che ci si igienizzi le mani all'ingresso, ma questo nessuno lo controlla, e comunque dovrebbe avvenire anche all'ingresso a scuola.

Negozio: faccio la spesa toccando prodotti che magari altri prima di me hanno preso in mano. Pago con bancomat e digito il mio pin sul pos dove altri prima di me hanno digitato e che non viene igienizzato ogni volta. L'igienizzante all'ingresso c'è ma noto che non viene utilizzato da tutti quelli che entrano, e comunque la commessa non controlla e non può farlo perchè impegnata in altro.
I prodotti acquistati, una volta a casa li riporrò nei rispettivi armadietti senza igienizzarli o riporli "in quarantena". Come invece dovrei fare con i compiti in classe e il materiale degli alunni a scuola.

Bar: ordino il mio panino e lo faccio da un menu cartaceo plastificato già toccato da molte mani. La superficie del tavolino ignoro se venga igienizzata ad ogni cambio di cliente, e comunque gli straccetti in mano al personale hanno aria dubbia quantomeno per il colore disgustoso. Sbirciando noto che l'addetto alla piastra per sopravvivere nel cubicolo rovente dell'angolo del bar, ha la mascherina abbassata sotto il naso. Almeno ogni tanto. E ovviamente io stessa non ho mascherina quando addento il panino.

Ecc. Ecc., e perlomeno utilizzo la mia auto e non i mezzi pubblici.

A me sembra tutto assolutamente come prima, o quasi, ovunque andiamo e qualsiasi cosa facciamo, ma nel contempo continuiamo a temere che l'ambiente scuola sia l'unico veicolo di terribili infezioni.
E' un po' strano.[/quote]
Detta così la giornata sarebbe un inferno. La soluzione più semplice è quella di lavarsi le mani e/o passarsi l'igienizzante, l'importante è che lo faccia tu. Se in un locale noti carenza nel rispetto delle norme di sicurezza, puoi farlo notare al responsabile o semplicemente non entrarci più.

va bene, la scuola NON è come la pescheria, il barbiere, la bocciofila o il must: il ristorante (non è chiaro perché non si citino altri luoghi tipo l'ospedale, il laboratorio, la fabbrica... forse perché al di fuori dell'osservazione dell'umarel) ........ allora il norovirus deve avere un potere infettante di gran lunga superiore.

[quote="mattopris"][quote="lucetta10"]

Per conto mio mi arrendo, va bene, la scuola è come la pescheria, il barbiere, la bocciofila o il must: il ristorante (non è chiaro perché non si citino altri luoghi tipo l'ospedale, il laboratorio, la fabbrica... forse perché al di fuori dell'osservazione dell'umarel), e non c'è chi non colga questa evidenza (con la differenza para*** che in questi posti si deve mantenere la mascherina ma i docenti non ce la fanno!)...[/quote]

In un altro topic, ora chiuso, per perorare la causa di maggiore "rigidità" nei protocolli a scuola mi avevi invece risposto che noi docenti siamo lavoratori come tutti gli altri. Quindi, ne deduco, come il salumiere, il ristoratore, l'operaio, il commesso (escluderei il paragone col medico ospedaliero, per ovvie ragioni nemmeno da spiegare). Ma se non accetti il paragone scuola ---> altro luogo di lavoro, non dovresti nemmeno proporre il paragone docente ---> altro lavoratore.

P.S. questa la citazione, per completezza, dal topic "Quarantena e obbligo DDI":
"Io credo veramente che se presentassimo i termini di questa discussione a un operaio di una fabbrica ci prenderebbe per matti... e avrebbe ragione! Siamo lavoratori come tutti gli altri, facciamocene una ragione."[/quote]

Perché, adesso il "lavoratore come tutti gli altri" segue il contratto del lavoratore di un altro settore? Bizzarra teoria.
La citazione è pretestuosa e basterebbe a capirlo il fatto che non c'è un prima e un dopo: l'operaio della fabbrica, con cui, ribadisco, volutamente non si fanno mai paragoni perché quello ha un protocollo non gradito, ci prenderebbe per matti perché chiediamo l'alleggerimento delle norme a tutela della sicurezza sul posto di lavoro, l'ho detto e lo ridico.
Altri danno il privilegio alla produttività, ne prendo atto, io continuo a ritenerla una follia: diversa cultura democratica e del lavoro!

