supplenza + lavoro privato

ho un contratto a tempo indeterminato full nel privato; mi è stata proposta una supplenza di 12 ore sino al 30/6.
Il D. S. non ha voluto assegnarmi un n° inferiore di ore per superare il vincolo di incompatibilità.
E' legittimo o posso fare ricorso?
grazie

Da quello che so io, che mi hanno detto alla CGIL, l'incompatibilità non è per le ore ma perchè NON puoi essere dipendente sia della pubblica amministrazione che di un privato.
(se tu fossi stato cocopro tipo nelle'ltro lavoro non avresti avuti problemi)

Mary M ha scritto:Da quello che so io, che mi hanno detto alla CGIL, l'incompatibilità non è per le ore ma perchè NON puoi essere dipendente sia della pubblica amministrazione che di un privato.
(se tu fossi stato cocopro tipo nelle'ltro lavoro non avresti avuti problemi)

non è esattamente così; se la cattedra fosse stata non superiore a 9 ore (ossia non oltre il 50% delle 18 ore sett) avrei avuto la cattedra.
il problema è capire se il D. S. "doveva" spezzare la cattedra o se era solo sua discrezione!
qualcuno può aiutarmi a capire?

marcello tedone ha scritto:ho un contratto a tempo indeterminato full nel privato; mi è stata proposta una supplenza di 12 ore sino al 30/6.
Il D. S. non ha voluto assegnarmi un n° inferiore di ore per superare il vincolo di incompatibilità.
E' legittimo o posso fare ricorso?
grazie

puoi lavorare privato e pubblico a condizione che non superi il monte ore settimanale in proporzione; quindi, se nel privato, ipotesi, lavori part time 20 ore alla settimana, nella scuola puoi lavorare max 9 ore (18 è la cattedra piena); devi avvisare il DS e devi avere compatibilità con il lavoro privato: avendo tu dichiarato di lavorare a tempo indet. FULL time il problema non si pone neppure.

io ho dato la mia disponibilità a trasformare il mio contratto full time in part time, ma il D. S. si è rifiutato di assegnarmi un n° di ore inferiore. Mi ha anche messo per iscritto che non era disposto a spezzare la cattedra.
mi chiedo se era tenuto o era solo sua discrezione?

non era tenuto assolutamente a spezzare cattedra