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Percorso per insegnare, spending review, scuole private

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Messaggio Da Enoc Gio Lug 12, 2012 11:19 am

Colgo l'invito del moderatore a non travalicare certi confini nella discussione ma ripropongo questa mia serie di collegate considerazioni per fare il punto sul percorso organico allo stato dell'arte relativamente ad un soggetto che volesse diventare insegnante.

Riparte il reclutamento (tfa) e finiscono i blocchi del turn over precedentemente imposti. Questo vuol dire, riforma Gelmini alla mano, che ci saranno anche le immissioni in ruolo in base ai pensionamenti con riparto del 50% tra chi ha la nuova abilitazione, ossia il tfa, e chi ha la vecchia, ossia la siss.
Per semplicità tralascio il discorso del concorso, che per me non ha nè capo nè coda, poichè alla fine prenderanno quelli in ruolo dalle graduatorie come è sempre stato in base al punteggio.

Praticamente il non abilitato, essendo dotato di titolo di laurea abilitante* dovrebbe o superare il percorso del tfa attuale fino al 2014, oppure concorrere al nuovo percorso abilitante in funzione delle lauree magistrali oltre il 2014 con i triennalisti, oppure accumulare 180 giorni consecutivi di supplenza per tre anni maturando il diritto a fare il tfa speciale (in alcuni casi ciò è molto semplice), e poi aspettare inserito in seconda fascia che "tocchi a lui" in concorso con quelli delle siss.

Facciamo un esempio numerico, del tutto didattico.
Se nella mia provincia ci sono a disposizione 8 posti per una cdc, chi si abilita per questi posti concorre con i sissini per il ruolo. Mettiamo che l'anno successivo ci siano 4 posti per quella cdc in quella provincia. Allora i primi due del tfa in seconda fascia vanno in ruolo, insieme ai primi due della prima fascia, relativamente a quelli non di ruolo, tra i sissini.
Si viene a creare così una seconda fascia di abilitati in attesa del ruolo poniamo, l'anno successivo.
Quello che accade alla fascia dei vecchi abilitati è che questa ogni anno si svuota, poichè alcuni vengono chiamati in ruolo e nessuno sarà immesso in fascia in quanto il ciclo delle scuole di specializzazione è terminato, mentre i nuovi abilitati entrano in una nuova fascia che piano piano aumenta, in quanto ogni anno si popola di un certo numero di nuovi abilitati che però dovranno attendere il ruolo.
Si possono fare le seguenti considerazioni:


- prima della spending review questi nuovi abilitati, ammesso che ce ne fosse stata la possibilità, avrebbero potuto aspettando il ruolo fare le supplenze, cosa a loro adesso preclusa dal fatto che se ci sono dop in quella provincia questi si prenderanno tutte le supplenze, anche per cdc che non hanno;all'opposto per quelle province che non hanno dop per la cdc, praticamente i nuovi abilitati che non avranno il ruolo faranno le supplenze;

- questi nuovi abilitati saranno valutati sempre in base ad un punteggio e ordinati in seconda fascia, da questo consegue che chi resta "statico" con poco punteggio, ossia è passato al tfa ma con un punteggio scarso e non può fare supplenze perchè la sua cdc provinciale è satura e ci sono dop, potrebbe non insegnare mai, in quanto ogni anno ci sono nuovi potenziali colleghi che entrano in seconda fascia ma con punteggio superiore, oppure quelli sopra di lui fanno supplenze e lui no, oppure (ed è l'ipotesi a mio giudizio più normale) entrano quelli del tfa speciale, che per definizione si portano dietro tre anni di supplenze e relativo punteggio, superando i colleghi "statici" già in seconda fascia.
Di più, alcuni di quelli che avranno il tfa speciale, fruiscono di un meccanismo che virtualmente li porterà al ruolo, ma di questo parlerò specificatamente in altro punto;

- La terza fascia perde completamente senso e funzionalità, in quanto le supplenze o sono destinate ai dop per le province con esubero, o sono destinate alla prima fascia e se esaurita alla seconda dei nuovi abilitati. Difficile che tutti questi siano assenti e che si vada a pescare in terza fascia.