Ribadisco un'altra cosa che proprio non passa: qui NESSUNO perora l'irrigidimento dei protocolli, ma esiste un gruppo di indomiti lavoratori della scuola (quasi tutti precari, rilevo con stupore...) che ne chiede sprezzante l'alleggerimento, non camuffiamoci!

Tra il cenno (forzoso e pretestuoso) alla produttività e l'allusione ai precari (che forse nella tua logica parlano così perché vorrebbero il posto dei colleghi di ruolo malati? complimenti per le larghe vedute, in tal caso) rilevo un filino di complottismo fuori luogo.

[quote="mattopris"]Tra il cenno (forzoso e pretestuoso) alla produttività e l'allusione ai precari (che forse nella tua logica parlano così perché vorrebbero il posto dei colleghi di ruolo malati? complimenti per le larghe vedute, in tal caso) rilevo un filino di complottismo fuori luogo.[/quote]

Adesso ci vogliamo salvare con la coda di paglia? Ci rifugiamo nello stile di utenti di cui non evochiamo nemmeno il nome?

Era un rilievo e certamente riguarda solo il forum, francamente non so nemmeno se tu sei precario o meno, il riferimento era a altri.
Puoi dimostrare che la mia percezione è sbagliata?
Magari più che un complotto ci sarebbe un invito, che ribadisco, a ascoltare le voci che vengono da chi è in questo momento a scuola.
I precari dovrebbero tenere ancora di più alla sicurezza, entrando in un posto di lavoro che non conoscono, invece no: come mai? A furia di mazzate si sta perdendo nelle nuove generazioni il concetto della tutela dei lavoratori?

Dire che si sta stabilendo di tenere i fogli in quarantena è una falsa notizia, da dove esce, eccetto le chiacchiere (lì si che esce, e spesso)?

La produttività: qualunque lavoratore (ancor di più se precario) sa che non si deroga alla sicurezza sul posto di lavoro, e sa che chi lo fa sono i padroni, non i lavoratori, e lo fanno per allentare misure che riducono la produttività. O credi che in Cina si produca di più perché gli operai sono più veloci?

A scuola la produttività si chiama didattica, innalzare grandi questioni di didattica e ritenerli prioritari per derogare alle norme di sicurezza fa comodo a chi non vuole tutelare la sicurezza del personale, vedi questione dei 7 giorni di quarantena.
Non è dunque chi segue il protocollo a fare un favore alla Azzolina, ma chi vuole la scuola aperta a tutti i costi, è disposto a derogare e "filtrare" perché the show must go on!

Nessuno celebra i protocolli e la loro applicabilità, ma va respinto lo schema che alla sicurezza si deroghi in nome del "servizio", se serve per tutelare la salute si fa quello che si deve. e se serve lo dice qualcuno preposto, non il prof di passaggio

Sui libri in quarantena concordo, nessuno lo impone; ma mi pare di aver capito che alcune scuole stiano dando delle direttive bizzarre, come ad esempio il divieto di portarsi a casa i compiti da correggere; spero concorderai che in quei casi siamo alla follia.

