Altro lavoro 2

Sabryschool ti rispondo qui perché l'argomento è stato chiuso nell'altro post. Sì,sono di ruolo...quindi ovviamente ho anch'io laurea (mi manca solo la tesi per conseguirne un'altra,ho dato tutti gli esami), sei abilitazioni sulla materia e due specializzazioni sul sostegno,master, diploma pluriennale etc. Detto questo,certo che farei altro che la cameriera, ma in una città come Milano in cui non spendi meno di 900/1000 al mese per un monolocale, i 1500 di un docente (sono anche madre single) costringono ad adeguarsi ad accettare tutto pur di vivere. P.s. a Milano non credo proprio che non mi regolarizzerebbero , ma perché mi sconsigli di aprire p.iva et similia? se non ci sono incompatibilità tra CCNL docenti e contratto regolare da cameriera o altro,anch'io preferirei rispetto alla p.iva, più complicata da gestire. Quanto alle ripetizioni e al "sapersi vendere": ci hai visto giusto, non sono proprio la tipa che si sa vendere! Ma,a parte questo, se dai un'occhiata in giro quelle sono le tariffe medie...

Ad Arrubiu: nessuno vuol fare le cose in nero né credo che nessuno me lo abbia consigliato! Cercavo (e mi hanno gentilmente dato) consigli, leciti, su come fare un secondo lavoro, quindi non so a cosa tu ti riferisca!

Ti è stato consigliato con queste parole

sabryschool ha scritto:
Riguardo l'inquadramento io non aprirei né p.iva né prestazione occasionale, aprirei gli occhi piuttosto...pensi che generalmente chi lavora con questo ruoli sia assunto regolarmente? 

Detto questo, la prestazione occasionale non si deve aprire, non richiede formalità di alcun tipo.
Un ristorante, un bar, un pub di solito hanno del personale saltuario che lavora nei giorni di maggiore afflusso; non lo assumono come personale dipendente stabile, né richiedono la partita IVA, tanto più che di solito camerieri e/o altre figure del genere sono studenti, anche universitari. Si firma un contratto molto semplice, che impegna il soggetto a lavorare per tot ore/giorni/settimane in cambio di un compenso pattuito; al termine della prestazione lavorativa occasionale il soggetto riceve il compenso e rilascia una semplice ricevuta. Il datore di lavoro trattiene il 20% del compenso e lo versa al fisco come anticipo di imposta.
Anche il docente disoccupato, se viene chiamato per un corso di recupero da esterno, fa esattamente lo stesso tipo di contratto, prestazione occasionale.

Grazie mille Fradacla, sei stato chiarissimo!!! E da quanto scrivi nessun Ds può opporsi (da normativa,art.508 t.u.) a un lavoro siffatto!

fradacla ha scritto:Ti è stato consigliato con queste parole

sabryschool ha scritto:
Riguardo l'inquadramento io non aprirei né p.iva né prestazione occasionale, aprirei gli occhi piuttosto...pensi che generalmente chi lavora con questo ruoli sia assunto regolarmente? 

Detto questo, la prestazione occasionale non si deve aprire, non richiede formalità di alcun tipo.
Un ristorante, un bar, un pub di solito hanno del personale saltuario che lavora nei giorni di maggiore afflusso; non lo assumono come personale dipendente stabile, né richiedono la partita IVA, tanto più che di solito camerieri e/o altre figure del genere sono studenti, anche universitari. Si firma un contratto molto semplice, che impegna il soggetto a lavorare per tot ore/giorni/settimane in cambio di un compenso pattuito; al termine della prestazione lavorativa occasionale il soggetto riceve il compenso e rilascia una semplice ricevuta. Il datore di lavoro trattiene il 20% del compenso e lo versa al fisco come anticipo di imposta.
Anche il docente disoccupato, se viene chiamato per un corso di recupero da esterno, fa esattamente lo stesso tipo di contratto, prestazione occasionale.

Chiedo venia se ho infranto le regole del forum (?), vorrei solo dare una mano alla collega e alcune sue premesse francamente mi sembrano surreali. 
Fede45 hai un curriculum invidiabile, sei a Milano dove tu stessa riferisci che il costo della vita è alto, quindi, secondo me, con le ripetizioni private potresti permetterti di chiedere cifre ben sopra i 20 euro l'ora; da lavapiatti credo paghino meno della metà e non avresti neanche flessibilità e autonomia negli orari.

Sabryschool ti ringrazio davvero tanto per i consigli. Non so cosa trovi però di surreale, il nostro curriculum fuori dalla scuola non vale niente e (a parte le recenti risibili novità ) come ben sai nella scuola non c'è possibilità di aumentare lo stipendio (o davvero di pochissimo, es: come coordinatrice prendo 70 e. In più all'anno!!). Non punto sulle ripetizioni perché,ripeto,costituiscono un'entrata troppo effimera per potermici basare per pagare spese fisse come affitto,rette,etc. Da cameriera mi pagano meno ma è un introito certo! P.s. ho messo cmq annunci per fare ripetizioni ma,anche a Milano, se chiedo 20 e.scappano perché ci sono neolaureati a 10! Ti ringrazio ancora per il tuo buon cuore e auguri.

Non che non sia possibile ma è la prima volta che sento una docente cercare lavoro come cameriera.
Premetto che la cosa ti fa onore e che i lavori sono tutti dignitosi se legali, ma esistono tantissime possibilità per arrotondare lo stipendio (io con le "entrate effimere" pago mutuo casa, bollette e altro da quasi 10 anni, non credo riuscirei a fare altrettanto da cameriera), perché ambire a quelle meno qualificate e peggio pagate?
Sicuramente avrai la risposta ma lasciami dire che lo trovo surreale.
Auguri a te!

