qualcuno di voi aveva ragione

dopo circa un mese di studio intenso devo rivedere le mie posizioni...non si può entrare nell'ottica di una professione come quella dell'insegnante in così poco tempo. Esempio: 4325 anni per capire che vuole dirmi Piaget e dieci minuti dopo dimenticare tutto, aspettare con ansia che "arrivino" le pagine per ripassare le norme costituzionali, l'ordinamento della repppublica, legislazione scolastica...La mia forma mentis ormai è quella ricordo tutte le leggi da Boncompagni in poi ma faccio confusione tra ordinamenti del 1969 e del 1991, tra campi e discipline, tra traguardi e obiettivi (per me sono la stessa cosa, ma è evidente che per il modo in cui sono strutturate le Indicazioni non è così), appena entra in "campo" un pò di normativa riesco a capire (es. diagnodi funzionale pdf e pei) quando si tratta poi degli argomenti relativi alla multiculturalità mi viene da svenire per quanto siano ostici...ma si possono dire fiumi di parole per esprimere sempre lo stesso concetto? Avevate ragione non ho abbastanza esperienza per affrontare questo concorso.

Tranquilla, non ce l'hanno neanche i commissari.

Io insegno da qualche anno, so le cose che riuardano il mondo della scuola (collegio dei docenti, interclasse, consiglio di istituto) ma tutte le altre cose le devo studiare. Le leggi e tutte le altre cose che penso di aver memorizzato dopo avere schematizzate e ripetute, appena cambio capitolo me le scordo di nuovo. Idem Piaget, Vigotsky e tutti gli altri che ho studiato tanti anni fa. Vogliamo parlare delle teorie per interagire con gli alunni "difficili"? A me non sono mai servite. Ogni alunno è a sé, ha un suo vissuto e reagisce diversamente dall'altro ad un rimprovero/lode/carezza positiva o negativa come le chiamano gli esperti. Chi insegna è avvantaggiato FORSE per alcune cose, ma siamo tutti sullo stesso piano per tutto il resto. I campi di esperienza poi cambiano sempre nome.... allucinante...ma ci manca poco e dobbiamo dare il massimo adesso, anche se siamo stanchi, se non abbiamo tempo, se i posti sono pochi e mi fido poco delle commissioni e del modo in cui valuteranno.
Buono studio anche a te.

...io sono arrivata alla conclusione che mi farò il segno della croce e mi affiderò al destino...dopotutto sono un essere umano...e non ho mai insegnato...bah...

"gira e vota" sono sempre le stesse cose!

Chica2 ha scritto:...io sono arrivata alla conclusione che mi farò il segno della croce e mi affiderò al destino...dopotutto sono un essere umano...e non ho mai insegnato...bah...

Anch'io farò come te, Chica..anche se insegno tuttora ed ho insegnato, ti assicuro che neanche per me cambia nulla..

Si, infatti per chi già insegna c'è un vantaggio maggiore...credo... io insegno già e sono abilitata. Tutte queste belle cose, di normative, di pedagogia, di psicologia, nonchè la didattica (per due anni ho dovuto fare unità didattiche dove i professori "dosavano" ontologicamente ogni verbo a seconda che fossero finalità, capacità, obiettivi, competenze, traguardi...) bisogna non solo conoscerle, ma sperimentarle in campo per avere un quadro completo della "Scuola". Poi certo non si può essere un database e ricordare tutto a memoria...anzi, io sono per una memoria-non memoria, se ricordassi sempre tutto non avrei bisogno di aggiornarmi ogni volta che se ne presenta la necessità, ad esempio quando preparo la lezione, vado sempre a rivedere tutto, perchè sono consapevole di avere presente i concetti ma magari sono meno sicura delle date e dei nomi... Infatti, a proposito "Vygotskij" si scrive così, eh eh anche io distorco i nomi, però magari ne conosco benissimo la "poetica" e su questi errori devo continuare a fare attenzione, perchè poi magari proprio per un nome scritto male tolgono punti

bimbumbam ha scritto:Si, infatti per chi già insegna c'è un vantaggio maggiore...credo... io insegno già e sono abilitata. Tutte queste belle cose, di normative, di pedagogia, di psicologia, nonchè la didattica (per due anni ho dovuto fare unità didattiche dove i professori "dosavano" ontologicamente ogni verbo a seconda che fossero finalità, capacità, obiettivi, competenze, traguardi...) bisogna non solo conoscerle, ma sperimentarle in campo per avere un quadro completo della "Scuola". Poi certo non si può essere un database e ricordare tutto a memoria...anzi, io sono per una memoria-non memoria, se ricordassi sempre tutto non avrei bisogno di aggiornarmi ogni volta che se ne presenta la necessità, ad esempio quando preparo la lezione, vado sempre a rivedere tutto, perchè sono consapevole di avere presente i concetti ma magari sono meno sicura delle date e dei nomi... Infatti, a proposito "Vygotskij" si scrive così, eh eh anche io distorco i nomi, però magari ne conosco benissimo la "poetica" e su questi errori devo continuare a fare attenzione, perchè poi magari proprio per un nome scritto male tolgono punti