Sul resto, se parli con me ti ripeto che non sono certo un produttivista o un amico dei "padroni", anzi: non è per quello che dico quello che dico.
La mia posizione è che sia necessario, nei prossimi mesi, cercare di vivere una vita il più possibile normale, compatibilmente con la situazione contingente; pertanto, tutto quello che va in questa direzione è da me ben accolto. Vale ad es. per questi famosi "7 giorni", la scuola in presenza, il poter stare alla cattedra senza mascherina, l'archiviazione di idee balzane come il plexiglas, o assurdità pure e semplici come la mascherina imposta all'aperto in mezzo ai campi.
Il tutto senza minimamente negare quanto accade, ma consapevole che la situazione di marzo-aprile non sarà più ripetibile, qualunque dovesse essere lo scenario prossimo venturo. E senza essere del tutto tranquillo: non lo sono, assolutamente, e sarei falso se dicessi il contrario.
Figurarsi poi se sono dalla parte di chi sfrutta i lavoratori o se sostengo che il "fare schei" venga prima di ogni altra cosa. E fidati di me su questo: vivo in una regione dove si parla di lavoro anche nel tempo libero e dove si distruggono famiglie in nome della "fabbrichetta".

[quote="mattopris"]Sui libri in quarantena concordo, nessuno lo impone; ma mi pare di aver capito che alcune scuole stiano dando delle direttive bizzarre, come ad esempio il divieto di portarsi a casa i compiti da correggere; spero concorderai che in quei casi siamo alla follia.

Sul resto, se parli con me ti ripeto che non sono certo un produttivista o un amico dei "padroni", anzi: non è per quello che dico quello che dico.
La mia posizione è che sia necessario, nei prossimi mesi, cercare di vivere una vita il più possibile normale, compatibilmente con la situazione contingente; pertanto, tutto quello che va in questa direzione è da me ben accolto. Vale ad es. per questi famosi "7 giorni", la scuola in presenza, il poter stare alla cattedra senza mascherina, l'archiviazione di idee balzane come il plexiglas, o assurdità pure e semplici come la mascherina imposta all'aperto in mezzo ai campi.
Il tutto senza minimamente negare quanto accade, ma consapevole che la situazione di marzo-aprile non sarà più ripetibile, qualunque dovesse essere lo scenario prossimo venturo. Figurarsi se sono dalla parte di chi sfrutta i lavoratori o se sostengo che il "fare schei" venga prima di ogni altra cosa. E fidati di me su questo: vivo in una regione dove si parla di lavoro anche nel tempo libero e dove si distruggono famiglie in nome della "fabbrichetta".[/quote]

Il problema, lo ridico collega che fai finta di non capire, non è l'aneddotica di cui si sostanziano tutti questi tuoi grandi discorsi, quella serve a ridicolizzare il tema vero e grosso e nella scuola si è fatto SEMPRE.

Il tema è la base ideologica, non sono le singole misure (che risentono dei diversi contesti scolastici) e non basta fare apodittiche dichiarazioni di fedeltà alla linea proletaria per respingere l'accusa di essere a favore della produttività.

La normalità in questa fase non esiste, facciamocene una ragione, e la scuola col Covid NON LA ABBIAMO MAI VISSUTA finora, perché a marzo eravamo a casa, non a scuola, quindi di cosa parliamo? la stiamo costruendo ora, e non può con ogni evidenza essere quella di febbraio.
Come si fa a suggerire di essere PRIMA meno prudenti per vedere l'effetto che fa? Semmai allenteremo POI... ma perché ORA? Per far fare la sfilata a Azzolina?

Il solo parlare di normalità mi indispone: dover sentire che ieri al bar era tutto normale, che avete preso l'aperitivo e erano tutti senza mascherina, ergo dovremmo buttarci per essere sereni è di una superficialità sconcertante... tra l'altro i dati che vengono dai sistemi scolastici all'estero, che adesso nessuno cita più perché non fanno più comodo, sono sconfortanti, lo vogliamo dire?

ma dove vivete?

Ma cosa ne sai tu, di grazia, della mia "base ideologica" (ovviamente peggiore della tua, ça va sans dire)? Te la fai e te la canti da sola: appioppi etichette sulla base dei messaggi di un forum (ma non insegniamo ai nostri alunni che le persone bisogna conoscerle prima di giudicarle?), dandomi del "produttivista" e, quando io cerco di spiegarti che non è così, ribadisci il concetto dall'alto del tuo piedistallo. Cerco di spiegare in modo più ampio come la penso sulla questione, al di là del contesto scolastico...e niente, giunge un nuovo, implacabile giudizio. Cerco di fare un discorso generale, che esuli dal caso singolo...e niente, è un "grande discorso", con "aneddotica", che "ridicolizza il tema vero".
Beata te che hai la verità in tasca, ti invidio!