Non so come tu faccia a pagarti il mutuo con le ripetizioni, ma io ho necessità di poter contare su un introito fisso mensile per poter vivere da sola con mio figlio. Non "ambisco" a fare la cameriera ma sono lavori "usa e getta", figure ricercate continuamente...mentre per farmi un giro fisso di ripetizioni credo ci voglia un certo periodo (io ho messo annunci dappertutto e mi ha contattata solo una persona) durante il quale non posso permettermi di non pagare le mie spese, non ho nessuno alle spalle. Penso che possa puntare sulle ripetizioni chi può contare, intanto che si fa un giro stabile, anche sull'entrata di un compagno/ marito o sull'aiuto della famiglia. P.s. ho inviato curriculum a case editrici e scuole paritarie ma non hanno neanche risposto..prima di rivolgermi ad altri lavori avevo cercato nel mio settore eh!

Fede45 ha scritto:Grazie mille Fradacla, sei stato chiarissimo!!!

Ancora una volta mi credono un maschio... :-))

https://www.orizzontescuolaforum.net/t191718-due-cud-per-l-anno-solare-2021-per-due-profili-collaboratore-e-tecnico#2127250

Ops scusami tanto! Non so perché il Nick mi aveva indotto a pensare lo fossi...scusami e ancora grazie mille per i consigli

Aggiungo anche che, almeno per quanto mi riguarda, la ragione per cui non faccio ripetizioni è che richiedono un minimo di preparazione e studio aggiuntivo rispetto ai già numerosi impegni scolastici.
Io, con due figli piccoli e senza aiuti, mi trovo a volte in difficoltà con le attività scolastiche ordinarie, figuriamoci se dovessi metterci anche le lezioni private.

Sabryschool, visto che dicevi che è surreale fare certi lavori per chi insegna,ti giro un link...per uno che fa un'intervista,chissà quanti ce ne sono...i nostri stipendi ci costringono a farlo!
https://www.notizie.it/professore-di-liceo-di-giorno-rider-di-notte-volevo-fare-l-atleta-ora-pedalo-per-campare/

Ognuno è libero di fare ciò che ritiene opportuno, personalmente cercherei un lavoro adeguato al mio profilo professionale ma mi rendo conto che in alcuni settori (principalmente quelli umanistici) le possibilità, specialmente per chi non è più giovane, sono pari a quasi zero...
"Pedalo per campare" rimane comunque una forzatura: non si può affermare di non poter campare con uno stipendio da insegnante, se poi si vive a milano con tutta la famiglia a carico e affitto e rate da pagare questo è un altro paio di maniche.

sabryschool ha scritto:"Pedalo per campare" rimane comunque una forzatura: non si può affermare di non poter campare con uno stipendio da insegnante, se poi si vive a milano con tutta la famiglia a carico e affitto e rate da pagare questo è un altro paio di maniche.

A mio avviso non è un altro paio di maniche, ma è una situazione in cui si ritrovano molti docenti, perché anche sul territorio milanese sono presenti le scuole e di conseguenza i relativi insegnanti con gli stipendi che conosciamo tutti.
Io personalmente sono ancora in contatto con un mio ex alunno molto bravo, che dopo essersi laureato in filosofia con il massimo dei voti e dopo aver terminato il dottorato di ricerca è entrato di ruolo in un liceo classico nel nord Italia, parliamo proprio di Milano.
Lui molto portato per l'insegnamento e felice della strada intrapresa, ma mi raccontava anche delle difficoltà legate allo stipendio troppo basso, specie da neoassunto: pagava circa 850€ mensili per l'affitto, chiaramente doveva anche nutrirsi, almeno altri 200€ al mese se ne andavano quindi per la spesa, considera ancora altri 200€ di treno (come minimo) tra andata e ritorno se almeno una volta al mese voleva scendere dalla sua famiglia e dai suoi amici ed ecco qui che avanzavano 200/250€ al mese con cui pagare qualsiasi altro imprevisto, uscire una volta a mangiare una pizza o a bere qualcosa vista la sua giovane età.
Come vedi è una vita di stenti, la sua situazione non si può paragonare all'insegnante con casa di proprietà e 2000€ al mese grazie all'anzianità di servizio, perché sono casi completamente diversi, immagina se con quello stipendio avesse dovuto mantenere anche un figlio a Milano....praticamente impossibile.
Questa probabilmente è la situazione della collega che ha aperto l'argomento, non stento a crederci che sia molto difficile vivere con lo stipendio da insegnante al nord.

Posto che sono situazioni personali e ognuno conosce il suo, mi chiedo se in un caso come questo non sia meglio vivere in piccole città, piuttosto che a Milano. Ma leggo di mutuo, quindi trasferirsi potrebbe essere complicato.
Dando per buono che in centri più piccoli posso ipotizzare che gli alloggi, almeno, costino meno.

Sono d'accordo con i vs interventi. Sostengo però che sia un problema di sistema cioè generalizzato: gli stipendi sono bassi e il costo della vita è aumentato tanto. Penso alle fasce ancora più deboli: operai, piccoli artigiani, camerieri, cosa dovrebbero dire?
Con lo stipendio da insegnante si fa una vita di stenti a condizione che si sia monoreddito, si abiti in una grande città, si debba pagare mutuo/affitto, si abbiano figli a carico.
Negli altri casi lo stipendio rimane basso ma ancora si riesce a campare (chissà per quanto tempo ancora).