Calcolo pensione

Ho lavorato dal 1990 al 2020 in aziende provate versando all'INPS i contributi per la pensione. Da settembre 2020 ho avuto 2 contratti di supplenza annuale in scuole secondarie di secondo grado e quindi verso i contributi all'INPS ma nella sezione separata per i dipendenti pubblici.
Come verrà calcolata la pensione? Sarà automatico l'accorpamento dei due capitali accumulati? Avrò dei costi per il cumulo? Grazie in anticipo a chi mi saprà dare delle indicazioni.

Nessuno che sia nella stessa situazione?

GianniCausi ha scritto:Nessuno che sia nella stessa situazione?

A suo tempo io ho dovuto chiedere il ricongiungimento ma per meno di un anno, quindi ho pagato poco, ricordo alcuni colleghi che avevano richiesto la rateizzazione.
Però questa domanda devi andare a farla ad un patronato, dove ti sanno spiegare tutto bene e ti fanno presentare la domanda con tutti i crismi e carismi, se vale la pena.
Perché magari a te conviene tenere le due pensioni separate, visto che nel privato hai già maturato il minimo, e loro sanno darti indicazioni.

Fermo restando che la consulenza di un patronato è indispensabile, aggiungo solo che non c'è nulla di automatico, nel senso che qualsiasi soluzione dovrà essere richiesta da te.
Se vuoi una prima infarinatura delle possibilità, cerca le regole di ricongiunzione, cumulo gratuito e totalizzazione, che sono i tre istituti che consentono di valorizzare periodi di contribuzione a gestioni diverse.
Per esempio qui
https://www.wikilabour.it/dizionario/previdenza/contributi-ricongiunzione-riscatto-totalizzazione-cumulo/

fradacla ha scritto:Fermo restando che la consulenza di un patronato è indispensabile, aggiungo solo che non c'è nulla di automatico, nel senso che qualsiasi soluzione dovrà essere richiesta da te.
Se vuoi una prima infarinatura delle possibilità, cerca le regole di ricongiunzione, cumulo gratuito e totalizzazione, che sono i tre istituti che consentono di valorizzare periodi di contribuzione a gestioni diverse.
Per esempio qui
https://www.wikilabour.it/dizionario/previdenza/contributi-ricongiunzione-riscatto-totalizzazione-cumulo/

grazie

Buonasera, alcuni docenti che hanno avuto una supplenza l'anno scorso nel 2021, sono stati contattati dall'inps per confermare l'iban per poter ricevere il TFR.
Ma il tfr dei supplenti e' la parte dello stipendio che poi serve per avere la pensione? Perdonate la stupidita' della mia domanda, ma insegno da poco.
Persone che conosco hanno avuto la pensione e poi il tfr quando sono andati in pensione.
Ora non capisco una cosa. Sto facendo confusione.
Il tfr che viene dato ai supplenti ogni anno, non deve essere dato quando si va in pensione?
Inoltre non ho capito se questo tfr e' diverso dalla pensione. Cioe' di solito viene trattenuta una somma sullo stipendio per la pensione che verra' erogata quando si  raggiunge l'eta' pensionabile? Questa somma che fine fa?
Per i supplenti c'e' una distinzione tra tfr e pensione?

La somma che viene erogata come tfr ogni anno ai supplenti non e' penalizzante rispetto ai docenti a tempo indeterminato che la ricevono all'eta' pensionabile come somma tutta intera considerando anche l'inflazione?
Spero che qualcuno possa illuminarmi.
Lalla, Dec, Arrabiu, porreste rispondermi?
Ringrazio in anticipo chiunque mi rispodera'

Le trattenute mensili sullo stipendio sono una parte per la pensione, una parte per il TFR, una parte per la copertura sanitaria ed una fiscale.
Il TFR è quello che in gergo è detto liquidazione, cioè una parte dello stipendio che viene accantonata ogni mese e restituita quando SI LASCIA L’IMPIEGO presso una determinata azienda.
Ogni volta che si cambia lavoro si ottiene il TFR maturato presso quel certo  datore di lavoro.
Il precario della scuola viene licenziato al termine di ogni incarico, quindi ogni volta riceve il TFR dovuto.
Non ha nulla a che vedere con la pensione, e proprio a causa dell’inflazione è più conveniente averlo ora, in quanto la rivalutazione annuale è sempre inferiore all’inflazione stessa.
È un finanziamento alle aziende, non un favore ai dipendenti.

Annaangela, grazie infinite per la risposta, sei sempre gentilissima.
Da quello che ho capito, mi conviene conservare ogni anno il tfr ed eventualmente investire ulteriormente?
Invece il problema sarebbe quello della pensione. Leggevo in un'altra sezione del forum che alcuni si ponevano il problema se convenisse o meno investire in un fondo pensione. Questo tipo di problema riguarda il tfr oppure la parte per la pensione?

Ti rispondo io, almeno per una parte dei tuoi quesiti.
1) I contributi che ogni mese ti vengono trattenuti per la pensione (identificati nel cedolino come ritenuta INPDAP), insieme a quelli che lo Stato versa per te, sono la base di calcolo della pensione statale, a cui non puoi rinunciare neanche se volessi.
2) Se vuoi aggiungere a questa pensione statale una pensione complementare, devi iscriverti ad un fondo pensione; se scegli quello di categoria, il fondo Espero, nella tua posizione vengono versati il TFR che si matura dal momento dell'adesione, un contributo a tuo carico ed un contributo a carico del datore di lavoro.
3) Se scegli di costruirti una pensione complementare in altro modo, puoi investire in essa anche il TFR.

Grazie fradacia