P.S. Odio l'aperitivo.

[quote="mattopris"]Ma cosa ne sai tu, di grazia, della mia "base ideologica" (ovviamente peggiore della tua, ça va sans dire)? Te la fai e te la canti da sola: appioppi etichette sulla base dei messaggi di un forum (ma non insegniamo ai nostri alunni che le persone bisogna conoscerle prima di giudicarle?), dandomi del "produttivista" e, quando io cerco di spiegarti che non è così, ribadisci il concetto dall'alto del tuo piedistallo. Cerco di spiegare in modo più ampio come la penso sulla questione, al di là del contesto scolastico...e niente, giunge un nuovo, implacabile giudizio. Cerco di fare un discorso generale, che esuli dal caso singolo...e niente, è un "grande discorso", con "aneddotica", che "ridicolizza il tema vero".
Beata te che hai la verità in tasca, ti invidio!

P.S. Odio l'aperitivo.[/quote]


So quello che ti affanni a reclamare tu stesso e su quello rispondo, sei tu che hai posto la questione.

Per quanto mi riguarda, poco me ne cale. Se mi si dice "non sono certo un produttivista o un amico dei "padroni", anzi", rispondo che il discorso che fai smentisce questo assunto, e motivo.
Se poi non vuoi parlarmi di te, non risponderò su di te. Mai detto produttivista perché parlavo di una posizione e non di te, che non conosco. Coi piedistalli lascia perdere, scardinami se riesci ma piantiamola con gli attacchi personali da scolaretti, sarò anche irritante, non lo nego, ma non ti chiedo di apprezzarmi.

Se l'argomento portato è la barzelletta del prof che inuma la verifica di algebra nella capsula del tempo, respingo sdegnata ogni macchiettismo. Se si fa il mischione del bar con la scuola materna come fossero la stessa broda, respingo anche quello. Mi pare di aver sempre risposto nel merito e motivato.
Ho perfino risposto (su tua esplicita sollecitazione) al discorsone paludato sullo stato etico che volevo svincolare con la battuta! Che vuoi di più? Convincermi?

Detto questo, a me invece l'aperitivo piace, pensa un po'...

È da mo' che la nostra ci racconta del suo disprezzo verso i precari..d altronde con laurea e dottorato ritrovarsi a insegnare alle medie deve essere dura da mandare giù, in qualche modo occorre trovare uno spazio per sfogarsi

[quote="Superconduttore2"]È da mo' che la nostra ci racconta del suo disprezzo verso i precari..d altronde con laurea e dottorato ritrovarsi a insegnare alle medie deve essere dura da mandare giù, in qualche modo occorre trovare uno spazio per sfogarsi[/quote]

visto? ahahahahahahahah

Rassicurante come il Natale e sempre sprezzante del ridicolo

Anche io motivo sempre tutto quello di cui parlo. Almeno su questo ci si intende.
Non cerco di convincerti di nulla, perché mi pare che abbiamo caratteri simili: quando siamo convinti delle nostre idee, non schiodiamo.

Per il resto - posto che da qui ad un tempo "x" le nostre posizioni sono e resteranno divergenti su molti temi (anche se non su tutti) - direi di tornare all'argomento del topic, altrimenti ce lo chiudono (anzi forse è tardi)

[quote="mattopris"]Anche io motivo sempre tutto quello di cui parlo. Almeno su questo ci si intende.
Non cerco di convincerti di nulla, perché mi pare che abbiamo caratteri simili: quando siamo convinti delle nostre idee, non schiodiamo.

Per il resto - posto che da qui ad un tempo "x" le nostre posizioni sono e resteranno divergenti su molti temi (anche se non su tutti) - direi di tornare all'argomento del topic, altrimenti ce lo chiudono (anzi forse è tardi)[/quote]

sembra la lettera di addio di un fidanzato tredicenne...

