Contratti a tempo determinato ed esami: mi spetta la proroga?

Buonasera, avrei bisogno di delucidazioni.
Ho avuto un contratto a tempo determinato da graduatorie di istituto dal 2 novembre 2020 all'11 giugno 2021 (sostituzione del docente in aspettativa) per 9 ore settimanali presso una scuola media. Avendo una classe in uscita sono stato impegnato con gli esami. Il giorno 10 giugno 2021, in previsione della Naspi e per capire come muovermi, sono andato in segreteria, dove mi è stato detto che ci sarebbe stata la proroga fino al 23 giugno. Premesso che, facendo delle ricerche in rete, avevo trovato notizie sul fatto che, nel mio caso, spettasse la proroga e non contratti per i singoli giorni di esame. Al che, quando la scuola mi ha detto così, non ho fatto nessuna domanda di Naspi. Oggi, ultimo giorno del presunto "contratto prorogato" mi sono recato a scuola per ritirare il contratto finalmente firmato. Lì mi è stato detto da un'assistente amministrativa che la proroga "non l'ha voluta fare" (presumo si riferisse al segretario?) e quindi mi sono stati praticamente preparati due contratti, uno per il giorno 14 (preliminare) e uno dal 21 al 23 giugno 2021 (giorni degli esami e della ratifica). Lì per lì sono andato via ma, non ho detto nulla a loro, mi sono preso l'impegno di informarmi meglio sulla questione. Vorrei quindi sapere da voi, cosa prevede la normativa?
Ho trovato un articolo della cigl dove si dice che:

Proroga o nuovo contratto stipulato per i giorni necessari?
Supplenze che rientrano nell’art. 37 del CCNL/2007: “Al fine di garantire la continuità didattica, il personale docente che sia stato assente, con diritto alla conservazione del posto, per un periodo non inferiore a centocinquanta giorni continuativi nell’anno scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione dell’attività didattica, e rientri in servizio dopo il 30 aprile, è impiegato nella scuola sede di servizio in supplenze o nello svolgimento di interventi didattici ed educativi integrativi e di altri compiti connessi con il funzionamento della scuola medesima. Per le medesime ragioni di continuità didattica il supplente del titolare che rientra dopo il 30 aprile è mantenuto in servizio per gli scrutini e le valutazioni finali. Il predetto periodo di centocinquanta giorni è ridotto a novanta nel caso di docenti delle classi terminali.”
La norma va applicata sia nel caso di rientro del titolare dopo il 30 aprile (in questo caso il titolare rientra e resta a “disposizione” della scuola), sia nel caso di mancato rientro (per cui il titolare ha raggiunto 150 gg di assenza o 90 in caso di classi terminali, ma non rientra e prosegue la sua assenza fino al termine delle lezioni o oltre).
Non ci sono differenze tra i diversi ordini di scuola, pertanto questa previsione contrattuale va applicata anche ai supplenti della scuola Primaria e dell’Infanzia.
Al supplente che rientra nell’art. 37 ha diritto alla proroga che decorre dal giorno successivo a quello del “termine delle lezioni” fino all’ultimo giorno di scrutinio, senza interruzioni.
Se il docente insegna in una classe terza della secondaria di I grado dovrà essere prorogato fino all’ultimo giorno di insediamento della Commissione per lo svolgimento degli esami.

Domanda: sbaglio o questi "minicontratti" sono "illegali"? Illuminatemi per favore. E se mi spetta la proroga, come posso procedere?
Grazie mille

Per la scuola secondaria di primo grado il contratto ti deve essere prolungato fino all'ultimo giorno degli Esami, senza soluzione di continuità - quindi la scuola ha sbagliato e dovrà rettificare (il riferimento rimane l'articolo 37 CCNL 2007).