- Veniamo al punto per me più importante: l'insegnante del futuro, intendo insegnante di ruolo nella scuola pubblica per essere più specifico, sarà quello che ha la possibilità di lavorare, diciamo così, nelle scuole private. Infatti queste gli danno il punteggio intanto per la terza fascia, che però adesso è stata resa inutile dalla spending review che di fatto taglia i precari, in quanto dopo tre anni gli consentono di avere il tfa speciale, con relativo punteggio superiore al semplice laureato appena abilitato, poniamo chi ha il 3+2 con il nuovo percorso abilitante.
E non solo: anche dopo l'abilitazione, chi lavora nelle private può continuare ad accumulare punteggio in seconda fascia, mentre i suoi colleghi che non entrano in ruolo e che non fanno supplenze restano indietro.
E' assolutamente conseguente che se si rompe in meccanismo, ossia passa una norma che dequalifica il punteggio per l'insegnamento nelle private, queste non possono più funzionare e non è affatto il caso di specificare perchè.
Sono quindi riusciti a sgravare lo stato di anni di costi per il personale con il meccanismo delle private, che hanno tutto l'interesse a far continuare in questo modo, vedi i continui trasferimenti di fondi.










* che da diritto all'accesso al percorso abilitante

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Messaggio Da Dec Gio Lug 12, 2012 12:51 pm

Enoc ha scritto:Colgo l'invito del moderatore a non travalicare certi confini nella discussione ma ripropongo questa mia serie di collegate considerazioni per fare il punto sul percorso organico allo stato dell'arte relativamente ad un soggetto che volesse diventare insegnante.

Riparte il reclutamento (tfa) e finiscono i blocchi del turn over precedentemente imposti. Questo vuol dire, riforma Gelmini alla mano, che ci saranno anche le immissioni in ruolo in base ai pensionamenti con riparto del 50% tra chi ha la nuova abilitazione, ossia il tfa, e chi ha la vecchia, ossia la siss.
No. In questi termini non è scritto da nessuna parte, anche perchè escluderesti i vecchi abilitati per concorso che sono presenti nelle Gae.
Per semplicità tralascio il discorso del concorso, che per me non ha nè capo nè coda, poichè alla fine prenderanno quelli in ruolo dalle graduatorie come è sempre stato in base al punteggio.

Praticamente il non abilitato, essendo dotato di titolo di laurea abilitante* dovrebbe o superare il percorso del tfa attuale fino al 2014, oppure concorrere al nuovo percorso abilitante in funzione delle lauree magistrali oltre il 2014 con i triennalisti, oppure accumulare 180 giorni consecutivi di supplenza per tre anni maturando il diritto a fare il tfa speciale (in alcuni casi ciò è molto semplice), e poi aspettare inserito in seconda fascia che "tocchi a lui" in concorso con quelli delle siss.
Nessuno può essere immesso in ruolo dalla seconda fascia delle GI. O si decide per l'ingresso nelle Graduatorie ad Esaurimento o si fanno i concorsi.
Facciamo un esempio numerico, del tutto didattico.
Se nella mia provincia ci sono a disposizione 8 posti per una cdc, chi si abilita per questi posti concorre con i sissini per il ruolo. Mettiamo che l'anno successivo ci siano 4 posti per quella cdc in quella provincia. Allora i primi due del tfa in seconda fascia vanno in ruolo, insieme ai primi due della prima fascia, relativamente a quelli non di ruolo, tra i sissini.
Hai le idee molto confuse. Tra l'altro è impossibile che nella prima fascia GI (chissà perchè non parli mai di Gae) ci siano docenti già in ruolo.
Si viene a creare così una seconda fascia di abilitati in attesa del ruolo poniamo, l'anno successivo.
Quello che accade alla fascia dei vecchi abilitati è che questa ogni anno si svuota, poichè alcuni vengono chiamati in ruolo e nessuno sarà immesso in fascia in quanto il ciclo delle scuole di specializzazione è terminato, mentre i nuovi abilitati entrano in una nuova fascia che piano piano aumenta, in quanto ogni anno si popola di un certo numero di nuovi abilitati che però dovranno attendere il ruolo.
Si possono fare le seguenti considerazioni:


- prima della spending review questi nuovi abilitati, ammesso che ce ne fosse stata la possibilità, avrebbero potuto aspettando il ruolo fare le supplenze, cosa a loro adesso preclusa dal fatto che se ci sono dop in quella provincia questi si prenderanno tutte le supplenze, anche per cdc che non hanno; Per cdc per cui non sono abilitati, ma devono avere i titoli. Vedrai che alla fine non saranno tanti. all'opposto per quelle province che non hanno dop per la cdc, praticamente i nuovi abilitati che non avranno il ruolo faranno le supplenze;