Questa me la concederai

Certo che farsi lasciare da un 13enne......

Tornando in topic , i detergenti da me , sono gli stessi di Giugno,pardon Febbraio .Non so se erano a base alcolica.
Sicuramente la dsga non glieli ha fatti buttare ma anzi li stanno usando

Da noi prossima settimana orari differenziati con lezioni dalle 8.00 alle 11.00 praticamente il minimo sindacale!

[quote="luna7"]Tornando in topic , i detergenti da me , sono gli stessi di Giugno,pardon Febbraio .Non so se erano a base alcolica.
Sicuramente la dsga non glieli ha fatti buttare ma anzi li stanno usando [/quote]

Guardate che i detergenti non devono essere a base alcolica, sono le mani che vanno igienizzante con soluzione a base alcolica.
Il coronavirus è un virus molto fiacco, va via con un sapone neutro

[quote="@melia"]I livelli di pulizia/sanificazione/igienizzazione sono 3
1) Pulizia, quella solita, che al momento non è sufficiente;
2) Sanificazione ordinaria, detta anche igienizzazione (almeno quotidiana): oltre alla pulizia ordinaria si devono utilizzare spray alcoolici sulle superfici di contatto: banchi, cattedre, maniglie, rubinetteria, altri oggetti di uso comune; le cattedre dovranno essere igienizzate ad ogni cambio del docente possibilmente dal cs (ma ben poche scuole hanno un numero sufficiente di cs) oppure dal docente stesso con spray e salvietta monouso.
3) Sanificazione straordinaria, in caso di conclamata presenza a scuola di casi Covid. In questo caso è opportuno affidarsi ad una ditta specializzata in quanto vengono richieste dotazioni che non sono comunemente presenti a scuola.[/quote]


Allora da me stanno solo pulendo !

Io spray alcoolici non ne ho visti .
Taluni genitori pensano che dietro la parola "sanificazione "ci sia chissa quale prodotto/strategia ...per questo i ds abbondano di tale dicitura a mio parere...

Postilla: la faccenda dei compiti in classe in quarantena non è una fake, l'ho letta nei protocolli di diverse scuole e anche il mio ds la caldeggia. Un responsabile della sicurezza ha suggerito durante un collegio di tenerli in freezer. Non sottovalutiamo il fatto che la realtà superi la fantasia... (l'unica cosa che ho letto sulla sopravvivenza del virus su carta, posto che sia attendibile, parlava di 3/6 ore, una notte nell'armadietto mi pare possa bastare).

Sssshhh...che adesso inizieranno ad arrivarti pubblivita per mail o in rete del tipo " USA IL TUO BONUS DOCENTE E ACQUISTA IL NOSTRO SPECIALE FREEZER PER TEST SCOLASTICI..DA -23° IN GIU E IL VIRUS NON C È PIU "
Contiene fino a 350 fogli e il giorno dopo sono pronti per essere corretti

[quote="luna7"]
[quote="@melia"]I livelli di pulizia/sanificazione/igienizzazione sono 3
1) Pulizia, quella solita, che al momento non è sufficiente;
2) Sanificazione ordinaria, detta anche igienizzazione (almeno quotidiana): oltre alla pulizia ordinaria si devono utilizzare spray alcoolici sulle superfici di contatto: banchi, cattedre, maniglie, rubinetteria, altri oggetti di uso comune; le cattedre dovranno essere igienizzate ad ogni cambio del docente possibilmente dal cs (ma ben poche scuole hanno un numero sufficiente di cs) oppure dal docente stesso con spray e salvietta monouso.
3) Sanificazione straordinaria, in caso di conclamata presenza a scuola di casi Covid. In questo caso è opportuno affidarsi ad una ditta specializzata in quanto vengono richieste dotazioni che non sono comunemente presenti a scuola.[/quote]


Allora da me stanno solo  pulendo ! [/quote]

... e direi che è una buona notizia!