Scuola a Milano, fuga delle famiglie italiane dagli «istituti ghetto» di quartiere con tanti stranieri: «Più iscrizioni alle private»

Promemoria primo messaggio :

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_giugno_22/scuola-milano-fuga-famiglie-italiane-istituti-ghetto-quartiere-tanti-stranieri-piu-iscrizioni-private-fe2c14c6-f1f1-11ec-9347-39962991c7ba.shtml

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Famiglie italiane che non iscrivono i propri figli alla scuola di quartiere, per l’alta presenza di alunni stranieri. E così si creano scuole «ghetto». È il fenomeno del «White flight», comune nelle metropoli. Milano non fa eccezione e se ne è parlato al convegno «Quale scuola? La scelta delle famiglie e la rete scolastica» promosso dal Comune di Milano e dal Politecnico, dove sono state presentati, invece, casi di successo e strategie per contrastare questa tendenza. Nelle scuole milanesi, all’infanzia la quota di stranieri raggiunge il 40 per cento, alle primarie e alle medie va dal 26 al 28 per cento.

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«Tra il 2015 e il 2019 non ci sono cambiamenti nelle tendenze generali, ma vediamo un aumento nelle iscrizioni alle elementari private, dove il 95 per cento della popolazione è composta da italiani. È quasi un fenomeno inverso, di auto-segregazione. Milano è una città sempre più globale e multietnica. Invece loro frequentano le lezioni in un contesto totalmente omogeneo» spiega Costanzo Ranci, docente del Politecnico.

Cari DS non serve creare più le classi di  "capre" e classi di "bravi". Ci pensano già i genitori.

https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/06/25/news/roma_rissa_scuola_vip_autisa_ragazzino_russo_cinese_bullismo-355382441/?ref=RHTP-BH-I354284481-P3-S2-T1

franco.71 ha scritto:https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/06/25/news/roma_rissa_scuola_vip_autisa_ragazzino_russo_cinese_bullismo-355382441/?ref=RHTP-BH-I354284481-P3-S2-T1

Qui però il problema è l'autista.

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Il ragazzino, originario di Mosca, che abita in un castello alle porte di Roma, non la prende affatto bene. Non digerisce il fatto di averle prese dal compagno di classe. Ed ecco che accade qualche cosa di imprevedibile: lo chauffeur-bodyguard del russo minaccia e aggredisce il coetano cinese.

"Eccolo è lui", l'alunno avrebbe indicato così l'altro studente e l'autista si sarebbe fiondato sul piccolo che sistemava i libri dentro un armadietto della scuola. Prima gli avrebbe girato il braccio dietro la schiena, poi l'avrebbe afferrato per il collo e gli avrebbe detto "non toccarlo più altrimenti ti spacco la faccia".

[...]

Articolo ovviamente enfatizzato a scopo propagandistico, su giornale filoatlantista, essendo l’autore del misfatto un russo. Quando accade la stessa cosa (o anche di MOLTO peggio) e sono magari ragazzini di origine nordafricana fanno fatica a scriverla la nazionalità, perché i barconi devono arrivare da là…

hypernova ha scritto:Articolo ovviamente enfatizzato a scopo propagandistico, su giornale filoatlantista, essendo l’autore del misfatto un russo. Quando accade la stessa cosa (o anche di MOLTO peggio) e sono magari ragazzini di origine nordafricana fanno fatica a scriverla la nazionalità, perché i barconi devono arrivare da là…

Ovviamente..sembra una di quelle storielle inverosimili che si trovano su quelle riviste per ragazzini che regalano in edicola.. 
Per creare qualcosa di realistico e credibile occorre una fantasia ponderata..evidentemente il mondo del giornalismo inizia a scarseggiarne. 
Comunque come è finita la storia? Il lieto fine del battaglione Azof che è arrivato con le camionette, svastica e braccio teso a crivellare il russo si è poi verificato?

hypernova ha scritto:Articolo ovviamente enfatizzato a scopo propagandistico, su giornale filoatlantista, essendo l’autore del misfatto un russo. Quando accade la stessa cosa (o anche di MOLTO peggio) e sono magari ragazzini di origine nordafricana fanno fatica a scriverla la nazionalità, perché i barconi devono arrivare da là…

Che barba!

Cloretta_2 ha scritto:

hypernova ha scritto:Articolo ovviamente enfatizzato a scopo propagandistico, su giornale filoatlantista, essendo l’autore del misfatto un russo. Quando accade la stessa cosa (o anche di MOLTO peggio) e sono magari ragazzini di origine nordafricana fanno fatica a scriverla la nazionalità, perché i barconi devono arrivare da là…

Ovviamente..sembra una di quelle storielle inverosimili che si trovano su quelle riviste per ragazzini che regalano in edicola.. 
Per creare qualcosa di realistico e credibile occorre una fantasia ponderata..evidentemente il mondo del giornalismo inizia a scarseggiarne. 
Comunque come è finita la storia? Il lieto fine del battaglione Azof che è arrivato con le camionette, svastica e braccio teso a crivellare il russo si è poi verificato?

Quindi non è successo, giusto?

balanzone21 ha scritto:Che barba!

Ma infatti, che barba! Per non dire qualcos’altro… Ci sarebbe da piangere!

balanzone21 ha scritto:

Cloretta_2 ha scritto:

hypernova ha scritto:Articolo ovviamente enfatizzato a scopo propagandistico, su giornale filoatlantista, essendo l’autore del misfatto un russo. Quando accade la stessa cosa (o anche di MOLTO peggio) e sono magari ragazzini di origine nordafricana fanno fatica a scriverla la nazionalità, perché i barconi devono arrivare da là…

Ovviamente..sembra una di quelle storielle inverosimili che si trovano su quelle riviste per ragazzini che regalano in edicola.. 
Per creare qualcosa di realistico e credibile occorre una fantasia ponderata..evidentemente il mondo del giornalismo inizia a scarseggiarne. 
Comunque come è finita la storia? Il lieto fine del battaglione Azof che è arrivato con le camionette, svastica e braccio teso a crivellare il russo si è poi verificato?

Quindi  non  è  successo, giusto?

Notizia non verificabile. Il nome dell'istituto frequentato dal " piccolo oligarca" è stato secretato dal SISDEe dal SISMI..
Se non è verificabile , ovviamente  noi crediamo ai Sacri Testi della Stampa di Stato