- questi nuovi abilitati saranno valutati sempre in base ad un punteggio e ordinati in seconda fascia, da questo consegue che chi resta "statico" con poco punteggio, ossia è passato al tfa ma con un punteggio scarso e non può fare supplenze perchè la sua cdc provinciale è satura e ci sono dop, potrebbe non insegnare mai, in quanto ogni anno ci sono nuovi potenziali colleghi che entrano in seconda fascia ma con punteggio superiore, oppure quelli sopra di lui fanno supplenze e lui no, oppure (ed è l'ipotesi a mio giudizio più normale) entrano quelli del tfa speciale, che per definizione si portano dietro tre anni di supplenze e relativo punteggio, superando i colleghi "statici" già in seconda fascia.
Su queste ultime righe sono d'accordo con te.
Di più, alcuni di quelli che avranno il tfa speciale, fruiscono di un meccanismo che virtualmente li porterà al ruolo, ma di questo parlerò specificatamente in altro punto;

- La terza fascia perde completamente senso e funzionalità, in quanto le supplenze o sono destinate ai dop per le province con esubero, o sono destinate alla prima fascia e se esaurita alla seconda dei nuovi abilitati. Difficile che tutti questi siano assenti e che si vada a pescare in terza fascia.
Per alcune classi di concorso e province capiterà ancora, per altre no, esattamente come è stato fino ad adesso; non si può generalizzare.
- Veniamo al punto per me più importante: l'insegnante del futuro, intendo insegnante di ruolo nella scuola pubblica per essere più specifico, sarà quello che ha la possibilità di lavorare, diciamo così, nelle scuole private. Infatti queste gli danno il punteggio intanto per la terza fascia, che però adesso è stata resa inutile dalla spending review che di fatto taglia i precari, in quanto dopo tre anni gli consentono di avere il tfa speciale, con relativo punteggio superiore al semplice laureato appena abilitato, poniamo chi ha il 3+2 con il nuovo percorso abilitante.
E non solo: anche dopo l'abilitazione, chi lavora nelle private può continuare ad accumulare punteggio in seconda fascia, mentre i suoi colleghi che non entrano in ruolo e che non fanno supplenze restano indietro.
E' assolutamente conseguente che se si rompe in meccanismo, ossia passa una norma che dequalifica il punteggio per l'insegnamento nelle private, queste non possono più funzionare e non è affatto il caso di specificare perchè.
Sono quindi riusciti a sgravare lo stato di anni di costi per il personale con il meccanismo delle private, che hanno tutto l'interesse a far continuare in questo modo, vedi i continui trasferimenti di fondi.
Funziona così da quando è stata istituita la parità scolastica e si è attribuito a chi lavora nelle paritarie lo stesso punteggio di chi lavora nelle statali. Nulla di nuovo. Per fortuna c'è stato in questi anni e ci sarà ancora chi riesce a fare supplenze senza passare obbligatoriamente attraverso le scuole paritarie.







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Messaggio Da Enoc Gio Lug 12, 2012 10:34 pm

No. In questi termini non è scritto da nessuna parte, anche perchè escluderesti i vecchi abilitati per concorso che sono presenti nelle Gae.

Anzitutto grazie delle tue spiegazioni.
Qui io intendevo: prenderanno il 50% dalla prima fascia, e il restante 50% dalla "nuova" fascia, ossia quelli che vincono il tfa.
Se non è così ti prego di spiegarmelo, perchè altrimenti non ho capito dove vanno a finire quelli che vincono il tfa: direttamente in prima fascia?


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Messaggio Da Dec Ven Lug 13, 2012 1:58 am