Io non la penso così, la realtà scolastica è ben diversa da quello che ci hanno insegnato alle SSIS..Infatti secondo me, questo concorso non prevede altro che gli stessi programmi che abbiamo studiato all'università e alle scuole di specializzazione..Sinceramente io, per quanto insegni da un po', non ricordo tutte quelle nozioni che abbiamo studiato in passato ( pedagogia, psicologia, didattica,ecc.)..Sarò anche di memoria labile, ma penso che sia impossibile prepararsi IN UN MESE O POCO MENO su tutto quello che abbiamo studiato in 6 o 7 anni ( SSIS compreso)..

bimbumbam ha scritto: Tutte queste belle cose, di normative, di pedagogia, di psicologia, nonchè la didattica (per due anni ho dovuto fare unità didattiche dove i professori "dosavano" ontologicamente ogni verbo a seconda che fossero finalità, capacità, obiettivi, competenze, traguardi...) bisogna non solo conoscerle, ma sperimentarle in campo per avere un quadro completo della "Scuola".

Tanti anni fa, tutte queste cose non trovavano spazio nella didattica, oggi sembrano fondamentali.
Domanda, alla quale ti prego di rispondere:
i diplomati del 2012 sono più colti e/o più abili e/o più civili e/o cittadini più consapevoli dei diplomati del 1980 ?
Visto che la filosofia si propone come branca della scienza, dovrebbe abbracciare il metodo scientifico, operare esperimenti, analizzarne i risultati, ed autovalutarsi confrontano i risultati con le previsioni.
Secondo me filosofia sta a scienza come omeopatia sta a medicina.
Opinione personale ovviamente.

ho scritto le stesse cose infatti: "...bisogna non solo conoscerle, ma sperimentarle in campo". certo che la realtà è "altro" dalla teoria, è tante cose in più, ma non è poi "diversa", nel senso che uno studia "cip" e pratica "ciop"... cip e ciop vanno insieme no?
Per me la Ssis è stata utile, molte cose le ricordo ancora e mi sono servite molto. Parere personale. ciao

napolidoc ha scritto:Sinceramente io, per quanto insegni da un po', non ricordo tutte quelle nozioni che abbiamo studiato in passato ( pedagogia, psicologia, didattica,ecc.)..Sarò anche di memoria labile, ma penso che sia impossibile prepararsi IN UN MESE O POCO MENO su tutto quello che abbiamo studiato in 6 o 7 anni ( SSIS compreso)..

Non ricordandole insegni male ?
Si -> cambia mestiere
No-> non servivano a nulla

E' bello vedere che non sono l'unica in preda ai dubbi
Oggi mi sento particolarmente demoralizzata, non so se sia lo stress pre-concorso ma è come se non riuscissi più a memorizzare alcuna nozione, perfino quelle che avevo acquisito con facilità. Mi capitava anche all'università, spero sia solo ansia immotivata

Roberto_R ha scritto:
Domanda, alla quale ti prego di rispondere:
i diplomati del 2012 sono più colti e/o più abili e/o più civili e/o cittadini più consapevoli dei diplomati del 1980 ?

Io risponderei che non ne ho la più pallida idea! forse sono colti, abili, civili e cittadini consapevoli, IN RELAZIONE a tante cose, società, ambiente culturale, tecnologie, progresso, regresso, crisi, vantaggi... mica in assoluto si può dire?! Forse le indagini statistiche rispondono a questo quesito con cifre e percentuali... del resto è proprio sulle cifre che valutano il sistema, quindi non mi sembra paradossale più nulla oramai

ragazzi questa è una pazzia e lo sappiamo bene
al concorso del '99 passarono mesi dal bando al primo esame scritto, non ricordo di preciso ma i sindacati avevano avuto tutto il tempo di organizzare corsi e formazione, ci fu almeno un'estate di mezzo per prepararsi bene, le cattedre a concorso erano più numerose ed effettive, tutto il procedimento fu molto più serio e sensato.

noi invece siamo come affamati davanti al camion dei soldati che buttano pagnotte a caso, chi arraffa arraffa, mors tua vita mea, robe così, non ce lo dimentichiamo, non si può affrontare una cosa del genere con razionalità altrimenti si entra nella dissonanza cognitiva assoluta

ci sono dei giorni in cui davvero penso che l'unica strategia valida alla fine sia quella dell'economia delle risorse e degli investimenti, andare a tentare, con calma e con tutt la serenità possibile, con poche idee in testa ma almeno quelle ben chiare; non per superficialità, ma per una forma di coerenza tra il senso del dare e dell'avere, e parlo di criteri pragmatici, perché l'unica cosa che invece mi suggerirebbe il criterio razionale sarebbe quella di scappare a gambe levate da tutto questo

Vi siete scordati il tema principale del concorso: escludere nei vari passaggi quanti più concorrenti possibile, per concludere l'iter con una rosa di candidati "gestibile".

non sai quanto anche a me piacerebbe scappare a gambe levate ;-))

ma spielrein NON MOLLARE

viduran ha scritto:non sai quanto anche a me piacerebbe scappare a gambe levate ;-))

ma spielrein NON MOLLARE

grazie, la stessa cosa vale anche per te

comunque per me non c'è pericolo, sarebbe la prima cosa davvero sensata che faccio in vita mia ; )))