Serve un regolamento nuovo per il concorso?

Non credete che un concorso sbandierato su tutti i tg ed i principali quotidiani abbia bisogno di nuove regole e che il decreto interministeriale del 24 novembre 1998 n. 460 sia un po' "datato"?
Grazie agli interventi letti qui sul forum ho capito che non è superato da nessuna nuova legge o da nessun nuovo regolamento ed è la normativa vigente, tra l' altro un utente mi ha fatto giustamente osservare che recepisce anche le direttive europee; questo decreto però è rimasto lì per 14 anni e nessuno se ne è più curato...
Comunque non pensate, visto che si parla tanto di questa bella opportunità per far ripartire l' Italia e innovare finalmente la Scuola -tanti bei discorsi- la Scuola italiana forse si meriterebbe un regolamento VERAMENTE nuovo per accedere REALMENTE (senza meccanismi di graduatorie) alla professione di insegnate?!?
Elieli

Se il concorso fosse pensato nell'alveo di una seria e ponderata ristrutturazione globale del reclutamento dei docenti, allora le tappe dovevano essere ben diverse.

Oltre all'ovvio, ossia ai tagli che non dovevano esserci e alle assunzioni promesse che non ci sono state, rimarrebbero alcuni doverosi passaggi:

1. Riforma delle cdc: nel bene o nel male se ne parla da anni, anche per riorganizzare l'annosa questione delle classi atipiche.

2. Definizione chiara e univoca delle modalità di abilitazione (SSIS, TFA, LMI oppure anche concorso abilitante: basta che si decidano per UNA forma chiara e definita)

3. Riscrivere una normativa che gestisca il concorso a cattedra alla luce di ciò che è successo dal 1998 (quando la realtà scolastica era di tenore leggermente diverso) a oggi.

Dato che non ho visto nessuno di questi accorgimenti, ma nemmeno un'ombra di un piano strutturale e strutturato, con il TFA ordinario che si sovrappone (forse) con un secondo ciclo più un TFA speciale e ora il concorso, con le LMI che giacciono dimenticate, e i ricorsi che ormai li trovi pure in omaggio nelle scatole dei cereali, immagino che al MIUR non gliene possa importar di meno che quel decreto, il 460/1998, sia datato o meno.

Esiste e ciò è sufficiente, perché il concorso, se si farà, e inizio a pensare che si farà sì, eccome se si farà, ha un suo valore politico, e anche i sindacati devono studiare bene, se poi davvero sono contrari o fanno solo finta, come affrontare il ministro che fortissimamente lo vuole invece.

Aggiungo una piccola nota di ulteriore pessimismo cosmico: ma siete sicuri che se rivedessero il dm 460/98 non inserirebbero codicilli molto più vincolanti e vessatori? Già parlano di una quota dedicata agli under 30... non oso immaginare cos'altro potrebbero inventarsi...

Albith ha scritto:Se il concorso fosse pensato nell'alveo di una seria e ponderata ristrutturazione globale del reclutamento dei docenti, allora le tappe dovevano essere ben diverse.

Oltre all'ovvio, ossia ai tagli che non dovevano esserci e alle assunzioni promesse che non ci sono state, rimarrebbero alcuni doverosi passaggi:

1. Riforma delle cdc: nel bene o nel male se ne parla da anni, anche per riorganizzare l'annosa questione delle classi atipiche.

2. Definizione chiara e univoca delle modalità di abilitazione (SSIS, TFA, LMI oppure anche concorso abilitante: basta che si decidano per UNA forma chiara e definita)

3. Riscrivere una normativa che gestisca il concorso a cattedra alla luce di ciò che è successo dal 1998 (quando la realtà scolastica era di tenore leggermente diverso) a oggi.

Dato che non ho visto nessuno di questi accorgimenti, ma nemmeno un'ombra di un piano strutturale e strutturato, con il TFA ordinario che si sovrappone (forse) con un secondo ciclo più un TFA speciale e ora il concorso, con le LMI che giacciono dimenticate, e i ricorsi che ormai li trovi pure in omaggio nelle scatole dei cereali, immagino che al MIUR non gliene possa importar di meno che quel decreto, il 460/1998, sia datato o meno.

Esiste e ciò è sufficiente, perché il concorso, se si farà, e inizio a pensare che si farà sì, eccome se si farà, ha un suo valore politico, e anche i sindacati devono studiare bene, se poi davvero sono contrari o fanno solo finta, come affrontare il ministro che fortissimamente lo vuole invece.

Aggiungo una piccola nota di ulteriore pessimismo cosmico: ma siete sicuri che se rivedessero il dm 460/98 non inserirebbero codicilli molto più vincolanti e vessatori? Già parlano di una quota dedicata agli under 30... non oso immaginare cos'altro potrebbero inventarsi...

Concordo con te quasi su tutto, credo anch' io che al MIUR non gli possa importare di meno del decreto... non tanto del fatto che sia datato o meno... il concorso è a mio avviso solo un modo per dare una falsa impronta innovativa emettere a tacere tante polemiche (vedi TFA)... e non aggiungo altro perché cadrei in considerazioni politiche... comunque posso dire che chiunque arrivi a Viale Trastevere vuole apportare novità e finte novità... senza un vero piano strutturale univoco!
In ogni modo mi andrebbe bene anche un decreto più restrittivo, mi basta che (ammetto che è puro egoismo ma anche amore per l'equità sociale!) non partecipino chi ha la mia stessa laurea -stessi esami, stesso piano di studi, stesso titolo- ma solamente conseguito prima... se non è valevole il mio non lo è neanche quello di chi ad esempio l' ha conseguito nel 1997... inoltre a quest' ultimi chi gli ha vietato di abilitarsi tramite ssis?
Infine, al di là degli interessi personali, non mi piace vedere che si fa propaganda promuovendo qualcosa che viene interpretato dalle persone fuori dai meccanismi ingarbugliati della scuola, come una bella occasione!
Mi piacerebbe che questo concorso diventasse veramente un' occasione per la Scuola, per un cambiamento che porti beneficio prima di tutti agli utilizzatori del sistema scolastico e non a chi ci lavora o come me cerca di lavorarci! Per una riforma vera rinuncerei a qualsiasi aspirazione.
Siamo stati anche noi "utenti" non ce lo dobbiamo mai dimenticare!
Elieli

E' sempre stato così. Le regole cambiano e, specie in cose del genere, si possono fare dei torti. Io sono un grande fautore dei ricorsi perché sono convinto che quando la politica (e la ragionevolezza) manca rimane solo il giudice a ristabilire un diritto.

Purtroppo per te, questo decreto è del 1998, e, ormai, non si può fare più nulla...

Onestamente non credo che i non abilitati prima dell'anno xx saranno molti. O meglio, magari qualcuno tenterà ma da qui a vincere ce ne passa.

questo nuovo concorso si farà con le regole del 98 perché non c'è tempo di cambiare quella legge MA il tempo per il secondo concorso che segue ci sarà...