Non è così.
Bisogna distinguere tra le supplenze e i ruoli:
per le prime gli abilitati del Tfa vanno in seconda fascia GI, dalla quale possono ricevere incarichi annuali se sono esaurite le Gae e la prima fascia GI (non coincidono del tutto, perchè un aspirante potrebbe avere le Gae in una provincia e le GI in un'altra e poi, avendo scelto 20 scuole per le GI, nelle altre non sarà presente; comunque la maggior parte degli inseriti sono gli stessi) e supplenze brevi se è esaurita la prima fascia GI; questo significa che l'ultimo della prima fascia ha comunque la precedenza sul primo della seconda, cosa che non era chiara dal tuo post che presupponeva che si potesse essere convocati alternativamente dalla prima e dalla seconda fascia, come se fossero sullo stesso piano; no: la prima precede interamente la seconda;
per quanto riguarda le immissioni in ruolo, non si può essere immessi in ruolo dalle GI nè di prima nè di seconda nè di terza fascia, ma solamente dalle Graduatorie ad Esaurimento o attraverso un concorso i cui vincitori (o idonei, adesso non sottilizziamo) figurano in una Graduatoria di Merito (GM); perciò, se non si fanno i concorsi, come tu ipotizzavi, nessun abilitato del Tfa entrerà mai in ruolo, il che sarebbe palesemente assurdo; a questo punto le strade sono due: o si fanno i concorsi (a cui però parteciperanno anche tutti i vecchi abilitati, quindi è impossibile che gli abilitati del Tfa arrivino ad avere il 50% dei posti) o si riaprono le Gae, in terza fascia (quindi insieme ai sissini e agli ordinaristi, in base al punteggio di servizio) o in quarta (o quinta) fascia, per far entrare anche gli abilitati del Tfa.

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Messaggio Da Enoc Ven Lug 13, 2012 3:30 pm

Ti ringrazio, adesso credo di avere le idee più chiare.
Propendo per la riapertura delle GAE ma se i tfa fossero inseriti in IV fascia non sarebbero sotto ordinati alle prime tre? voglio dire, non sarebbe il caso di fare una graduatoria unica per gli abilitati divisa in due parti, una per il ruolo e una per le supplenze? altrimenti passa il principio che chi ha la siss e sta in prima fascia ha un'abilitazione più valida di chi ha il tfa...

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Messaggio Da Dec Ven Lug 13, 2012 3:57 pm

Sì, la logica sarebbe questa o meglio non chi ha la SSIS, ma chi si è abilitato prima di una certa data, cioè prima della trasformazione delle Graduatorie Permanenti in Graduatorie ad Esaurimento e quindi, almeno in teoria, chiuse per sempre a nuovi ingressi. Preciso questo perchè tu dimentichi sempre che nelle Gae sono inseriti non solo i sissini, ma anche coloro che hanno superato i concorsi del 1999, se non sono ancora entrati in ruolo, e coloro che hanno frequentato i corsi abilitanti del 2005.
Parlo di una quarta fascia perchè, come avrai visto, coloro che si stanno inserendo quest'anno per le graduatorie della primaria, dell'infanzia o le cdc artistiche e musicali sono stati collocati appunto in quarta fascia, quindi dietro a coloro che erano già inseriti, ma con la possibilità di avere l'immissione in ruolo se le prime tre sono esaurite. Ancora non si sa se nel 2014 rimarranno in quarta fascia o entreranno nella terza come tutti gli altri.
Se vuoi la mia opinione personale, io ero favorevole alla riapertura e all'inserimento in terza fascia finchè si parlava di un numero di abilitati limitato e soprattutto di persone che avessero superato una selezione, come era già per la SSIS e per i vincitori di concorso (non per coloro che si sono abilitati con i corsi del 2005, ma speravo che quello fosse un errore che non sarebbe stato ripetuto). Ora un ingresso in massa di tutti gli abilitati che ci saranno nei prossimi anni sconvolgerebbe le graduatorie e le vite di molti; naturalmente chi vuole entrare può ritenerlo giusto e chi è già dentro si preoccupa: è impossibile trovarsi d'accordo su questo.
Però, a scopo informativo, ti dico che sia l'ex-ministro Gelmini sia l'attuale ministro Profumo sia le principali forze politiche e i principali sindacati hanno sempre escluso questa possibilità e hanno ribadito che la via per le assunzioni deve essere il concorso aperto a tutti gli abilitati, vecchi e nuovi, con una parte dei posti (chi dice la metà, chi dice di più, chi dice di meno) riservate a chi è già inserito nelle Graduatorie ad Esaurimento, che dovrebbero rimanere chiuse a nuovi ingressi, anche perchè la prova finale del Tfa, a differenza di quella della SSIS, ha sì valore abilitante, ma non concorsuale e questo impedirebbe, a meno di ulteriori modifiche della normativa, l'ingresso di questi abilitati nelle Gae.
Detto questo, possiamo solo stare a vedere quello che succederà.

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